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Autore: Anna_Zedreamer94    01/11/2009    2 recensioni
Il seguito di " Due Mondi diversi.." d'ora in poi aggiornerò da qui. spero che vi piaccia!
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Elena Patata, Greta Barrymore, Zick Barrymore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Impulsività.


<< Ezechiele? >> Una voce profonda e come amplificata pronunciò il suo nome.
<< Sì, nonno? >>
<< Ti disturbo? >> Chiese il fantasma.
<< No, no....sto solo cercando qualche programma decente...tu piuttosto...ti vedo giù. >>
<< Oh no....non sono giù...va... va tutto bene, ragazzo mio. >> Disse il nonno con un sorriso spento.
<< ...Se lo dici tu, nonno....ricorda che non puoi ingannarmi, eh? >>
Niente può sfuggire ad un domatore...soprattutto i pensieri e gli stati d'animo di chi gli sta attorno.
Il domatore sente e vede tutto...percepisce l'angoscia della persona...come empatìa. Theo lo sapeva bene ma l'importante era che Zick non sospettasse un qualche motivo della sua angoscia.
<< ....Già, figliolo....ma non preoccuparti... >>
<< Va beeeene... >> Il ragazzo sbuffò con sguardo rassegnato...e, come sempre, ironico.
Theo si sedette (si fa per dire) sulla poltrona di Zobedja, guardando verso la televisione, con l'intenzione di far compagnia al nipote che continuava a cambiare canale insoddisfatto dei programmi. Gettò il telecomando svogliatamente e sbuffò;
<< C'è il TG.. >> Disse.
<< Bè....vediamo un pò cosa ci dice questo mondo crudele. >> Rispose il fantasma sorridendo.
<< Interrompiamo il normale svolgimento delle trasmissione per una notizia straordinaria a BigBurg! >>   << Tutta la zona commerciale è praticamente devastata...abbiamo appena ripreso alcune immagini che ritraggono la distruzione delle strade e dei palazzi. Non si sa ancora a cosa sia dovuto tutto questo...ascoltiamo le testimonianze dei sopravvissuti! >>
Zick si agitò appena sentito...cosa poteva essere? Spalancò gli occhi e si voltò verso il nonno per un istante, dopodichè torno con lo sguardo fisso verso lo schermo, incredulo. I suoi sospetti affioravano.
<< Una cosa gigantesca, indescrivibile...m-mo-mostruosa! >> Parlava una cittadina terrorizzata durante l'intevista in tempo reale.
<< Non so....ad un tratto abbiamo visto questa cosa sbucare da un palazzo che cadeva a pezzi! >>  <> Domandavano scettici e spaventati i giornalisti.    << Un mostro, un mostro, vi dico! Enorme...mi ha distrutto l'auto, per poco non mi portava via la bambina, ora non so come stia mio marito...è terribile e incredibile! >>La donna era ancora più atterrita di loro, piangeva e si disperava sempre più.
Zick continuava a guardare il nonno incredulo...Theo lo stesso....
Il ragazzo pensava che lì c'era il negozio di sua madre. Non poteva stare lì con le mani in mano. Loro come stavano? Papà ne sapeva qualcosa?
Si alzò di scatto avviandosi verso la porta d'ingresso.   << Zick! >> Urlò Theo.    << Dove pensi di andare? Non sappiamo niente, fermo! Sei anche a piedi, è pericoloso! >>
A quell'urlo risposero subito le attenzioni dei mostri e di Jeremy i quali scesero dalla soffitta e sostennero Theo per fermare il giovane domatore.
<< Non compiere i tuoi soliti atti impulsivi e irresponsabili! >> Lo rimproverò il tutore.   << ...Non serve l'impulsività, bisogna mantenere il sangue freddo. >>
Il ragazzo stette fermo stringendo con forza e rabbia il pomello......pianse.
<< Allora hai saputo anche tu! E' orribile.....è successo tutto in un attimo! Ero tranquillo a guardare la TV! Ecco che cosa devo sentire! >> Zick era una pezza...preoccupato, angosciato, aveva paura! Adesso faceva tesoro delle parole di suo padre....si deve sempre rischiare la vita per essere quello che si è.
Jeremy lo guardò con compassione......in quel momento dipendeva tutto da lui...era il tutore...doveva tutelare il ragazzo e convincerlo affinchè non corresse rischi.
Zick non poteva! Non poteva assolutamente restare lì! Al diavolo Jeremy...al diavolo i nonni!
Corse verso l'ingresso, stavolta senza esitazioni e il tutore lo inseguì finchè non arrivarono alla porta; essa si aprì.
<< AAAAAH! >>Gridarono il ragazzo e il tutore.   << AAAAAAAAAAH! >> Al loro seguì un altro urlo.
<< Mamma! >> La abbracciò.  << Come stai? Papà? >>
<< Tuo padre è una testa di cazzo! >> Esclamò la rifugiatrice furiosa e ansiosa. Zick la guardò sorpreso, anche se capiva la gravità della situazione. Non si azzardò a fare commenti e seguì la madre che frettolosamente si avviava verso il telefono.
<< Rispondi, rispondi, rispondi altro idiota! >> Greta aspettava impazientemente che Thaur rispondesse....era l'unico su cui poteva contare, al momento.
<< Mamma chi stai chiamando? >> Chiese Zick.
<< Taci Zick! Fatti gli affari tuoi e soprattutto non uscire di casa! Inutile chiederti se hai saputo cos'è successo! >>
<< Si ed è anche inutile che cerchi di fermarmi perchè se intendi fare qualcosa e so che è così, io verrò con te! >>
<< Questo è tutto da vedere! >> Disse lei. Il domatore prese quella risposta autoritaria come una sfida, ma non poteva certo averla vinta con sua madre.
<< Non risponde, porca troia! >> Era fuori di sè.   ( Azz' della Greta! U_U ___N.d. Anna )
<< Alla faccia del sangue freddo! o_O >>Commentò Jeremy guardandola preoccupato.  << Cos'è successo, Greta? >>Chiese.
<< Niente! Niente Jeremy! Non stressarmi! Lo sai benissimo cos'è successo! Aggiungo che Zob è là fuori da solo ad inseguire quella mostruosità! Ora come faccio?! Come faccio?! >> La donna iniziò a piangere. I suoi genitori si avvicinarono cercando di parlarle per incoraggiarla, anche se sapevano che serviva a ben poco.
<< Adesso voglio solo che stiate tutti calmi e soprattutto che Zick.........Zick? >> Il ragazzo era sparito. Greta cominciò ad urlare..si diresse verso la porta aperta, dunque deducendo che fosse andato a cercare il padre. Jeremy la fermò.
<< Almeno tu resta in casa al sicuro....qualcuno dovrà badare ai mostri e se avremo bisogno, chiama gli altri. >>Disse con severità guardando la rifugiatrice con tristezza.
<< Fa che ritornino...per favore... >>Lei continuava a piangere.
Il tutore si avviò per le strade di Oldmill, correndo più veloce che poteva sulle tracce del ragazzo.


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La creatura continuava a devastare il quartiere.
C'era un palazzo ancora intatto proprio all'incrocio il quale la gente si preparava ad evaquare arrivata la notizia.
Nel grande parcheggio stavano le auto ganze di proprietà degli impiegati. Tutti scesero per allontanarsi dal quartiere e intorno c'era ancora qualche fighetto che gironzolava con lo skateboard masticando una BigBuble con espressione indifferente, come se niente fosse. (tipico! -.-" N.D.Anna)
Il respiro era pesante dietro quella Chevrolet bianca parcheggiata di fronte all'incrocio, l'ascolto di quel respiro metteva ancora più ansia in un momento del genere. Per fortuna non c'era ancora ombra del mostro.
Zob alzò lo sguardo verso quel palazzo e vide gli impiegati correre subito alle loro auto, come dei criceti sgattaiolanti inseguiti da un gatto in sobbalzo! Basta che fino a qualche momento fa stavano tranquilli a pensare ai fatti loro e a fregarsene se la loro famiglia stava bene o meno. Del resto BigBurg funziona così, ma non era certo un pensiero su cui vagare in quel momento.
Non fece in tempo a girarsi che.................
 
CRAAAAAAASHHHHHHHH
Il domatore si scanzò via da dietro la Chevrolet, più velocemente che potè, cadendo violentemente dall'altra parte del marciapiede rotolando fino a urtare contro uno spesso lampione.
<< Aaaaaahuuuu! >> Un dolore alla schiena indescrivibile colpì il domatore.
Ancora una volta si vide quasi morto, quando scorse la Chevrolet frantumata da un'altra auto appena cadutaci di sopra.
Aveva la schiena dolorante ma tentò di alzarsi pian piano senza indugiare, portando il suo peso maggiormente con il braccio destro e con l'altro cercava di massaggiare con forza le spalle che risentivano prevalentemente del colpo.
<< Era una così bella auto... >>Disse fra sè e sè con un accenno di spirito per distrarsi dal dolore....dalla paura....
Un frastuono improvviso e violentissimo ed il palazzo dietro cadde a frantumi davanti agli occhi di migliaia di impiegati terrorizzati che cominciarono ad urlare come forsennati e a scappare infrangendo ogni norma di sicurezza.
Zob non se ne curò, dando per scontato il loro comportamento.
<< Noooo, e cazzo, non mi dai pace! >> Esclamò alla vista del mostro, ma.....stavolta erano due!
Corse più svelto di quanto la sua schiena gli permettesse verso il palazzo e scontrò uno di quei fighetti lì in giro.
<< Scusa! >> Disse desolato.
<< Ma guarda 'npò ndò vai! >> Il ragazzo esclamò per tutta risposta con molta finezza...-.-
<< Si,si ti ho chiesto scusa non ho tempo da per........ >> Si fermò guardando il ragazzo e fece un sorriso più che compiaciuto appena realizzato che aveva trovato il mezzo perfetto per poter fare qualcosa.
<< Potresti prestarmi un attimo lo skateboard? >> Domandò con un sorriso malizioso.
<< 'Cavolo devi fa' ? >>   << Se me lo rompi, sei fritto, nonno! >>
<< Non ti garantisco niente, ti ringrazio per la cortesia, ragazzo! Ciao! >> Il domatore partì con grande agilità su quella piccola tavola a quattro ruote....del resto gli era ancora rimasta l'esperienza da ragazzino e il ricordo di tutte le cadute e le botte e i lividi prese mentre correva in ritardissimo verso la scuola.
Continuava skateare senza frenare sotto il vermone che non si accorgeva di lui e continuava "rovistare" nei piani più alti del grattacielo che aveva appena distrutto, pieno di gente........morta......distesa per terra.......i sopravissuti spaventati nascosti dietro le scrivanie degli uffici o nei ripostigli senza fiatare e il loro respiro intenso e asfissiante di una paura incontenibile.
Il secondo era proprio lì accanto e Zob cercava di stare il più possibile sotto le loro code, poichè non era facile che grandi com'erano si potessero girare a controllare ciò che avevano dietro o meglio ancora.......sotto.
Il Dom gli fece percepire un nuovo avvenente pericolo....ed ecco infatti la dimostrazione di quella percezione appena voltò lo sguardo verso l'alto che gli mostrò la trave che stava per cadergli addosso e ucciderlo.
Fece in tempo ad evitarla, allontanandosi dalla precedente postazione lasciando lo skateboard che come'era prevedibile di ruppe in mille pazzi e le ruote saltellanti quà e là. Con una rapida capriola capitò vicino il parcheggio non distrutto del palazzo interessato.
Così facendo diede la possibilità ai due mostri di scoprirlo. Non fece in tempo a girarsi verso di loro che subito si prepararono per attaccarlo, avventando violentemente la testa con la bocca aperta e i denti enormi e appuntiti verso il domatore.
Zob ricorse allo spazio Dom.....era l'unico modo per difendersi....non poteva attaccare; era bloccato in una situazione poco opportuna per la sua energia, poichè poteva proteggersi secondo il tempo che le sue forse gli concedevano, aggiungendo il dolore che le sue spalle tutt'ora gli riportavano.
Un colpo di genio e cerchò di avanzare con l'energia verso le loro teste che si scontravano con il Dom, in modo da poter avere un preciso istante per spostarsi usufruendo dello spazio tra i mostri e l'energia che lo separava da loro.
Si gettò di nuovo verso la strada deserta. La schiena andava sempre peggio. Cominciava a vedere sfocato.....l'idea di non poter aiutare quella gente lo distruggeva, ma le sue condizioni fisiche non lo aiutavano di certo.
Il mostro che stava davanti scosse la testa e furioso si preparò ad attaccare di nuovo.
<< Oh, no,no! >> Zob esultò disperato...in quel momento stava chiendendo implicitamente aiuto, senza lume della ragione, poichè non c'era nessuno in grado di soddisfare la sua richiesta.
Senza che lui potesse vedere, una luce potentissima riuscì ad allontanare il mostro che si arrestò immediatamente una volta colpito atrocemente.
Zob aprì gli occhi lentamente. Il suo cuore batteva all'impazzata. Per un momento non riuscì a voltarsi, poi....
<< Diamine, Zob! Stai bene? >> Un uomo alto e eccessivamente magro si avvicinò al domatore di fretta e molto premurosamente, non credendo allo stato dell'amico.
<< Zob! >> Continuò.                         << Te-Terrence...? >> Il domatore dai capelli blu non poteva credere che fosse lui....bè.....era corso in suo aiuto...Terrence Thaur l'aveva appena salvato, non c'era da biasimarlo se non ci credeva.
<< Ci siamo anche noi, amico mio...non sei da solo! >> Disse Il biondo, prendendo l'amico per la spalla.
<< Amico? Quale amico? Perchè sei quì? >> Chiese Zob, turbato.
<< Perchè questa gente sta morendo....c'è distruzione dappertutto....ti ho visto in televisione al TG, ti conosco! Sapevo che avresti agito da solo! Sono venuto con la mia famiglia! Ed è il caso che interveniamo tutti! Li contatteremo! ora dobbiamo cercare di fermare queste creature! Poi indagheremo sul resto! So che non ti fidi di me, ma dovrai e non potevo lasciarti ancora una volta e....>> Il Thaur fu ammutolito dallo sguardo severo dell'amico.
<< Va bene così Thaur......spero tu sappia quello che fai! E' ora di lottare e sul serio....senza indugi e rancori! Spero tu lo sappia! >>
Era retorico, adesso Zob aveva Terrence accanto, poteva contare su di lui finchè non arrivavano gli altri...doveva unire quel poco delle forze che gli erano rimaste alle sue e difendere BigBurg....contava solo questo.
<< Andiamo, amico! Stavolta facciamo sul serio! >>

---------- To be continued

  
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