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Autore: _montblanc_    11/12/2009    0 recensioni
- Nooo- volevo gridare- Fermati, non farlo!- , ma un singhiozzo soffocò le mie parole.
Piano piano, le pale dell'elicottero iniziarno a girare.
Mentre saliva in alto lui mi guardò.
Mi vide piangere, piangere per lui.
Il suo sgardo si fece carico di disperazione, ma mi sorrise.
Era un sorriso dolce, come solo lui sapeva fare.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi con un nuovo capitolo. Purtroppo nessuno a recensito quello precedente ): Perciò non ho idea di quello che pensiate di questa storia... Vale la pena continuarla? Ditemelo vi prego!!!

Scheda nuovi personaggi:
1)
-Nome: Beatrice detta Betty
-Età: 15
-Provenienza: Roma
-Aspetto: è un vero maschiaccio. Veste sempre con maglie e pantaloni larghi di colori scuri. Hai i capelli rossi che le arrivano poco più in sotto delle orecchie e due occhi di un verde quasi impossibile.
-Le cose che le piacciono: Picchiare i ragazzi e dar voce al suo forbito vocabolario ogni volta che ne ha l'occasione.
2)
-Nome: Chantal detta Conny
-Età:15
- Provenienza: parigi(si è trasferita a roma quano aveva pochi mesi di vita per il lavoro dei genitori)
-Aspetto: Capelli castani lunghi fino al sedere e occhi neri come la pece. Le piace vestirsi in modo colorato e indossare capellini rosa.
-Le cose che le piacciono: Spettegolare sugli altri e cambiare in continuazione lo stile del suo blog msn.

Capitolo 2:
Suonarono alla porta.
Ingogliai di fretta l'ultimo pezzo delle mie frittele e bevendo il latte andai ad aprire.
- Buongiorno- esclamai vedendo che erano Beatrice e Chantal, le mie due migliori amiche.
-Buongiorno- rispose sorridendo Conny.
- Cia'- fece Betty.
- Aspettate un momento torno subito- dissi loro prima di andare a prendere la felpa- Eccomi possiamo andare- annunciai dopo poco.
- Forza, sbrighiamoci, dobbiamo far cadere ai tuoi piedi il pretebello che ti piace tanto- mi incitò Conny prendendomi a braccietto.
- Si!!Andiamo a rimorchiare- esultò Betty spingendomi.
Questi erano i nostri buoni propositi quando andavamo in chiesa.
Ci avviammo velocemente verso San Pietro.

- o.0 - esclamai vedendo la porta della chiesa.
- Eh?- fecero Betty e Conny.
C'era lui... Era lì... Proprio lui.. Cavolo. Cavolo. Cavolo. Non avevo avuto tempo per sistemarmi. Mi seriva uno specchio.. Subito..
Mi girai in versione “Esorcista” verso Conny dicendole: “Dammi subito uno specchio....” Lei rimase sconvolta per un momento, poi aprì la sua borsetta alla Mary Poppins e ne tirò fuori uno, dicendo: “Sbrigati, sbrigati, che si sta per girare..”.
Con uno scatto felino agguantai lo specchio, ma mi cadde dalle mani quando sentii la sua voce:
- Buongiorno Alice- mi salutò avvicinandosi con il suo solito sorriso che mi faceva girare la testa- Ragazze-.
- B-buongiorno- esclamai io mentre conny soreggeva Betty che si era buttata per prendere lo specchio dicendo:- Nooo, la sfiga nooo!!!-.
- Buongiorno- fecero anche loro.
Abbassai lo sguardo imbarazzata e vidi che portava in mano 4 cestini per le offerte.
- Se vuole l'aiuto a portarli dentro- dissi indicandoli.
- Cambierebbe qualcosa se le dicessi che non ce n'è bisogno?- mi domandò già conoscendo la risposta.
Odiavo quando mi davano del lei mi faceva sentire vecchia, però se era lui a farlo non m'importava.
Io risposi scuotendo la testa.
- Lo immaginavo- mi disse dandomene due.
- Mi aspettate in fondo?- chiesi alle mie amiche.
- Ovvio- disse Betty.
- Come sempre- aggiunse Conny fecendomi l'occhiolino.
Come al solito la chiesa era deserta e illuminata dalla luce fioca delle candele.
- Allora, anche oggi mattiniera?- mi domandò lui cordiale.
- Già, mia madre mi ha svegliato presto^^- risposi sorridendo.
In effetti non era vero.
Gli avevo raccontato che mia madre mi chiamava presto la mattina, e visto che non sapevo cosa fare venivo in chiesa per aiutare.
Anche mia madre una volta mi aveva chiesto il prerchè della mia voglia di andare così presto e le avevo risposto che volevano che li aiutassi.
-Speriamo solo che non si conoscano mai-pensai.
Nel frattempo eravamo arrivati all'altare e appoggiai i due cestini.
Come sempre iniziammo a sistemare gli oggetti.
Lui ogni tanto si inchinava e si faceva il segno della crocie, io provavo ad imitarlo scatendando in lui dei sorrisi.
Chiacchierammo come sempre sul corso della settimana, delle mie interrogazioni, poi ad un certo punto mi disse.
-Il Papa si è ammalatto-.
Rimasi di stucco, ma poi credendo che volesse una risposta mi affrettai a dire. - Oh, ed è grave? Insomma non...- la parola morirà mi rimase in gola vedendo la sua espressione.
- E davvero tanto grave?- domandai mortificata.
Lui sospirò.
- Non riusciamo a capire cos'abbia, ha avuto diversi attacchi...- poi accorgendosi che si era fatto scappare troppe cose mi chiese se l'avrei detto a qualcuno.
- Certo che no, ha la mia parola- risposi accennando un sorriso.
- Spero che guarisca in fretta...- disse voltandosi a sistemare dei fiori- Nel caso della sua...- s'interruppe- Bè, non mi sento pronto a prendere il suo posto...- spiegò triste.
La masciella mi toccò terra dallo stupore.
Lui sarebbe diventato Papa?
Mi guardò e intuento quello che potevo aver capito aggiunse- Sono il Camerlengo, nel periodo della sede vacante tocca a me fare i lavori del Papa-.
Annui sospirando sollevata.
Finchè fosse stata un prete sarei potuta spretizzarlo facilmente, se fosse stato Papa non credo che ci sarei riuscita.
Ma sarei riuscita a Scarmerlenizzarlo?
Un grande punto di domanda mi conparve sopra la mia testa.
  
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