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Autore: Kobato    19/01/2010    0 recensioni
Dopo sei anni Ange ritorna finalmente nell'universo Seijuu, torna finalmente dalla sua regina, dai guardiani e da tutti quelle persone a cui si era affezionata davvero tanto, dopo essere stata costretta a tornare a casa sua per determinati problemi... Ora, però, ad attenderla non vi sono solo i vecchi e i nuovi compagni, ma anche quel sentimento che per troppo tempo ha soffocato e represso, che, tuttavia, non tarderà a tornare a galla... [Tratto dall'anime "Koisuru Tenshi Angelique"]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!
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Ecco a voi il secondo capitolo ^-^ Buona lettura!


SECONDO CAPITOLO


"Ange?" , la chiamò il giovane, alzandosi dallo sgabellino su cui si era appostato per ritrarre quella magnifica rosa, e avviciandosi a lei. "Sei davvero tu?".
"Oh...Ehm...Ecco....S-S-Sì..." , farfugliò la giovane, cercando di mettere assieme almeno l'idea di una frase di senso logico, o compiuto.
"Non mi aspettavo certo di vederti qui"
"Oh, sì, ecco...." . Sospiro ed inspirò. "Sorpresa!" . O almeno credo... Pensò tra sè e sè la giovane. 
Il ragazzo non trattenne un risolino e alla giovane sembrò alquanto divertito dal suo atteggiamento. 
Sei-Lan fece per scrutarla da capo a piedi: ormai il viso da ragazzina stava cambiando, i suoi lineamenti (che erano rimasti pur sempre delicati) avevano assunto quel non so che di donna, i capelli color del grano erano diventati molto più lunghi e, non sapeva come, ma gli sembrarno anche più mossi rispetto a quando l'aveva vista l'ultima volta. Anche il suo corpo era cambiato: le forme le si erano accentuate, il seno si era fatto più evidente, così come i fianchi e le gambe (anche se non riusciva ad intravederle bene a causa del lungo vestito). Era diventata davvero una bellissima ragazza. Infondo aveva solo ventitre anni, eppure sembrava già un'adulta con quel filo di trucco che aveva sul viso...
"Non ti avevo riconosciuta da subito" , confessò lui. "Sei...come dire... cambiata un pò"
"Anche tu sei cambiato, Sei-Lan-sama" , ribatté lei. "Non avrei mai lontanamente immaginato che ti saresti fatto crescere i capelli"
"Oh sì..." . Indi il giovane fece per sfiorarsi la coda di cavallo e le sorrise. "E' da circa tre anni che ho deciso così..."
"Come mai?"
"Chissà......Voglia di cambiare? O semplicemente di provare ad essere diverso?"
Sempre così enigmatico... Forse potrà essere diverso esteriormente, ma dentro è rimasto lo stesso di sei anni fa. "Non cambierai mai, Sei-Lan-sama" , affermò lei, ridacchiando.
"E tu, Ange?"
"Mh?"
Il ragazzo le si avvicinò con quello sguardo suadente e alquanto misterioso...quello sguardo che sembra sapere tutto di te e di ogni piccolo pensiero che invade la tua mente...quello sguardo tipico di lui. 
Vedendoselo così vicino, il volto della giovane si tinse di un rosso accesso e, quando fece per indietreggiare, cadde per terra, atterrando sulle ginocchia. 
Sei-Lan cercò di trattenere la risata, ma non vi riuscì più di tanto. "A quanto pare neanche tu sei cambiata, Ange. Arrossisci e ti agiti ancora per cose da niente come queste... Dovresti iniziare a crescere un pò, non credi?"
Ma...Ma come?!? Pensò lei. Ci incontriamo oggi, dopo sei anni che non ci vediamo, e solo dopo pochi minuti di conversazione seria, incomincia già a stuzzicarmi e a prendermi in giro? 
"Non è bello prendersi gioco di me in questo modo, Sei-Lan-sama!" , esordì lei, con fare offeso.
"Cielo... Ti ho fatta arrabbiare? Scusami..." , cercò di giustificarsi, tendendole la mano, per aiutarla a rialzarsi. "Non era delle mie intenzioni"
"Se la metti così..." . Detto ciò, prese la mano del guardiano che l'aiuto a rimettersi in piedi, ma proprio mentre stava per risistemarsi come si deve, inciampò finendo stretta al petto di lui, che l'aveva accolta tra le sue braccia per evitare che cadesse nuovamente e si potesse far male. 
"Tutto bene?" , le chiese lui. 
"Oh...Ehm..." . Nello stargli così vicino, riuscì a sentire il calore del suo corpo e i battiti del suo cuore. Quel tepore le trasmise una sensazione di beatitudine, quasi di protezione. Era davvero bello stare così..... Ehhhhhhhh???? Ma che diamine penso ancora?!?!?!? Maledizione! Sono una pervertita! Pensò tra sè e sè, scotendo con veemenza il capo. "T-Tutto a posto... Sto...Sto bene!" , borbottò lei, staccandosi da lui e cercando di evitare di incontrare lo sguardo di lui.
Lui notò il suo atteggiamento da parte sua. "Sei sicura?"
"Se dico che è tutto a posto, è tutto a posto, no?!" , continuò, girando la testa ancora di più per evitare che notasse che era stata invasa completamente dal rossore. 
"Non mi dirai che ti sei imbarazzata per una roba da niente come quella di prima, vero?"
"C-Certo che no!" . E' logico che si tratti di quello, no?! E poi che vorrebbe dire "roba da niente"? Gli ero...Gli ero così vicina!!!
"Eppure, fino a sei anni fa eri continuavamente circondata da ragazzi con cui avevi a che fare praticamente sempre, per un motivo o per l'altro... Possibile che non ti sia ancora abituata al sesso opposto?"
"Insomma! Ho detto che non si tratta di quello!"
Il ragazzo sospirò. "D'accordo, d'accordo... E' come dici tu" . 
Per un pò tra i due vi fu un imbarazzante momento di silenzio.
"Comunque, ecco... Il fatto che sono qui... Sì, insomma, doveva e dovrebbe tuttora essere una sorpresa per tutti, quindi..."
"Certo. Non ne farò parola con nessuno" . Sei-Lan non si trattenne dal sorriderle per rassicurarla. "Sarebbe meglio che ti avviassi verso il palazzo della Regina. Gli altri guardiani sono un pò tutti sparsi in giro. Sai, oggi è domenica, quindi fanno tutti un pò quello che vogliono. E se non fai attenzione potrebbero scoprirti"
"Oh...Sì, capisco"
"Vuoi che ti accompagni io?"
"Cosa? Oh, no no, va bene così. Ci andrò da sola..." .
"Come vuoi. Allora a più tardi, Ange-chan" , la salutò lui con un sorriso sfottente sul volto.
Era da quando era diventato un guardiano che aveva assunto quell'atteggiamento e quell'abitudine: per stuzzicarla o punzecchiarla era solito chiamarla "Ange-chan".
Di per sè non è che le dispiacesse, solo che quando lo faceva lui e in quel modo così arrogante, non lo si poteva interpretare diversamente...
Eppure, anche se era così altezzoso, arrogante, punzecchiante, a volte anche malizioso...Anche mettendo assieme tutte quelle cose che molte volte la facevano mandare in bestia... Non riusciva a trovarlo antipatico più di tanto...Anche prima, quando l'aveva tenuta stretta tra le braccia lei...
Eh??? Di nuovo??? Ma perchè ci stava ripensando??? Questa era la terza volta! Doveva darsi una svegliata! Che cosa le stava prendendo? Non lo sapeva neanche lei, ma decise di sorvolare per una terza volta, scotendo la testa. 
Era nella Terra Sacra, no? E niente era più importante di questo! Qualunque cosa le stesse accadendo, non doveva pensarci più di tanto. Era sicuramente qualcosa di passeggero, qualcosa legato alla miriade di emozioni che stava provando tutte troppo d'un lampo...Sicuramente era qualcosa di irrilevante e che lei stava ingigantendolo, creandosi tanti preamboli e problemi, com'era sempre solita fare... Un qualcosa che non l'avrebbe cambiata più di tanto: nè lei, nè tutto ciò che la circondava.
O almeno...così credeva...







  
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