Serie TV > Dr. House - Medical Division
Ricorda la storia  |       
Autore: SissiCuddles    05/01/2010    1 recensioni
I pensieri di due persone che si conoscono da 20 anni, quando sembra che uno fugga dall'altro...SPOILER 6 STAGIONE...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Greg House, Lisa Cuddy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dirlo a Wilson
Lisa Cuddy entrò nell’ufficio del primario di oncologia senza bussare.
“House, quando imparerai a bussare?”
“Beh, se sei impegnato torno dopo”
Wilson alzò lo sguardo stupito.
“Scusa Cuddy, pensavo fosse House. Solitamente lui non bussa e tu sì…”
“Non c’è problema…”
“Volevi dirmi qualcosa?”
Cuddy si avvicinò alla porta, pronta ad evadere dalle domande dell’amico.
“Ehm, no…”
“Ok. Vuoi dirmi perché sei qui?”
“Dimenticavo che ho un impegno…”
“Lisa?”
“Sì?”
“Ti ha chiesto di sposarlo?”
Cuddy lo guardò. L’oncologo non sapeva come interpretare l’espressione della donna: sorpresa? timore? forse era terrore?
“Come…come fai a saperlo?”
“Forse perché tremi come una foglia? No, aspetta…forse perché hai l’anello al dito?”
Cuddy coprì l’anello con l’altra mano.
“Non dirglielo!”
“Dirlo a chi? Ad House? No, questo lo lascio fare a te. Io ho smesso di fare il vostro messaggero.”
Cuddy stava per chiudersi la porta alle spalle quando si rigirò verso il medico dietro la scrivania.
“James, credi che stia facendo la cosa giusta?”
“Lo devi sapere tu. Non sono mica io quello che si sposa.”
“La sai una cosa? Stai iniziando a comportarti come House. Voi due passate troppo tempo insieme…”
“Vuoi sapere come la penso veramente?”
Il decano di medicina si limitò ad un rapido cenno del capo.
“Dovresti pensarci due vote prima di dire sì. Devi essere sicura di quello che provi veramente. Capisci quello che dico? Tu ne sei innamorata veramente o lui è solo un rimpiazzo che hai trovato per impedire al mio cinico e misantropo migliore amico di saltarti addosso?”
“ Grazie Wilson... Rimango della mia opinione. Passi troppo tempo con House”

Dirlo ad House
Lisa Cuddy entrò nell’ufficio del diagnosta. Lo vide seduto alla sua scrivania che dormiva. Girò sui tacchi, stava quasi per uscire quando lui la bloccò.
“Dottoressa Cuddy, quale piacere vedere il suo enorme sedere appena sveglio!”
Cuddy sorrise prima di girarsi e ammonirlo con il suo tono da “io ho il potere e tu no”.
“Dottor House le sembra il caso di fare questi commenti ad un suo superiore?”
“Lo sappiamo tutti e due, che qui chi comanda sono io!”
“Credici!”
“Comunque…bello il tuo anello”
Per l’ennesima volta la sua mano andò a coprire l’anello al suo dito. Cuddy ritornò verso al porta, ma fu bloccata un’altra volta dalla sua voce.
“Allora, quando si è dichiarato?”
“Il mese scorso…”
“Bene…quand’è il grande giorno”
Oltre a disegnare le virgolette nell’aria, House disse quest’ultima frase in modo comico. Le labbra all’infuori e gli occhi persi a fissare il soffitto sognanti.
“Il 10 giugno, è il primo sabato che Lucas ha libero…”
“Wow, il 10 giugno…bella data”
“Grazie…credo che adesso me ne dovrei andare”
“Ok…”
Cuddy si avvicinò di nuovo alla porta, ma questa volta non ci fu nessuno che la bloccò, si bloccò da sola. E con la mano ancora sulla maniglia si girò.
“House…”
“Sono contento per te Lisa…”
“Grazie…”
Sussurrò l’ultima parola, ma non continuò ciò che voleva dire. Avrebbero creato troppo caos tra i due.

WILSON POV
“Si sposa e tu lo sapevi!?”
“Ciao House, ho passato una bella giornata oggi. E tu?”
House entra sbattendo la porta e lanciando il suo zaino contro il muro.
“Perché non me lo hai detto?”
“Cuddy ha detto che lo avrebbe fatto lei…”
“E tu…per una volta nella tua vita hai mantenuto un segreto?”
“House…”
In quel momento la porta della camera degli ospiti sbatte ancora più forte. Potevo sentire le ante dell’armadio aprirsi, i passi affrettati di House e infine il rumore di qualcosa che veniva trascinato.
“House che diamine stai facendo?”
“Pensavo fosse chiaro. Me ne torno nel mio appartamento. Non ho più bisogno di vivere qui con il mio angioletto custode!”
“House, non puoi reagire sempre così!”
“Così come?”
“Scappi. Davanti all’ennesimo problema che ti riguarda da vicino, tu scappi”
“In questo momento sto scappando dalla tua cucina scadente e dal fatto che tu la mattina ti asciughi i capelli…ma, anche la tua conclusione, ha un qualcosa di accettabile…”
Detto questo, alza la piccola valigia e si avvia verso la porta.
“House, come pensi di arrivare fino al tuo appartamento?”
“Sai Wilson, esistono delle vetture chiamate taxi!?”
“Aspetta! Ti accompagno”
Prendo il capotto, chiudo la porta di casa e scendo le scale verso la macchina. Fu un viaggio silenzioso. Finalmente casa sua era visibile. Ci era tornato solo una volta dopo Mayfield. Tutto era nello stesso posto, un pesante strato di polvere copriva qualsiasi oggetto, compreso il suo amato piano.
Mi limito a rimanere in macchina, mentre House sale gli scalini verso il portone verde. Rimango a fissarlo fino a quando la porta non si chiude alle sue spalle. Rimetto in moto il motore e me ne torno a casa. Una casa vuota dopo mesi. Il disordine di House mi sarebbe mancato.

HOUSE POV
E’ questo ciò di cui ho veramente bisogno? Tornare a vivere da solo in una casa con troppi ricordi? Devo chiarire tutti i miei pensieri, tutte le sensazioni e tutti i ricordi dell’ultimo anno. Appena appoggio la valigia i ricordi si fanno più vividi. Quando mi avvicino al piano tutto torna perfettamente nella mia mente, ogni singolo secondo di quel sogno sfumato in delusione e rancore. Posso vedere Cuddy avvicinarsi a me. Posso sentire il suo profumo. Non voglio rivivere questo incubo, ma qualcosa mi spinge a riosservare la scena. Posso sentire il suo profumo sempre più forte, una sensazione di calore nel petto e la mia mente vaga in cerca di un significato. Posso vedere una luce. Ma che diamine sta succedendo?
Qualcuno bussa alla porta e mi risveglia da questo incubo. Mi accorgo che non stavo dormendo, ero sveglio e come tante altre volte prima, stavo suonando quella melodia.
Mi alzo e apro la porta. Cuddy è davanti a me.
“Posso entrare?”
La lascio entrare un po’ esitante. Sono ancora scosso da quel flashback di poco fa. Cuddy entra e si siede sul divano, io ritorno al mio piano
“Perché sei qui?”
“Wilson mi ha detto che avete discusso riguardo a…”
“Al fatto che lui ha mantenuto il tuo segreto? E’ passato tutto…”
“Ok…”
“Ok…”
L’unica cosa che riesco a fare in questo momento è continuare a suonare quella melodia che mi assilla da tempo. Una serenata lenta e veloce, dolce e pungente. Una serenata scritta solo per lei, che le ho tenuto nascosto per mesi. E ora, senza che lei lo sappia, la sta ascoltando ad occhi chiusi, catturando ogni singola nota. E quando tutto termina, lei mi guarda un po’ perplessa.
“Peccato sia finita. E’ bellissima…l’hai composta tu?”
“Sì…”
Prendo lo spartito e glielo porgo.
“Puoi tenerla, anche Lucas sa suonare il piano…”
“Grazie…”
E ora cammina verso la porta senza guardare quei fogli, varca il portone e prima di chiudere la porta parla.
“Devi dare una bella ripulita a questo posto…”
“Già…”
“Buona notte, House”
“Buona notte, Cuddy”

CUDDY POV
E’ passato più o meno un mese da quella sera a casa di House e ancora non ci siamo parlati. Ci evitavamo reciprocamente. Io mi nascondevo nella mia fortezza personale, il mio ufficio, completando documenti che non servivano a nulla. Lui risolveva i suoi casi nel maggior tempo possibile così da evitare di dovermi incontrare. Non parlava con me, non veniva a chiedermi esami strampalati o cure pericolose, aveva il suo team.
Persa nei miei pensieri non mi sono accorta che Wilson è entrato nel mio ufficio.
“Hey, Lisa stai bene?”
“Ehm ciao! Scusa ero persa nei miei pensieri. C’è qualche problema?”
“Problemi medici, no. Problemi personali, mi sembra ce ne siano parecchi.”
“Già…hai parlato con House?”
“Non c’è bisogno di un’altra discussione…ci siamo già detti tutto…”
“A me non sembra…”
“Possiamo cambiare argomento?”
“Certo…come vanno i preparativi?”
“Bene…sono un po’ indietro. Ultimamente ho avuto un po’ troppo lavoro per dedicarmi a tutto, ma mia sorella mi sta dando una mano.”
“E il vestito, l’hai già scelto?”
“Sì. Ieri ho preso il pomeriggio libero e l’ho scelto. E’...”
“No! Non voglio rovinarmi la sorpresa”
“Ok…però è…”
“No Lisa! Non lo voglio sapere sul serio!”
Wilson riusciva sempre a farmi tornare il sorriso, è l’unico vero amico che ho qui.
“Credo che debba tornare al mio lavoro. Il cancro non si cura da solo.”
“Già…buon lavoro”
Wilson stava per uscire dal mio ufficio, ma lo fermai.
“James, ti…ti andrebbe di accompagnarmi all’altare?”
Lo sguardo sbigottito di Wilson, mi fece ridere, ma tentai di trattenermi.
“Wow! Lisa è una cosa grossa quella che mi chiedi! Ne sei sicura?”
“Sì, ma solo se tu vuoi. Se è troppo impegno puoi sempre dirmi di no…”
“Certo…”
“Allora questo è un sì, tu mi accompagnerai all’altare?”
“Sì, posso abbracciarti?”
Come è facile commuovere Wilson.

WILSON POV
Entro nel mio ufficio e House è seduto di fronte alla mia scrivania.
“Ehy Cancer-Fighter cosa voleva la Cuddy?”
“Mi ha chiesto di…accompagnarla all’altare”
“Ah…ok”
“Ok? Io accompagnerò la donna che ami all’altare per sposarsi con un altro?”
“Wilson, perché devi sempre rendere tutto così complicato. Per la prima volta in vita mia mi comporto come un a persona matura. Mi sto lasciando gli ultimi vent’ anni alle spalle, sto cercando di accettare il fatto che lei è con Lucas e non con me. Sono stato un idiota per vent’anni e ne devo pagare le conseguenze”
“Wow! E’ un gran bel passo avanti…tu dicevi che le persone non possono cambiare, ma…”
“No! Io dico che le persone non potranno mai cambiare. Solo le situazione cambiano, le persone si limitano ad accettarle e cercare di convivere con queste.”
House non finisce mai di stupirmi. Quando tutti i suoi paini vanno a rotoli, ecco che lui ha subito la soluzione per riportarsi al passo. Una cosa mi stupisce: lui non aveva mai mollato la sua presa su Cuddy, si era sempre comportato come un bambino che vuole tenere per sé il suo giocattolo preferito; ma ora si è arreso, per la prima volta in vita sua si è arreso ad una situazione da cui non poteva scappare.
“Spero non ti dispiaccia se la accompagno all’altare.”
“No…lei ci tiene e tu sei il suo migliore amico, oltre che ad essere anche il mio. Non puoi prendere sempre la mia parte, Cuddy ci tiene, vuole il matrimonio perfetto e tu…”
“Grazie…”
“Non c’è di che. Ora vado…”
“Ok”
House sta per uscire, ma le parole di Cuddy mi tornano in mente.
“House, aspetta. Cuddy è stata a casa tua una sera?”
“Sì, quando sono tornato nel mio appartamento. Perché?”
“So che non vi parlate da quel momento. Dovresti parlarle…”
“E sentiamo, cosa dovrei dirle?”
“Dille tutto!”
“Tutto? L’ultima volta che le ho detto cosa provavo eravamo a quella conferenza e lei è scappata via. La volta prima era un’allucinazione. Cosa dovrei dirle ancora?”
“Scusami…”
“Scusami tu Wilson. Io ci sto provando…”
“Lo so…credo che dovresti andare…”
“Già…Ehy Wilson, cerca di non inciamparti mentre cammini a braccetto con Cuddy”
“Mi inciamperò solo se un pazzo mi metterà un bastone tra le gambe”
“Non preoccuparti, non lo farò”
Detto questo uscì e chiuse la porta dietro di sé, mentre io cercavo di mettere ordine sulla mia scrivania, pensando a ciò che ci eravamo appena detti.

10 aprile
HOUSE POV
Gli Abba cominciarono ad echeggiare nello studio.
“Questa è la segreteria del Dr House, se sei Wilson, lasciamo in pace, altrimenti lasciate un messaggio dopo il bip….bip”
“House, non mi freghi più con il trucco della segreteria telefonica.”
“Wilson, come posso renderti la vita un inferno oggi?”
“ Dobbiamo parlare!”
“Ti sto ascoltando…”
“Non è argomento di cui possiamo parlare al telefono!”
“Sapevo che tu avessi tendenze verso il nostro stesso sesso, quindi ne puoi parlare al telefono…”
“Non sto scherzando, alle 5 sul tetto dell’ospedale…”
“Wilson è tutto ok?”
“Alle 5 sul tetto.”
Che cosa ha in mente Wilson? Speriamo non sia un altro discorso sull’etica e il fatto che uno dei suoi pazienti è morto di nuovo.

CUDDY POV
“Cuddy, dobbiamo parlare del matrimonio.”
“Ok Wilson…dammi 5 minuti e sono nel tuo ufficio”
“Sono sul tetto dell’ospedale…”
“Che ci fai sul tetto?”
“Almeno House non ci può sentire. Avrà già in mente dei piani per sabotare il mio vestito o staccare la suola alle mie scarpe…”
“Ok…sono da te tra 5 minuti ok?”
“Ok”
Che diavolo ha in mente Wilson. Incontrarci sul tetto dell’ospedale per parlare del matrimonio. Ha ragione, House non ci troverà mai, ma non si sta comportando onestamente con lui.
House mi sembra abbia abbandonato l’idea di sabotare i preparativi del mio matrimonio. E lo dovrei ringraziare per questo, ma non credo sia una buona idea, visto che non ci parliamo da mesi.
Lancio uno sguardo all’orologio e continuo a sistemare i documenti per il trapianto di fegato di domani. Non riesco a concentrarmi, allora prendo il mio capotto e salgo verso il tetto.

“Wilson sono le 5.05!! Sei in ritardo!”
“House, e tu che diavolo ci fai qui?”
“Cuddy? Dovrei farti la stessa domanda…”
“Wilson ha detto che doveva parlarmi…”
“Quel piccolo manipolatore bastardo…”
“House, vuoi dirmi cosa sta succedendo?”
“Ha detto la stessa cosa ha me. House dobbiamo parlare. Alle 5 sul tetto. Mi era sembrato strano, ma non pensavo stesse progettando una cosa del genere.”
“Già, direi che possiamo tornare al nostro lavoro…”
“O potremmo provare a chiarire tutto…”
“Cuddy, non c’è nulla da chiarire…”
“Invece sì…sono due mesi che non ci parliamo e sono stati i mesi più brutti dopo il tuo ritorno…”
“Non ho niente da dire…”
“Allora lascia parlare me.”
House non rispose, lasciò che Cuddy cominciasse il suo discorso. Si sedettero sul cornicione interno e rimasero a fissare il cielo finchè lei non ricominciò a parlare.
“Sono passati più di vent’anni dal nostro incontro e non siamo mai riusciti ad andare d’accordo. Non ho ancora capito se siamo troppo complicati l’uno per l’altro o se siamo incapaci. Abbiamo avuto altre storie, e quelle più o meno sembravano durare, riuscivamo a gestirle, per poco tempo, ma ci riuscivamo. E adesso io mi sto per sposare con una persona che ho incontrato l’anno scorso, non so se ne sono innamorata o se lo sto facendo solo per non passare il resto della mia vita da sola o se lo faccio per Rachel. Posso contare sulle mie dita delle mani tutte le volte che io e lui abbiamo litigato, ma con te, ho bisogno di un computer per registrarle tutte. Ma quando litigo con lui non provo quello che provo quando discuto con te. Le tua battutine, i tuoi scherzi e le tue richieste impossibili, mi riempiono la giornata. Non è una cosa negativa, anzi…mi dai qualcosa con cui distrarmi”
Cuddy si alzò in piedi pronta ad andarsene, ma la voce di House la fermò.
“Ho sempre pensato di non essere capace di avere una storia con qualcuno, specialmente dopo averti conosciuto. In questi ultimi mesi ho cercato di stare il più possibile lontano da te, per la paura di compiere la cazzata più grande in assoluto. Sto cercando di comportarmi in modo maturo, ma tu e Wilson con i vostri discorsi, mi rendete tutto più complicato. L’unica cosa che posso fare è lasciarti andare. Superare la cotta per te che dura una vita, e come hai detto tu, quella barca è salpata tanto tempo fa.”
House era ormai alla porta.
“Era la mia serenata vero? Quella sera, quando mi hai dato lo spartito, era la mia serenata?”
“Sì…”
“Grazie…”
“Non devi ringraziarmi…”
“House, verrai al mio matrimonio?”
“Non voglio rovinare il giorno più bello della tua vita”

E dicendomi questo, hai annullato tutte le mie certezze. Tutto ciò che credevo solido e forte, lo hai fatto crollare.

Ragazziii aspetto i vostri commenti!! Grazie!!<3
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Dr. House - Medical Division / Vai alla pagina dell'autore: SissiCuddles