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Charter 2
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Il fondo
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- Ho sempre creduto che la conoscenza, se ignorata dagli altri, fosse una fonte di potere. Anche ora, questa mia convinzione rimane tale
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- Sono sempre stato combattuto, dentro di me. È sempre esistito una sorta di demone interiore che si metteva sempre a confronto con Caramon e io perdevo sempre. Questo incrementava la gelosia e l’odio nei suoi confronti, annegando l’affetto che nutrivo per lui in principio. Mi ha portato via l’unica ragazza che aveva scelto me a lui, mi ha portato via l’unica salvezza che mi era rimasta, facendo vincere il mio demone interiore
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- Quando
avevo sedici anni, mio padre morì per un incidente sul lavoro e,
successivamente mia madre lo seguì; una vedova, che aveva aiutato mia madre
a non scappare più dentro suo mondo, quando mio padre morì incolpò noi, i
suoi figli, di averlo ucciso e disse che mia madre era impura davanti gli
occhi del dio Belzor, una falsità. Lei si lasciò andare e alla fine…
- C’ero
io di fianco a lei, nel momento della morte, che la chiamavo, le dicevo di
tornare a casa, ma lei se ne’andò comunque. Fu allora che promisi a me
stesso che nessuno mi avrebbe influenzato od ostacolato nella mia vita: io
non sarei caduto, come mia madre, in preda alla pazzia, non mi sarei fatto
influenzare da menzogne.
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- Dopo
la Prova nella Torre dell’Alta Stregoneria, dove uccisi un sosia di mio
fratello per gelosia, il mio corpo era stato distrutto, infranto. I miei
occhi vedevano la morte e la mia pelle aveva un colore dorato. Ma avevo il
potere. Spesso mi sono chiesto se volevo tornare indietro, alla giovinezza
dove il mio corpo, seppure debole, era meglio dell’attuale. Ma il potere,
era quello che mi mandava avanti, che ha fatto cadere, pian piano, tutti i
legami invisibili fra me e Caramon.
- Lui
non capiva che nel posto in cui mi dirigevo, lui non poteva stare, avrebbe
buttato via la sua vita per me! Non ho mai sopportato questo comportamento,
anche se spesso mi è stato utile nelle mie imprese
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- Alla
fine ci siamo divisi, noi due, siamo diventati due persone staccate. Ho
sempre creduto che gli dei ci avessero diviso, alla nascita, per punizione,
perché non poteva esistere un corpo senza cervello e un cervello senza
corpo.
- Io
ho seguito il potere giù, nelle tenebre dell’Abisso, lui ha seguito la
luce, cercando d riemergere dall’amaro amore che provava per me
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- Forse
se quel giorno avessi capito cosa voleva dirmi la visione, adesso non sarei
quello che sono, una Veste Nera annegata nel male. Credo di aver già da un
po’ perso me stesso, ma non posso più tornare indietro: quando mi sono
accorto che la mia anima si era rintanata in un angolo di me stesso senza più
avere nulla, neanche un briciolo di creatività o vita, era troppo tardi
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- La
Regina delle Tenebre ormai mi aveva preso, vincendo. E io rimasi
nell’Abisso, a soffrire le sue torture.
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- Quando
arrivò Palin, fui costretto ad uscire, ma in quell’atto persi tutto il
mio potere; il fuoco che mi bruciava dentro si spense e rimase solo un
guscio, il mio corpo infranto. Avrei preferito la morte a tutto ciò, di
questo ne sono sicuro
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- E
alla fine, scelsi la morte. Seguii il mio gemello, là, nell’oscura
incoscienza, insieme, finalmente
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- Sapete,
ho scoperto che la morte non è poi così buia…
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- Raistlin
Majere
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- Eccoci qui, la
galleria di pensieri oscuri sta per chiudersi. Spero d’aver aiutato
Raistlin nel suo tentativo di far conoscere la verità sulla sua vita…
- Io, in realtà, il
libro sulla vita di Raist devo ancora finirlo ma, grazie ad un attacco di
kenderite acuta (coloro che hanno letto i libri sanno cosa intendo,
soprattutto con il nome Tas), ho sfogliato tutto il libro, leggendo pezzi
qua e là ma soprattutto, la tanto misteriosa Prova! Quasi quasi mi dispiace
per Caramon per quello che ha detto Raist ad un sosia del gemello; naturalemente
la “Caramella” (o “Caramello” se preferite…) ha detto che il suo
caro fratellino non voleva certo uccid… ops, non devo dirlo! Ma basta con
queste perdite di tempo, ho ancora tante cose da dirvi!
- Beh, io credo di
aver avvertito che non sarebbe stata una lettura… come dire… allegra. In
effetti, neanche la vita di Raist è allegra… Adesso, vorrei fare una
sorta di “riassunto” del prologo del libro dedicato all’”eroe”
(senza offese, Raist, ma hai poco dell’eroe con quello che hai fatto, come
sa bene chi ha letto le Cronache di Dragonlance e Le Leggende di Dragonlance.
Oh acci! E pensare che è nella prova che è stato deciso il destino
dell’arcimago! Anche se, a dirla tutta, è stato lui ha scegliere… se
non ci fosse stato Fistandantilus molto probabilmente Raist non avrebbe mai
attraversato il portale…). Allora… era scritto da Tracy Raye Hickman,
colui che, insieme alla bravissima Margaret Weis (che poi ha scritto quel
libro, che è "Raistlin: l'alba del male" e il seguito è "Raistlin: i fratelli in armi" che devo ancora rintracciare), ha scritto Le Cronache, le Leggende e gli ultimi libri della saga.
Egli disse che una sera tutti coloro che scrissero Dragonlance si
incontrarono nel suo appartamento. All’epoca Dragonlance come libri non
esisteva; esisteva, però, il gioco di ruolo. Ma quella è un’altra
storia… Allora, loro erano pronti a giocare e Margaret e sua moglie (di
Tracy) stavano scegliendo il proprio personaggio. Allora Tracy ha chiesto a
Terry Philips cosa volesse fare del suo personaggio…
- “Terry mi ha risposto.. e il mondo di Krynn è cambiato per sempre: la sua voce rauca, il suo sarcasmo e la sua amarezza che servivano a mascherare un’arroganza e un potere che non avevano mai bisogno di essere dichiarati divennero improvvisamente reali e tutti noi nella stanza rimanemmo paralizzati e terrorizzati.”
- “Ancora
oggi” scrive
Tracy “Margaret persiste nel giurare che quella notte Terry aveva
indosso una veste nera”
- “Terry
Philips aveva scelto Raistlin come suo personaggio, e con quella scelta ha
dato vita ad uno dei più duraturi personaggi di Dragonlance”
- “Krynn…”
dice Tracy “per non parlare di Margaret e me… ha un notevole debito
di gratitudine nei suoi confronti [di Terry] per averci donato
Raistlin”
- Da subito il mago
oscuro divenne una proprietà di Margaret Weis, mentre altri personaggi
erano di diversi creatori. Lei sembrava l’unica che riuscisse a confortare
e dare sollievo a Raist. Poi, gli altri erano spaventati da lui e si
tenevano a distanza.
- Questo è in breve
[breve?!] il prologo.
- Insomma, non si può
dire che Raistlin sia una persona poco interessante. Quando ho preso il
libro sapevo già che non sarebbe stato un viaggio confortevole, quello in
compagnia dell’arcimago, ma che volete farci, anch’io sono una maga!
- Ciao ciao, e alla prossima!
- P.S.:all'inizio
non l'ho messo, ma vorrei dedicare questa mia fic all'uomo che ha rapito il
mio cuore...
- Meky ^^
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- “Infrango il silenzio adesso perché voglio che i
fatti siano conosciuti: se devo essere giudicato da quanti mi seguiranno,
chiedo di essere almeno giudicato sulla base della verità.
- Dedico questo
libro a colei che mi ha creato
- RAISTLIN
MAJERE”