Fanfic su attori > Cast Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Miss Simy Pattinson    22/12/2009    1 recensioni
Robert Pattinson e Kristen Stewart... star di uno dei fenomeni degli ultimi anni... e se durante le riprese del film si innamorassero? Se vi ho incuriosito, leggete!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Love Story 14
 Love Story
 Capitolo 14
  Ritorno a Casa

 

E così il nostro romantico weekend giunse a termine con mio grande rammarico.
Il periodo passato con Rob a Marsiglia potevo benissimo definirlo come il miglior weekend della mia vita.
Un mix di romanticismo, amore, passione e divertimento avevano riempito le nostre giornate che sicuramente resteranno impresse nella mia mente a vita.
Eravamo sull’aereo, da ormai dieci ore. Eravamo diretti a Los Angeles, la mia Los Angeles, per continuare le riprese.
Ormai avevamo quasi terminato. Era giugno e presto sarebbe iniziato il tour promozionale. Ci aspettavano servizi fotografici, interviste e apparizioni pubbliche a mai finire. Ma io non mi preoccupavo più di tanto. Finché c’era Rob al mio fianco potevo superare tutto.
Lui era sempre così dolce e premuroso, mi faceva sentire davvero al sicuro e tranquilla tra le sue forti braccia.
«A cosa pensi?», mi chiese d’un tratto curioso.
«A quello che ci aspetta nei prossimi mesi», dissi rabbrividendo un po’.
Lui mi sollevò il viso e mi fissò con quegli occhi che sarebbero stati in grado persino di resuscitare un morto.
«Kris, qualcosa ti preoccupa?», mi chiese con la voce intrisa di dolcezza. Capii che stava usando la sua voce vellutata per convincermi a vuotare il sacco.

«Ma nulla, penso solo che sarà un periodo molto intenso e temo che a causa dei nostri impegni non potremo vederci più come la nostra normale routine. Ho paura di perderti», dissi e le lacrime iniziarono a sgorgare copiose dai miei occhi.

Lui me le asciugò con i pollici dolcemente e richiamò la mia attenzione sui suoi occhi. I suoi meravigliosi occhi che mai avrei smesso di contemplare.

«Kris, sai benissimo che questo non potrà mai succedere. Innanzitutto tutte le interviste e i servizi fotografici li abbiamo sempre insieme. E le apparizioni pubbliche non possiamo farle separati perché servono entrambi i protagonisti. E poi la notte sarà tutta nostra. Quindi i tuoi timori sono del tutto infondati! Lo sai che ti amo vero?», mi disse accarezzandomi dolcemente una guancia.

All’improvviso una fortissima fitta all’altezza dello stomaco mi fece piegare in due dal dolore.
Corsi forte in bagno e Rob preoccupatissimo mi venne dietro.
Arrivata al bagno mi girava la testa talmente forte che caddi sul lavandino sbattendo la testa nello specchio.
Un dolore lancinante mi colpì alla bocca dello stomaco e mi risalì fino in gola fino a farmi accasciare sul water presa da un potente conato di vomito.
Rob mi fu accanto in un secondo per sorreggermi dalla fronte e allontanandomi i capelli dal viso.
Io mi sentivo malissimo, era come se mi avessero dato una coltellata allo stomaco mentre fitte continue mi facevano stare ancora più male.
Il mio colorito era pallidissimo, la mia fronte scottava terribilmente e la testa non smetteva di girare.
Lo stimolo a vomitare non accennava a smettere e non potei fare a meno di cercare di allontanare Rob per risparmiargli quello spettacolo disgustoso.
Ma lui non si mosse di un centimetro e continuò a sorreggermi. La preoccupazione nella sua voce mi faceva stare ancora più male. Non volevo si sentisse così. Avevo giurato a me stessa che il sorriso non avrebbe mai abbandonato le sue dolci labbra, ma alla fine non fui in grado di mantenere tale promessa.
«Kris, tesoro cos’hai? Ti prego cerca di parlare. Oddio sei caldissima!», era fuori di testa per l’ansia.
Allora Rob premette il pulsante per chiamare il medico di bordo che arrivò nel giro di due secondi munito di valigetta del pronto soccorso.
«Che è successo?», chiese a Rob.
«Ma non lo so. Stavamo parlando liberamente e ad un tratto l’ho vista piegarsi in due dal dolore e schizzare via per il bagno. E adesso vomita da ormai cinque minuti. Non so davvero cos’abbia… Kris tesoro riesci a parlare», mi chiese dopo aver dato spiegazioni al medico.
Io riuscii a balbettare qualcosa di incomprensibile come un “Rob... a- aiutami...” prima di accasciarmi tra le sue braccia priva di sensi.


-----ROB POINT OF VIEW-----
 
 
La preoccupazione offuscava i miei pensieri. Visto lo stato di Kris il medico aveva provveduto a far effettuare un atterraggio di emergenza nell’aeroporto di Phoenix.
Io non riuscivo a non pensare in modo catastrofico.
Il mio angelo si era all’improvviso sentita male, il suo splendido sorriso si era spento dal suo bellissimo viso. Adesso era priva di sensi. Io cercavo in ogni modo di farla svegliare. Le tenevo la mano nella speranza di sentirla stringere dal mio angelo, ma senza speranza.
L’ansia mi attanagliava. Non avevo mai avuto tanto terrore di perdere qualcuno in vita mia.
Ma lei era il mio sole, il mio ossigeno, il mio tutto. Senza di lei niente aveva più senso.
«Amore, ti prego svegliati. Ti prego non mi lasciare. Non posso vivere senza di te!» gli sussurravo all’orecchio nella speranza che mi rispondesse magari che mi rivolgesse un sorriso sforzato per cercare di calmarmi, ma invano.
Dentro la mia testa c’era un devastato campo di battaglia. Il mio cervello si era del tutto scollegato dal resto del mondo. Ormai non c’era niente che potesse distrarmi da quelle dolorose scene a cui avevo assistito prima che biascicasse quelle due paroline e che mi svenisse tra le braccia.
Ebbi come un flashback.
Kris tra le mie braccia, pallida come un cadavere. Lei che mi sussurrava: “Rob… a- aiutami”. Lei che mi si gettava addosso priva di sensi.
Il panico nei miei occhi era incontrollabile.
 
Arrivammo molto velocemente all’ospedale di Phoenix, dove trovai Nikki, Kellan, Ashley e Jackson ad aspettarci.
Li avevo avvisati una mezz’oretta prima e rimasi sorpreso del fatto che fossero già lì.
Nikki si avventò su Kris, ancora senza sensi, con le lacrime agli occhi.
«Oh mio Dio, Kris!! Cosa ti è successo piccola???», volevo provare a tranquillizzarla, ma la verità era che non sapevo come. Il suo era un decimo del dolore, della paura che adesso attraversavano ogni parte del mio cuore, prendendo possesso anche del cervello e di ogni parte del mio corpo.
 
Kellan mi venne incontro dandomi una pacca sulla spalla, mentre correvamo verso il pronto soccorso trascinando la barella del mio angelo.
 
Oh Kris, amore ti prego non mi lasciare. Combatti!
 
Questa era l’unica frase che il mio cervello riusciva a formulare. Il panico era così potente da impedirmi altri pensieri, perché niente ormai era più importante di Kris, il mio angelo, il mio amore unico.
 
Un medico ci venne incontro e con l’aiuto di un inserviente presero controllo della barella per portarsela in sala operatoria.
Io afferrai prontamente un braccio del primario.
«Io entro con lei», dissi con la voce ferma e autoritaria.
«Mi dispiace ma finché non avremo una diagnosi completa sullo stato di salute della signorina Stewart non potremo far entrare nessuno. La prego di attendere pazientemente in sala d’attesa. Lei è un parente?», chiese in modo professionale.
«Sono il suo fidanzato», ribattei io sperando che il nostro legame bastasse per non separarmi dal mio angelo. Speranza vana.
«Allora la prego di attendere in sala d’attesa. Le daremo informazioni il più presto possibile».
Poi si diressero con Kris in sala operatoria.
Mi accasciai su una sedia distrutto. Nello stesso momento in cui Kris era entrata in quella sala operatoria si era portata con se una parte di me.
 
Continua…
Miss Simy Pattinson
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Miss Simy Pattinson