Fanfic su attori > Ewan McGregor
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Autore: badkaty    28/01/2010    6 recensioni
[Ewan McGregor] quanto è importante l'età, in amore? Molti direbbero che non conta, che l'amore non ha età.
Ma se lui è un famoso attore di 39 anni, e lei solo una giovane 16enne alle prese con i problemi della sua età?
Se lui è sposato, e ha dei figli, mentre lei è solo la giovane babysitter?
Questa storia, rifacimento riveduto e corretto di "sei parte di me", ambientata ad Hollywood, mette in luce il "lato oscuro" dell'amore, quando, benchè sia la cosa più bella che possa esistere, fa soffrire.
Se vi va, leggete e recensite, ricambierò la visita!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nel buio della sua stanza, Ewan rifletteva.
Eve dormiva accanto a lui, cingendogli la vita con un braccio. Anche lui, teoricamente, avrebbe dovuto dormire.
Dopo quel bacio con Catherine, le sue certezze erano crollate come un castello di carte. Si era scusato con lei, ed era scappato fuori dalla stanza.
Quella sera aveva chiesto a Eve se aveva voglia di fare l'amore, ma per tutto il tempo aveva pensato agli occhi sorpresi della ragazza, quando lui si era avvicinato a lei.
-Codardo.- si disse, chiudendo gli occhi.
Non ce la faceva a prendere una decisione. Non capiva quello che provava, ogni cosa era confusa.
-Ha sedici anni. Sedici.- si ripeteva, cercando di autoconvincersi. Tutto inutile.
Si ricordava tutto, dal loro primo incontro al bacio di quella sera. Si ricordava del bridivo che le dita di Catherine gli avevano provocato quando erano andati alla macchina, e lui era inciampato nel nano da giardino, si ricordava della voglia di farla sua ogni volta che la guardava.
Il fatto che lei fosse così perfetta complicava tutto.
Sospirò e si girà su un fianco, cercando di addormentarsi.
Nel frattempo, dall'altra parte della città, Catherine era seduta sul suo letto. Davanti a lei il suo portatile trasmetteva a volume basso "Close to you" dei Carpenters, che aveva resumato dalle sue canzoni romantiche.
Il computer emise uno strano "pop", e la ragazza guardò la risposta del suo migliore amico Peter nella chat di facebook.
"Mi vuoi far credere che hai baciato Ewan Mcgregor??"
"Sì, ma adesso mi sento...non lo so..." rispose lei, sperando in un conforto.
"Ma sei scema?! Sai quante ragazze vorrebbero essere al tuo posto?! E tu non sai come ti senti??"
Era inutile. Neanche lei si capiva, come potevano farlo gli altri?
Lasciò perdere, e si mise sotto le coperte. Era molto tardi, ma il sonno non veniva.
Scese di sotto in punta di piedi per non svegliare nessuno, e si preparò una camomilla. Neanche quello però riuscì a calmarla.
"Magari una passeggiata mi concilierà il sonno..." si vestì ed uscì nell'aria fresca della notte. Mancavano poche ore al sorgere del sole, e, quasi senza accorgersene, Catherine si trovò a camminare verso la casa di Ewan.
Benchè si rendesse conto che era lontanissima, decise di andarci.
Camminò per due ore abbondanti, e quando arrivò il cielo iniziava già a striarsi di grigio pallido.
Era una bellissima casa, su due piano, di un bianco candido. La finestra della stanza di Ewan ed Eve era sul davanti, e dava su un piccolo balconcino. Lei lo guardò intensamente. Magari lui si sarebbe affacciato...
Ewan si alzò dal letto, rassegnato. Stare disteso a pensare gli faceva sembrare i suoi problemi irrisolvibili.
Il caldo in quella stanza era soffocante, e decise di uscire un attimo all'aria. Aprì la porta finestra e l'aria fresca gli solleticò piano il petto sudato. Un movimento nel giardino catturò la sua attenzione.
"Stronzo di un paparazzo!" pensò, maledicendosi di non aver messo la camicia del pigiama prima di uscire.
Ma con sua grande sorpresa realizzò che si trattava di Catherine, in piedi a guardarlo.
-Catherine!- esclamò stupito, mantendendo sempre basso il tono di voce.
-Scusa, lo so che sono una rompicoglioni, ma non riuscivo a dormire e dovevo vederti perchè...- iniziò lei.
-Shh, shh! Aspettami che scendo!- la interruppe lui.
Quasi volò giù dalle scale nell'impeto di arrivare in fretta, e non appena uscì, seppe subito cosa fare. Non riusciva a credere di avere avuto dei dubbi, prima.
La prese e la baciò, trascinandola sul retro della casa, dove nessuno poteva vederli.
Le delicate mani di lei si posarono sul suo petto nudo, marmoreo, così scolpito e muscoloso, mentre le dita di Ewan si insinuarono sotto il vestitino della ragazza, sfiorandole il bacino.
Lei sospirò e si lasciò cadere piano su una grossa sedia sdraio imbottita, mentre lui le veniva sopra.
Ma in quel momento, un rumore terribile, li fece alzare immediatamente.
-Ommioddio!- urlò qualcuno, dal folto delle foglie infondo al giardino. Poco dopo ne emerse una bella donna sulla trentina, bionda e magra con gli occhi verdi -Questo sì che è uno scoop!-
Ewan si fece improvvisamente freddo:-La pagherò quanto vuole, ma mi dia quelle foto.-
Lei si avvicinò:-Non voglio contanti.-
-E cosa vuoi allora?- domandò lui, perplesso.
-Voglio un bacio. Come quello che hai dato a lei.- rispose la donna.
-Dopo di che mi darai i rullini e te ne andrai?- Ewan era sospettoso, ma non poteva rischiare.
-Sì.-
Lui lanciò uno sguardo a Catherine, che annuì piano con la testa, ma poi si voltò dall'altra parte. Non voleva vedere Ewan che baciava qualcun'altra.
Ewan si avvicinò alla donna e la baciò. Lei si avvolse a lui come un polipo, mentre lui rimase piuttosto freddo e distaccato.
-Papà?- la voce incerta di Clara fu come una doccia fredda per Ewan, che si voltò di scatto.
La ragazzina stava lì in piedi, a guardarlo con occhi sbarrati. Inutile chiederle cosa ci facesse lì, ma aveva visto tutto.
La donna se la diede a gambe, e l'attore rimase in piedi immobile, totalmente spiazzato.
-Clara, quella donna l'ha ricattato. Ha detto che non gli avrebbe dato pace se lui l'avesse baciata.- le spiegò Catherine.
Clara si accorse solo in quel momento della sua presenza:-Ciao! Ma...cosa ci fai qui a quest'ora?-
-Oggi passo tutta la giornata con voi, e io e Ewan vi stavamo preparando una sorpresa.-
-Alle cinque di mattina?- domandò lei, più perplessa che sospettosa.
-Eh già.- rispose Ewan, imbarazzato.
-Va beh. Adesso io però non riesco più ad addormentarmi, andiamo in un bar?- propose la ragazza.
-Sono chiusi a quest'ora.-
-Stiamo un po' lì ad aspettare che aprano, allora.- insistette lei, andando verso camera sua a cambiarsi.
Non sapeva bene cosa era successo nel giardino prima del suo arrivo, ma giocare alla famiglia con Ewan e Catherine era diventato il suo gioco preferito, senza che sapesse neanche perchè.
  
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