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Autore: Lione94    27/01/2010    2 recensioni
Sono passati dieci anni da quando l'Olandese Volante è tornato dalle acque dei morti e ha terminato il suo compito, e ben venti anni da quel giorno memorabile della vittoria dei pirati sulla Compagnia delle Indie Orientali.
Adesso la volubile dea Calipso regna incontrastata su tutti i mari ma una ragazza comparsa dal nulla la sfiderà, coinvolgendo nelle sue avventure i più famosi pirati dei Caraibi, tra cui il capitano Sparrow, Barbossa e i coniugi Turner.
Dal terzo capitolo:
- Sapevo che la calma non sarebbe potuta durare per sempre - sospirò William Turner.
- Pensi che la tempesta sia stata per causa sua? - chiese Elizabeth perplessa.
Il Capitano annuì, serio.
- Oh andiamo, Will. Siamo pirati. La calma non fa per noi - ribadì la moglie, allegramente - Questa sarà un’altra avventura - sorrise e gli lasciò un leggero bacio sulle labbra.
Will sorrise di rimando, anche se non ancora del tutto sicuro di voler affrontare una nuova avventura.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elizabeth Swann, Jack Sparrow, Nuovo Personaggio, Will Turner
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!

Questa è la prima fanfiction che scrivo sui Pirati dei Caraibi. Mi è venuta l'ispirazione leggendo la bellissima storia scritta da FannySparrow e ho voluto subito postarla.
I personaggi sono tutti gli stessi con qualche nuovo personaggio inventato da me ed è ambietata circa vent'anni dopo la fine del terzo film.
Spero che vi piaccia, ringrazio in anticipo chi commenterà, seguirà o metterà questa fanfiction tra le sue preferite.



Drink Up Me Hearties Yo Ho


Prologo: L’unico amore

- Yo ho, yo ho, la spada, il corvo, il mare.
Rubiamo, assaltiamo, bruciamo, arraffiamo, trinchiamo allegria yo ho.
Ci piace aggredire, imbrogliare, rapire, trinchiamo allegria yo ho.
Yo ho, yo ho, la spada, il corvo, il mare -.
Alle prime ore del mattino, quando tutto era ancora addormentato, il sole nascente illuminò fiocamente il profilo di due figure che camminavano lentamente lungo il molo del porto di Port Royal dove erano attraccate molte navi senza bandiera di riconoscimento. Navi di pirati.
La prima figura dai tratti femminili, i lunghi capelli neri come la più buia delle notti senza stelle, i vestiti da uomo e un tricorno marrone in testa smise di cantare e prese per un braccio la seconda, un uomo dalla strana camminata ondeggiante che ad ogni passo produceva un leggero rumore tintinnante, e la portò dritta verso l’ultima nave del porto che si affacciava sul Mare dei Caraibi.
I passi dei loro stivali non risuonarono più quando si fermarono davanti alla nave dallo scafo scuro, dalle logore vele quadre e la polena a forma di sirena. La scritta consumata sulla poppa riportava un nome: Siren.
Sul ponte una manciata di uomini era già al lavoro per preparare un’imminente partenza.
- Yo ho, yo ho e una bottiglia di rum, beviamoci su! -
- Ben detto, mia cara - disse l’uomo tracannando l’ultimo sorso dalla bottiglia di rum che aveva in mano. Lasciò cadere la bottiglia nell’acqua scura e restò a guardarla galleggiare per qualche secondo, preso dai pensieri che gli passavano per la mente.
- Non preferireste quella? - gli domandò la donna con voce perplessa, interrompendo le sue riflessioni e additando la nave affianco alla Siren che era tre volte più piccola di quella indicata.
- Quello che mi serve, tesoro, è una nave tanto veloce da eguagliare Lei. Una nave imponente e pesante non rientra nei miei piani. Comprendi? - pronunciò l’uomo lisciandosi la barba del pizzetto.
La donna annuì sbuffando per quel giro di parole a una sola e semplice domanda. Eppure ormai c’era abituata, lui era fatto così.
- Siete sicuro di voler partire subito? - aggiunse poi lanciandogli un sorriso seducente.
L’uomo puntò un indice in alto, come per dirle di attendere, e consultò una bussola dalla custodia marrone. Rimase a guardare l’ago che puntava un punto imprecisato dal mare e quando ripose la bussola, rispose con un sorriso greve a quello affascinante della donna.
- Mi dispiace cara, ma il mare mi aspetta - affermò con tono stranamente serio.
- Vorrete dire Lei - borbottò la donna, riprendendolo.
- Signor Gibbs! - chiamò l’uomo con voce autoritaria, ignorando il mormorio della donna.
Un uomo robusto e dalla barba grigia si affaccio dalla nave. - Sì, capitano? -
- Tutto pronto per la partenza? -
- Sissignore - rispose quello contento. - Dritti alla meta… -
- E conquista la preda - continuò l’altro con un luccichio folle di desiderio negli occhi.
- Sarà sempre Lei il vostro unico vero amore - osservò la donna con tono mesto. - La Perla Nera -
- Se volete potete venire con noi, Mary-Ann - disse il capitano sfiorando con una mano il volto della donna e ricevendo un’occhiataccia da Gibbs, sempre convinto che le donne a bordo portavano guai.
- E poi chi guiderebbe Il Gabbiano, Jack? - la donna scosse la testa indicando l’unica nave a tre vele del porto con un grande uccello sulla polena. - Un capitano non può abbandonare il suo equipaggio -.
L’uomo annuì con fare solenne e poi guardò il cappello in testa alla donna. - I miei effetti, cara -
Dopo che la piratessa gli ebbe ridato il suo cappello si diresse sopra la passerella della sua scura nave dove i suoi uomini lo stavano aspettando.
- Ricorda che hai un debito con i Fratelli della Costa - lo ammonì lei, alludendo alla barca.
- Credevo fosse stato pagato questa notte - ribatté l’uomo mostrando con un sorriso provocante i suoi denti dorati.
La donna si fece schermo con la mano contro il sole che ormai era sorto e aveva risvegliato il porto dove s’iniziavano a svolgere le prime attività, e poi scosse la testa lanciandogli un’occhiata divertita.
Mary-Ann osservò le vele spiegarsi al vento mentre la nave davanti a lei iniziava a muoversi.
- Addio Capitan Margan - disse l’uomo levandosi il capello e facendo una specie di inchino.
La donna inchinò a sua volta il capo e osservò la nave allontanarsi lentamente dal molo Giamaicano per prendere il largo verso il mare aperto alla ricerca di chissà quale altra avventura.
- Addio Capitan Jack Sparrow - sussurrò Mary-Ann Margan, capitano del Gabbiano, girandosi per dare le spalle al mare e ripercorrere il molo a ritroso, verso la direzione della sua nave. - Spero che tu ritrovi il tuo unico vero amore -.


  
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