Fanfic su attori > Ewan McGregor
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Autore: badkaty    07/02/2010    8 recensioni
[Ewan McGregor] quanto è importante l'età, in amore? Molti direbbero che non conta, che l'amore non ha età.
Ma se lui è un famoso attore di 39 anni, e lei solo una giovane 16enne alle prese con i problemi della sua età?
Se lui è sposato, e ha dei figli, mentre lei è solo la giovane babysitter?
Questa storia, rifacimento riveduto e corretto di "sei parte di me", ambientata ad Hollywood, mette in luce il "lato oscuro" dell'amore, quando, benchè sia la cosa più bella che possa esistere, fa soffrire.
Se vi va, leggete e recensite, ricambierò la visita!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eve spostò la mano sul copriletto per tre volte, prima di capire che Ewan non era lì.
Si alzò di scatto e accese la abat-jour sul comodino, e i suoi sospetti si rivelarono fondati: nella stanza c'era soltanto lei.
-Sono solo le otto!- esclamò, irritata. In quel periodo si comportava in maniera davvero strana. A ben pensarci tutto era iniziato con l'arrivo della nuova tata...
Strinse gli occhi. Era chiaro.
"Come ho fatto ad essere così cieca?!" si domandò "Eppure tutte le mie amiche mi hanno parlato della crisi di mezza età! Se ne trova una giovane per sentirsi sicuro si sè"
Crisi di mezza età o no, quella ragazza doveva andarsene. Subito.
Scese le scale con aria battagliera, ma Ewan non era in casa. Non c'era neanche un biglietto sul bancone della cucina, come invece era di solito quando usciva presto.
Si lasciò cadere su una sedia e si resse la fronte con una mano. Non era preparata a tutto questo. Per niente.

Catherine porse ridendo un fazzoletto di carta a Clara, a cui era colata la crema di pistacchio sul mento.
Lei, la ragazzina ed Ewan erano seduti sul bordo della grossa fontana al centro della piazza in cui si trovava la pasticceria più buona di tutta la città e si stavano gustando tre brioches al pistacchio.
Il sole che splendeva nel cielo terso rendeva tutto luccicante, e l'aria profumava di fiori, dolci e acqua.
Clara lanciò un'altra briciola ai pesci della fontana, che si affollarono subito intorno alla scaglietta galleggiante e la fecero sparire nelle loro bocche tonde.
La luce creava dei meravigliosi riflessi rossi sui capelli scuri di Catherine, e i suoi occhi ridenti luccicavano. Ewan la guardava incantato, pensando al loro bacio. Come doveva dirlo a Eve e alle bambine?
Perchè l'avrebbe fatto. Non riusciva più a nascondere i suoi sentimenti. Non quando erano così forti.
-Papà! Sta aprendo il negozio rosa!- urlò improvvisamente Clara, indicando una vetrina.
Si trattava di un negozio per ragazze, che vendeva qualunque cosa fosse rosa.
-Bellissimo!- esclamò Catherine -Dai, andiamo a vederlo!-
Clara individuò subito delle cose che voleva provarsi, e sparì nel camerino.
Ora che erano da soli, Ewan voleva affrontare il discorso:-Senti, vorrei parlarti un attimo.-
Lei apparve triste:-Sì, certo.- sussurrò.
-Perchè questa voce?- domandò lui, sorpreso.
-è chiaro: adesso tu mi dirai che hai sbagliato, che mi hai baciata solo per rassicurarti sul tuo fascino, che non conto niente.- abbassò lo sguardo.
Lui non riuscì a trattenersi, vedendola così triste e affranta, e la baciò.
Quando si separarono, Clara era davanti a loro, sbaloridita, con una gonna in mano.
-Tesoro!- esclamò Ewan, balzando in piedi.
-Oddio...- sussurrò Clara -Io..io non ci posso credere.-
-Lo so, lo so che in questo momento mi considererai una stronza e poi...-
-No, no.- la interruppe la ragazzina -Non penso che tu sia una stronza. Sono solo sorpresa. Pensi di lasciare la mamma?- domandò poi, a Ewan.
-Credo di sì.- disse lui.
Sia Catherine che Clara lo guardarono senza parole.
-C...cosa?- balbettò Catherine.
-Non so se tu mi vorrai, ma io non posso mentire al mio cuore. E, Clara, voglio che tu sappia che non è colpa sua. Io e la mamma non ci trovavamo più bene insieme da tempo.-
-Ma è ovvio che io ti voglio, solo ho paura che tu stia facendo una scelta troppo affrettata.-
-No. Io non la amo, Catherine. Amo te.- rispose lui.
-Ma..ma..-
-Non c'è nessun ma. Non posso stare male in questo modo, e continuare a cercare di cambiare le cose.-
Lei lo abbracciò:-Io ti voglio. Ora, sempre. Nel bene e nel male.-
Clara tossicchiò, e i due si voltarono immediatamente verso di lei, trepidanti, in attesa del suo giudizio.
-Papà, può sembrare strano, ma io sono felice. Non si può ignorare un vero sentimento. Però, voglio che tu e Catherine lo diciate alla mamma al più presto. Non puoi continuare a mentirle.-
Ewan annuì, sapendo che Clara aveva ragione:-Lo farò oggi.- disse infine.
  
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