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Autore: Miss Simy Pattinson    01/02/2010    1 recensioni
Robert Pattinson e Kristen Stewart... star di uno dei fenomeni degli ultimi anni... e se durante le riprese del film si innamorassero? Se vi ho incuriosito, leggete!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Love Story 15 Vorrei ringraziare tantissimo miri_cullen per aver recensito capitolo 14. Certo che dopo mesi di buio totale è bello vedere qualcuno interessato anche a Love Story e non solo a Darklights... Grazie mille per il commento Miri spero che questo capitolo sia in grado di rispondere a tutte le tue domande e che sia di tuo gradimento...
Un grazie anche a coloro che leggono in silenzio, chi ha aggiunto Love Story alle preferite e chi alle seguite...
Un bacione grande

Simo...

Love Story 

Capitolo 15

 Shock


 
-----ROB POINT OF VIEW-----

 

Due ore. Due maledettissime ore erano ormai trascorse dall’ultima volta che avevo intravisto il viso del mio angelo prima che la trascinassero in quella maledetta sala operatoria.
Io andavo avanti e indietro per il corridoio e se fossi stato un vampiro dalla rabbia con cui posavo i piedi sul pavimento avrei potuto scavare un solco di almeno dieci metri.
Nella mia mente una serie di emozioni mi scorrevano a rotazione continua cercando di sopraffare tutte le altre. Nella mia mente c’era paura, preoccupazione, rabbia, ansia, impazienza. Ma il sentimento più forte era ancora l’amore. L’amore per il mio angelo, per noi, per il nostro futuro.
Mai mi ero sentito così. Di norma sono una persona molto paziente e che sa aspettare, ma da quando Kris era entrata in quella sala la parola “pazienza” era totalmente uscita dal mio vocabolario.
Avevo bisogno di vederla, di vedere il suo splendido sorriso, di sentire le sue labbra posarsi sulle mie, di stringerla forte fra le mie braccia e sussurrarle che è tutto finito.
Invece dovevo stare nel corridoio più deprimente al mondo, malati che uscivano da ogni parte con chissà quale malattia o ferita, mentre il mio angelo rischiava la vita in quella dannata sala.
Per la prima volta in vita mia mi sentii del tutto impotente. La verità era quella. Non ero un mago, non sapevo compiere i miracoli e di conseguenza non potevo far nulla per aiutare il mio amore per uscire da quello stato di incoscienza in cui era precipitata.

Finalmente dopo quella lunghissima e logorante attesa il medico uscì dalla sala venendomi incontro.
Ero un po’ sollevato, ma avevo come l’impressione che non fosse tutto finito. Avevo l’impressione che il peggio dovesse ancora arrivare.

«Dottore, allora per favore mi dica. Come sta?», chiesi in preda all’ansia. Anche Nikki, Kellan, Ashley e Jackson si avvicinarono.
«Mi scusi, le posso parlare in privato?», mi disse il dottore sempre col suo tono professionale.
Brutto segno.
«C-certo», risposi ancora titubante e mi allontanai con lui facendo segno agli altri di restare lì.

«Allora dottore mi dica».
«Innanzitutto io sono il dottor Reynolds, specializzato in chirurgia, neurologia e maternità e lei è il signor…?»
«Pattinson, sono il fidanzato», dissi con i nervi che stavano per esplodere.
«Signor Pattinson a me dispiace davvero informarla di tutto questo, ma ritengo che lei debba sapere. A seguito di tutti gli esami effettuati alla signorina Stewart abbiamo riscontrato dei valori un po’ insoliti per una diciottenne, la sua fidanzata ha avuto un emorragia interna, per fortuna non grave e fermata giusto in tempo e facendo l’ecografia abbiamo scoperto che derivava da un principio di gravidanza del primo stadio. Ma purtroppo il piccolo non era ancora formato e al momento dell’emorragia non ce l’ha fatta… la signorina Stewart ha subito un aborto…»

Il mio cervello si scollegò completamente dall’attenzione che avrei dovuto prestare al medico.
Nel mio cervello avevano campo libero soltanto le sue parole.
Emorragia interna, gravidanza di primo grado, aborto.
Il mio angelo aspettava un bambino da me… il mio angelo era incinta.
Ma com’era possibile?
Ma mentre mi ponevo insistentemente questa domanda cercando di trovarne una risposta tornai ad ascoltare le parole del medico.
Con quello che mi disse mi dette il colpo di grazia.

«… la signorina Stewart, a quanto pare deve aver sbattuto la testa. Ha subito una commozione cerebrale e mi rincresce davvero dirle che purtroppo la sua fidanzata ha perso la memoria. Adesso è sveglia, ma non ricorda più niente. Non sappiamo quanto tempo ci vorrà perché la signorina Stewart riacquisti la memoria…»
Il panico mi invase completamente. Dopo le dolorose parole del medico fu come se mi avessero trafitto il cuore con mille lame incandescenti.
Il dolore più vero e più potente che potesse mai essere concepito da un essere umano mi colpì trafiggendomi ogni organo del mio corpo arrivando anche ai pensieri irrimediabilmente straziati dai sensi di colpa che sentivo nascere dentro di me.
Le lacrime iniziarono a scendere silenziose e inarrestabili, nella mia mente il campo di battaglia fu illuminato da una notizia che si stava facendo largo nel mio subconscio e mi faceva pensare solo una cosa.

Kris è sveglia. Voglio vederla. Devo vederla!

«Dottore la prego mi dica cosa posso fare?», dissi ormai con il cuore colmo di dolore ormai a pezzi.
«In questi casi non c’è molto che si possa fare. Deve starle vicina, cercare di farle ricordare il suo passato. Se riuscirà a ricordare gli ultimi avvenimenti poi tutto il resto verrà da se. Quindi sarebbe anche un buon esercizio per ricordare anche tornare a lavorare. È un’attrice giusto?», chiese.
Annuii ancora troppo sconvolto per parlare.
«Ecco bene allora, appena dimessa la porti sul set, le spieghi il suo lavoro e vedrà che pian piano inizierà a ricordare. Ma mi raccomando, non deve mai lasciarla da sola. Se vede che non c’è nessuno potrebbe deprimersi e quindi ritardare la ri-acquisizione della memoria. Non si preoccupi sono sicuro che alla fine si sistemerà tutto».
«Po- posso vederla? La prego!», ero disperato, avevo bisogno di vederla.
«Certo, mi segua. Ma non entrate tutti insieme nella stanza, Kristen potrà incontrare gli amici direttamente sul set, non è il caso di confonderla ulteriormente», disse in modo distaccato e come si conviene ad un medico professionista.

Arrivammo davanti alla camera 1032, il medico mi lasciò davanti la porta e se ne andò.
Io presi un bel respiro profondo e esitante aprii la porta ed entrai chiudendomela alle spalle.
Perlustrai la stanza finché i miei occhi non incontrarono quel mio piccolo miracolo vivente. La mia Kris.

«Ciao», lei mi salutò con aria confusa.
Sentire la sua voce soave fu il più efficace sollievo al mio cuore straziato.
«Tu chi sei?», mi chiese curiosa.
Il viso era ancora un po’ pallido, ma sulle guance era apparso un piccolo accenno di rossore. Quel rossore che tanto mi faceva impazzire.
Ma realizzare che non sapeva chi fossi fu l’ennesima pugnalata al cuore.
Mi avvicinai a lei cauto e mi sedei accanto a lei sul letto.
«Ciao, io sono Rob. Non ti ricordi proprio di me?», dissi sperando che fosse tutto uno scherzo.
Lei mi guardò addolorata e scosse la testa. «No mi dispiace. Io non ricordo niente della mia vita. So solo che mi chiamo Kristen Stewart perché sono stati i medici a dirmelo. Ma per il resto è come un’enorme buco nero», disse lei con un mezzo sorriso.
Incredibile, quella ragazza riusciva a sorridere anche in momenti come questo.
Poi parve ricordarsi di qualcosa e le sue mani si mossero sotto la camicia da notte che indossava e ne estrasse fuori il ciondolo che le avevo regalato per il nostro primo mese insieme.
Mi guardò circospetta e poi tornò ad osservare il ciondolo.
«Ehm… ma… noi due… stiamo insieme? Cioè come una coppia? Fidanzati?», mi chiese con l’aria innocente e un leggero sorriso sulle labbra.
Io le sorrisi per rassicurarla e si udì il beep frenetico dei macchinari che controllavano i battiti del suo cuore.
Cercare di farla tranquillizzare, le presi una mano e me la portai alle labbra.
Poi dissi quelle parole che speravo contagiassero anche me liberandomi da quel pessimismo acuto che mi aveva investito ogni parte del corpo.
«Non temere. Insieme riusciremo a farti riacquistare la memoria. Non ti preoccupare andrà tutto bene».

Continua…

Miss Simy Pattinson

   
 
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