Raccolta
di Oneshots per la meravigliosa coppia Luca/Sara
dell’altrettanto meravigliosa
fiction di Canale 5 “Tutti Per Bruno”.
Spero
che vi piaccia!
1.
Not So Wrong
Sara si alza dal
tavolo della colazione e si avvicina al
divano, per recuperare la tracolla.
“Allora
io vado.” Dice, guardando suo padre con un sorriso
radioso.
“Esci
di già?” Chiede Bruno sorpreso. “Non
è un po’ presto?”
Sara
infila il cellulare nella tasca dei jeans. Scuote le
spalle. “Oggi compito in classe. Io e Matilde abbiamo
appuntamento per
ripassare assieme.”
Sua
nonna alza gli occhi dal giornale e la scruta
attentamente.
“Buona
fortuna, allora, tesoro.” Le augura Bruno.
Sara
si avvicina a suo padre. “Grazie papà.”
Gli sorride,
baciandogli affettuosamente la guancia ispida.
Il
campanello impedisce a Bruno di ribattere. Rosy esce
rapida dalla cucina e va ad aprire. “Oh ciao Luca.”
Dice gentile al nuovo
arrivato. “Vieni dentro. Hai già fatto
colazione?”
Sara
si volta di scatto verso la porta e si morde il labbro
inferiore, cercando di nascondere un sorriso raggiante.
Gli
occhi scuri di Luca scrutano la stanza velocemente e si
bloccano su di lei. Anche lui sorride. “Si, grazie Rosy. Sono
venuto solo a
chiamare Bruno.” Con un notevole sforzo di volontà
sposta lo sguardo dalla
figlia al padre. “Sei pronto?”
Bruno
finisce di sorseggiare il caffé e annuisce. “Dammi
due
minuti.” Dice, alzandosi dal tavolo.
Sara
lancia un’occhiata veloce a suo padre e prende ad
avvicinarsi alla porta con passo tranquillo. “Allora io
vado!” Grida in
direzione della cucina. Gli occhi di sua nonna, sempre attenti, vanno
da lei al
giovane ancora appoggiato alla porta d’ingresso.
“Si,
tesoro! Ci vediamo a pranzo!” Risponde la voce di sua
madre dall’altra stanza.
Sara
arriva di fronte alla porta e sorride maliziosa a Luca,
che, educato, si sposta da un lato per permetterle di passare. Non
riesce a non
sorridere. Si appoggia al balcone dietro di lui e, facendo in modo che
nessuno
se ne accorga, si volta verso destra e la osserva di nascosto mentre si
allontana.
Le
spalle dritte, la coda perfetta, la camminata sensuale.
Alle volte non riesce a credere che quella bellezza abbia soltanto
diciassette
anni.
Sorride
incredulo, scuotendo la testa quando la vede
rallentare il passo e fermarsi davanti alla porta di casa sua.
Luca
non ha bisogno di vedere altro. Fa un passo avanti e si
appoggia di nuovo alla porta. “Enza, ho dimenticato il
cellulare a casa. Puoi
dire a Bruno che lo aspetto giù in macchina?”
La
donna annuisce appena, guardandolo sospettoso.
Luca
le sorride e si allontana dalla porta di casa Miranda.
Percorre velocemente quei pochi metri che lo separano da lei e le si
para
davanti. “Buongiorno.” Le dice con tono seducente.
Sara
si morde di nuovo le labbra. Lancia uno sguardo alle
spalle del ragazzo, così, per essere sicuri che nessuno li
veda, e circonda con
le braccia il collo di Luca.
Lui
sorride appena, prima di prenderla per i fianchi ed
aprire la porta di casa sua.
Non
aspettano neppure che la porta si chiuda.
Una
volta dentro, Luca solleva Sara per la vita e la bacia.
La ragazza stringe ancora di più la presa delle braccia
attorno al suo collo,
avvicinandosi più che può, e allaccia le gambe
dietro la schiena di Luca.
“Per
un attimo ho pensato che non saresti venuto, sai?”
Sussurra lei senza fiato, separandosi per un istante dalle sue labbra.
Luca
si avventa di nuovo sulla sua bocca con passione
crescente. “Come mai?” Le chiede, prima di scendere
a baciarle il collo.
Sara
chiude gli occhi e sospira pesantemente. “Mio padre,
mia madre, mia nonna… Erano tutti lì
e… oddio, ma vuoi fermarti un attimo? Mi
stai facendo diventare matta, non riesco nemmeno a formulare una frase
di senso
compiuto.”
Luca
sorride compiaciuto, senza dar segno di voler smettere.
Tenendola ancora in braccio, avanza di un paio di passi e si siede sul
divano.
Prontamente Sara si sistema a cavalcioni su di lui, tornando a baciarlo
appassionatamente.
Non
riusciva a credere di avercela fatta…
Aveva
conquistato Luca.
Il
suo Luca.
L’unico,
grande amore della sua vita.
Quante
volte si era ripetuta e le avevano ripetuto che
quello che provava era un sentimento sbagliato?
Che
lei, la piccola Sara, non avrebbe mai dovuto sentire
certe cose per un uomo che aveva quasi il doppio dei suoi anni?
Quell’uomo che
per suo padre era come un fratello, che era stato sposato con sua zia e
che lei
avrebbe fatto meglio a considerare “uno di
famiglia”?
Tante,
troppe volte.
E
lei c’aveva provato.
Aveva
tentato con tutte le sue forze di impedire alle sue
gambe di tremare quando lui si presentava inaspettatamente a casa,
aveva
cercato di convincere il suo cuore a non battere
all’impazzata ogni volta che
le sorrideva e le accarezzava affettuoso i capelli, aveva provato a non
sentirsi morire se sua zia si avvicinava a lui per sedersi sulle sue
ginocchia
e baciarlo appassionata.
C’aveva
provato davvero.
E
poi un giorno aveva deciso di smettere.
Smettere
con le bugie, le finzioni, le inutili recite. E
aveva iniziato a dimostrare a Luca quanto grande fosse
l’amore che provava per
lui.
E
Luca si era opposto.
Oh,
se si era opposto!
E
aveva provato con tutte le sue forze ad ignorare quel
sentimento che tutti vedevano come “sbagliato” o
“insano”, ma alla fine, anche
lui non ce l’aveva fatta.
E
come nelle migliori commedie romantiche, quelle che si
vedono solo al cinema, Luca aveva deposto le armi e si era arreso.
Arreso
a lei.
Passa
una mano tra i capelli di Luca e lui la stringe di più
a se, poggiando le mani sui suoi fianchi morbidi e facendola sospirare.
Luca
sorride contro le sue labbra, mentre lei per ripicca
gli morde piano il labbro inferiore.
“Ahia!”
Si lamenta, staccandosi finalmente. “Mi hai fatto
male, Sara!”
Lei
gli rivolge uno sguardo pieno d’amore e di avvicina per
baciarlo castamente sul labbro un po’ gonfio. “Mi
dispiace, ma non mi lasciavi
parlare.”
“E
da quando ti lamenti?”
Sara
alza gli occhi al cielo e sbuffa, fingendosi scocciata
mentre Luca scoppia a ridere. “Sei sempre il
solito.”
Lei
cerca di alzarsi, ma lui l’afferra e la stringe
saldamente tra le braccia forti. “Già vuoi
andartene?”
“Si.”
Sussurra Sara col viso ad un centimetro da quello di
Luca. “Devo andare a scuola.”
“Ah,
già…” Replica lui, dandosi un teatrale
colpetto sulla
fronte. “…tu vai ancora a scuola.” Le
sorride sornione. “Forse dovrei trovarmi
una ragazza che non abbia problemi del genere…”
Sara
lo fulmina con un’occhiataccia. “Non è
affatto divertente. E poi tu hai un
appuntamento con mio padre, mi sembra.”
Luca
le sorride dolce e le accarezza piano una guancia. “Ora
come ora, voglio solo stare qui. Con te.”
Sara
non riesce a non sorridere. Si china lentamente su di
lui e lo bacia di nuovo, riprendendo da dove avevano lasciato un minuto
prima.
Probabilmente
Bruno avrebbe aspettato molto più di due
minuti.
E’
questa è la prima! Spero che non faccia tanta pena e che
abbiate voglia di
commentare… Così magari mi sentirò un
po’ più motivata a continuare!