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Autore: Euterpe_12    22/01/2010    4 recensioni
Lui, serio, impassibile, privo d'affetto. Lei, innamorata della vita, se pur messa spesso alla prova. Lui vive in una grande città. Lei non è mai uscita dal suo Paese delle farfalle. Possono due persone così diverse incontrarsi e dar vita ad una stupenda storia d'amore? Sì, se ad aiutarli ci sono esperienze al limite dell'impossibile, amicizie più o meno sincere, e... un bambino. E' la prima ff che scrivo su questa serie bellissima, e vi avviso che purtroppo, cadrò nell'ooc. Spero comunque che vi piacerà. Buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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11-…

 

 

11-…

 

 

La notte è affascinante. Soprattutto se la si osserva cullati dal dolce rumore delle onde e se il cielo scuro ha sotto di sé  un‘immensa pozza d’acqua: il mare. Michi chiuse gli occhi. Non immaginava che in quella breve vacanza lo avrebbe incontrato. La cosa non le era molto chiara, sapeva solo che Mary aveva preso Steve di forza e lo aveva convinto a fare una passeggiata per il bagnasciuga. Naturalmente il giovane non se l’era fatto ripetere due volte, e con un sorrisetto ebete stampato sulla faccia aveva seguito la sua amica come un cagnolino. A quel punto sia lei sia Yuri avevano visto le loro guance colorarsi di rosso, Yuri più ancora di lei. Le sedeva accanto, una mano immersa nella sabbia a fare strani cerchietti. Lei con le ginocchia al petto e i capelli sciolti, che si lasciavano cullare dal dolce movimento delle onde. Chiuse gli occhi: si chiedeva se parlare con lui fosse la cosa migliore. Che poteva dirgli in fondo? Che lo amava? Non lo sapeva nemmeno lei. Abbassò lo sguardo, abbandonandosi nel dolce suono delle onde. E si chiese se Mary sarebbe tornata presto.

-Che strano…- disse Yuri. Lei rimase scossa dal suono leggero della voce del ragazzo, una voce che comunque non poteva togliere dalla propria mente. Michi si voltò in sua direzione, assumendo un’aria interrogativa.

-Cosa sarebbe strano?- domandò, inarcando un sopracciglio. Yuri sorrise.

-Che non mi hai chiesto che ci faccio qua…- disse semplicemente, mettendosi a sedere. Le gambe incrociate, lo sguardo perso tra le onde del mare. Michi si schiarì la voce, dandosi mentalmente della stupida per non averglielo ancora chiesto.

-Già…- disse a bassa voce. –Effettivamente… che ci fate qua?- chiese facendo ridacchiare il giovane.

-Ecco… speravo che me lo chiedessi… anche perché se no non avrei saputo come fare.- abbassò lo sguardo, non credendo a cosa stava perdire. Diresse poi le proprie iridi su quelle stupite di Michi che, ingenua, lo guardava. Le carezzò una mano con le dita un po’ sporche di sabbia poi sorrise. Forse il sorriso più sincero che fosse mai spuntato sul suo volto.

-Che… che intendi?- domandò lei stupita.

-Sono venuto per dirti che ti…- si trattenne un attimo. Michi poggiò la propria mano su quella di Yuri, che le stava ancora accarezzando la guancia. –Ti… ti amo…- si trattenne. –Ecco… l’ho detto.- e chiuse gli occhi, imbarazzato. A Michi invece gli occhi divennero lucidi. Lucidi di gioia.

-Ci hai messo così tanto per capirlo…- sorrise lei.

-E ora?- domandò lui.

-E ora… dovrei dirti che ti amo…-

-Dovresti perché devi, o lo pensi davvero?- Michi rise.

-Ti amo… davvero.- e lui non si trattenne. Sentì il bisogno fisico di allacciare le proprie labbra a quelle di Michi, senza volersi mai allontanare da lei. Era così bello. Così intenso… un bacio leggero, che sapeva di mare e d’amore. L’abbracciò. Respirò a pieno il suo profumo, e Yuri si sentì uno stupido nel pensare che fino a quel momento aveva rifiutato di innamorarsi. E quella sera aveva creduto all’amore: per la prima volta si era sentito umano, così umano da diventare improvvisamente felice. E si stupì nel pensare che l’amore era il sinonimo della felicità. E quasi soffrì nel trattenersi, perché voleva dirglielo. Voleva dirle che lei stava diventando il motivo della sua felicità. E dimenticò il piccolo Yu. Dimenticò Arimi, che pareva così lontana a Tokyo. Dimenticò Ginta, dimenticò il motivo stesso per cui la sua vita era cambiata totalmente. Perché ora che la guardava negli occhi poteva comprendere quale meraviglioso dono potesse essere una semplice persona. Quando il loro abbraccio s’interruppe sentirono alcuni passi venire verso di loro. E si stupirono nel comprendere che erano rimasti in quella posizione per un bel po’. Michi alzò lo sguardo, lanciando un’occhiata complice al suo ragazzo. E il solo pensiero che quel bel tipo biondo di fronte a lei era il suo ragazzo la fece arrossire. Le sfiorò la guancia. E Michi si disse di non averlo mai visto con aria così dolce. Quando Steve e Mary li raggiunsero guardandoli negli occhi capirono subito cosa era successo, quasi fosse scritto sul volto d’entrambi gli amici. Mary sorrise di gioia, dicendosi che i sentimenti di Yuri dovevano essere veramente forti se il ragazzo aveva dimenticato il bambino che ora era lontano. Steve invece si disse che se Yuri era riuscito a mettere in quadro la propria vita sentimentale allora, prima o poi, ci sarebbe riuscito anche lui. Per questo il suo sguardo scuro s’indirizzò verso la bella Mary che, accanto al ui, guardava la nuova coppia con aria felice. E gli venne in mente un’idea. Un’idea pazza. Incredibile. Frutto della sua giovane età e della sua incoscienza.

-Ragazzi…- disse il giovane. –Che ne direste di fare un bagno?- domandò il giovane sorridendo. Tutti si voltarono in sua direzione.

-Ma Steve-kun… siamo a novembre!- esclamò Mary dicendosi che doveva mancargli qualche rotella.

-Che t’importa… fa un caldo!- rispose Yuri che, tra un minuto e l’altro di contentezza, si era detto che fare una piccola pazzia sarebbe stata un’ottima idea. Guardò Michi.

-Che ne dici?- le chiese.

-Non ci penso proprio!- incrociò le braccia. I due ragazzi si guardarono solo un secondo, poi presero la stessa decisione nel medesimo istante. Michi e Mary in pochi attimi si ritrovarono tra le braccia dei due giovani, e vestite com’erano furono gettate in mare. La corsa tra la distesa di sabbia asciutta e il mare fu brevissima. Michi sentì in breve l’acqua che la inondava ovunque: i piedi, le gambe, le spalle e i capelli. Sentì in lontananza la sua amica Mary urlare una minaccia di omicidio nei confronti di Steve, poi più niente. Si lasciò cullare qualche istante dalle onde e dal corpo di Yuri che era legato al proprio anche dentro l’acqua. Finalmente riemerse, tutti i capelli scombinati e gli occhi brucianti. Per questo li tenne chiusi, protetta dal suolo che riusciva a toccare per bene con entrambi i piedi. Sentì poi le labbra morbide di Yuri accarezzare le proprie, e d’istinto allacciò le proprie braccia intorno al suo collo. Sentì il sapore di mare, di sale e di amore. Il sapore di Yuri era eccezionale: qualcosa che, sapeva, non si sarebbe mai scordata.

 

-Certo che un bagno notturno… non l’avevo mai fatto!- esclamò Mary mentre si pettinava i capelli. Michi, accanto a lei, si stava asciugando. La villa aveva due bagni ed avevano deciso di fare la doccia una dopo l’altra, lasciando l’altro bagno ai ragazzi. Se avessero aspettato per farsi la doccia sicuramente si sarebbero presi un accidenti.

-Però ci siamo divertite.. ammettilo.- rispose Michi iniziando a vestirsi. Mary ridacchiò.

-Certo che tu ti sei divertita… eri con il tuo bell’imbusto!- Michi arrossì.

-Emmh…-

-Credi che non vi abbia visti mentre vi baciavate in acqua? Amica mia… sono felicissima per te!- l’altra preferì non prolungare il discorso… la metteva molto in imbarazzo!

-E parliamo di te… con Steve? Cavoli, farebbe qualunque cosa per avere un po’ d’attenzione da te!- disse Michi facendo l’occhiolino. Mary divenne rossa.

-Non è che se tu sei fidanzata allora devo esserlo per forza pure io!- rispose quella accigliata. –Poi in realtà scherza… ne sono sicura!- il discorso di Mary non convinse Michi: era troppo imbarazzata per essere così indifferente al povero Steve che, secondo la giovane, era davvero innamorata della sua amica.

 

-Certo che quando eravamo in acqua… non vi staccavate un secondo!- esclamò Steve infilandosi i boxer. Per fortuna era riuscito a sciacquarli, non avevano pensato infatti che erano partiti senza cambio ed avevano avuto la brillante idea di fare il bagno vestiti. Yuri si passò una mano tra i capelli come gesto di non curanza.

-Non è vero…- bofonchiò.

-Cosa? Cavoli, avrei voluto farle pure io quelle cose con Mary… ma nuotava lontano da me…- disse Steve fingendo un pianto disperato. Yuri sorrise di fronte a quella buffa scena.

-Ma si… secondo me non le sei indifferente.- disse per rassicurarlo. Steve lo guardò speranzoso.

-Dici? Mah… Yuri-san, sono anni e anni che tento con lei!- disse. Yuri ci pensò su.

-Hai mai pensato che lei ti tratta così perché in fondo sa che tu le starai sempre dietro come un cagnolino?- Steve si interessò molto al discorso.

-Che intendi?-

-Intendo che la tattica che stai usando, ritengo da anni, per conquistarla è troppo… banale! Devi farla ingelosire.- Yuri schioccò le dita, e con questo parve fare una magia. Steve aprì e richiuse più volte gli occhi, sorridendo poi con l’aria un po’ da cretino.

-Devo provarci…- disse poi, con l’aria più convinta. –Ora che ho visto te e Michi poi… ho un’invidia!- Yuri aggrottò le sopracciglia.

-Già… ma basta che non la fai ingelosire con Michi!-

E risero. Risero da amici, come mai Yuri aveva fatto. E nemmeno comprendeva quanto Akhu, quel paesino che tanto aveva disprezzato, l’avesse cambiato: aveva trovato persone che lo facevano ridere. Persone che gli avevano donato mille sentimenti. Persone che lo avevano fatto sentire veramente vivo. E l’unica cosa che gli venne da fare fu di ringraziare: ringraziare forse i Kami ai quali non credeva, ma davvero, se un dio esisteva, era stato veramente gentile con lui a dargli una così bella seconda possibilità.

 

Lo so… lo so… sono veramente da linciare, prendere a pugni.. uccidere! Questa storia l’avevo mollata… messa nel dimenticatoio… le ero molto legata ed ho avuto il coraggio di… non continuarla! Ma ora ci risono, e spero che avrete voglia di tornare a seguirla. Lo spero con tutto il cuore. Questo capitolo era semplice, leggero… e un po’ sarà così la storia stessa fino ai prossimi guai!

Spero che commenterete… un bacio a tutti!

   
 
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