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Autore: Lione94    30/01/2010    2 recensioni
Sono passati dieci anni da quando l'Olandese Volante è tornato dalle acque dei morti e ha terminato il suo compito, e ben venti anni da quel giorno memorabile della vittoria dei pirati sulla Compagnia delle Indie Orientali.
Adesso la volubile dea Calipso regna incontrastata su tutti i mari ma una ragazza comparsa dal nulla la sfiderà, coinvolgendo nelle sue avventure i più famosi pirati dei Caraibi, tra cui il capitano Sparrow, Barbossa e i coniugi Turner.
Dal terzo capitolo:
- Sapevo che la calma non sarebbe potuta durare per sempre - sospirò William Turner.
- Pensi che la tempesta sia stata per causa sua? - chiese Elizabeth perplessa.
Il Capitano annuì, serio.
- Oh andiamo, Will. Siamo pirati. La calma non fa per noi - ribadì la moglie, allegramente - Questa sarà un’altra avventura - sorrise e gli lasciò un leggero bacio sulle labbra.
Will sorrise di rimando, anche se non ancora del tutto sicuro di voler affrontare una nuova avventura.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elizabeth Swann, Jack Sparrow, Nuovo Personaggio, Will Turner
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao, ecco postato il primo capitolo della mia fanfiction!! Spero vi piaccia!!!

Ringrazio
FannySparrow che ha commentato subito la mia storia. Sono contenta che tu la legga. Spero di riuscire a scriverne una bella come la tua.
Grazie anche a Rein94
: anche se non sei una grande fan di PdC sono felice che tu abbia letto e recensito la mia fanfiction. Grazie.
Buona  lettura a tutti!!

 


Capitolo 1: Pirati dei Caraibi

Molti anni dopo…

Il sole era un alto disco rovente nel cielo senza nuvole. L’acqua del limpido mare rifletteva i raggi che la colpivano, rendendo l’aria piena di salsedine afosa, anche se una leggera brezza rinfrescava i pirati che lavoravano sulla nave eseguendo gli ordini del suo Capitano.
Il giovane uomo salì agilmente sulla coffa e con una secca mossa aprì il suo cannocchiale per scrutare il paesaggio intorno alla nave. Tutto era calmo e il mare era piatto come una tavola. Un gruppo di gabbiani passò sulla sua testa per poi volare verso l’orizzonte. Li seguì con il cannocchiale finché non scorse qualcosa sull’acqua che attirò la sua attenzione.
Si bloccò per osservare bene le bandiere sui pennoni di quella nave che navigava in lontananza e sentì una fitta di contentezza percorrerlo.
- Nave a babordo! - urlò entusiasta.
I corsari corsero tutti sopra coperta per vedere con i loro occhi ciò che aveva appena gridato l’uomo sulla coffa e si scambiarono commenti eccitati. Era da più di due settimane che non incrociavano un mercantile sulla loro rotta e non potevano esercitare il loro piratesco lavoro.
L’uomo scese veloce sul ponte e dopo aver superato gran parte della ciurma, raggiunse il Capitano che gli domandò: - Che tipo di nave avete visto, James? -
- Guardate - quello per tutta risposta gli porse il suo cannocchiale.
- Inglesi - costatò il Capitano guardando il mare.
- Che cosa facciamo Capitano Turner? - chiese uno degli uomini.
I pirati aspettarono ansiosi la sua decisione mentre il capitano richiudeva il cannocchiale con un sorriso che gli illuminava il volto lo porgeva al giovane uomo chiamato James.
- Rotta a babordo. Alzate il Jolly Roger - decretò tra il mormorio felice della ciurma - Animo uomini, andiamo a derubare un mercantile! -.

- Pirati! -
Il grido terrorizzato della vedetta la risvegliò dal dolce torpore del sonno, facendola sobbalzare sorpresa.
La giovane donna saltò agilmente in piedi e velocemente indossò degli abiti maschili che nascondevano le sue morbide forme. Dopo aver raccolto i lunghi e ricci capelli corvini in una coda e averli nascosti sotto un tricorno nero con una piccola piuma bianca, si poggiò sui fianchi una cintura con delle pistole e si infilò gli stivali alti fino al ginocchio di pelle marrone consumata dall’uso.
- Nave di pirati dritta davanti a noi!-
Al ripetuto urlo dell’uomo spaventato la donna uscì di soppiatto dalla stiva dove aveva dormito e si diresse sopra coperta ed evitando alcuni uomini che eseguivano affaccendati gli ordini dell’agitato capitano della nave, armandosi con pistole e spade, si sporse oltre il parapetto e osservò il mare con attenzione.
Una fitta di odio ed eccitazione le scosse il corpo quando scorse la nave che tanto desiderava vedere. Odio per tutto il tempo passato a cercarla ed eccitazione perché l’aveva finalmente trovata.
Sapeva che aveva fatto bene a imbarcarsi su un mercantile inglese che viaggiava nelle acque dei Caraibi, nelle sue acque, nelle acque dell’Olandese Volante. Solo in questo modo avrebbe potuto avvicinarsi a quell’imponente nave senza troppe complicazioni.
- Levati dai piedi ragazzo! -
Uno dei marinai la spinse via mentre l’Olandese Volante abbassava il suo Jolly Roger con un teschio e tre spade incrociate, e a vele spiegate si avvicinava a grande velocità al mercantile per derubarlo degli oggetti preziosi che trasportava. La giovane si spostò irritata e con gli occhi socchiusi per schermirsi dalla forte luce del sole continuò ad osservare la nave dei pirati.
L’Olandese Volante era stata ed era ancora in parte la nave al servizio di Calipso.
Dopo aver compiuto per dieci anni il suo abituale compito, ovvero quello di traghettare le anime nell’altro mare, aveva sciolto il suo legame con la dea perché la donna che amava il capitano lo aveva aspettato per tutti quegli anni e così Calipso lo aveva liberato dal suo grave impegno (restituendogli anche la sua vita mortale), ma quella nave stregata restava pur sempre sua, anche se adesso veleggiava libera nel Mar dei Caraibi, conosciuta per la sua fama di nave pirata riuscita a sconfiggere la Compagnia Inglese delle Indie Orientali.
Dieci anni erano passati da quando la nave e la sua ciurma era tornata dalle acque dei morti e aveva terminato il suo compito, e ben venti anni erano passati da quel giorno memorabile della vittoria dei pirati, e della loro perdita del mare non era più degli uomini ma apparteneva a Calipso, la volubile dea del mare.
Ma la donna sapeva che presto tutto questo sarebbe cambiato.
- Scappate, è meglio - disse a un gruppo di marinai che la guardarono terrorizzati per quello che stava per accadere.
L’Olandese Volante si avvicinò alla nave e la ghermì con degli arpioni. Si udirono le grida di giubileo e incitazione dei pirati quando saltarono sul ponte del mercantile. Alcuni disarmarono e colpirono velocemente gli uomini inesperti mentre altri razziarono l’imbarcazione delle sue merci, compreso il bottino d’oro del comandante.
Dei pirati di avvicinarono alla giovane donna e così lei, per non farsi ammazzare, fu costretta a sguainare la sua spada sottile e affilata, e mandando fendenti con fare esperto, riuscì a cogliere impreparati quelli che l’attaccavano grazie alla sua agilità e sveltezza.
In confronto a lei il resto dei marinai del mercantile sembrava un’accozzaglia di pesci spaventati e alcuni seguirono il suo consiglio, buttandosi in mare per fuggire.
Sbuffò quando rimase la sola a combattere contro più di cinque uomini. Si trovava in difficoltà perché mentre mulinava la spada doveva tenersi stretto il cappello sulla testa per evitare che sfuggissero delle ciocche di capelli rivelando che era una donna. Così quando capì che stava per essere sopraffatta rinfoderò la spada e disse con voce rude una parola che i pirati dovevano conoscere bene e che l’avrebbe salvata.
- Parlay! - esclamò con le mani alzate.
Gli uomini si scambiarono delle occhiate perplesse.
- Che cos’ha detto questo cane indiavolato? - domandò un pirata dai lunghi capelli scuri puntandole la spada alla gola.  
- Fallo fuori Blake - ghignarono gli altri.
- Parlay – ripeté quella ad un tratto agitata - Invoco la protezione del Parlay! Secondo il Codice ho il diritto di parlare con il capitano della vostra nave - lanciò un’occhiata truce al pirata continuava a tenere la spada poggiata sul suo collo. – Non vorrete forse disobbedire al Codice -.
Questa volta gli uomini, dopo aver compreso le sue parole, si guardarono intorno timorosi. Nessun pirata disonorava le leggi del Codice altrimenti avrebbe subito la furia di Calipso.
- E va bene, ragazzo! - allora il pirata di nome Blake riponendo la sua arma e prendendo la giovane donna per un braccio mentre gli altri le puntavano le loro spade sulla schiena - Avanti, cammina -.
Spingendola la fecero camminare sulla passerella che collegava le due navi e dopodiché la trascinarono sul ponte. Si guardò intorno e osservò l’Olandese Volante su cui non aveva mai messo piede e le sembrò gigantesca. Le scale che portavano sotto coperta conducevano alla carena, dove si trovava la cabina del comandante e i giacigli della ciurma, alla stiva e alla cambusa dove il cuoco di bordo preparava le vivande.
La donna intuì che là sotto doveva essere un intricato labirinto di legno.
- Ehi, Athony! - esclamò un pirata all’uomo che teneva la giovane per il braccio. - Adesso si fanno prigionieri i mozzi dei mercantili? -
- Lasciatemi, cani rognosi -
La ragazza si liberò dagli uomini e lasciandoli indietro si diresse a grandi passi verso un uomo poggiato con la schiena all’albero maestro con indosso un cappello dalla lunga piuma grigia sopra dei corti capelli castani legati in un codino dietro la nuca, una casacca marrone sopra una camicia azzurra, gli stivali alti e un mantello poggiato sulle spalle. Aveva la testa china e incurante della confusione intorno a lui si rigirava tra le mani un vecchio cannocchiale di ottone.
La donna non riusciva a vederlo in volto per via del cappello ma intuii da com’era vestito che quello doveva essere il capitano, l’uomo che stava cercando.
- Siete voi William Turner? - domandò fermandosi vicino a lui, suscitando la curiosità dei pirati che la seguivano. Probabilmente si stavano domandando come conoscesse quel nome.
- Sì, sono io - rispose l’uomo con una vibrante voce maschile alzando di scatto il volto.
La ragazza osservò meravigliato i suoi occhi neri e profondi e il suo giovane viso, troppo giovane per essere quello di un uomo sulla quarantina, ma piuttosto sembrava sulla ventina, con solo qualche anno in più di lei.
- E voi chi siete? - chiese l’uomo riponendo il cannocchiale nella tasca dei pantaloni.
- Sono John Wole - rispose prontamente la donna riprendendosi dallo stupore.
- Perché siete qui? - Turner la guardò con un filo di sospetto negli occhi.
- Ha invocato la protezione del Parlay – disse uno dei pirati che li aveva accerchiati e osservava la scena.
Turner gli lanciò un’occhiata. - E perché lo avete portata da me? -
- Voi non siete Willam Turner, capitano dell’Olandese Volante? - esclamò la donna ancor più confusa.
L’uomo sorrise e la ciurma intorno a loro ride. Risate sguainate e divertite che irritarono la donna che non capiva cosa aveva detto di così divertente.
- Credo che l’uomo che state cercando sia dietro di voi, John Wole -.


  
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