Sospesa in amare incertezze.
Potrebbe
sempre sembrare che le cose cambino, stando tranquilli e sperando che
i più competenti risolvano tutto.
Non nel caso in cui due
uomini ( o per meglio dire Mostriciattoli) si azzardano a combattere
da soli contro un'avversità sei volte più grande di
loro....
Perchè Greta doveva disperarsi in quel modo?
Ancora una volta....era ancora una volta colpa del suo domatore dai
capelli blu cobalto di cui si ricordava il delicato profumo dello
shampoo che gli aveva comprato la mattina precedente....proprio in
quell'istante, seduta su quella poltrona dove c'era lui stesso, poche
ore prima, con una tazza di tè a sorridere e prepararsi per
andare a lavoro.
E suo figlio? Il suo unico figlio di soli undici
anni, con quella tremenda sete di giustizia e la smisurata
determinazione di combattere al fianco del padre....perchè
doveva correre sempre rischi? Alla fine era sempre lei la persona che
risentiva di una più pura, onniscente e costante angoscia!
<<
Greta cara...noi....vorremmo poter fare qualcosa... >> cominciò
Thessa in pena per la figlia addolorata che stava seduta sulla
poltrona verde con la testa tra le mani, gettata completamente sulle
ginocchia schiacciate dal peso delle braccia. Era proprio
distrutta.
<< Io vorrei lo stesso....ma non posso....ho
promesso a Zob che........ >> Interruppe la rifugiatrice,
perdendosi in chissà quale pensiero, con gli occhi lucidi e
spalancati, sguardo verso il vuoto... : << Ma....che cosa? Ho
promesso? Ma......lui non mantiene mai le promesse? Lui non cerca mai
di tenersi fuori dai guai! Trova sempre il modo di farmi stare così
di merda! Non posso rimanere qui e con mio figlio là fuori che
quasi mi fa capire che vorrebbe ammazzarsi per salvare quelle pecore
di BigBurg! >>
Adesso la donna era fuori di sè....stava
delirando o stava andando alla più che sensata conclusione che
non c'era niente da fare e che se le persone più importanti
della sua vita rischiano il tutto e per tutto, lei non ha alcun
motivo per non rischiare con loro.
<< Che cosa dici, Greta?
Lo sai che Zob non vuole che tu sia in pericolo per colpa sua! Da
quando siete nati avete sempe affrontato la convivenza e tutto cio'
che questo comportava! Da quando affrontate il matrimonio, lui vuole
solo tenerti lontana da questo! Siete cresciuti, le cose vanno così!
E non è la prima volta che tu ti ritrovi qui ad aspettare! Non
avevi mai avuto problemi! >> Il fantasma bianco stava
rimproverando la figlia per il suo atteggiamento poco saggio e del
tutto insolito.
<< ....lo so, papà..........lo
so......io mi fido.......ma.....stavolta c'è anche Zick ed io
davvero non posso....non posso..... >> Greta scoppiò in
lacrime affidandosi completamente al conforto dei genitori.
Non
sapeva cosa fare...........voleva andare, ma.........quella
frase...... "Quello che conta è che tu sia tranquilla...e
ti fidi di me...."
Ciò che aveva detto Zob in quel
dannato negozio riaffiorava sempre nei momenti di più
penetrante disperazione nel subconscio di Greta.....non poteva far
altro che restare lì.........suo figlio? Se la sarebbe cavata
come il padre, del resto....stavolta sarebbe stato davvero difficile
aspettare sotto il Tic Tac di quell'irrivirente lancetta di un
orologio d'antiquariato.....