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Autore: Schwarzweis    11/11/2009    4 recensioni
Questa è una raccolta di FlashFictions e Drabble ispirate da sole parole che saranno i nomi dei capitoli.
Aneddoti folli, seri, divertenti, tristi, filosofici e quant'altro: un metodo comodo per esercitarmi a scrivere e per farvi provare qualcosa.
Dedicata a questa magnifica coppia. Cercherò da ora in poi di aggiornare più spesso.
#42: Sightseeing - [...] Il Sig. Trafalgar Law non aveva mai avuto il piacere di vedere la personalissima nave del Sig. Eustass Kidd. E mai ne aveva sentito il bisogno, specie dopo essersi goduto l'espressione di Kidd mentre guardava esterrefatto il suo alquanto personalissimo sottomarino pirata.
Ma il Sig. Trafalgar Law stava per essere portato di peso - proprio come un sacco di patate, in spalla - sul suo bastimento, fingendo anche una ribellione tanto per non sembrare troppo d'accordo sulla cosa. [...]
Pair: Kidd / Law
Genere: Generale, Comico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Eustass Kidd, Supernova, Trafalgar Law
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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-- Arise


Si scambiarono l'ennesimo sguardo d'intesa con il volto cupo, pesto, simile a quello di una bestia, feroce contro la propria condanna.
Le catene delle pesanti manette di amalgamatolite marina tintinnarono, macchiate del sangue caldo che fuoriusciva copioso dalle ferite profonde di entrambi i pirati.
Ed uno degli uomini in divisa si fece avanti per accompagnarli nel cortile esterno, non provando nemmeno a nascondere un ghigno di soddisfazione, quello di chi non vede l'ora di esibire il proprio trofeo davanti al suo pubblico.

Non ci controlleranno.

Strinse i denti in un'espressione assassina che fece passare all'istante la voglia di sorridere al marine. Kidd avrebbe dato qualsiasi cosa per poterlo prendere a calci in quel momento, e si poteva dire lo stesso per Law.
Ma il chirurgo aveva altro a cui pensare; ad ogni respiro le fitte che sentiva nel petto peggioravano sempre di più. La vista gli si appannò, mostrandogli diverse macchie scure al posto di qualcosa o qualcuno di materiale. Avanzò affannoso, piegando leggermente il torace per cercare di aiutare i propri polmoni, ma servì solo a peggiorare le cose quando vide altro sangue carminio scivolare sulla sua pelle. Le guardie non avevano avuto pietà su di loro, approfittando della loro debolezza.

Non ci costringeranno.

La seconda guardia diede una spinta al moro, guadagnandosi tutto l'odio che poteva dare il pirata.
Continuò di qualche passo, scontrandosi con la luce del sole.
I suoni dei tacchi delle scarpe sul pavimento di pietra risuonarono lenti come rintocchi di un orologio.

Non ci fermeranno.

Però, se c'era qualcosa di sicuro per Kidd, era che non avrebbe mai voluto morire in quel modo, sottomesso, insulso, degradante ed indegno.
Almeno non prima della fine dei suoi viaggi, non l'avrebbe mai permesso.
Cercò ancora una volta lo sguardo serio, adirato e stanco di Law, ma fu inutile. Allora era giunto il momento di ribaltare la situazione dalla loro parte.
La loro rivoluzione.
Ma l'altro lo precedette, voltandosi repentino su di una gamba per usare l'altra che finì inesorabilmente per dare un calcio alla guardia dietro di lui, sfruttando il tacco dello stivaletto.
Il marine barcollò. Il suo collega alzò il fucile per sparare, colpendo Kidd con una pallottola nella spalla.
In quel momento i muscoli del corpo del rosso se avessero potuto avrebbero urlato pietà. Al contrario, però, il pirata sorrise com'era sua abitudine fare, avventandosi sull'uomo per prenderlo a gomitate oppure usando le manette stesse ed i pugni.
Era un metodo brusco, ma sarebbe bastato per metterlo k.o. con l'aiuto della sua massa muscolare. Sarebbe stato divertente, da tanto non sentiva il metallo dell'arma da fuoco bruciare nella sua carne.

Li avevano sottovalutati.
Con le dita e con i denti si liberarono delle manette, con una chiave, senza dire una parola, infierendo ancora sui corpi esanimi e privi dei sensi dei marines.
Ironia della sorte, usarono le loro stesse armi: tutto ciò che ottenne la folla scalpitante e spaventata che aspettava la loro ora, là fuori, fu una vendetta violenta.
I corpi delle guardie vennero tagliati, impalati e massacrati vicino al patibolo, i cani del governo che si aggiunsero per fermarli fecero la loro stessa fine crudele: torturati e ammazzati, lasciati in vita per assistere alla morte di molti altri. Un circo delle carni.
Quale ingenuità, la loro, l'aver prestato così poca attenzione a due soli pirati, ma con capacità, in ogni senso, infernali.
Era forse tutta lì, la loro preziosa giustizia? Lo trovavano così patetico.

e Noi ne usciremo vittoriosi.







  
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