Anime & Manga > Rossana/Kodocha
Segui la storia  |       
Autore: Ili91    08/02/2010    4 recensioni
La storia è ambientata nei primi anni dell'1800 in Inghilterra. Sana è una nobile sposata con Naozumi, ma suo marito una notte viene assassinato. E se di risolvere il caso si occupasse Akito, che sviluppo prenderebbe la storia? Sana riuscirebbe a trovare l'amore che non ha avuto in cinque anni di matrimonio con Nao?
Genere: Mistero, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith, Un po' tutti | Coppie: Sana/Akito
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Omicidio di un nobile - XXVI capitolo Omicidio di un nobile

Premessa (IMPORTANTE!): Tagliamo la testa al toro: Lo/la chiamo “assassino” punto e stop. Altrimenti complico la vita a voi e a me.
Scusate il ritardo, ma mercoledì scorso ho avuto la simulazione della terza prova e ho dovuto studiare tantissimo i giorni precedenti per cui non sono potuta andare al computer e poi venerdì mi sono pure ammalata e solo oggi ho potuto riprendere a scrivere.

XXVI

L’assassino sbatté con rabbia una delle camicie appartenuta a Shinichi sul letto della camera di quest’ultimo e di sua moglie sopra a tutte le altre che vi aveva lanciato. Aveva rivoltato l’indumento, ma nemmeno in quello c’era il pezzo di stoffa strappata che tanto cercava. Né tirò fuori un’altra - l’ultima - dal vecchio comò presente nella stanza, ma nemmeno in quella c’era ciò che gli interessava. Deluso e frustrato passò ai pantaloni e a tutti i capi di vestiario presenti nella stanza, ma la ricerca fu vana. Possibile che la stoffa fosse proprio negli indumenti che aveva indosso il giorno dell’omicidio? No, decise subito dopo, erano stati sporcati di sangue e non si seppellisce una persona con gli abiti conciati in quel modo.
E se fosse…?
Sì, magari per il funerale gli avevano fatto indossare i vestiti in cui c’era dentro la prova che lo inchiodava. Sarebbe stato davvero fortunato in questo caso, anche se in questo modo non sarebbe mai stato sicuro di essere in salvo. Le persone che lo conoscevano bene avrebbero potuto arrivare a lui senza problemi se la prova fosse stata ritrovata. No, non avrebbe smesso di cercare finchè la sua ricerca non avesse dato i suoi frutti.
Nel corridoio risuonarono improvvisamente dei passi che gelarono il sangue nella vene all’assassino. Con passo felpato si avvicinò alla porta posizionandosi in modo che se fosse stata aperta lui non sarebbe stato scoperto. Ascoltò con terrore i passi che si avvicinavano e sospirò di sollievo quando oltrepassarono quella camera per proseguire verso una più lontana. Poi l’assassino sentì qualcuno aprire una porta e richiuderla subito dopo. Quando nel corridoio ripiombò il silenzio, sistemò in fretta i vestiti come li aveva trovati, aprì la porta e si affrettò ad allontanarsi.

Era sera inoltrata quando Hisae finì il suo lavoro e poté ritirarsi. In verità dalla morte di Shinichi faceva del lavoro in più per non avere il tempo di pensare.
Di pensare, già.
A lui.
Shinichi.
Erano stati insieme così poco e non era neanche molto tempo che si conoscevano, ma lei l’aveva amato fin da subito. Perdutamente.
Ma glielo avevano portato via.
Una lacrima trattenuta da troppo ore tracciò una scia bagnata sulla sua guancia.
Perché Shinichi? Perché?
Che cosa aveva fatto suo marito per meritarsi una simile sorte? Hisae aveva sentito alcuni della servitù parlare. Secondo loro questo omicidio aveva a che fare con quello del conte Kamura e l’assassino era lo stesso.
Era proprio così? Shinichi centrava qualcosa con quella storia? Aveva scoperto qualcosa? Perché non glielo aveva detto, allora? Non si fidava o non voleva metterla in pericolo?
Mentre le domande la tormentarono, Hisae si era cambiata e aveva indossato la camicia da notte. Si rifugiò tra le coperte, ma prima di sdraiarsi e posare la testa sul cuscino, tirò fuori da sotto di esso una camicia malconcia e sporca di sangue. Con il dorso della mano si asciugò le lacrime e strinse a sé l’ultimo indumento indossato da suo marito. Le sembrava di sentire ancora il suo odore e quindi di avere ancora il suo amore vicino, lì con lei. Primo o poi avrebbe dovuto farlo, ma per il momento non voleva separarsene.

Una settimana dopo
Lady Sana Hayama stava per commettere un omicidio.
Oh, sì. Se quella vipera appiccicosa non si fosse allontanata da Akito di almeno tre metri l’avrebbe spostata a forza e poi uccisa con le sue mani.
Era passata poco più di una settimana da quando era convolata a nozze e sua cognata Natsumi aveva dichiarato che era giunta per lei l’ora di partire e tornarsene a casa sua. Per salutare degnamente la nuova amica, Sana aveva deciso di assoldare dei musicisti e fare una piccola festa a cui avrebbero partecipato solo gli ospiti presenti in casa e lei ed Akito, naturalmente. La festa si teneva proprio quella sera ed ora Sana stava osservando il conte e Lady Takaishi ballare in mezzo alla sala un valzer*. Sana si trovava in un angolo dall’altra parte della sala e da quella distanza non sembravano vicini più del consentito però riusciva lo stesso a vedere quella vipera che civettava con suo marito. E di certo non era la prima volta che l’aveva vista farlo. No, anzi, era da ben una settimana che la vedeva avvicinarsi, ridacchiare o fingere interesse per ogni singola cosa che usciva dalla bocca di suo marito. All’inizio le pareva seccato dalla situazione, ma ora cominciava a sospettare che quella donna cominciasse a piacergli e non disdegnasse le sue attenzioni.
Poco dopo la vide ridacchiare per qualcosa che suo marito aveva detto e Sana non poté fare a meno di accigliarsi e fulminarla con lo sguardo. Eh, sì, se gli sguardi potessero uccidere, Lady Fuka Takaishi sarebbe morta proprio in quel momento.
- Gelosa? - le chiese la sua amica Asako, apparendo alle sue spalle.
- Non capisco di cosa tu stia parlando. -
- Oh, su, Sana, non mentirmi. Si vede lontano un miglio che non sopporti di vedere Lady Takaishi provarci con tuo marito. -
- E’ vero, ma solo perché non voglio che Akito mi tradisca e sotto il mio naso per di più. Non sono affatto gelosa, figurati. Che vuoi che me ne importi? - dichiarò senza staccare nemmeno per un istante lo sguardo dalla coppia situata nell’altro lato della stanza.
- Sana, l’altra volta non t’importava più di tanto perché non provavi niente per Lord Kamura ed ad essere ferito era solo il tuo orgoglio, mentre questa volta sembri molto interessata. Comunque secondo me non devi preoccuparti, a tuo marito non importa niente di Lady Takaishi. Sei l’unica ad interessargli. -
Il valzer si concluse in quel momento e Akito si separò dalla viscontessa per raggiungerla, ma venne preceduto da Lord Takaishi che le chiese di ballare e le impedì di rispondere all‘amica. Sana decise di accettare soprattutto dopo aver visto l’espressione non proprio felice del marito. Il visconte non le piaceva molto, ma un ballo non avrebbe nuociuto a nessuno. Prese la mano che le porgeva e si lasciò trasportare verso il centro della sala.

Akito guardava con disappunto la moglie e il visconte ballare insieme. Era il secondo valzer della serata e ci teneva a ballarlo con lei. In verità la danza non gli piaceva molto e di certo era un ballerino appena accettabile, però non gli sarebbe dispiaciuto poter stringere sua moglie tra le braccia… ed invece era costretto a vederla vicino a quel tipo.
Non che gli interessasse, certo. Non l’amava e non l’avrebbe mai amata. Lui non voleva amare proprio nessuno. Mai.
Sbagliava o la mano del visconte aveva stretto con più forza la vita di Sana?
Lady Takaishi gli si avvicinò di nuovo e lo distrasse dai suoi pensieri. Vedendola accanto a sè, trattenne a stento un sospiro di frustrazione. Che le era preso da una settimana a quella parte? Non faceva altro che flirtare con lui e lui era stanco di averla intorno ogni secondo. Uffa, almeno gli fosse stata utile per scoprire l’assassino dello stalliere e del conte. Se sopportava la sua noiosa e asfissiante presenza era solo per questo e voleva che ne valesse la pena. Pensava che se fossero entrati più in confidenza gli avrebbe raccontato cose che altrimenti non gli avrebbe detto.
Questo nmon significava che avesse intenzione di tradire Sana. Anche durante tutte le relazioni che aveva avuto precedentemente era sempre stato fedele alla donna con cui stava al momento, per quanto di poca importanza fossero le sue storie. Non ne aveva mai tradita nessuna e di certo non voleva cominciare a farlo con sua moglie, soprattutto non con la persona che gli stava accanto al momento.
Akito si guardò intorno nella sala alla ricerca di un’ancora di salvezza. Morire di noia non era nei suoi programmi. L’uomo notò l’amica di Sana sola e gli venne un’idea. - Perdonatemi, Lady Takaishi, ma mi sono reso conto che Miss Kurumi non ha ancora ballato ed è mio dovere rimediare a questa mancanza. - Senza dare alla donna il tempo di ribattere, si allontanò da lei e raggiunse l’altra. Le chiese di ballare, anche se il ballo era già a metà esecuzione. La giovane donna sembrò capire la sua situazione perché sorrise comprensiva e accettò il suo invito.

* Fra parentesi… il valzer era il ballo più scandaloso dell’epoca. Si ballava, ma dalle più antiquate matrone veniva definito sconveniente.

Spazio autrice: Mentre scrivevo il pezzo di Hisae mi sentivo tremendamente in colpa. Voglio scusarmi perché il capitolo è corto e fa pure pena. Spero non vi sia dispiaciuto troppo.
E ora i ringraziamenti:

Deb: Ciao, Deb! Grazie per aver segnalato la mia storia Deb, quello che hai detto della mia fic mi ha fatto molto piacere. Penso che appena avrò tempo scriverò quel capitolo a target rosso e vedrai che tra qualche capitolo ti vedrai mentre fai fuori Fuka... ih,ih... mi è venuta un'ideuccia!!!
Oh, beh... credo che Sana in questa occasione non aveva speranze di vincere... vedi, era da molto tempo che non tirava di scherma, mentre Akito è allenato ed è stato di sicuro allievo dei migliori maestri di scherma. Ma vedrai che Sana si prenderà la sua rivincita e ho già deciso quando! Scusa per il ritardo del capitolo! Tutta colpa della scuola e dell'influenza...uffa! Al prossimo chappy! Kiss

Oo_Stefania_The_Best_Oo: Ciao! Grazie per tutti i complimenti che mi hai fatto in tutte le recensioni che mi hai lasciato! Beh, credo che Akito si sia stupito parecchio vedendo la moglie in quello stato, ma non gli è dispiaciuto per niente! Mi dispiace di averti fatto aspettare tanto questa volta... spero di riuscire a postare sabato, ma non te lo assicuro perchè sono piuttosto impegnata questa settimana. Per la recensione di "Conflitti interiori"... è bello sapere che quello che scrivi fa provare una qualche emozione! Per quanto riguarda chi ha chiuso la porta... è stata la persona che era con Sana in quel momento che li ha lasciati soli! Grazie per i complimenti a "COnflitti interiori" e "Una vacanza per dimenticare". Al prossimo chappy! Kiss

Cicci89: Ciao, cara! Eh, sì. Figurati se Akito perdeva tempo! Anche io mi sono divertita parecchio con la scena della lotta... meglio che non ci penso ad Akito in quello stato...! E' colpa mia se siete saltati a quella conclusione con il sesso dell'assassino, ma ora spero di aver sistemato il problema. Purtroppo Fuka continuerà a rompere e a rompere e a rompere... non sa fare altro! Si renderà utile prima o poi...? Forse sì! Al prossimo capitolo! Kiss

Tin_Tin: Ciao! Sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto! Scusa il ritardo! Al prossimo capitolo! Kiss

Delichan123: Ciao! Vedrai che prima o poi ci arriverai! Uhm, bella osservazione la tua... sì, potrebbe anche essere. Mi piace il nomignolo che gli hai affibbiato... Taka Taka... è carino!!! Ehm, a quanto pare ci ho messo un pò ad aggiornare... per favore non uccidermi...!!! Al prossimo chappy! Kiss

Grazie per le recensioni!

Grazie per le visite, le preferite e le seguite!

Al prossimo capitolo!
Ilaria





   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Rossana/Kodocha / Vai alla pagina dell'autore: Ili91