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Autore: Lena G    20/01/2010    2 recensioni
Michelle inizia una corrispondenza per e-mail con uno sconosciuto, vince una borsa di studio nei mesi estivi alla Julliard a New York e con lei partono la sua migliore amica Arianna e la sua sorella gemella Federica mettendosi d'accordo con il suo amico virtuale per incontrarsi.
Brian vuole conoscere una persona normale che lo tratti da persona normale. Tra le migliaia di lettere che i fan gli mandano quotidianamente, ne risponde a una con il tuo indirizzo privato senza firmarsi. Pur di incontrare questa persona, riesce a far chiamare gli Avenged Sevenfold a New York per un festival che dura per tutta l'estate.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Hola ragazze! Scusate se non mi sono fatta sentire per taaaaaaaaaaaaaaanto tempo... ma sono stata piena di impegni... allora, questo è il tanto agognato 10° capitolo (scritto a 4 mani con Fede, e spero che la sua collaborazione non finisca qui :)), mi auguro riscontri lo stesso successo dei capitoli precedenti...
Ho deciso, al contrario di tante altre ragazze, di tenere Jimmy tra i protagonisti (più o meno ehm ehm...), perchè è giusto tenere vivo il ricordo del ragazzo che fa sbellicare dalle risate Zacky con i suoi rap, faccia dimostrazioni di Kung Fu degne di Jackie Chan, rincorre papere e si fa mettere una tarantola sul viso nei suoi video...
Nei nostri cuori ci sarà sempre un posto per lui...
Jimmy, I'm sure now you have your own little piece of heaven... We're gonna miss you...
Lena G





Capitolo 10 - Carpe Diem

Zacky e Johnny stavano guardando Brian, che stava ancora dormendo, con aria divertita perché l’asciugamano che gli cingeva il bacino e con il quale era andato a dormire la sera precedente, si era adagiato sul pavimento, lasciando un Synyster Gates completamente nudo sul copriletto.
“Cosa facciamo? Lo lasciamo dormire fino a quando entrano le ragazze, oppure ci evitiamo gli odiati confronti quando ci troviamo nel letto le nostre donne?” chiese Johnny con tono scherzoso.
“Non possiamo permettere ciò succeda. Svegliamolo. Poi, oltre al confronto, ci sarà pure Arianna che non frena i suoi spiriti bollenti, e non voglio che guardi e soprattutto ci provi con altri ragazzi. Soprattutto se questi si chiamano Synyster Gates o Brian Haner Jr!” rispose serio Zacky.
Johnny annuì comprensivo, appoggiò una mano sulla spalla del bello addormentato e lo scosse.
“Ma che cacchio! Stavo facendo un bel sogno!” poi constatando chi l’avesse svegliato riprese: “Porca puttana Johnny! Se ti becco ti ammazzo!!!!” si alzò tempestivamente e abbassò lo sguardo mentre metteva i piedi nelle infradito. Solo a quel punto si rese conto che era completamente nudo e che i suoi due amici lo stavano guardando tranquilli: “Ehm, ragazzi… Mi dovete qualche spiegazione: Perché sono nudo? Ma soprattutto, dato che mi sono accorto che mi state guardando, non sarete diventati gay? Lo so che sono bello e che nessuno può resistermi, ma adesso stiamo un po’ esagerando non trovate?”
“Non te l’abbiamo tolto, ti si è tolto mentre dormivi” e si sentirono delle risate fuori dal tour bus. Jimmy, Leana e Matt urlarono per avvisare i loro amici: “Sono arrivate!!!”.
“Ommerda! E Brian è nudo!” esclamò Zacky tutto preoccupato.
“E con ciò? Mica devono entrare proprio dove ci sono io!” rispose tranquillissimo il nudista.
Zacky lo guardò. Certo che poteva stare tranquillo, poteva fare concorrenza a Rocco Siffredi (NdA Secondo alcune fonti si dice che sia 15 cm… Ma io esagero un po’ che tanto male a lui non fa...): “Comunque sono del parere che tu debba andare a vestirti. Non vorrai essere il responsabile di un trauma di gruppo?”
“D’accordo, d’accordo. Ora vado, papà” e si aggiustò alla bell’e meglio l’asciugamano attorno alla vita, pronto a raggiungere il bagno che si trovava dall’altra parte del Tour Bus.
Sentiva le voci di Federica e Matt che ridevano per le facce buffe e raccapriccianti di Jimmy, Johnny e Kathy che parlavano animatamente con Mark. Non sentiva Leana, Michelle e Arianna. Forse erano in cucina o parlavano piano. Mentre era sovrappensiero urtò qualcosa, o meglio, qualcuno.
“Ah! Eccoti qua Brian! Ma…Uh! Cos’è, vuoi far morire d’infarto delle fanciulle innocenti, o sei il trofeo per chi vince il torneo di Singstar?” gli disse una voce molto conosciuta e che aveva un marcato accento italiano: Arianna.
“Ciao Ari. Cazzo, hai indovinato. Dovevo farvi una sorpresa a voi tre. Ma adesso che mi avete scoperto… E comunque” Brian si accorse che Arianna stava studiando ogni parte del suo busto e i suoi occhi scendevano sempre più giù: “Non mi sembra che ci siano delle fanciulle innocenti qui. Quindi, se permetti, andrei in bagno a vestirmi. Ci vediamo dopo”
“Ah, prima che tu vada Syn” Brian ebbe un fremito. Non gli piaceva essere chiamato con il suo nome d’arte quando era in privato: “Mi raccomando con Michelle… Oh! Ciao Zacky!” e corse incontro ad un cencio bianco come un lenzuolo che teneva gli occhi sgranati: aveva avuto ragione, Arianna era un po’ pericolosa. Doveva farle capire quanto ci teneva a lei, anche a costo di litigare.
Le diede un bacio veloce: “Ciao Ari. Senti, ti devo parlare” disse freddo. La portò indietro in camera di Brian e rivolse all’amico un’occhiata omicida.
Una volta entrati in camera, lui le si piazzò davanti dando le spalle al letto: “Cos’era quello sguardo?”
“Quale sguardo?”
“Non fare la furba con me. Ti ho vista mentre guardavi Brian”
“Senti. D’accordo che è un bel ragazzo. Lo guardano tutte così. E poi, scusa, ma mica stiamo insieme”
“Vuoi stare con me?”
“Vuoi che io sia la tua ragazza? Ma lo vuoi solo adesso che ho guardato Brian? Allora mi dispiace Zachary Baker, mi hai molto deluso” Arianna girò sui tacchi e fece per andarsene. Zacky la trattenne, la guardò negli occhi, deglutì rumorosamente e disse: “Senti, in queste occasioni sono sempre stato goffo. Per questo mi sono sempre comportato da Don Giovanni e tutte le ragazze con cui sono stato non duravano più di due giorni. Pensavo che sarebbe stato la stessa cosa con te. Ma quando ti ho vista che guardavi Brian, ecco… io… non ci ho visto più. Volevo averti tutta per me. Ora puoi tornare dagli altri e non parlarmi mai più”
Ad Arianna brillarono gli occhi, e per tutta risposta gli gettò le mani attorno al collo e lo baciò. Zacky fu preso alla sprovvista, ma rispose immediatamente. Quando si staccarono lui le disse: “Caspita, e sei solo la mia ragazza pensa se ti avessi chiesto di sposarmi!”
Quando tornarono dagli altri videro uno spettacolo esilarante: Matt era legato come una mummia dai cavi della Play Station e insultava Johnny che cercava di liberarlo, evidentemente era stato il nano a creare quel casino. Kathy e Fede ridevano come delle matte ma cercarono di aiutare Johnny il più presto possibile creando un casino assurdo. Michelle invece parlava con Mark tranquillamente, mentre Brian era ancora in bagno a vestirsi.
“Ragazzi, vi serve una mano?” chiese gentilmente Zacky.
“Anche due. Questi imbecilli sono incapaci” rispose Matt con rabbia.
“Ehi! Modera le parole” rispose Johnny.
“Eccolo che parla lui. Sei tu che hai incominciato!” gli ringhiò Federica.
“Ok ok ok. Ora ci penso io. Guardate come si fa” fece l’occhiolino alla sua girlfriend ex-novo e Zacky si mise subito a slegare i fili con le sue agili mani da chitarrista. Arianna lo guardava sognante, per lei Zacky era tutto, passato, presente e futuro. Il musicista ci mise poco a liberare il cantante e ancora meno per attaccare la consolle. Ora era tutto pronto, potevano procedere: “Che vi avevo detto?” andò da Arianna, la baciò e poi disse: “E ora si dia inizio al torneo!”
Tutti applaudirono e si misero a decidere chi avrebbe scontrato chi. Alla fine decisero per le coppie: Michelle/Brian, Matt/Federica, Zacky/Johnny, Jimmy/Mark e Leana/Arianna.
“Allora, pronti? La prima coppia che canta è quella di Michelle e Brian. Canteranno: Mamma Mia!”
“Oh, no! Quella no!” disse Michelle.
Ma la musica era già partita. Brian prese il microfono con disinvoltura, mentre Michelle era titubante. Quando però fu il turno di attaccare, l’angoscia scomparve, e durante il ritornello diede il meglio di sé: “Mamma mia! Does it show again? My My! How can I resist you? Mamma mia! Now I really know. My My! I could never let you go!” Fu talmente presa dall’euforia del momento che però non si accorse che Brian stava accumulando punti.
A canzone finita ci fu un’amara sorpresa: aveva vinto Brian. Era un po’ triste e si sedette sul divano in silenzio.
Brian si mise di fianco a lei e le sussurrò a fior di labbra: “Ehy, non te la prendere. Secondo la macchina ho vinto. Ma tu sei stata bravissima. Credimi” e tornò dai suoi amici.
Ora era il turno di Zacky e dato che era lui colui che decideva le canzoni si era scelto “Warmness on the soul”.
Prima di cantare disse: “Questa la dedico ad una persona molto speciale per me” e sorrise dolcemente ad Arianna che si sentì sciogliersi di nuovo.
“I give my heart to you. I give my heart, ‘cause nothing can compare in this world to you. Woah!” e si mise a imitare l’assolo di chitarra, poi quello di pianoforte e alla fine sull’ultimo accordo, mandò un bacio voltante alla povera italiana che credeva di avere un arresto cardiaco. Ovviamente c’era pure Johnny a cantare, ma dopo la seconda parola aveva deciso di farsi da parte.
Il sole non era ancora sceso, ma già tutti avevano cantato. Michelle era ancora abbastanza abbattuta per aver perso contro Brian, e non aveva fatto parte ai festeggiamenti. Ad un certo punto Haner andò da lei: “Chels, puoi venire? Ti devo parlare in privato”. Lei non gli rispose e lo seguì. Arrivarono in una camera da letto, Michelle lo guardò perplessa: “Cosa c’è? Perché mi hai portato qui?”
Lui non le rispose, la guardò, le sorrise e si mise a chiudere i finestrini lasciando un solo spiraglio di luce. Michelle si avvicinò a lui e si fermò dopo solo due passi, e il filo di luce le illuminava gli occhi e le lentiggini.
Brian non potè non ammirarla: aveva una camicia lilla gessata in argento che le faceva risaltare i punti giusti, i jeans erano classici, non troppo esagerati, i capelli erano tirati su a ‘mo di antica romana facendo scendere sul collo dei boccoli. Il viso era acqua e sapone, un po’ di eyeliner nero e una traccia di matita dello stesso colore, le davano un’aria da femme fatale.
“Oh cielo Chels. Non mi guardare così!”
“Così come?”
“Sembri uno cerbiatto indifeso nel corpo di una pantera”
“Sarebbe un complimento…?”
“Un complimento? Complimentone. Ma non farlo mai più. Perlomeno in mia presenza” Michelle sorrise sghembamente, e decise di provocarlo. Voleva vedere fino a che punto reggeva.
“E perché mai?” aumentando il tono innocente.
“Perché non sarei più responsabile delle mie azioni. Non sai quanto mi fa male resistere alla tentazione di saltarti addosso”
“E allora perché non lo fai?” si morse il labbro inferiore, inclinò la testa e lo squadrò. Questo mandò il cervello di Brian in tilt, che si avvicinò subito a lei, le cinse la vita con il braccio e le disse con voce greve in un orecchio: “Attenta. Potresti perdere la voce”
“Beh, si vedrà” e invece dentro stava morendo. Un turbinio di sensazioni le stava attraversando tutto il corpo. Sentiva il cuore battere all’impazzata in tutte le membra, le mani sembravano bloccate, tutto il corpo ne risentiva e tremava, ma dal suo viso non trapelava nulla. Brian era quasi arrabbiato, non riusciva più a capire che reazioni dava il corpo della ragazza, la sentiva fremere sotto il suo tocco, ma il viso era tranquillo. Decise di passare all’azione: iniziò a baciarle il collo, lei tirò la testa all’indietro e chiuse gli occhi. Quando li riaprì, Brian fu contento di vederli scurire leggermente, quasi come se ci fosse una trasformazione, era il segnale che voleva da lei. Le piaceva, e anche tanto. Si stava avvicinando alle sue labbra quando una mano gli bloccò il mento: “No. Scusa ma no”
“Come no? Non vuoi baciarmi?”
“Ma certo che sì. Solo che rischierei di affezionarmi troppo. E chi lo dice che ci potremo rivedere ancora?” in realtà Michelle era combattuta tra Brian e Riccardo, tra certezza e sogno.
“Allora cosa vuoi fare?” le chiese Brian.
“Continuare quello che stavamo facendo prima” ma oramai stava prendendo sempre più lucidità, anche il chitarrista aveva meno voglia anche se, abbassando lo sguardo sul petto della ragazza, aveva ritrovato il desiderio. Iniziò a sbottonarle la camicia dal basso, moriva dalla voglia di strapparle tutti i vestiti, ma c’era qualcosa che lo frenava. Intanto l’italiana aveva sentito il calore del legno sulla sua schiena, Brian con una mossa veloce le fece mettere le gambe attorno i suoi fianchi e le fece scendere i jeans che aveva già slacciato. Le continuava a baciare il collo e scendeva sempre di più verso i suoi seni, che erano ancora coperti da un reggiseno nero semplice. Poi, improvvisamente la guardò negli occhi, e lei ricambiò.
“Micheeeelle!!! Cheeelle!! Ti stann… Oh merda!!! Scusate, vi ho interrotto…” Jimmy era dietro le spalle di Brian con gli occhi spalancati e l’aria mortificata.
“Non ti preoccupare Jim, non è successo niente. Dimmi, cosa c’è?” gli disse cordialmente Michelle scansandosi da Brian che era rimasto immobile.
“Ti stanno cercando per avere una mano in cucina. Ma posso dire che non puoi, non è un problema, faccio io”
“Oh no, figurati. Tanto non stavamo facendo niente di importante. Vero Brian?” e ridacchiò. Il chitarrista annuì con il viso rivolto verso il basso. Quando la ragazza uscì, una marea di pensieri inondò la mente del giovane, erano talmente dolorosi che non riusciva a contenerli dentro di sé. Si voltò con rabbia verso Jimmy, lo guardò con astio e gli urlò: “Come ‘niente di importante’? Non si è accorta dei miei sguardi? Mi sono mezzo dichiarato cazzo!” colpì il muro con i palmi delle mani aperte e tirò un calcio: “Cristo! Io mi sono affezionato! Non è perché io mi chiamo Synyster Gates, sono adulto e ho successo con le donne, che non sono capace di provare sentimenti verso una persona. Jimmy, io ho un comportamento morboso nei suoi confronti. Non sopporto che qualcuno la guardi, sono protettivo verso di lei. E quando mi guarda, oh cielo, quando si morde il labbro, quando mi sorride. Ma l’hai vista quando mi sorride? Mi squaglio ogni volta. Jimmy, ma l’hai capito che succede???” guardò con aria supplichevole il suo amico che lo guardava con gli occhi sbarrati: “Jimmy, sai cosa mi sta succedendo?” il batterista annuì e gli sorrise in modo rassicurante, ma il chitarrista continuò: “L’ho capito anch’io. Ma solo adesso. Io… io… sono… oh, Jimmy, è difficile da accettare, ma… MI SONO INNAMORATO DI LEI!!!”
Michelle si era nascosta dietro la porta e aveva sentito tutto. Stava piangendo lacrime silenziose, e si stava pentendo di aver detto quella frase così atroce pure per lei. Voleva andare da lui e baciarlo e abbracciarlo, fargli sentire che anche lei era nella sua stessa situazione. Ma una mano le afferrò il braccio: era Arianna, che l’abbracciò non sapendo di quello che era successo.

“Fede, sei l’ultima rimasta, quindi tocca a te” esordì Johnny.
“Eh? Tocca a me cosa?”
“Cucinare, ovvio. È ora di cenare e poi sei una ragazza italiana, sai di sicuro cucinare bene!” e il bassista le sorrise.
Federica lo guardò sbalordita: “Cosa? Io cucinare? Ma non ne sono capace! Cioè, non sono molto brava perché non cucino molto spesso a casa…”
“Oh beh, poco male. Ti do una mano io” la ragazza si girò verso la voce. M Shadows le stava offrendo il suo aiuto in cucina. In cucina? Matt sapeva cucinare? Che uomo dalle mille risorse! Lo seguì senza mai staccare lo sguardo da lui, quasi fosse stregata.
“Matt, ma tu sai cucinare?” chiese titubante Federica una volta entrati in cucina.
“Posso dire una bugia? Sì” e il cantante ridacchiò.
“Ok. Bene. Facciamo il riassunto: ci sono due incapaci in una cucina immensa che devono cucinare qualcosa di commestibile entro due ore. Rassicurante”
“Dai, qualcosa saprai fare”
“Mia madre mi ha insegnato a cucinare la pasta. Potremmo farla al pomodoro e che si attacchino al tram!”
“Tram? Cosa c’entrano i tram?”
“Modo di dire italiano… Lascia perdere… Allora, che tipo di pasta abbiamo?” e con un grande sorriso si diresse verso la dispensa, ma appena l’aprì, gli angoli della sua bocca si ritirarono immediatamente: solo merendine, ketchup, patatine e… un sacchetto di farina.
“Non mi chiedere cosa ci fa della farina nella nostra dispensa. Io non sapevo neanche che avevamo una dispensa” Matt tirò su le mani come ad arrendersi e insieme si misero a ridere.
Federica ancora ridendo si diresse verso il frigo e vide che c’erano due uova: “E che pasta sia”
“Quindi possiamo fare qualcosa?”
“Sì. Anche se poi però o la facciamo in bianco, o la condiamo con il ketchup”
“Oh cavolo. Se lo avessi saputo prima sarei andato a fare la spesa” disse inorridito Matt.
Federica lo guardò, anche con una smorfia di disgusto il ragazzo era affascinante. Certo, tutti quei tatuaggi rendevano la sua figura inquietante, ma, per fortuna, era solo un’impressione. Era un cucciolo di orso, un orsacchiotto. Di nascosto con Arianna, lei lo chiamava “Matty Bear”.
“Come hai detto scusa?”
Federica avvampò: “Ehm… Eh? Oh, no niente… Stavo solo pensando e… Lascia perdere”
“Eh no, ora mi spieghi cos’è quel ‘Matty Bear’. Ho capito che era diretto a me” Il cantante appoggiò sul tavolo da lavoro gli ingredienti e sparse un po’ di farina su esso.
L’italiana prese un grosso respiro e finalmente confessò: “Al contrario di quello che pensa mia sorella, io vi ho sempre seguito. E io ed Arianna, di nascosto, ci divertivamo a trovare un nomignolo per ogni membro della vostra band”
Matt la osservava serio: “E si potrebbero sapere quali sono e il perché di questi nomignoli che ci avete dato?”
“Oh beh... D’accordo, ma tu non devi ridere e soprattutto non picchiarmi, anche perché il tuo l’ho deciso io”
Shadows sorrise: “Uh, allora la cosa si fa interessante… Spara!”
La ragazza, per cercare di nascondere l’imbarazzo, si mise a creare la montagna di farina, facendole il buco per ospitare le uova e iniziò a elencare i vari nomi: “Beh, a parte gli ufficiali ‘Cionnino’ per Johnny, e ‘Cancelli Sinistri’ per Brian…”
“Cancelli Sinistri?”
“Sì, è la traduzione italiana di Synyster Gates”
“Ah, che brutto… Meglio in inglese”
“Uh, premessa: per Jimmy non abbiamo scelto niente perché mi ha sempre fatto paura. Io non so come fa Leana a non prendersi un infarto quando si sveglia nel cuore della notte e se lo trova nel letto…”
“Hahah! Va bene. Dai, su! Mancano due componenti dei Sevenfold”
“Vero. Allora, Zacky lo abbiamo chiamato… Ti prego non ridere, e soprattutto non dirglielo!” Federica esitò un momento e poi sussurrò: “Emerald Cookie, detto Emmy se si voleva fare presto”
Matt spalancò bocca, occhi e tutto ciò che si poteva aprire sul viso: “Oddio! E perché lo avete chiamato così?”
“Perché ci sembrava dolce come un biscotto. E poi dato che dovevamo distinguerlo da te, abbiamo aggiunto Emerald perché, fino a prova contraria, ha gli occhi verdi come smeraldi”
“E poi ci sono io…”
Federica non si era accorta che Matt le si era pericolosamente avvicinato. E stava quasi attaccato con il viso sul suo collo, facendo ben attenzione a non farsi scoprire, voleva l’effetto sorpresa e l’avrebbe avuto.
“Sì, infatti… E adesso arriva il momento imbarazzante…”
“Già… Matty… Bear” le sussurrò dolcemente in un orecchio, scandendo bene il suo nomignolo e facendo sussultare la povera ragazza.
“T-ti abbiamo chiamato così perché… sembri… un enorme… orsacchiotto… da strapazzare… nonostante… la tua stazza imponente e… il tuo look a-a-aggressivo…”
“E a te piacerebbe strapazzare questo orsacchiotto?”
“Non sai quant… ehm… Voglio dire… MATT!!! MA CHE PROPOSTE MI FAIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!” e si scostò da Matt guardandolo scioccata.
“Hahaha! Volevo solo sapere! E comunque, anche noi abbiamo dato dei nomignoli a voi se proprio lo vuoi sapere…” Matt si rese conto che si era messo nei casini, perché nessuno di loro aveva soprannominato nessuna delle ragazze, e quindi ora doveva trovare loro dei nickname decenti e soprattutto sensati. Federica lo guardò curiosa: “Ora mi dici tutto!!!!!!!! Tutto tutto tuttoooooo”
“Che bambina… Allora ho fatto bene a chiamarti Little Girl”
“COME HAI OSATO CHIAMARMI??? LITTLE GIRL???? Ora ti faccio vedere io la bambina!!!!” e gli lanciò un po’ di farina addosso. Matt non si tirò indietro e si avvicinò a lei e si mise a farle il solletico ai fianchi, e tutt’e due, pieni di farina mentre continuavano a ridere a causa del solletico che si facevano a vicenda si avvicinarono l’uno all’altra, fino a quando si trovarono fin troppo vicini per i loro gusti e si guardarono negli occhi. Fede vide il viso di Matt avvicinarsi sempre di più al suo, era talmente vicino che la farina sul naso le procurava un po’ di solletico e poteva contare le lentiggini che aveva il cantante sul naso.

Si sentì qualcuno bussare alla porta, Zacky e Arianna andarono ad aprire e si videro davanti Irene.
“Ciao Irene! Come va? Non sapevo ti avessero invitato, benvenuta comunque! Ci fa sempre piacere essere in tua compagnia!” disse Zacky seguito a ruota da una sorpresa Arianna che non riuscì a fare altro che annuire nervosamente con il capo.
Si spostarono contemporaneamente e fecero entrare la ragazza che si era auto-invitata, o almeno questo era quello che credevano.
“Irene! Finalmente sei arrivata! Ti stavo aspettando!”
“Grazie Mark. Scusa il ritardo, ma ho avuto un contrattempo. Posso andare in cucina a prendere un bicchier d’acqua?”
“Oh sì, certo. Non c’è nessun problema. È la prima porta a sinistra. Vuoi che venga anch’io?”
“No grazie. Ci arrivo da sola.”
Irene si mise a camminare con sveltezza, troppo veloce rispetto a Zacky ed Arianna che stavano cercando di fermarla perché sapevano fin troppo bene o sospettavano quello che stava succedendo, ma lei aprì di colpo la porta beccando in flagrante Matt e Federica che si stavano baciando sul tavolo tutti sporchi di farina.
“Allora, il frigo dov’è?.... Oddio Matt!! Mi sento male…” e Irene cadde rovinosamente al suolo.
“Su su presto! Prendete i Sali!” intervenne Mark, e rivolgendosi a Matt e Federica: “E voi due staccatevi! Non vedete che una persona è svenuta?”
“I Sali? E cosa sono? E poi il sale non è uno?” chiese Johnny.
“Cretino! Serve a fare riprendere i sensi ad uno svenuto! Forza, guarda nel kit di Pronto Soccorso, dovrebbero essere di fianco ai cerotti” disse Mark posando il corpo inerte di Irene sulla sedia.
Johnny si mise a cercare tra i cassetti della cucina senza trovare niente, Brian scosse la testa ed uscì dalla cucina per rientrare poco dopo con una valigetta di plastica bianca. L’appoggiò sul tavolo e tirò fuori una piccola boccetta verde, la porse a Mark che la stappò e mise il collo della bottiglia vicino al naso di Irene che dopo poco tempo riaprì gli occhi quasi di scatto e si ritrovò tra le braccia di Mark che la guardava preoccupato.
“Co-Co-Cosa è successo?” chiese Irene mentre si guardava intorno “Perché sono tra le tue braccia?”
Era oramai il crepuscolo e la luce faceva strani giochi, Irene guardò Mark negli occhi e per la prima volta dovette ammettere a se stessa che erano veramente dei begli occhi, di un grigio che sembrava perlaceo quando rideva e acciaio fuso quando era serio, un acciaio che bruciava qualsiasi cosa toccasse, e quella era la fine che stava facendo il suo cuore quando aveva incrociato quello sguardo. Si chiese come mai non si era mai accorta di quanto fosse affascinante nonostante quel grande naso, un po’ aquilino che rendeva il suo viso austero e senza grazia, e quei suoi capelli rossicci e un po’ diradati sulla fronte nonostante i suoi 35 anni di età. Abbassò lo sguardo e notò un piccolo tatuaggio sulla falange della sua mano sinistra che continuava a tenere la boccetta che le aveva permesso di riprendersi giusto in tempo per poter contemplare quell’uomo che era sicura non avrebbe mai sognato.
Gli sorrise e lui ricambiò. Federica e Matt fecero segno di andarsene e gli altri, tra risolini, se ne andarono fuori lasciandoli soli.
“Non sai quanto tempo ho aspettato” le confessò Mark.
“20 giorni, 4 ore e 57 minuti, per l’esattezza”.
“Troppo tempo”.
“Hai ragione”.
E finalmente si baciarono. Dalla porta Michelle, Jimmy e Johnny erano intenti ad origliare e quando non sentirono più alcun rumore provenire dalla cucina si girarono e iniziarono ad intonare: “Irene e Maaark stanno sotto a un pinoo, si guardano negli occhi e si danno un bel bacino!!!!!” seguiti a ruota dagli altri.
La coppia uscì di corsa e Irene guardò le italiane e disse loro ridendo: “Ma andate a morì ammazzate!”.
Arianna la guardò incredula e sempre ridendo le rispose in italiano: “La considero un’offesa personale! Ma… un guanto! Mi serve un guanto!” e iniziò ad arrampicarsi su Zacky, sul divano, si sdraiò su Brian alla ricerca di un guanto per poter sfidare a duello Irene. Le sorelle si misero a ridere e gli altri rimasero a guardare la scena sbalorditi e divertiti allo stesso tempo.
“Non ti preoccupare, togliamo il disturbo” disse Mark.
“Già. Ah! Fede, Matt, siete una bella coppia” e prendendo a braccetto Mark, Irene s’incamminò verso l’uscita.
“Ragazzi! Ragazzi, non aspettatemi sveglio stanotte!” disse Mark ai musicisti facendo loro l’occhiolino mentre scendeva con la sua bella gli scalini del tour bus.
   
 
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