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Autore: luxu2    14/02/2010    2 recensioni
Laura, lasciata dal marito, decide di cambiare vita e se ne va negli States per un anno ad imparare l'inglese lavorando per un'agenzia che seleziona ragazze alla pari per i vips. Le opportunita' sono parecchie e lei si immagina gia' da Robert Redford. Invece la mandano a casa dei due fratelli Leto.
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Laura'
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epilogo

Ormai io e Jared stiamo insieme da più di un anno. Nostro figlio, Joseph Christopher, ha due mesi e dei bellissimi occhi grigio-azzurro leggermente più' scuri di quelli di Jared.
Dopo la breve vacanza in Italia per conoscere la mia famiglia, siamo tornati a casa nostra. Jared ed i ragazzi hanno lavorato ad un nuovo disco, mentre la mia pancia cresceva ed io diventavo una balena. Jared ha voluto che continuassi con le lezioni di italiano, a cui si è unito anche Shannon. Mi ha detto di volerlo imparare per ampliare la sua cultura, ma io lo so che lo fa per Cristina. Come ripete sempre a Jared, quando crede che non li senta, è per non fare brutta figura con il padre di lei come Jared con il mio. In verità', Jared ha conquistato positivamente mio padre, anche se non lo ammetterebbe mai.
Il giorno che e' nato JC (come lo chiamiamo amorevolmente in casa) c'è' stato il panico. Mi sono svegliata alla mattina alle cinque con le contrazioni piuttosto forti. Avevo dormito piuttosto male e credevo che fosse colpa della cena messicana della sera prima; invece era mio figlio che aveva deciso di venire al mondo con quindici giorni di anticipo sulla data prevista del 23 dicembre. Ho aspettato un pochino che passassero i dolori e sono andata in bagno senza svegliare Jared. Ovviamente, in bagno, mi si sono rotte le acque e sono riuscita ad inzuppare il pavimento. Ho lanciato un urlo che hanno sicuramente sentito anche i vicini di casa. Il primo ad accorrere è stato Shannon che, ancora assonnato, è scivolato ed ha picchiato la testa contro le piastrelle del pavimento. Jared si è presentato stiracchiandosi pacificamente, per poi riscuotersi alla vista di Shannon che si teneva la testa e di me che mi tenevo la pancia.
"Che succede ragazzi?" ci ha domandato candido come un agnellino. Ovviamente, in quel momento, gli ho impartito una discreta lezione di insulti in italiano e Shannon ha rincarato la dose a modo suo dandogli un calcio in un ginocchio. Morale: all'ospedale ci ha accompagnati il povero Tomo, che abbiamo buttato giù dal letto, visto che nessuno di noi tre era in grado di guidare.
In sala parto Jared è riuscito a svenire e l'ostetrica, quasi, lascia perdere me per soccorrere lui.
Per fortuna JC è nato senza problemi e, dopo un paio di ore, erano tutti con il naso appiccicato al vetro della nursery a guardare il piccolo: Jared con un cerotto in fronte e zoppicante, Shannon ancora un po' stordito dalla botta in testa (quando siamo arrivati a casa ho verificato che non si fossero crepate le piastrelle del pavimento), e Tomo che frignava come un bambino.
Erano talmente tutti presi a rimirare JC, che ho dovuto chiamare io la madre di Jared per dirle che era nato il suo nipotino.
I miei avevano preso il primo aereo ed avevano passato una settimana con noi dopo la nascita di JC. Mio padre si era lamentato per il fatto che, al telefono, non avesse capito bene cosa gli stesse dicendo Jared. Poi, quando ha visto JC, si è commosso ed ha abbracciato Jared.
Ora sono a casa dei miei con JC che dorme nella vecchia culla di vimini di famiglia. Non perché è mio figlio, ma è veramente un gran bel bambino: è pacioccone perché ha ereditato l'appetito di suo zio, ha un bel nasino, la bocca piccola, i capelli scuri che stanno in piedi senza gel e due grandi occhi grigio-blu. Da grande sarà un rubacuori come suo padre ed io sarò una madre tremendamente gelosa.
Mi giro e guardo verso il televisore acceso. Sono sintonizzata su MTV e stanno per trasmettere un'intervista ai 30 Seconds to Mars dagli studi di Milano: ecco che li stanno presentando. Cristina è al mio fianco.
"Mamma corri." chiamo mia madre che si accomoda vicino a me e Cristina sul divano.
"E' già iniziato? Stai registrando vero?" mi domanda ansiosa.
"Sì mamma." dico spazientita. Mio padre ci raggiunge e si accomoda sulla poltrona dopo aver dato un'occhiata nella culla di JC.
Eccoli che li stanno presentando. Si intravede Emma che spunta da dietro le quinte e mi scappa un sorriso: efficiente come sempre. Parte in sottofondo il nuovo singolo, che anticipa il disco che uscirà a primavera, ed i 30STM fanno la loro comparsa nello studio. Jared, con Linda per mano, entra per ultimo. Elisabetta sorride vedendoli e, molto professionalmente, li saluta tutti e quattro (hanno portato anche Tim). Jared, per fare lo splendido e farmi capire che non ho sprecato tempo inutilmente, saluta il pubblico in italiano.
"Ciao MTV!" esclama.
Elisabetta è stupita. "Non sapevo che avessi imparato l'italiano." dice sorridendo.
Jared si siede assieme agli altri e si porta Linda sulle ginocchia "Oh, io non molto bravo." Linda lo guarda e poi afferra il microfono di Jared "La sia Laula si incassa tanto con Jay." i ragazzi scoppiano a ridere. Linda ha ormai un anno e mezzo ed una parlantina terrificante, unita ad una discreta mania di protagonismo, specie da quando ha conosciuto il cuginetto.
"E questa bella bambina?" domanda Eli.
Jared sorride "Lei è Linda. La piu' piccola Echelon. Mia nipote." Linda ribatte subito "Quando sposelai la sia Laula." Non riesce ancora a pronunciare la R e la Z correttamente.
Shannon, Tomo e Tim ridacchiano divertiti e poi Shan prende in braccio Linda per togliere d'impiccio Jared.
"Stai facendo allenamento con lei per quando crescerà tuo figlio?" domanda Elisabetta.
"JC è più bravo." ribatte Shannon. Linda si gira e gli fa una linguaccia.
"Che nome è JC?" domanda Eli curiosa.
"Non sapevamo che nome scegliere, così Laura ha deciso per Joseph Christopher, che poi sono il mio secondo nome e quello di mio fratello." è passato inesorabilmente all'inglese.
Elisabetta ride "Vedo che le lezioni di italiano non funzionano tanto bene." Jared sorride imbarazzato ed annuisce.
"Shannon parla meglio." ok ci riprova.
"E come mai impara l'italiano anche lui?"
A Jared si accende la lucetta di bastardaggine negli occhi "Per un'amica di Laura." poi si gira verso suo fratello "Shan saluta. Ti guarda sicuro."
Shan saluta timidamente con la mano e lancia un bacio alla telecamera. Cristina è rossa come un pomodoro e si agita sul divano.
"Possiamo sapere il nome della fortunata?" domanda Elisabetta.
"No, top secret." dice Jared.
"Foltunata mica tanto." ribatte Linda.
Ora Elisabetta porta la sua attenzione sulla bambina. "Perché mica tanto?" domanda sorridendo.
Linda afferra il microfono con la disinvoltura di chi ha già affrontato parecchie interviste. "Pelche' poi va via anche lei come la sia Laula.".
"Ti manca tanto la zia?" domanda Eli dolcemente.
"Non tanto lei, pelò Jay si'." e fa gli occhi dolci a Jared che si scioglie. Io mi offendo un pochino. "Ma guarda che sfacciata." dico.
"Tutta tuo fratello." borbotta mio padre dalla poltrona.
Elisabetta riprende con le domande. "E come mai sei venuta qui a Milano con Jared?"
"Pelchè poi andiamo a complale un gioco." dice innocentemente. Jared la deve piantare di viziarla così.
L'intervista riprende e, finalmente, parlano del nuovo singolo e del disco in uscita.
"Non farete nessun tour promozionale?" domanda.
"Poche date e quasi tutte in Europa. Per stare vicino all'Italia." risponde Jared.
Shannon gli mette un braccio sulle spalle "Non riesce a stare lontano da JC e Laura troppo tempo."
"Da quando sei padre cos'è' cambiato nella tua vita?"
Jared sorride "Niente direi: dormo poco alla notte, mangio quando capita e continuo a sopportare mio fratello." tutti scoppiano a ridere "No, a parte gli scherzi, credo di essere un padre modello. So cambiare i pannolini, gli do' il biberon e gli canto le canzoni per farlo dormire."
"Peccato che non dorme granché."
Ribatte Shannon.
"Quando sarete in tour Laura e JC staranno in Italia o verranno con voi?"
"Laura farà qualche tappa per visitare le capitali europee. JC lo lasciamo dai suoi genitori." risponde Jared.
"E io lo faccio giocale." ribatte Linda.
L'intervista continua ancora per un po' e, prima della pubblicità, mentre Jared risponde ad una domanda, Linda lo tira verso di sè e gli sussurra qualcosa all'orecchio. Jared sorride "Un momento." dice alla piccola.
Linda si infervora "Ma mi scappa!" ora ha alzato la voce in modo imbarazzante ed in diretta nazionale.
Elisabetta, che sta parlando con Shannon, si gira "Che succede?" domanda.
"Piccola emergenza." sorride Jared alzandosi ed accompagnando Linda verso Emma.
Elisabetta procede con le domande e poi manda la pubblicità.
Sul divano di casa mia scoppiamo tutti a ridere. "Tua nipote sembra nata per stare sotto i riflettori." osserva Cristina.
"Già. Questa intervista finirà di sicuro su youtube. Osservo io."
Sento un borbottio dalla culla: JC si è svegliato. Ci affacciamo tutti quanti e lui ci sorride "Ciao biscottino della mamma." Mio padre non gli lascia neppure il tempo di stiracchiarsi che lo prende subito in braccio.
"Ciao Giuseppe. Non fai un sorrisino al nonno?" lui preferisce chiamarlo con la forma italiana del suo nome. Era anche il nome di mio nonno, infondo, e lui ne va orgoglioso: è per questo motivo che ora Jared gli sta così simpatico. Non gli dico niente e sorrido.
"Cerca di insegnargli l'italiano, perché io sono troppo vecchio per imparare l'inglese." e comincia a girare intorno al tavolo canticchiando per JC.
"Sarà meglio che gli prepari il biberon. Se si è svegliato è perché ha fame." dico mentre mi alzo e mi dirigo in cucina.
Cristina mi segue ed io le faccio la domanda che mi frulla in testa da qualche ora "Allora? Hai deciso se parti con noi?"
"Direi di si'. Shan mi ha chiesto di venire in America con voi. Ha detto che mi vuole presentare a sua madre."
"Oh, aspettati subito la richiesta di un nipotino anche tu. Constance adora fare la nonna." le dico ridacchiando.
"Mi spiace lasciare mio padre qui da solo però."
"Cri, tua madre non c'è' più da molti anni ormai. Lui è adulto e se la sa cavare benissimo. E poi non vivevi già più a casa da un bel po'." osservo.
"Sì, però ero a pochi chilometri, non a migliaia."
"Non ti preoccupare. Ti può sempre venire a trovare e poi c'è Shan, e ci sono anch'io." sottolineo.
"Hai ragione. Mi farà bene cambiare un po' aria. E poi voglio conoscere tutti gli amici di Shan e Jared." gli ho raccontato di Brad, Colin e George.
"Ricordati che vieni in America per Shan: Colin e George sono già occupati e Brad non te lo consiglio."
"Uhm sì, forse hai ragione. Troppi figli." scoppiamo a ridere tutti e due. Poi Cristina riprende "Tua madre mi ha detto che domani hai la sentenza per il divorzio."
"Sì. L'avvocato mi ha detto che e' una pura formalita'. Devo solo firmare un paio di carte e sarò libera."
"E così Jared potrà sposarti. Credi che vi sposerete in Italia o in America?" domanda.
Io la guardo stupita. "Non credo che mi chiederà di sposarlo. Stiamo bene cosi'. E poi io ci sono già passata."
"Se Shan mi chiedesse di sposarlo accetterei al volo. Ho già pensato pesino ai fiori per la chiesa." dice con aria sognante.
Le sventolo una mano davanti alla faccia. "Pronto? Terra chiama Cri: ci sei? O ci fai?"
Cristina sospira "Credo tutte e due le cose. Però mi piacerebbe."
"Se vuoi quando tornano glielo dico." dico con noncuranza.
"Ma sei matta! Non lo fare!" rido alla sua faccia terrorizzata.
"Sei proprio fuori! Ma credi davvero che lo farei? Dopo che ha visto le nostre foto dell'asilo con te vestita da coniglietto?" ogni tanto tiro fuori la storia di quella foto. Shannon e Jared si sono fatti un sacco di risate a nostre spese.
"E tu che eri vestita da sposa a quattro anni?"
"Indecente, lo so." ammetto.
Ritorniamo in soggiorno e recupero JC per cambiargli il pannolino prima della poppata. Il mio piccolo biscottino beve il suo biberon tutto d'un fiato e poi ci delizia con un ruttino. Ora sta per crollare di nuovo addormentato.

(Jared POV)
Siamo all'ultima tappa europea del nostro tour. E' stata una vera mazzata e non vedo l'ora di ritornare a casa con Laura e JC. Oggi siamo a Parigi e Laura è venuta con noi. Ieri abbiamo visitato la città e ci siamo goduti una romantica crociera notturna sulla Senna.
Ora ci dobbiamo preparare per il concentro. Laura è dietro le quinte assieme ad Emma e Cristina. Anche lei si e' trasferita a Los Angeles con noi. Per ora stiamo tutti nella stessa casa, ma Shan mi ha detto che ha intenzione di comprare la villetta di fianco alla nostra che è in vendita. Mi mancherà mio fratello, ma me ne farò una ragione. Laura mi ha detto di non essere così tragico, visto che se esco dalla porta lo posso vedere. Però hanno diritto alla loro privacy ed io e Laura alla nostra.
In effetti non sono molto discreti nella loro intimità: una delle prime notti, sono sceso a bere un bicchiere d'acqua in cucina e loro erano sul divano che stavano, praticamente, girando un film porno. Io e Laura, al massimo, lo abbiamo fatto sulla lavatrice, ma dovevamo nasconderci da suo fratello: può darsi che JC lo abbiamo concepito lì sopra.
Laura ha ottenuto il divorzio 6 mesi fa. JC ha otto mesi e da qualche settimana ha iniziato a gattonare. Adora sua cugina Linda ed ha imparato a darle i bacetti, anche se lei si sposta schifata. Non vedo l'ora di rivedere il mio bambino e di potermelo coccolare tutto il giorno: mi è mancato molto in queste settimane di tour per l'Europa.
Bene, fra dieci minuti si va in scena. E' il momento di ricordare ai ragazzi il piano per la fine del concerto.
"Ragazzi, venite qui un momento." i tre entrano ed io chiudo la porta del camerino.
"Vi ricordate ancora cosa voglio fare prima dell'ultimo brano?" domando guardando in faccia tutti e tre, ma Shannon in particolare.
"Attacchiamo a suonare il ritornello di The Kill, tu coinvogli il pubblico a cantare con te, e poi succede quello che deve succedere." Shan ripete a memoria il piano.
"Perfetto! Tomo, mi raccomando, non metterti a frignare dall'emozione." dico al mio chitarrista.
"E se poi sviene o ti dice di no?" mi infilo velocemente una mano nella tasca dei pantaloni mentre parla Tim. Poverino, non e' cattivo, ma porta un po' sfiga.
"Non credo che succederà. So che non se lo aspetta, ma sento che andrà tutto bene." dico speranzoso.
"Andiamo che è ora. Il gruppo di supporto ha finito." mi dice Shan.
Usciamo dal camerino, do' un veloce bacio a Laura come porta fortuna e saliamo sul palco. Canto con tutta l'anima e faccio il mio solito spettacolo che esalta la folla.
Siamo all'ultima canzone: è giunto il momento. Guardo Shan e Tomo che mi strizzano l'occhio per augurarmi buona fortuna.
"Parigi!" l'urlo del pubblico mi da la carica giusta per quello che sto per dire. "Siamo all'ultimo brano e vorrei il vostro sostegno perché so che lo conoscete. Però prima vorrei presentare a tutti una persona per me molto importante: Laura, la madre di mio figlio." Emma, efficiente come sempre, la spinge sul palco. E' terribilmente imbarazzata e rimane immobilizzata quando i riflettori la illuminano. Io mi avvicino e la prendo per mano portandola al centro del palcoscenico.
"Questa è per te. So che è la tua preferita." le dico. Laura sorride imbarazzata. Tomo inizia a suonare. Canto la prima strofa normalmente, poi, durante lo stacco musicale prima della seconda, mi avvicino nuovamente a Laura e le prendo la mano.

...

What if I wanted to fight
Beg for the rest of my life
What would you do?
You say you wanted more
What are you waiting for?
I'm not running from you (from you)

Mi metto in ginocchio di fronte a lei per dare piu' enfasi alla cosa

Come break me down
Marry me, Marry me
I'm
not finished with you
Look in my eyes
You're killing me, killing me
All I want is you.
...

Laura mi guarda stupita mentre cala il silenzio. Hanno capito tutti bene. Shan smette di suonare, mentre Tomo mantiene un lieve sottofondo assieme a Tim.
Guardo Laura e, sorridendo, mi slaccio il cordino che tenevo legato al polso sfilando l'anello che tenevo nascosto. Lo prendo con due dita e glielo porgo sorridendo convincente. Lei sembra in black out e mi guarda con la bocca spalancata. Prendo di nuovo il microfono e ripeto la domanda "Vuoi sposarmi Laura?"
Dal pubblico parte un coro di "Digli di sì!". Laura si gira verso di loro come riscossa e poi mi guarda di nuovo. Ha le lacrime agli occhi e sorride "Sì. Ti voglio sposare." Le infilo velocemente l'anello all'anulare della mano sinistra, poi mi alzo in piedi e la bacio con passione davanti a tutto il pubblico. Shan fa partire una rullata e Tomo intona la marcia nuziale con la chitarra. Ora sì che posso considerarmi l'uomo più felice del mondo.

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Bene! Finito! Ho dovuto modificare un po' il ritornello di "The Kill" per farlo diventare una dichiarazione, vogliate scusarmi. Le parti da me corrette le trovate in corsivo. Ringrazio la mia beta per la pazienza dimostrata e spero di poterla incontrare di persona al concerto di Milano. Grazie anche a tutti quelli che hanno recensito i vari capitoli. Grazie anche ai miei amici (reali) che sono finiti negli ultimi due capitoli.

   
 
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