Capitolo 1
Separarsi o morire
Ordine della Fenice:
gruppo di maghi e streghe fedeli a Silente e alla magia bianca che, con
l’arrivo di Voldemort, si sono uniti per salvare il mondo dei buoni…
Una definizione che era stata inculcata a Ginny da quando ne aveva scoperto l’esistenza alla fine del suo terzo anno, e a cui aveva sempre creduto…
Ma ora l’Ordine che aveva di fronte era solo un gruppo di maghi e streghe allo stremo delle forze, provati dalla morte di amici e parenti e senza più alcuno scopo per c cui combattere. Anche Silente pareva abbattuto da quella guerra logorante. Quel giorno aveva richiamato tutti i superstiti a Grinmauld Place per dire loro qualcosa di importante e lei, i tre fratelli rimasti e il padre erano arrivati per ultimi. Silente era seduto con a fianco Harry: Ginny temeva ciò che il vecchio preside avrebbe detto e così si alzò
-Qualcuno vuole del tè?- domandò con un sorriso. Le venti persone delle quaranta originarie annuirono
-Grazie Ginny- disse il preside. Lei sorrise e si diresse in cucina seguita da Harry. Era parecchio che non parlavano come un tempo
-Come stai?- le chiese mentre riempiva una teiera enorme comprata da mamma Weasley, anni prima, per occasioni di questo tipo. Lei accese il fuoco e si voltò
-Sto bene Harry…e tu?- lui alzò le spalle
-Tiro avanti- lo guardò sedersi al tavolo e gli si mise a fianco
-Non è…che ti colpevolizzi ancora per la loro morte vero?- lui la guardò e annuì. Lei scosse la testa –Non devi Harry. Non è stata colpa tua. Perché non lo capisci?- gli chiese
-Non posso fare a meno di darmi la colpa Gin. Io…non li ho protetti come dovevo. Li ho mandati allo sbaraglio…come hai costatato sulla tua pelle- lei fece un sospiro e scosse la testa
-Erano troppi- Harry fece un sorrisetto
-Ma voi avete visto ridursi ancora la vostra famiglia. E non me lo perdonerò mai Ginny- lei strinse le labbra –E nemmeno tuo padre me lo perdonerà presto- lei guardò il tavolo
-Da quando è morta la mamma lui fa così. Non lo hai ancora capito?- si guardarono –E quindi…le sue occhiate non sono solo rivolte a te…ma a tutti- Harry sorrise
-Vorrei che tutto fosse come prima…come a scuola o…- lei si alzò e lui la seguì con gli occhi
-O?- domandò lei guardando la teiera tristemente
-Bè…oppure come i primi tempi in cui io ero…tra gli Auror. Non eravamo messi così male- lei sorrise tristemente
-Hai ragione…- al suono prolungato della teiera spense il fuoco. Infilò le foglie di tè e preparò le tazze riempiendole quasi totalmente –Andiamo di la?- lui la guardò poi annuì. La precedette infilando le mani in tasca e si sedette. Con un colpo di bacchetta Ginny distribuì le tazze poi, si sedette. Silente sorseggiò il liquido bollente e lo appoggiò
-L’altra settimana…- guardò Harry e i quattro Weasley -…abbiamo perso altri…compagni- Arthur appoggiò la tazza violentemente. Ginny sobbalzò e appoggiò la mano sulla spalla di suo padre. Lui la guardò e le sorrise. Lei corrispose –Ritengo…- proseguì Silente -...che sia il momento di correre ai ripari- tutti lo guardarono sorpresi –Io credo che per un certo periodo dovremmo…dividerci, tutti in luoghi differenti. Questo porterebbe una dispersione difficile da individuare e …permetterebbe a me di cercare alleati- si guardò intorno e lo accolse un silenzio di smarrimento
-Dividerci?- domandò Emmeline Vance con stupore –Ma preside…stare uniti è la nostra forza!- si guardò intorno –L’unione fa la forza…non vi pare?- Silente annuì e parlò lentamente
-Saremo meno individuabili da soli- le riferì il preside –Conviene, ora che io sto cercando altri alleati per la nostra causa. Ma se credete che uniti moriremo in meno…- alzò le spalle –A voi la scelta. È una proposta la mia- si guardò intorno
-George che ne pensi?- domandò Fred al fratello al suo fianco –E’ una buona idea?- il rosso alzò le spalle
-Io non lo so. Bisognerebbe provare- George annuì –Secondo te?-
-Concordo con te ma…anche per me la nostra unione è la nostra forza. Da soli se ci trovano non avremmo nessuno che può spalleggiarci e…rischieremmo molto!-
-La mia famiglia è stata ammazzata per metà- disse Arthur alzandosi in piedi e andando verso la cucina. Aveva l’attenzione di tutti e riprese –Io voglio solo che si trovi un modo per far arrivare i miei ultimi figli alla vecchiaia. Che si stia insieme o divisi non mi fa né caldo né freddo…mi interessa solo che la mia Ginny, Fred, George e Charlie non abbiano la sorte di tutti gli altri. Non potrei sopportarlo- e andò verso il lavabo. Aprì l’acqua e si lavò le mani. Ginny strinse le labbra e lo seguì
-Quindi?- Harry guardò tutti –Per me…dividerci è una buona cosa- annuì sicuro –Per un po’ stare lontano gli uni dagli altri farebbe bene sia a noi che a Silente. Perché non dovrebbe preoccuparsi per noi e potrebbe lavorare meglio. Per di più Voldemort perderebbe le nostre tracce e potremmo far un attacco a sorprese a tempo debito- si guardò intorno
-Non lo so Harry- disse Dean –Io non credo che dividerci farebbe perdere le nostre tracce. Secondo me invece Voldemort sguinzaglierebbe i suoi cani e ci farebbe ammazzare uno per uno…come ha detto Fred-
-Io invece credo che Silente abbia ragione- disse Luna –Non so perché ma una “vacanza” ci farebbe bene. Dagli ultimi avvenimenti siamo usciti troppo scossi. Per di più siamo tutti demoralizzati per le battaglie che continuiamo a perdere. Fare una pausa sarebbe perfetto a mio parere-
-Lo metterei ai voti- disse Ginny tornando dalla cucina –Che ne dite?- Silente la guardò –Preside lo ritiene giusto?- lui annuì
-Si, essere democratici è una buona cosa- Ginny fece un sospiro
-Per dividerci a tempo indeterminato…alzi la mano chi lo vuole- qualcuno alzò la mano, Silente compreso –Uno…quattro…sette…dodici- contò Ginny –Chi non vuole?- altri alzarono la mano –Uno…tre…sei…sette. Mio padre si astiene quindi…ci si dividerà- guardò il preside –Dove si va?- chiese con curiosità al vecchio preside
-Ognuno sceglierà un luogo e non lo dirà a nessun altro. Nemmeno…- guardò i figli Weasley –…al proprio fratello- guardò gli altri componenti dell’Ordine che erano stupiti –Io vi chiamerò quando tutto sarà pronto per ricominciare-
-Preside ma…mio padre…crede sia saggio che stia solo? E crede che dividere Fred e George sia un bene? E poi…se io volessi stare con qualcuno non potrei?-
-Non voglio altre morti sulla coscienza Virginia- disse Silente –Io vi dico che sarebbe meglio che tutti stessimo divisi. Ma se volete…aggregarvi, va tutto a vostro rischio e pericolo!- Ginny si mordicchiò le labbra con nervosismo –Come ho detto è vostra la scelta- Ginny guardò Harry poi i fratelli. Suo padre comparve sulla porta e si guardarono
-Io parto subito preside- disse Ninfadora Tonks
-E parto anche io- disse Emmeline
-Vi contatterò al più presto- disse Silente alzandosi. Le due lo abbracciarono
-Abbia cura di lei preside- disse Sturgis Podmore poco dopo. Ginny si avvicinò al padre e parlò con lui, poco dopo a Grinmauld Place erano rimasti i Weasley, Silente, Lupin ed Harry
-Lupin tu quando parti?- domandò Harry avvicinandosi a lui
-Stasera- sorrise
-Starai attento vero?-
-Io dovrei dirtelo ragazzo!- ridacchiò Lupin –Io non sono avventato come i Potter. Ci penso e poi agisco- si guardarono e Harry sorrise
-Sei…l’unico amico di mio padre ancora vivo. Sei la mia famiglia e non voglio che tu muoia…- disse serio
-Certo- Lupin lo abbracciò –Starò attento e ci rivedremo presto?- si alzò –Stai attento. Nemmeno io voglio che ti accada qualcosa ragazzo. Non me lo perdonerei mai- Harry sorrise
-Starò attento e per una volta…il mio lato impulsivo lo terrò a freno- Lupin annuì
-Come dico sempre…tuo padre sarebbe molto…fiero di te- Lupin annuì e Harry sorrise –Ci si vede Harry-
-Ciao Lupin- si abbracciarono poi l’uomo si avvicinò al preside e si scambiarono alcune parole. Poco dopo anche il preside se ne andò.
Ginny aprì piano gli occhi. Qualcuno aveva bussato…o almeno così credeva
-Avanti- la porta si aprì ed entrarono i tre fratelli –Ragazzi…è…successo qualcosa?- loro scossero la testa e lei sorrise sollevata –Partite?-
-Si- disse Charlie –E volevamo salutarti- lei sorrise
-State attenti- disse lei avvicinandosi a loro e abbracciandoli –Io non voglio che accada qualcosa anche a voi- disse con gli occhi lucidi –Ne ho persi anche troppi di fratelli…-
-Stai attenta tu- disse Fred –Tu sei più debole di noi-
-Non offendermi grand’uomo!- sbottò lei –Non osare!- lui sorrise e la abbracciò alzandola
-Piccolina…attenta…-
-Ma certo Fred…certo- la lasciò
-Io e Fred andiamo insieme- disse George –Ci spiace per Silente ma…in due ci sentiamo più al sicuro-
-Si…anche il preside non credo che avrebbe da ridire- disse lei –E tu Charlie?-
-Io vado…solo. Ti aggreghi a me?- lei scosse la testa
-No, io ho un posticino che mi aspetta comodo e tranquillo. Poche persone in vista…il mio mondo ideale!- baciò loro le guance
-Ci vediamo tra qualche mese ragazzi…e state allerta!- li riprese lei. Loro annuirono
-Fai la brava e non farti riconoscere troppo- la ammonirono loro. Lei scosse la testa
-Non temere, non mi riconosceranno facilmente- si guardò intorno –Mi preparo anche io ora. Harry è già andato?- chiese
-Non mi pare- disse George –Direi di no-
-Allora vado da lui appena ho sistemato tutto-
-OK. Noi andiamo ora- disse Charlie
-Benissimo. Ciao ragazzi- sorrise muovendo la mano in saluto
-Ciao- e uscirono chiudendo la porta dietro di loro. I due gemelli sorridevano: erano pronti per questa nuova e pericolosa avventura…
Ginny uscì dalla stanza con le poche cose che aveva li, messe in una borsa trovata per caso. Era raro che dormisse a Grinmauld Place ma per ogni evenienza aveva portato li, tempo addietro, poche ed essenziali cose che ora aveva radunato. Si guardò intorno curiosa e non sentendo alcun rumore prese a scendere: forse Harry era andato via senza dirle nulla…
-Dove vai?- lei si voltò
-Harry! Credevo fossi andato via!-
-Senza dirti nulla?-
-E che ne so!- sorrise lei –Comunque sto per andare alla Tana per prendere altre cose- lui scese con lei
-Non ti va di venire con me?- domandò lui –Io e te. Che so…ai Caraibi!- lei sorrise
-Non credo proprio. Voglio rilassarmi Harry. E non voglio nessuno con me-
-Ti stresso?-
-Non ho detto che non voglio te. Non voglio nessuno! Tanto tra pochi mesi saremo di nuovo qua!- sorrise
-Mi mancherai più di tutti- lei sorrise
-Anche tu mi mancherai- sorrise –Voglio andare via dall’Inghilterra prima di sera Harry. Quindi vado…salì alcuni gradini e gli baciò la guancia –Ciao eroe dei due mondi!- lui sorrise
-E quali sono i due mondi di grazia?- domandò lui con un sorriso
-Il babbano e il nostro logicamente- lui annuì
-Ma certo…che sciocco!- lei gli strizzò la guancia –Vai al mare e fai conquiste bel moretto. Voglio tutti i dettagli quando torniamo a vederci. Inteso?- lui annuì
-Certo- l’avvicinò e le baciò la fronte –Ciao piccola-
-Ciao- e andò alla porta –Stammi bene…e occhi aperti bambino sopravvissuto!- lui annuì
-Contaci. Li terrò anche per te- lei sorrise e uscì dall’enorme casa. La guardò e fece un sospiro
-Ci vediamo casa di
Harry…a presto…spero!- e si incamminò per la strada, bacchetta in mano, con
il sole che prendeva a tingere il cielo di un rosso sangue insolito