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Autore: yukikofairy    07/02/2010    6 recensioni
30 ottobre. Notte di Halloween. Eravamo io e Danger, chiamato anche Joe Jonas, a casa mia. Kevin era con la sua ragazza, a dicembre moglie, e Nick era rimasto a casa con i suoi. Avevamo deciso di guardare un film horror, tanto per ridere un pò. Ci guardammo, un pò impauriti. Il rumore continuava. Sarebbe stata una cosa normale, se in casa ci fosse stato qualcuno oltre a noi... ma purtroppo non c'era nessuno... One_Short su Jemi...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Che dire è la mia prima one_shot che pubblico. Sto già lavorando ad una storia con più capitoli, sempre sui Jonas. Ho deciso di scrivere su una coppia che adoro. Jemi. Spero vi piaccia e un commento, ovviamente anche un consiglo per migliorare, farebbe molto piacere. Ora vi lascio alla storia.
Baci Thrix.





                                        Halloween...

-Aaaaaaaaaaahhhhh-

Mi girai di scatto spaventata, per poi scoppiare a ridere subito dopo. La scena che mi si presentava davanti era favolosa.
Ormai tutti sapevano che uno dei ragazzi più famosi d'America non era altro che uno dei ragazzi più divertenti del mondo.
-Ecco a voi il grande Danger... urlare per uno zombie!!-
Esclamai fra una risata e l'altra. Il "coraggioso"  Joe mi tirò una cuscinata, che schivai per un soffio.
 Stavo per contraccambiare, quando un rumore proveniente dal piano di sopra, ci fece sobbalzare.
Ci guardammo, un pò impauriti.
Il rumore continuava.
Sarebbe stata una cosa normale, se in casa ci fosse stato qualcuno oltre a noi... ma purtroppo non c'era nessuno.
-La serata adatta eh... -
Sussurrai non riuscendo ad utilizzare un tono di voce normale.
30 ottobre. Notte di Halloween.
Eravamo io e Danger, chiamato anche Joe Jonas, a casa mia. Kevin era con la sua ragazza, a dicembre moglie, e Nick era rimasto a casa con i suoi.
Avevamo deciso di guardare un film horror, tanto per ridere un pò. Adoravamo vedere i film insieme, soprattutto quelli di paura perchè avevamo la stessa ironia.
Facevamo battute per tutto il film. Anche se in questo caso Joe aveva avuto paura.

-Demi... che ne dici? Andiamo a vedere? -
Chiese guardandomi. Io annuii, ansiosa. I rumori persistevano.
Ci alzammo dal divano e io mi diressi verso le scale.
Le scale... un brivido mi scese lungo la schiena. In tutti i film horror che si rispetti ci sono sempre e ripeto sempre le scale!
Mi girai verso Joe, visto che ancora non era accanto a me e per un secondo dimenticai la paura.
Al suo posto venne la certezza di avere un amico stupido...
Il famigerato cantante stava venendo verso di me, con un pupazzo a forma di cane in mano, preso chissà dove.
-E di grazia... si può sapere cosa ci faresti con un cagnolino?-
Lui sorrise furbescamente.
-Lo tiro a chiunque stia interrompendo la nostra serata-
Esclamò dandomi un bacio sulla guancia, per poi iniziare a salire le scale, lentamente.
Sentii le guancie scaldarsi. Sperai con tutto il cuore che Joe non l'avesse visto.
Lui, Kev e Nick erano i miei migliori amici, ma non so perchè quando Joe mi toccava, arrossivo e il mio cuore iniziava a battere velocemente.

Scossi la testa incredula per quello che stava pensando e lo seguii. Arrivati al piano di sopra, capimmo che quei rumori provenivano da camera mia.
Stavamo per entrare, quando Danger si girò a guardarmi.
-Non è che mi vuoi fare uno scherzo?-
Lo guardai incredula. E' vero che sono un'attrice, ma non così brava da fingere il terrore che avevo stampato in faccia.
-Joseph! Smettila di dire stupidaggini e apri!-
Esclamai spingendolo forse un pò troppo forte perchè spalancò la porta semiaperta con la spalla, finendo in camera.
-Joe!!- mi precipitai nella stanza da letto. Se c'era qualche mostro, o più probabilmente un ladro, lo avevo già condannato a morte sicura.
Accesi la luce e lo trovai a terra che si lamentava, con il pupazzo in mano.
Sorrisi per poi guardarmi subito attorno, alla ricerca della fonte del rumore.
Non appena vidi cos'era iniziai a ridere come una scema.

Tutto quello spavento per la mia chitarra!
Involontariamente l'avevo appoggiata male e ora batteva contro il muro.
Non appena se ne accorse anche Danger, si alzò di scatto e mi si avvicinò serio.

-Cioè mi hai fatto prendere un accidente per una chitarra?...-
Oddio... indietreggiai, pronta alla fuga.
-Ma io non lo sapevo... non nè avevo idea...-
-E' meglio per te se scappi e anche molto velocemente...-
Iniziai a correre per casa, seguita da un Jonas psicopatico. Ovviamente lui era molto più veloce di me.
Stava per afferrarmi in soggiorno, quando all'improvviso diventò tutto buio.
-Aaaaaahhhh-
Questa volta ero stata io a urlare. Finii con un tonfo sordo sul tappetto, per essere subito schiacciata dal peso piuma di Joe.
-Ahi!!!- urlai dandogli una gomitata, involontariamente. Joe si spostò da sopra di me e io ringraziai il cielo che fosse tutto buio.
Sentivo le guance andare a fuoco. Cercai di guardarmi intorno, ma non si vedeva assolutamente niente.

-Joe mi sa che è saltata la corrente! Te hai il cellulare in tasca? Cosi mi fai luce mentre io cerco il contatore.-
Silenzio. Nessuna risposta. Il cuore iniziò a battermi più forte.
-Dai stupido rispondimi!- niente -JOSEPH ADAM JONAS-
Una risata non molto lontana da me interruppe l'odioso silenzio.
Improvvisamente Joe accese il cellulare e se lo mise sotto al viso, dandogli un'aria spettrale.

-Io ti ammazzo!-
Urlai scagliandomi contro di lui. Purtroppo fu più veloce di me e facendomi finire distesa sul pavimento, iniziò a farmi il solletico.
Volevo allungarmi per strozzarlo, e credetemi lo avrei fatto, ma non riuscivo a muovermi.
L'unica cosa che ci illuminava era il cellulare dello stupido, finito per terra accanto a noi.
Non vedevo benissimo i suoi lineamenti, ma più o meno riuscivo a delineare il suo viso.
Il suo bellissimo viso. Le mie risate, per colpa del solletico, aumentarono quando mi resi conto di quello che stava pensando.
Non potevo assolutamente pensare quelle cose del mio migliore amico.

Non dovevo...
Dopo poco finalmente smise di farmi il solletico. Continuai a ridere per un pò.
-Te.. te... TE la farò pagare!-
Sussurrai, non riuscendo a parlare con tono di voce normale. La pancia mi doleva per via del troppo ridere.
-Uuuuuuuh che paura!!- stava sorridendo. Quando ero andata verso Danger, lui era finito sopra di me.
Così, in quel momento ci trovavamo a pochi centimetri di distanza.
All'improvviso diventò serio, ma il suo sguardo sembrava dolce.
Dolce?
-Joe?-
Non capivo cosa stava facendo. Si avvicinava sempre di più. Il suo sguardo si spostò più in basso.
Perchè stava fissando la mia bocca?
Un brivido mi corse lungo la schiena.
-Si?-
Sussurrò come risposta, prima di sfiorare impercettibilmente le mie labbra.
Sussultai al tocco e forse per questo motivo lui si ritrasse immediatamente.

-Demi scusa io... non volevo... -
Era agitato. Molto agitato. Non capirò mai dove presi il coraggio, nè come feci, ma lo attirai a me e lo baciai.
Sgranò gli occhi stupito, per poi sorridere contro le mie labbra e ricambiare il bacio.
Sentii il mio cuore accellerare e mi stupii che non scoppiasse.
Se il mio cuore stava per esplodere, il mio cervello era proprio partito.

In quel momento contava solo lui. Fu un bacio dolce, bellissimo...
-Demi!!-
Mi alzai di scatto, dando una testata a Joe. La porta si aprì ed entrò mio padre.
-Perchè è tutto buio?- esclamò andando verso il contatore e riaccendendo la luce.
Si girò verso di noi e ci guardò sospettoso, anche per via delle nostre facce che potevano essere benissimo scambiate per pomodori.

-Papà ciao! E' andata via la luce e stavamo andando ad accenderla- Dissi -ma hai fatto prima te!-
Andai verso di lui, cercando di mascherare il mio imbarazzo. Lo abbracciai cercando di perdere tempo, per far passare il rossore.
-Mi sa che ora è meglio che vada a casa.- annunciò Joe prendendo il giacchetto e dirigendosi verso di noi
-Arrivederci signor Lovato-
Gli strinse la mano e lo accompagnai all'uscita.
Socchiusi la porta d'ingresso per non essere vista da papà e rimanemmo nel vialetto, in silenzio.
Non sapevo cosa dirgli.

Non sapevo cosa aveva significato per lui quel  bacio...
-Demi...- alzai gli occhi, aspettando che continuasse il discorso.
-Ecco io non so per te come è stato ma per me è stato... stupendo...-
Sgranai gli occhi incredula. Come era possibile che uno dei cantanti più desiderati dalle ragazze si interessasse a me?
E' vero che era il mio migliore amico ma era comunque... strano.
Lo abbracciai e quando sentii le sue braccia avvolgermi, chiusi gli occhi.
Rimanemmo per un pò così ignari dello scorrere del tempo, fino a quando mio padre non mi chiamò da dentro casa.

Ci staccammo di malavoglia.
-Devo andare piccola. Sennò tuo padre mi uccide.-
Sorridemmo entrambi. Mi dette un bacio a fior di labbra, per poi sparire nel buio della notte salutandomi con la mano.
Mi detti un pizzicotto per essere certa di essere sveglia mentre entravo in casa ridendo.
Ora si che era tutto perfetto...







  
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