Crossover
Segui la storia  |       
Autore: daeran    20/06/2005    3 recensioni
Che cosa lega le sorelle Halliwell al gruppo di Sanzo? Perché il “pelatone” biondo ha lasciato il Togenkyo alla volta della San Francisco del 2000, accompagnato solo da due dei suoi compagni? Che cosa mai può averlo spinto ad abbandonare il viaggio verso il Tenjiku e cosa potranno fare le tre streghe per lui? Probabilmente nulla, a parte evitare di farsi uccidere nel fuoco incrociato provocato dalla devastante rabbia di un dio della guerra condannato a morte e dalla furia di un bonzo defraudato della cosa a cui, suo malgrado, tiene più di ogni altra al mondo.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anime/Manga, Telefilm
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Rieccomi! ^_^ scusate se ci ho messo più tempo del solito.. ho avuto qualche problema col pc (problema non proprio superato, ad essere sincera.. ç_ç ) inoltre ho riscritto questo capitolo almeno tre volte… non mi convinceva mai.. a dire il vero anche ore nella parte finale mi lascia perplessa.. ho paura che sia un po’ troppo criptico.. fatemi sapere se ci capite qualcosa… ^_^”
Per KillKenny ti distruggo tutte le certezze?... scusa… dehihihi la colpa è del bonzo corrotto!! (devi ancora leggere questo capitolo.. poi vedrai altro che perdita di certezze… :-P )
Per le amanti di Goku, il bimbo farà qui una piccola comparsata.. lo vedrete in tutto il suo splendore! (almeno.. splendente come piace a me.. ^_^ ma io sono una pazza sadica.. quindi non faccio testo.. )

il titolo del capitolo è rimasto Hòmura.. perchè non lo so.. ma mi piaceva così... O_ò

beh.. leggete e commentate!

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Capitolo 8

Hòmura

“Avete solo un modo per fermarlo, ma sarà difficile.
 Ora che anche Seiten Taisei è libero, non è più solo il Togenkyo ad essere in pericolo.
L’essere che si è impossessato di Hòmura, porterà morte e distruzione ovunque si trascinerà e utilizzerà proprio Son Goku come arma di sterminio.”
Kanzeon Bosatsu, apparsa ai tre viaggiatori subito dopo la scomparsa di Son Goku e di Hòmura, fu criptica come al solito nelle spiegazioni.
Ciò che era accaduto realmente a Hòmura, rimase a lungo un mistero chiaro solo a lei e allo stesso Sanzo.
“Immagino che tu Konzen, o meglio Sanzo, abbia capito cosa è successo, a meno che tu non sia davvero ottuso come sembri. Ciò che ha posseduto Hòmura, ha tentato di entrare prima in te ma, visto che eri cosciente di ciò che ti stava accadendo, sei riuscito a respingerlo con la tua forza spirituale.”
Detto questo la dea scatenò le ire del bonzo, scomparendo e riapparendo a pochi centimetri dal suo volto.
“Sei stato proprio bravo, sai?” tentò di baciarlo e una volta respinta, gli affondò le mani nei capelli e glieli scompigliò senza criterio.
Hakkai e Gojyo rimasero di sasso quando il monaco biondo, si avventò sulla divinità urlando come un forsennato, shoreijyu alla mano:
“Non toccarmi, maledetta vecchia! Dov’è finito quel bastardo? Se non puoi dirci dove sta, togliti pure dai piedi!”
La dea scoppiò a ridere: “Mi diverte da morire stuzzicarti. Il tuo caratteraccio non è affatto migliorato con il tempo, Konzen Douji!”
“Ci dica che cosa è accaduto. Che cosa era quell’essere?” intervenne Hakkai.
“Niente di buono, purtroppo. E’ un essere eretico, che era stato imprigionato in un piano di non Esistenza, secondo la volontà Celeste, per i  gravi crimini commessi  e che ha approfittato del potere del Sutra del Cielo Demoniaco per riemergere a nuova vita.”
“Un essere eretico? Come Goku e Hòmura?” chiese allora Gojyo.
“In un certo senso si. E’ una creatura che esiste contro il volere dei Cieli.
Ricordatevi che si tratta di un essere molto furbo, ha approfittato del varco aperto dallo stesso Hòmura, nel momento in cui ha spalancato i Cieli per la creazione del nuovo mondo e lo ha attraversato sfruttando l’energia del Sutra del Cielo Demoniaco.”
“Ma per quale motivo il sutra del Cielo Demoniaco è stato cancellato?” domandò ancora Hakkai.
“Perché ciò che era custodito al suo interno, ora è …”
“In Hòmura.” Concluse per lei Sanzo. “Questo lo so, maledizione. Quello che voglio sapere è dove diavolo è andato! E’ tornato nel Togenkyo? Ha detto di volersi impossessare del sutra del Cielo Sacro che è rimasto nel Togenkyo. Facci tornare indietro, maledetta!”
“Posso anche farlo, se proprio insisti, venerabile Sanzo ma temo vi servirà a ben poco dal momento che la tua dolce scimmietta non si trova più nel Togenkyo.”
“D… dolce… scim… IO TI AMMAZZO!!” di nuovo la minacciò con la shoreijyu.
“Dov’è ora Goku?” Hakkai si frappose ancora tra i due, mentre Gojyo cercava di trattenere il monaco.
“Purtroppo neppure a me è permesso di conoscere ogni cosa.
Non so esattamente dove si trovi quel bambino, però posso fare in modo che voi lo troviate.
Se ciò che sospetto è vero, troverete ciò che cercate in un mondo diverso da quello a cui siete soliti.”
I tre uomini fissarono la donna senza capire.
“Oh, devo proprio spiegarvi ogni cosa? Colui che è ora in Hòmura, vuole impossessarsi del potere del sutra del cielo Sacro ma sa che nel Togenkyo, dove tu, Sanzo, ne sei il custode, non avrebbe mai potuto avere possibilità di vittoria, neppure sperando che tu rimanessi per sempre bloccato in questa dimensione. Il tuo stesso spirito è legato ai due sutra che ti sono stati affidati e, come hai dimostrato poco fa, ora come ora Egli non può nulla contro la tua forza spirituale, poiché solo attraverso di essa lui  può esistere nel piano dei mortali.
Tuttavia, ogni dimensione esistente deve la sua nascita all’unione dei cinque sutra dell’Origine Celeste, per questo ogni dimensione ha un punto di contatto con tutte le altre, un punto in comune: questo…”
La dea della misericordia sottrasse il lembo di stoffa che aveva contenuto il sutra del Cielo Demoniaco, strappandolo dalle mani di un alquanto confuso Hakkai.
“Ogni dimensione possiede i suoi cinque “straccetti” che non sono altro che un punto di collegamento a ciò che in realtà è unico: l’essenza stessa della Creazione.
Questi punti di collegamento, permettono a chi li possiede di detenere e fare da tramite al Potere della Creazione che in realtà non può coesistere con voi mortali. I sutra non sono altro che sfoghi di questo potere nei vari piani di esistenza.
Nel Togenkyo, dove ancora i mortali si ricordano di ringraziarci per averli creati, si mantiene la conoscenza relativa alla potenza dei suddetti straccetti, infatti essi vengono affidati alle cure di persone dallo spirito puro (nella maggior parte dei casi  ^_- ), in grado di difenderli dai malintenzionati e in grado di contenere il potere che in essi giace, ma esistono anche dimensioni in cui le divinità annoiate sono state dimenticate, mondi in cui tutto ciò che ci riguarda è considerato semplice leggenda, mito, storielle raccontate e ascoltate per puro diletto (dicesi anche manga ^__^ ndr) e in cui i sutra giacciono incustoditi, alla mercè di chiunque, conoscendo la verità, volesse approfittarne.”
“Quindi troveremo Hòmura e Goku in uno di questi mondi.” terminò per lei Hakkai.
“Complimenti Generale Tempou, vedo che non hai perso la tua incredibile perspicacia.”
“Mhh.. E tu verrai con noi, presumo.” Aggiunse ancora Sanzo, seppur infastidito dall’idea che Kanzeon Bosatsu potesse seguirli.
“Ti piacerebbe, mio bel biondino?”
“Tsk… preferirei sprofondare all’inferno abbracciato a Gyumao, maledetta vecchiaccia ma abbiamo bisogno del potere di un Dio per reintegrare il sutra.”
“Reintegrare il sutra? Vuoi dire che  possiamo far tornare lo “straccetto” come era prima?” Gojyo si grattava la tempia non certo di aver capito le spiegazioni di Kanzeon. L’unica cosa chiara era che presto avrebbero avuto un buon motivo per menare le mani..
“Chiudi quella boccaccia, imbecille!”
“EHI! COME TI PERME….”
Kanzeon Bosatsu con un sorriso da lince, interruppe la lite prima che esplodesse: “Io non posso seguirvi, posso solo aprirvi l’accesso al mondo dal quale sento provenire l’aura malefica che circonda ora Hòmura ma dovrete fare attenzione, poiché egli ha il potere di spostarsi da un piano all’altro seguendo l’energia dei sutra e, dal momento che io non sarò con voi, non potrò aprirvi altri portali. Se una volta arrivati a destinazione doveste essere scoperti, Hòmura potrebbe trasferirsi altrove, in quel caso sareste perduti, a meno che…”

“Questo è quanto. Abbiamo bisogno del vostro aiuto per liberare Son Goku e per fermare l’essere che lo ha rapito.”
La voce tranquilla di Hakkai, distolse per un momento Sanzo dai propri ricordi.
Kanzeon Bosatsu lo aveva mandato con i due demoni in quell’insulso mondo, convinta che lì avrebbero ritrovato Goku e Hòmura.
La dea aveva anche detto loro:
“In ogni dimensione esistono i sutra e con essi il pericolo che accada ciò che è accaduto a te, Konzen. Ovunque quindi esiste un metodo per reintegrare ciò che è stato disciolto. Il tuo compito sarà trovare questo metodo prima di trovare lo stesso Hòmura. Naturalmente non ho idea di cosa si tratti, ogni dimensione ha usanze diverse, tuttavia posso dirti che il tuo legame con il sutra del Cielo Demoniaco, ti porterà a capire ciò che non è visibile agli occhi di tutti. Fatti guidare dall’istinto, Konzen Douji.”
E così aveva fatto, si era lasciato guidare dall’istinto.
Aveva cercato la maggiore fonte di potere che esistesse a quel mondo, convinto di trovare con esso il modo per risigillare il potere del Cielo Demoniaco all’interno del sutra e di scacciare ciò che ne aveva intaccato la purezza.
In questo modo aveva trovato le sorelle Halliwell, il famigerato trio di temute cacciatrici di demoni, secondo gli stessi demoni ai quali avevano chiesto gentilmente indicazioni dopo il loro arrivo a San Francisco.
Ben presto il monaco biondo aveva preso la sua decisione:  fare irruzione nella casa delle streghe e sottrarre loro il libro delle Ombre.
Il piano ovviamente non era andato alla perfezione, i due idioti che si era trascinato dietro dal Togenkyo, avevano come al solito provocato pasticci, tuttavia consultando il libro aveva trovato un incantesimo di contenimento e sigillo del potere: esattamente ciò di cui aveva bisogno.
Esultante all’idea di poter usare questa nuova conoscenza a proprio piacimento aveva però subito dovuto arrendersi all’evidente disfatta: l’incantesimo in questione poteva essere pronunciato solo dalle tre “fattucchiere”. Il potere del trio. Le solite stupidaggini della stregoneria.

Sbuffò ancora. Non aveva altra scelta, doveva affidarsi alle tre donne, era l’unico modo per ricomporre il sutra del Cielo Demoniaco e per riavere indietro….

< Non avere nulla..
Se incontri un Buddha uccidilo.
Se incontri un tuo antenato uccidilo.
Non avere legami.
Non essere schiavo di nessuno.
Vivi semplicemente per la tua vita. >

Si ripeté mentalmente le parole del maestro Komyo Sanzo.
< …Non essere schiavo di nessuno… >
Secondo questi dettami aveva sempre vissuto.
< Sanzo, quanto manca ancora? Io ho una fame! > l’odiosa voce della scimmia gli rimbombò ancora nella mente.
< Per quanto ancora potrai rimanere il sole di quel bambino, Konzen? >
…il Sole…
< …Brilli proprio come il sole… >
…stupido…
< …Non avere nulla … >
…Goku…

Non poteva fare altro, per colpa di quella stupida scimmia avrebbe dovuto comportarsi da folle e affidarsi alle streghe.
“Dannazione!” battè violentemente un pugno sul tavolo. Tutti i presenti sussultarono.
< ..Ti ammazzerò per questo stupida di una scimmia! > si ripromise mentalmente.
“S.. Sanzo… tutto bene?” Hakkai lo fissò preoccupato.
“Tsk… Senti strega, questa volta cerca di tenere gli occhi aperti. Abbiamo bisogno di sapere dove si trova Son Goku, se volete salvare il vostro ridicolo mondo.” Si rivolse a Phoebe e le mise bruscamente in mano il diadema.
Al primo contatto, la strega venne nuovamente pervasa dai brividi.
Le scorsero davanti agli occhi vari flash che cambiarono veloci e indefiniti come in una sequenza di fotogrammi privi di cronologia.
Vide città distrutte, palazzi in fiamme, grattacieli completamente rasi al suolo; infine vide sangue, moltissimo sangue.
Le immagini si susseguirono con sempre maggiore velocità, finché tutto si fermò.
Si ritrovò al centro del Golden Bridge; pochi metri più avanti scorse un ragazzino di sedici o forse diciassette anni, non molto alto, che si stagliava come un fantasma in mezzo alla desolazione e al fumo proveniente dalle macchine in fiamme che occupavano il ponte semidistrutto.
I capelli castani lunghi si muovevano disordinati sotto una brezza che la ragazza non poteva sentire.
Il ragazzino lentamente si voltò, i suoi occhi dorati brillarono di cattiveria, le labbra sottili si piegarono in un ghigno disumano.
Improvvisamente il suolo tremò, Phoebe sentì il mostro, che aveva creduto un semplice ragazzino, ridere crudelmente, mentre si avventava su qualcosa che ancora si muoveva tra le auto ribaltate. Sopravvissuti! Il demone bambino stava attaccando e picchiando selvaggiamente alcuni innocenti, sopravvissuti a quello che si sarebbe potuto facilmente scambiare per un maxi incidente stradale.

L’azione si spostò ancora, ora la strega riconobbe il salotto di casa Halliwell.
Il ragazzino era inginocchiato sul pavimento, infieriva su di un corpo esanime del quale si distinguevano solo i capelli biondi intrisi di sangue, lo stesso sangue che gli schizzava sul volto mentre con un sorriso sadico il mostro continuava a colpire.
Il campo visivo della strega si allargò e vide con occhi sgranati, il pavimento del salotto. Era cosparso di corpi, dei loro corpi! Le sue sorelle, lei stessa, Leo, persino i due demoni che avevano fatto irruzione in casa quella sera.
In un angolo accanto al corpo martoriato di Piper vide il lettino di Chris e poco più in là in un’altra piccola pozza di sangue… distolse lo sguardo sconvolta.
Sarebbero tutti morti, straziati e dilaniati dalla furia del demone dagli occhi dorati.
L’oscurità avvolse ancora una volta la visione; il Nulla circondò ogni forma di vita in una fredda e silenziosa coltre di morte.
“Chi sei?” una voce le rimbombò nella mente.
Due fonti di luce squarciarono le tenebre.
Due abissi senza volto la scrutarono silenziosi.
Due occhi di colore diverso, uno azzurro e l’altro d’oro, profondi come e più del cielo nelle notti di luna nuova.
“Chi sei?” chiese ancora la voce.


La ragazza si risollevò a sedere spaventata e il diadema cadde al suolo con un tonfo, attutito dal tappeto.
“Mio Dio…”
“Cosa hai visto?”
“I… io… è stato orribile… quel ragazzino… è un mostro. Non può essere il vostro amico. Ci ucciderà tutti quanti. E’ fortissimo e spietato”
“Non ci sono dubbi, allora. Direi che si tratta proprio della nostra stupida scimmia.” Concluse Gojyo con un sorriso tirato.
“Già… hai visto altro? Un indizio che ci dica dove possiamo trovarlo?” domandò Sanzo.
“Era qui. In casa nostra!”
“Cosa? Come può essere?” Hakkai fissò Phoebe accigliato. “Ne è sicura, signorina?”
“Saprò riconoscere casa mia? Eravamo tutti a terra, morti. Quell’essere stava infierendo su di lui!” indicò Sanzo. “Credo che fosse già morto, ma continuava a colpirlo lo stesso.”
Phoebe scoppio a piangere, non le era mai capitato dopo una visione.
Da quando aveva ricevuto i poteri, aveva quasi sempre avuto la possibilità di cambiare il destino, prevenendolo, accompagnandolo su altre rotte, tuttavia questa volta si sentiva completamente inerme di fronte all’inevitabile.
“Oh Dio. Leo, Piper.. portate via i bambini. Quel mostro… “ riprese a piangere scossa da singulti incontrollati. Le sorelle cercarono di consolarla.
Gojyo si alzò e fece un passo verso di lei, odiava vedere le donne piangere, gli ricordavano la matrigna, ma lo sguardo della sorella maggiore, lo raggelò e il demone tornò subito a sedersi sul divano.
“Che cosa significa? Chi sarebbe questo Son Goku? Avete parlato di un vostro compagno ma pare che sia invece un mostro.” Piper vibrò si rabbia. Quei tre cercavano di imbrogliarle? Volevano essere aiutati a ritrovare un mostro che probabilmente avrebbe ucciso lei e le sue sorelle prima di passare ai bambini?
< Non ci si può fidare dei demoni, questa è l’unica certezza. >

“Goku non è un mostro.” Replicò Hakkai, lo sguardo fisso sul pavimento. “E’ un ragazzo dolcissimo, ingenuo, vivace e solare…. Solo che…” non riuscì a proseguire.
“Solo che? Si diverte ad uccidere tutto quello che si muove giusto per dare sfogo alla sua sadica natura demoniaca? Perché parliamo sempre di un demone, è così?”
“Non proprio… ma possiamo dire di si… la sua natura è demoniaca, tuttavia questo dispositivo è in grado di contenerla.” Hakkai raccolse il diadema d’oro.
“Dispositivo?”
“Si, non è un semplice diadema, è un dispositivo di contenimento che trattiene la forza demoniaca, è simile a questi.” Indicò gli orecchini che portava sull’orecchio sinistro.
“E’ grazie a questi che ora il mio aspetto è… umano, senza riprenderei la mia forma demoniaca. Così accade a Goku. Tuttavia il suo potere è molto più grande di qualsiasi altro, senza dispositivo perde completamente il controllo e la coscienza di sé e…”
“Aspetta … non mi serve una lezione completa. Se noi abbiamo il dispositivo, significa che non è sulla fronte di questo Goku. Giusto?” Piper cercò di tirare le fila, il discorsetto cominciava a protrarsi più di quanto desiderasse.
“Acuta osservazione.” Sentenziò sarcastico il bonzo.
“Quindi in questo momento gira per San Francisco con una gran voglia di uccidere e distruggere tutto ciò che incontra? E’ questo che cercate di dire?”
“Quello che cerchiamo di dire è che se non lo ritroviamo in breve, farà molto di più che uccidere qualche passante e distruggere questa stupida città!”
Sanzo si alzò in piedi, afferrò un’altra sigaretta ma prima di accenderla lanciò uno sguardo verso Wyatt, il quale era tornato accanto alla madre e allungava le manine verso la zia Phoebe nel tentativo di farla smettere di piangere, l’uomo cambiò idea e si rimise l’accendino in tasca.
“Cosa vuoi dire? Che cosa vuole questo Son Goku?”
“Quella scimmia probabilmente vorrebbe solo mangiare fino a farsi scoppiare le budella; non è Son Goku il vostro unico problema mi sembrava che fosse chiaro.”
“Non vedo quale altro problema possa porsi, visto che secondo la visione di mia sorella sarà proprio il ragazzino che ci ucciderà tutti.”
“Il ragazzino non agisce di sua volontà, signorina, la creatura che lo ha rapito controlla le sue azioni. Inoltre la visione di sua sorella, non terminava con la nostra morte se non sbaglio. Prima ha parlato di fine del mondo. Credo che al momento debba essere questa la nostra ed anche la vostra priorità.” Hakkai parlò con la solita voce chiara e limpida.
Phoebe sollevò gli occhi ancora lucidi.
“Ha ragione, Piper. Il demone che ci uccideva aveva un’aura animalesca, era pura sete di distruzione… Non saprei esprimermi in altro modo. Mentre quello che ho visto dopo era semplicemente quiete, oblio. Non credo che un mostro come quello, possa provocare un tale.. Nulla.. o inesistenza… Dio è tutto talmente assurdo che non so neppure che parole usare.”
“Sarà assurdo, ma è ciò che sta accadendo. La creatura che stiamo seguendo, vuole una fonte di potere che si trova incustodita da qualche parte in questo mondo e se la otterrà, è probabile che la userà per riportare tutti i piani di esistenza del creato ad un unico grande universo del quale potrà essere unico padrone incontrastato.”
Sanzo per la terza volta afferrò una sigaretta e la accese, nessuno osò protestare, erano tutti troppo presi dalle sue ultime parole.
Hakkai e Gojyo gli lanciarono sguardi interrogativi.
Kanzeon Bosatsu non aveva detto nulla del genere, la creatura che aveva rapito Goku, si era impossessata del corpo di Hòmura per avere il potere del dio dopodichè si era prefissa di trovare il sutra del cielo Sacro per poter contrastare lo spirito di Sanzo, legato ai sutra del Togenkyo, cosa era ora questa storia di unificare i piani di esistenza?
“Sanzo… ma cosa?” Hakkai lo guardò perplesso.
Il monaco non vi badò, la vecchiaccia gli aveva detto di seguire l’istinto? Beh l’istinto ora gli diceva che la Non-Esistenza era l’obbiettivo della Creatura.
Aveva sentito puro odio nello spirito che aveva attraversato il suo corpo nel tentativo di possederlo; odio, rancore, sete di vendetta verso coloro che lo avevano relegato e rinchiuso. Più ci pensava e più il bonzo se ne convinceva, l’essere voleva semplicemente rendere tutti i piani reali, uguali all’universo al quale era stato condannato.
“Quello che dici è pura follia!” sbottò all’improvviso Leo.
“Dici?” lo incalzò minaccioso il biondo sbuffando una nuvola di fumo.
“Nessun demone può avere o anche soltanto dominare un potere tanto grande!” rispose l’anziano. “Cercare di conquistare anche una sola dimensione, come fece a suo tempo la Sorgente, è un conto, pur essendo molto improbabile il buon esito di un tale piano ma pensare addirittura ad un inversione del < Potere della creazione >. Se è davvero questo che intendi, non è solo assurdo è puramente folle. Assolutamente!
Non esiste alcun demone in grado di raggiungere tanto, persino Cole con tutto il suo potere, non avrebbe potuto neppure lontanamente avvicinarsi ad una situazione del genere.” Aggiunse l’angelo rivolto alle tre streghe.
“Invertire il Potere della creazione? “ domandò Paige confusa.
“Si.. cancellare ciò che.... “ L’anziano tentò di spiegarsi ma venne bruscamente interrotto dal bonzo.
“Qualcuno di noi ha forse parlato di un demone?” non rivolse alla famiglia neppure un’occhiata, si limitò ad aspirare avidamente dal filtro della sigaretta.
“E allora di cosa stiamo parlando?” domandò ancora Leo, prossimo ad una crisi di nervi.
“Per dirla in parole povere: di un essere condannato alla Non Esistenza, che ha trovato il modo di tornare alla vita entrando nel corpo di una divinità e che sta cercando ora il potere dei cinque punti di collegamento al Potere della Creazione. Oh già, quasi dimenticavo di dirti che ha già il potere di uno di essi. Dal momento che a quel che ho sentito dire, sei un Anziano, simile ai nostri Sanbutusin, è probabile che tu abbia capito più delle streghe che mi fissano con quegli sguardi vuoti. Mi chiedo ancora che diavolo ci sono venuto a fare qui, voi dovreste essere il potente trio?.. Tsè.”
“Oh adesso basta!” Piper sollevò le mani ad estrema velocità, Hakkai sgranò gli occhi, si affrettò a sollevare la barriera protettiva ma non fu sufficientemente veloce, Gojyo tentò di alzarsi ed afferrare l’arma per difendersi ma non raggiunse neppure la posizione eretta. Il tempo si congelò attorno ai due demoni che rimasero con occhi sgranati, fermi come statue al centro del salotto di casa Halliwell.

“Allora, Leo. Che diavolo sta succedendo? Chi sono questi tizi? Di cosa diavolo stanno parlando? Comincio davvero a stancarmi!” Piper esplose piena di rabbia, non ne poteva più delle criptiche stupidaggini propinate loro dai tre misteriosi ospiti.
“Mamma….” Wyatt le tirò un lembo della camicia.
“Non ora, Wyatt.”
“Papà..” Tentò ancora il bambino.
Ma Leo non rispose, era rimasto esterrefatto dopo la risposta incomprensibile del bonzo. Aveva colto qualcosa che le streghe non erano riuscite a capire?
“Leo? Ci sei?”
“Io…. Non è possibile… quello che ha detto è assurdo…” Leo balbettò a mezza voce, gli occhi sgranati.
“Che c’è Leo?” Phoebe domandò, a sua volta spaventata dalla strana reazione del cognato.
“Zia Paige..”
“Cosa c’è Wyatt?” Paige fu l’unica a prestare attenzione al piccolo mezzo angelo bianco, seguì con lo sguardo la manina che indicava il bonzo congelato.
La giovane sussultò incontrando gli occhi color ametista incorniciati dallo stesso sorriso beffardo che aveva scoperto poche ore prima a sue spese.
“Interessante.” Borbottò il bonzo inclinando la testa da un lato. “Questo sarebbe tutto il tuo potere?”
“Ma che diav…? Perché non ti sei bloccato?” Domandò Piper sbalordita..
“Non lo so, il potere è tuo, dimmelo tu.”

 

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Piaciuto??? Non fate quelle facce… se non vi piace basta dirlo… ç_ç
In verità volevo già inserire qui l’incantesimo che trovano sul libro delle Ombre… ma ho ehm.. un piccolo problema nella composizione di frasi in rima… ehm… non sono davvero una gran strega…
Beh.. posso sempre ripiegare su parole arcaiche in una lingua sconosciuta… :-P  vedremo..
Grazie ancora a tutti quelli che recensiscono


  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Crossover / Vai alla pagina dell'autore: daeran