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Autore: luxu2    05/02/2010    3 recensioni
Laura, lasciata dal marito, decide di cambiare vita e se ne va negli States per un anno ad imparare l'inglese lavorando per un'agenzia che seleziona ragazze alla pari per i vips. Le opportunita' sono parecchie e lei si immagina gia' da Robert Redford. Invece la mandano a casa dei due fratelli Leto.
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Laura'
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Finalmente è sera. Jared ha deciso che guarderemo "Lord of War" e sta predisponendo l'impianto dolby sorround perché così potremmo sentire meglio il film. In realtà spera che io e Shan non ci addormentiamo, come succede tutti i giovedì, da quando ha deciso che, durante la serata cinema casalinga, dobbiamo vedere tutti i film in cui ha recitato. Questa sera tocca quello in cui fa la parte del drogato. E' incredibile come gli propongano sempre parti o da drogato o da omosessuale. La prossima settimana dovremo vedere "Alexander" e, per l'occasione, verrà anche il protagonista: Colin Farrel. Così saremo in tre a dormire sul divano. E' impossibile guardare un film dei suoi, con lui che ci commenta ogni scena, o racconta di cose successe mentre stavano girando! Infatti, dopo neanche mezz'ora di film, io sono già con gli occhi chiusi appoggiata a Jared e Shannon è letteralmente crollato con la testa sulle mie gambe. Jared neppure se ne è accorto e continua a parlare. Apro un occhio ed annuisco poco convinta: prima o poi si arrenderà e mi lascerà andare a noleggiare un film come si deve.
Domani mattina arriva l'aereo che porterà qui mio fratello e mia nipote. Mia cognata, purtroppo, non ha avuto le ferie e allora vengono solo loro due. Staranno qui una settimana intera. Brad è stato così gentile da prestarci un seggiolone ed un lettino per Linda. Non mi sembrava il caso di comprare tutto l'occorrente per una sola settimana e non mi fidavo a prenderli a noleggio.
Sento che il mio "cuscino chiacchierone" ha finito il suo monologo. Ne deduco che anche il film sia finito. Shannon, con la testa appoggiata alla mia anca sinistra, sta russando leggermente. Allungo automaticamente una mano carezzandogli i capelli: è il nostro segnale per fargli capire che la tortura cinematografica è finita e che deve svegliarsi. Jared, ovviamente, non si è mai accorto che ci addormentiamo, talmente è preso dalla sua interpretazione.
"Andiamo a dormire?" domando strusciandomi leggermente addosso a Jared.
"Certo mio tesoro." il mio grande attore risponde con aria soddisfatta.
Shannon si stiracchia anche lui e sbadiglia sonoramente. "Domani mattina è il gran giorno. Sarà meglio dormire." e se ne va sbadigliando un "buonanotte".
Jared si gira verso di me e mi abbraccia stretta. "Allora cosa te ne pare del film?"
Attacco la risposta standard per fargli piacere "Muori! E poi la parte del tossico non ti si addice. Dovresti fare una bella commedia."
"Ma pero' ho recitato bene. Cosa ne dici delle inquadrature?"
"Troppo pochi primi piani. Non ti si vedono neppure bene gli occhi." con questa affermazione mi volto e lo bacio con passione. Non vorrei mai che si accorgesse che non ho visto nulla del film. E' un po' troppo crudo per i miei gusti. Sì, la prima volta che l'ho visto mi è piaciuto, ma già la seconda volta ho spento la tv a metà.
"Andiamo a letto prima che decida di farti mia qui sul divano." dice mentre sta già cercando di sbottonarmi i jeans.
"Sì. Lo sai che poi, per tutto il tempo che mio fratello sarà qui, dovremmo andarci piano."
Jared se n'è fatto una ragione del perché non abbia ancora detto a nessuno che io e lui stiamo insieme. Voglio che mio fratello lo conosca prima di dirgli tutto.
"Sarà un sacrificio enorme non poter dormire con te per una settimana." sussurra sul mio collo mentre mi lascia una scia di baci infuocata.
"A chi lo dici." rispondo con voce roca impossessandomi delle sue labbra.

Mi sveglio nel letto di Jared, come tutte le mattine da un mese a questa parte. Mi piace guardarlo dormire dopo che abbiamo fatto l'amore: è così sexy fra le lenzuola di seta nere che vorrei svegliarlo solo per poter ricominciare. Adesso però è ora di alzarsi. L'aereo dall'Italia arriva alle 9.00 ed ho solo due ore per farli alzare tutti e due e farmi accompagnare all'aeroporto a prendere due delle persone più importanti della mia vita. Mi avvicino ancora una volta al corpo caldo di Jared e cerco di svegliarlo con un bacio molto poco casto. L'effetto sveglia è immediato per lui e lo sento di nuovo eccitato. Mi concedo ancora una volta a lui. Quando abbiamo finito le nostre coccole mattutine guardo la sveglia: adesso ho veramente solo un'ora e mezza prima che arrivi l'aereo.
"Adesso però ci alziamo sul serio." gli intimo mentre mi infilo la camicia da notte e mi alzo spalancando le tende.
La luce del sole investe il volto di Jared "No! Il sole no! Mi sto squagliando!" recita la parte del vampiro tutte le mattine per non essere svegliato.
Gli lancio addosso la sua maglietta "Ma piantala! I vampiri al sole brillano!" e me ne vado ridacchiando verso la mia camera per vestirmi.
Lo sento che brontola "Oh! Ancora con questo maledetto Twilight! Ti odio Edward Cullen!" e poi si alza.
Ora sono pronta e riprendo i miei modi autoritari per fargli fare in fretta. Passo davanti alla porta del bagno e busso come se la volessi buttare giù. "Avete 10 minuti per farvi trovare giù pronti altrimenti saltate la colazione!" tanto lo so che sono in bagno tutti e due che stanno litigando per fare la doccia. "Meglio che ci vi infilate assieme nella doccia." dico dalla porta.
"Ehi! Io la doccia con questo qui non la faccio! Ha fatto troppe volte la parte del frocio che mi sa che lo diventerà sul serio." la voce di Shannon mi arriva ovattata dalla porta.
"Garantisco io per lui. Ora muovetevi!" le mie rassicurazioni funzionano sempre. Mentre scendo le scale posso sentire ancora i due che discutono animatamente e Shannon che grida "Non toccarmi il culo!" Jared si sta divertendo un mondo.
Seduta al tavolo della cucina tengo d'occhio l'orologio. Se fra due minuti non sono qui metto via tutto e gli faccio saltare la colazione. -10, -9, -8... Eccoli qui tutti e due. Jared si sta ancora allacciando i pantaloni, ma noto con piacere che si e' fatto anche la barba: sembra un ragazzino con quella maglietta bianca. Shannon si siede ed afferra una grossa fetta di torta al cioccolato assieme al suo caffè. Anche lui porta una maglietta rossa. Per fortuna si sono ricordati del mio suggerimento: Linda non ama particolarmente le persone vestite di nero.
"Ok! E' tardi! Lasciate le tazze nel lavandino: metteremo in ordine quando torniamo. Ora muovetevi a prendere la macchina." al mio ordine scattano in piedi come due soldatini. Shannon si precipita a prendere la macchina e lo raggiungiamo fuori. E' abbastanza presto e non c'è molto traffico per strada, ma io sono impaziente.
Siamo arrivati all'aeroporto; Shan parcheggia la macchina e poi, lui e Jared, si infilano il cappellino e gli occhiali da sole per non farsi riconoscere. Mi fiondo giu' dalla macchina e mi incammino a lunghe falcate verso il gate degli arrivi internazionali. "Forza! Il volo è già arrivato!" Shan e Jay mi seguono quasi correndo verso il gate indicato nel tabellone degli arrivi. "Laura non correre. L'aereo è arrivato da 10 minuti. Non sono ancora scesi di sicuro." Shannon quasi mi implora di rallentare.
Mi blocco solo quando sono davanti al cancello degli arrivi "Eccoci!." Una piccola processione di persone sta iniziando ad uscire con i bagagli in mano: sono quasi tutti turisti e qualche uomo d'affari, ma non vedo Roberto e Linda. Ormai sono passati quasi tutti ed anche un paio di piloti stanno lasciando l'area. Ne fermo uno e gli domando in italiano "Mi scusi? A bordo di questo volo non c'era un signore con una bimba piccola?"
Il giovane mi guarda un momento "Chi? La piccola Linda?" mi domanda sorridendo.
"Sì lei. Ma non li ho ancora visti arrivare. Io sono la zia." domando ansiosa.
"Non si preoccupi: stanno arrivando. Eccola lì. E' diventata la nostra mascotte durante il volo. Credo che le assistenti di volo se la stiano sbaciucchiando tutta."
Seguo con lo sguardo la mano del pilota ed ecco lì mio fratello che tira le valigie ed uno stuolo di hostess che spinge il passeggino con su Linda che dispensa sorrisi a tutte le ragazze.
La voce di Shannon mi arriva all'orecchio "Però! Non sapevo che con una bimba così piccola si potessero rimorchiare così tante bellezze." gli do una gomitata nello stomaco e corro incontro a mio fratello. "Roby! Sono qui!" dico saltellando allegramente. Roberto mi vede e lascia andare la valigia per abbracciarmi anche lui. "Ciao Laura! Come sono contento di vederti!" poi si rivolge alla piccola "Ciuci! Guarda la zia!" Linda mi guarda spalancando i suoi occhioni grigio-blu e accenna ad una smorfia che sembra un sorriso. Evidentemente è un po' provata dal viaggio. Poi noto che si rivolge verso suo padre, mi guarda nuovamente e fa il broncio per piangere. Ecco! Sempre la stessa storia! Mia nipote mi vede e piange. "Ma Ciuci! E' la zia Laura! Non devi piangere." rassicurata dalle parole di Roberto, Linda smette di piangere ma mi guarda seria. Poi noto che cerca di guardare dietro di me. Mi giro anch'io e vedo che, alle mie spalle, c'è Jared che si e' tolto gli occhiali ed il cappello e sorride alla bimba. Linda lo guarda un attimo perplessa e poi gli fa un enorme sorriso mostrando i due dentini davanti che le sono spuntati in questi mesi. Non ci posso credere! Adorava anche il mio ex marito, ma questo è troppo! Va beh che Jared è figo oltre ogni dire, ma addirittura fare subito colpo su una bimba di 8 mesi... Tento ancora l'approccio con la piccola "Amore, lui è Jay." Niente! Lo sta fissando ancora estasiata e gli sorride. Va bene: mi occuperò di mio fratello.
"Roby. Vorrei presentarti Shannon." e Shan, sentendo pronunciare il suo nome si avvicina e porge la mano a mio fratello. "E l'altro, che ha già conquistato Linda, è Jared: attore e cantante."
"E, spero, non mio futuro genero perchè mi pare un po' vecchio." sottolinea mio fratello. Vorrei dirgli che è il primo della lista per diventare suo cognato, ma mi trattengo.
Shannon si offre gentilmente di portare la valigia e Roberto si mette a spingere il passeggino di Linda, mentre Jared non perde di vista la sua nuova piccola innamorata.
Per tutto il tragitto in macchina chiacchiero con mio fratello: abbiamo cosi' tante cose da dirci. Jared e Shannon si scambiano qualche parola ogni tanto e, spesso, Jared si gira a sorridere a Linda e fa smorfie per farla ridere. Comincio ad essere un po' gelosa di mia nipote.
"Questi due qui non capiscono l'italiano, vero?" mi domanda mio fratello
"Neppure una parola! Ma se sei più tranquillo possiamo parlare in dialetto." confermo io.
"Ma sono due a posto? Non è che gira della droga in casa vero?" il padre preoccupato si fa sentire.
"No. Sembrano strani ma sono tranquilli. E non fanno uso di droga. Shannon ha solo una dipendenza sfrenata dalle mie torte." lo tranquillizzo.
"Speriamo."
"Non ti preoccupare: fanno tutto quello che gli dico io, specialmente Jared." aggiungo sorridendo a Jay che, non ha capito nulla, ma si gira sentendo pronunciare il suo nome.
Arriviamo a casa e Roberto e Shannon scaricano le valigie ed io scarico Linda ed entro in casa seguita da Jared. Quando vedo che siamo solo io e lui con la bimba, gli esprimo il dubbio che mi ha assalito da quando ha visto Linda "Dimmi una cosa Jay. Non è che devo essere gelosa di mia nipote vero?"
Jay si guarda intorno e poi mi abbraccia da dietro dandomi un bacio sul collo "Ma cosa dici. Lo sai che io amo solo te."  Gli sorrido di rimando e gli do un bacio veloce sulle labbra.
Shannon e Roberto entrano dalla porta, ma noi ci siamo già staccati.
Jared mi prende Linda dalle braccia "Avanti, piccola principessa, vieni dallo zio Jay." La ruffiana non se lo lascia ripetere due volte e allunga le braccia verso di lui per farsi prendere. Se ne vanno tranquillamente verso il salotto con Jared che parla a Linda come se potesse capirlo. Shannon ridacchia alla vista del fratello "Speriamo che non le faccia vedere uno dei suoi film." Rido anch'io a quella battuta e mio fratello mi guarda perplessa. Gli traduco la battuta di Shannon e poi gli racconto dei nostri deliranti giovedì sera a guardarci i film che Jay ha interpretato. Mio fratello scoppia a ridere anche lui guardando Shannon. Hanno già trovato un'intesa senza neppure parlare la stessa lingua. Mi porto in cucina a preparare il pranzo per noi e la pappa per Linda.
"Shan? Potresti essere cosi' gentile da accompagnare Roberto nella mia camera?" domando al mio batterista preferito. Poi guardo mio fratello "Shannon ti accompagnerà in camera così potrai farti una doccia e riposarti un po' prima di pranzo. Tanto per Linda abbiamo già trovato un baby sitter."
"Mi posso fidare vero?" domanda Roberto lanciando un'occhiata preoccupata verso il salone.
"Ci sono qui anch'io. Adesso vai pure." e mi appresto a preparare il pranzo.

(Jared POV)
Non ho mai avuto molta confidenza con i bambini, ma Linda mi piace. L'ho messa seduta sul tappeto del salotto e mi sono sdraiato davanti a lei per guardarla. Mi sta fissando. Cerco di dirle qualcosa ma so che non capisce la mia lingua, allora comincio a fare delle smorfie. Bene, sta ridendo. Adesso però che faccio? Non posso continuare a fare boccacce. Abbasso un attimo la testa ed il ciuffo di capelli mi ricade sugli occhi. Riesco a vedere il suo visino serio. Ha la bocca piccola e a forma di cuoricino, un bel nasino, due grandi occhi grigio-blu che assomigliano molto a quelli di Laura. Le guance sono talmente paffute che le ricadono leggermente ai lati della faccia e poi quelle due adorabili orecchie a sventola. Vedo che sospira ed allunga una manina verso di me e cerca di spostarmi i capelli che mi coprono gli occhi. La lascio fare, divertito dai suoi tentativi che vanno inesorabilmente a vuoto. Lei, il suo piccolo ciuffo castano, ce l'ha tenuto indietro da un paio di mollettine rosa a clip con su Hello Kitty. Sento ridacchiare dalla porta della cucina. Mi giro e sorrido a Laura che ci sta guardando. Poi vedo che si avvicina e toglie una mollettina dai capelli di Linda e, con una mossa veloce, la usa per tenermi indietro il ciuffo ribelle dagli occhi. "Adesso va meglio vero Ciuci?" parla in italiano con sua nipote che, finalmente, mi sorride. "Le piacciono i tuoi occhi." mi spiega prima di ritornare in cucina ad occuparsi del pranzo. Linda mi guarda ancora per un momento e poi la sua attenzione è attirata da qualcos'altro. Vedo che si gira per mettersi a quattro zampe e che parte verso l'oggetto dei suoi desideri. La osservo sorridendo per un po' prima di accorgermi che sta puntando diritta alla mia armatura di Efestione. Mi alzo per rincorrerla ma non arrivo in tempo. Non la sta toccando con le manine, ma sta cercando di morderla. Disperato cerco aiuto nell'unica persona che possa capirci tutti e due "Laura! Tua nipote sta mordendo l'armatura." comunico.
Laura si precipita in soggiorno "Jared. Che sta facendo? Non devi lasciarle succhiare tutto quello che trova." perché si incazzano tutti con me? Laura stacca la bimba dalla mia adorata armatura e lei protesta. Sento che le fa delle raccomandazioni in italiano indicando l'armatura. Spero che le stia spiegando di non toccarla più. Mi giro e guardo il mio adorato cimelio: è ricoperto di bava.
Laura mi porge di nuovo la bambina "Tienila d'occhio. Io devo preparare il pranzo."
"Mi è sfuggita dalle mani. Come posso fare per intrattenerla? Non sono abituato quando sono così piccole."
"Prova a cantarle una canzone. Le piace la musica." mi dice prima di sparire.
Metto la piccola seduta sul divano e mi inginocchio davanti a lei. E adesso cosa le canto? Ovvio Jared: una delle tue canzoni. Attacco con "The Kill" e vedo che mi ascolta seria. Alzo un po' la voce al ritornello e si prende male. "Ok! "The Kill" non va bene. Proviamo con questa."e ricomincio con "Echelon". Anche questa pare non andarle a genio. Cavolo! Abbiamo fatto 3 dischi, prima o poi ne troverò una che le piace, a costo di cantarle tutta la mia discografia. Forse ho trovato quella giusta quando attacco "Was it a dream". Adesso mi ascolta più attenta. Dio che fatica pero' questi bambini! Ora mi spiego perché Brad era sempre così stressato. Bene! Laura ci sta chiamando per il pranzo. Il mio piccolo concerto personale l'ho fatto. Prendo in braccio Linda e mi dirigo in cucina. Laura sorride quando mi vede e mi prende la bambina per metterla nel seggiolone. Mi guardo intorno un attimo. "Ma credevo che fosse pronto il pranzo."
"E' pronta la pappa per Linda. Passami il bavaglino che c'è nella borsa rossa." rovisto un momento in quella grossa borsa rossa e mi rendo conto che contiene il kit di sopravvivenza per bebè. Sposto un paio di pannolini ed una vaschetta di salviettine e trovo il bavaglino incriminato ed un giocattolo.
"Ecco!" porgo il bavaglino a Laura che lo infila al collo della piccola e poi si gira per prendere un piatto con dentro una cosa verde dall'aria poco invitante. Guardo disgustato il contenuto del piatto. "Cos'è sta roba verde?"
"Solo verdure frullate con del semolino. Lei ne va pazza."
"Vegetariana?" domando.
"No. Solo piccola." risponde Laura.
Mi siedo davanti al seggiolone e guardo Linda mentre mangia. Ora mi spiego perché è così cicciotta: non fa in tempo a mandare giù una cucchiaiata di poltiglia verde, che subito apre nuovamente la bocca. Laura si alza un attimo per controllare la pentola sul fuoco e mi mette in mano il cucchiaio "Continua tu per piacere." Guardo perplesso il cucchiaio e poi la piccola che ha la bocca aperta in attesa della nuova razione. Lentamente immergo il cucchiaino nell'intruglio e glielo porto alla bocca. E' facile! Sta mangiando senza problemi! Jared sei un vero genio anche con i bambini! Continuo così per un po', poi, incuriosito, decido di assaggiare un po' della pappa. La bimba mi guarda incavolata mettermi in bocca il suo cucchiaio. Però non è così male 'sta roba. Ne do un altro cucchiaio a Linda che ha quasi spazzolato il piatto. "Laura?" lei si gira e mi guarda. "Lo fai anche per me?" dico indicando il piatto di Linda ormai vuoto.
Laura mi guarda come se fossi un deficiente "Jay. Quelle poltiglie le mangiano i bimbi piccoli o gli anziani senza denti. Tu sei troppo grande."
"Però è buona." sorrido per convincerla.
"Va bene. Domani lo faccio anche per te." e, sbuffando, si gira a continuare il suo lavoro.
Linda allunga una mano per afferrare una piccola tazza trasparente con due manici ed una specie di succhiotto sopra, e si mette a bere. Si vede che ha lo stomaco pieno ed è soddisfatta perché mi sorride e si mette a fare dei versetti. Sembra che mi stia facendo un discorso.
"Bene. Anche il nostro pranzo è pronto. Vai a chiamare Shannon e sveglia mio fratello. Come una persona normale però." Laura ci tiene a sottolineare il fatto che mi devo comportare civilmente con suo fratello. Non vorrei farlo incazzare e rischiare di prenderle visto che ha lo stesso carattere di sua sorella.
Salgo le scale e, arrivato davanti alla porta della camera di Laura, busso discretamente. Roberto mi invita ad entrare, o almeno io capisco cosi', ed apro la porta infilando dentro la testa. "E' pronto il pranzo." dico lentamente. Credo che abbia capito la parola "pranzo", perché mi ringrazia in inglese e mi segue. Vorrei chiedergli talmente tante cose su Laura, ma la lingua è uno scoglio invalicabile per entrambi. Ora che lo guardo bene, Roberto assomiglia veramente molto a Laura: stessa statura, stessi occhi marroni; solo i capelli di lui sembrano molto più neri di quelli di Laura e posso intravedere parecchi fili bianchi sul davanti. "Bella la casa." sento che tenta di dirmi in inglese. Mi giro e gli sorrido mentre scendiamo le scale. Arriviamo in cucina e Shannon è già seduto a tavola. Laura ci mette davanti il solito piatto di pasta e ci mettiamo a pranzare. Sento Roberto che fa una domanda a Laura e lei gli risponde tirando in ballo Brad. Evidentemente gli ha chiesto dove abbiamo preso il seggiolone ed il lettino. Roberto quasi si strozza con gli spaghetti e Shannon gli da una pacca sulla schiena per farlo riprendere. Guardo Laura un po' perplesso e lei mi spiega la situazione "Voleva sapere dove avevo preso il lettino ed il seggiolone e gli ho risposto che ce li ha prestati Brad." Allora avevo capito tutto.
La discussione viene interrotta da un ruttino proveniente dal seggiolone. Per fortuna beve solo acqua questa bambina: neppure Shannon o Colin da ubriachi riescono a raggiungere una potenza simile. Roberto guarda un attimo sua figlia e poi si scusa imbarazzato. La piccola sembra stufa di stare nel seggiolone, così mi avvicino, la prendo e la faccio sedere su una delle mie gambe. Sembra contenta di essere a tavola con noi. Laura, per prevenire danni, allontana le stoviglie dalla portata delle sue mani. La piccola però è maledettamente veloce e riesce ad afferrare il mio piatto vuoto e si mette a rosicchiare anche quello. Io e Shan la guardiamo stupiti mentre si gusta la porcellana del piatto. Laura e Roberto ridono guardandola. Mi salva il campanello: chi sarà a quest'ora? Mi giro verso Shannon "Aspettavamo qualcuno?" Shannon alza le spalle e fa no con la testa. Sempre con la piccola in braccio, mi alzo e vado a vedere chi è lo scocciatore. Guardo nel monitor del videocitofono e vedo Tomo. Dio che stupido sono! Gli avevo detto io di passare per l'arrangiamento della nuova canzone. "Entra pure Tomo." Cerco di mettere giù il ricevitore del citofono ma Linda è più veloce e lo afferra mettendoselo in bocca. Di questo passo sbaverà tutta la casa. Dopo una breve lotta  riesco a rimettere al suo posto il citofono ed apro la porta a Tomo. Il mio chitarrista mi guarda con la bambina in braccio e si mette a ridere "Lo sapevo che prima o poi te ne lasciavano uno davanti alla porta di casa." Non faccio in tempo ad insultarlo perché Linda si mette a piangere come se fosse terrorizzata. Guardo lei e poi guardo Tomo: ecco il motivo. E' vestito di nero, come al solito, e la piccola si è presa paura.
"Dio mio Tomo! Quando la smetterai di essere così brutto? Hai spaventato la piccola!" e me ne vado verso la cucina brontolando disperato "E adesso come la fermo? Dai cucciola non piangere più! Lo zio Jay lo caccia via quel brutto chitarrista." Laura, Shan e Roberto arrivano di corsa attirati dalle urla della bambina.
"Che è successo?" domanda Laura. Io passo Linda a suo padre che riesce a calmarla.
Mi avvicino a Tomo e gli dò uno scappellotto sulla testa "E' colpa sua! Linda lo ha visto e si è messa a piangere terrorizzata."
"Ed io cosa ne sapevo che quella bambina è così suscettibile?" ribatte il povero chitarrista.
"Non si è spaventata neppure vedendo Shan. Il che è tutto dire." mio fratello mi guarda con aria feroce.
"Ok! Piantatela tutti! Linda ha solo sonno. Adesso Roberto la porta a fare il suo pisolino. Poi, magari, sorriderà anche a Tomo." Laura sa sempre come sistemare la situazione.
Se ne torna in cucina a riordinare e ci lascia soli tutti e tre. Tomo mi guarda un attimo perplesso. "Cos'è? Vuoi lanciare un nuovo look?"
Rimango un attimo a pensare a cosa si riferisce, quando mi ricordo che indosso ancora la mollettina rosa di Linda. "E' un regalo di una fans a cui piacciono molto i miei occhi." ribatto lasciando basito Tomo. Mi incammino verso la sala di registrazione "Ora andiamo a provare questo benedetto arrangiamento."

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So che molti si saranno stupiti della velocita' con cui pubblico le storie. Motivo: sono a casa con l'influenza ed ho molto tempo da dedicare alle mie fic. Purtoppo ho costretto la mia beta a leggersi il capitolo stanotte alle 3 e la cosa mi dispiace. Tutte le cose che fa Linda, compreso il fatto di piangere quando vede Laura e non amare le persone vestite di nero, sono esattamente le stesse cose che fa la mia nipotina. Anche lei piange quando mi vede, mangia come un maialino e rutta da far tremare i vetri.

   
 
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