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Autore: blackpearl_    21/01/2010    5 recensioni
(Avatar, Nuovo Personaggio)
"Era proprio per questo che ero fuggita, rinnegando la mia razza, il mio popolo, il mio Stato. Perchè mi ero innamorata. Un amore folle verso tutto quello che mi circondava, verso gli alberi, verso le piante, verso gli animali. Tutto mi aveva affascinata e tratta a sé, per stringermi e non lasciarmi più."
Genere: Romantico, Malinconico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Avevo freddo ed avevo paura, però non volevo darlo a vedere. Soprattutto davanti al mio amico tecnico che, come me, aveva rinnegato la razza degli Uomini e aveva scelto di schierarsi dalla parte dei Na’Vi.
Camminavamo lenti verso le porte d’imbarco, dove tutti gli umani presenti alla Base sarebbero saliti sulle navicelle spaziali e sarebbero tornati a casa. Noi però non ci dirigevamo nella piazza per partire.

-Sei sicura di quello che fai? Potrebbero ucciderti anche solo per averlo chiesto- mormorò al mio orecchio Sullivan

Risi beffarda, dando sfoggio di una sicurezza che non avevo  -Non intendo ritornare a casa con la coda fra le gambe per una cosa che non ho commesso. E poi ne abbiamo già parlato, no? Voglio restare-

-Vogliamo restare- mi corresse lui con un sorriso

Annuii e superai le porte in ferro che dividevano l’Ufficio Tecnico dalla piazza principale. E le vidi. Centinaia di persone accalcate in file da due, tallonate dalle armi acuminate dei Na’Vi che li osservavano attentamente. Più li guardavo più sentivo nel mio corpo il bisogno impellente di trasformarmi, di saltare per metri, di muovere la coda, di mimetizzarmi con la foresta fino ad essere parte di essa. Presi un bel respiro, con il cuore che batteva a mille e il sudore freddo.

-Eccolo- Sullivan al mio fianco indicò un Na’Vi piuttosto alto, con una lancia in mano e il portamento fiero.

-Quello è Jake Sully, ex marine e attualmente capo della tribù degli Omaticaya- riprese lui –E’ a lui che devi chiedere, credo-

Lo guardai ancora per qualche secondo, assaporando l’aria di tensione dei nostri cuori e attendendo il momento giusto. Tutto sarebbe dipeso da questi attimi, la mia vita, e la vita delle persone a cui volevo bene. Il mio cuore tremava come un uccellino spaventato, desideroso di lanciarsi in aria ma timoroso di cadere. Le mie ali erano nuove, le avevo usate poco e male, ma questo non toglieva che la voglia di sentire il vento fra le piume era forte. La stessa cosa stava capitando adesso, senza ali naturalmente, ma con lo stesso timore. Quando sentii la mia mente pronta alla conversazione mi diressi dritta verso di lui.

-Gesù, Kate! Ma sei proprio sicura?-

Il mio fido tecnico doveva correre per tenere il mio passo, e mentre lo faceva tentava un’ultima volta di farmi ragionare. Quando gli avevo accennato la prima volta di voler rimanere su Pandora, lui aveva strabuzzato gli occhi ed era scoppiato a ridere, prendendomi per pazza. C’erano voluti giorni e giorni per convincerlo della fermezza della mia decisione e alla fine, anche se non d’accordo, si era rassegnato dicendo che –naturalmente- sarebbe rimasto con me.

-Si, lo sono- ribattei sicura continuando a camminare

A pochi passi da Jake Sully, la Na’Vi al suo fianco voltò di scatto la testa con fare quasi serpentino, e mi guardò come si fa con gli scarafaggi: una cosa che non ti aspetteresti mai di trovare. Era Neytiri, la figlia del Capo ormai morto, e la compagna di Jake. Ogni volta che mi fermavo a guardare un Na’Vi rimanevo affascinata, incantata a seguire le striature azzurrine della loro pelle e ipnotizzata dal movimento lento (quasi calcolato) della loro coda. Erano creature magnifiche, aggraziate e perfette sotto ogni punto di vista. Ora, Neytiri mi guardava con un misto di sorpresa, curiosità e disgusto, certo memore del terrore che la mia gente aveva seminato fra loro. Del resto, quanti giorni erano passati dalla fine della Guerra? otto? Forse meno.
Si girò verso di me come a voler difendere il compagno, e solo allora Jake Sully si accorse di noi. Voltò il viso con fare quasi distratto, ma ridiventando subito attento non appena si accorse che volevamo chiaramente parlare con loro. Pur sembrando un Na’Vi quasi completamente, aveva un certo aspetto terrestre che non sfuggiva ad occhi umani, come la posizione leggermente ricurva della schiena (i Na’Vi sono estremamente eretti), le dita (cinque e non quattro) e il viso. Infatti la mandibola di Jake, e di tutti gli Avatar, era più quadrata rispetto a quella dei Na’Vi, che invece prendono una forma a cuore. Jake inclinò leggermente la testa a sinistra, come a prendere in considerazione l’idea di non rivolgerci la parola e di mandarci direttamente alle navi. Infine, convinto, fece qualche passo verso di noi per abbreviare le distanze e si piegò quel tanto per poterci guardare negli occhi. Non c’era giudizio nel suo sguardo, né rabbia.

-Si?- ci chiese scrutandoci a fondo

Sullivan non riusciva a guardarli, e mi strinse il braccio tanto forte che dovetti trattenere un singulto. Non avrebbe parlato, il fifone, e mi avrebbe lasciata sola davanti agli sguardi penetranti di Jake e Neytiri, per non parlare di tutti i Na’Vi che passavano e ci fissavano curiosi. Mi schiarii la voce e cominciai a parlare.

-Il mio nome è Katherine Fox- dissi porgendogli la mano destra

Lui la guardò per un attimo sbattendo le palpebre, poi accennò ad un sorriso, forse perso in alcuni ricordi, e la strinse.

-Jake Sully, piacere di conoscerti-

Bene, e adesso?

-Il piacere è mio. Saltando altre formalità, arrivo al punto- tagliai corto –Non ci siamo mai incrociati nella Base, vero? No, sicuramente no. Come avremmo potuto? Io ero solo una ragazzina capitata lì per una serie di circostanze e costretta ad impiantare la propria mente in un essere zebrato-

Alle mie parole Jake si mise nuovamente eretto e ci guardò con nuova curiosità, mentre Neytiri ci lanciava uno sguardo assassino, probabilmente ferita dalle parole derisorie che avevo usato.

-Continua- mi ingiunse

Abbassai lo sguardo –Mi hanno impiantato per la prima volta nel mio Avatar due settimane dopo il tuo arrivo, ovvero il 984 giorno di permanenza su Pandora. Ho svolto il mio compito alla perfezione e con dedizione fino a poco prima dell’abbattimento dell’Albero della Vita, o Albero Casa. Subito dopo mi sono.. pentita. Ho aspettato, aspettato, alla ricerca di una motivazione per quello scempio, una motivazione che mi avrebbe spinta a non dubitare più degli umani. D’altronde, quando sono arrivata qui, su Pandora, pensavo che le ragioni degli umani fossero sacrosante.. Bè, mi sbagliavo-

Sospirai, ripercorrendo i ricordi di solo una settimana fa e sentendo la gola seccarsi improvvisamente. Da dove fuoriusciva tutto quel discorso ispirato? Avevo provato per ore un discorso diretto e conciso, che li avrebbe motivati a scegliermi. Ed ora tutto a puttane

–Ho partecipato alla battaglia con nient’altro che un bastone raccattato in uno stanzino, nella sala più buia della Base. Con il mio corpo Avatar ho distrutto alcuni computer dei tipi occhialuti come il qui presente-

ìSullivan si fece rossissimo e abbassò lo sguardo

-Ho compromesso un terzo degli elicotteri prefissati per la battaglia finale, così da farli arrivare un po’ più sguarniti al fronte. Ho rinchiuso parecchi scienziati nei loro laboratori, e messo fuori uso molti Avatar. Quelli che una volta erano miei compagni!-

Lo guardai nuovamente negli occhi, prendendo coraggio –Quel che voglio, signore (come titolo onorifico optai per quello militare), è entrare a far parte della tribù degli Omaticaya. O anche solo il permesso di rimanere su Pandora. Non riuscirei a sopportare un attimo di lontananza da questo pianeta, e per questo chiedo il tuo aiuto. So che una richiesta come la mia dev’essere quasi..-

-Va bene- mi fermò lui

Bloccai la frase a metà. Il mio udito funzionava correttamente? Aveva detto: “Va bene”?

Confusa, iniziai a balbettare –Ah.. cioè.. tu.. ehm..-

Jake scoppiò a ridere di fronte alla mia patetica scenetta, e persino Neytiri si concesse un sorriso.

-Ho detto che va bene, Katherine Fox. Non dimenticare che io stesso sono un Avatar che ha rinnegato il suo vecchio popolo-

Era davvero tutto così semplice? Non poteva essere. Nessuno, neanche in un istante della mia breve vita, mi aveva mai dato qualcosa senza niente in cambio.

-Quindi.. è fatta?- intervenne Sullivan a sorpresa

Jake spostò per la prima volta lo sguardo su di lui

-E tu saresti?-

Sullivan si erse in tutta la sua statura –non molto alta a dire la verità- per rispondere

-Sullivan McKenzie, signore. Sono il tecnico di laboratorio assegnato a Katherine per le sue interfacce mentali, signore-

 Il suo tono sembrava quello di un adepto al suo comandante preferito, ed io sorrisi sotto i baffi ricordando quanto lui odiasse questi toni referenziali.

Jake annuì e tornò a fissarmi.

 -Apprezzo il coraggio e stimo chi ne ha. Benvenuta fra noi, Katherine. E Sullivan, ovviamente-

 Neytiri fece qualche passo in avanti, affiancando il compagno –Ovviamente passerà del tempo prima che possiate diventare membri effettivo del clan. Vi aspettano giorni duri. Cosa vi fa credere di potercela fare?-

 La guardai negli occhi, determinata, e sorrisi.

 





















































Spazio Autrice ~

Salve bella gente, come va? 

A me tutto bene, fortunatamente u-u ma passiamo alla storia. Sinceramente trovo che questo mio primo capitolo (molto corto) sia semplicemente orribile. Badate, non lo dico per falsa modestia, davvero, è che mi sono accorta di non aver dato il massimo proprio dove si deve fare buona impressione. Vabbè.. pace u-u

Un paio di note, come prima: Primo, le descrizione fisiche di Kate e Sullivan arriveranno nei prossimi capitoli (Quella di Kate parecchio dopo, temo) e forse potrei postare anche qualche foto rappresentativa *w*

Bene, chiarito questo.. un bacio a tutte quelle persone (che non conosco e mi prenderanno per pazza) che hanno già postato storie di Avatar. E anche a tutti quelli che recensiscono e leggono, ovviamente. Kisses

 Nina95: Tesoro, temo ti sia sbagliata. Apprezzo tantissimo i complimenti ma, proprio secondo le tue speranze, questa è una Long :D Comunque ti ringrazio di cuore di aver letto e recensito. Baci

 _zafry_Quanta fiducia :O Spero proprio di meritarmela, e che questo capitolo ti sia piaciuto. Te ne prometto uno più bello, il secondo =D 
Kiss

 Lion of darkness: Ma grazie *-* Eccoti qui il primo capitolo, come volevi. Spero ti sia piaciuto, thanks for all. Kisses

   
 
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