Terzo Fiore
Regina delle Feste
Era risaputo quanto Milly Ashford adorasse i propri eventi.
Da quando investiva la carica di presidente del consiglio studentesco, nulla e nessuno aveva più potuto trattenerla dall’organizzare balli, gare e tornei.
Amava più di ogni altra cosa mobilitare l’intera accademia: mettere gli studenti l’uno contro l’altra era il più grande divertimento che potesse concedersi.
E lei, almeno per un giorno, godeva del potere di una regina al cui comando s’inchinano mari e venti.
Regnava sovrana sulla sua festa, ordinando dalle stanze di un castello di aule e insegnanti.
— A tutti i partecipanti, — ed ecco il brivido, la sensazione che l’intera accademia si fosse fermata ad ascoltare le sue parole — è stato un lungo pomeriggio. Vi siete battuti con coraggio e forza di volontà. E’ ora giusto che riceviate la dovuta ricompensa. —
Bevve un sorso d’acqua, lasciando che la suspance interrogasse gli animi del suo popolo in attesa.
— Cambiatevi e dirigetevi verso l’auditorium. C’è un lauto buffet ad attendervi! —
L’intera accademia venne scossa da un boato, che diede inizio alla maratona verso i dormitori.
Ognuno degli studenti aveva raccolto le ultime energie per dirigersi con quanta grinta avesse in corpo verso il proprio armadio, ai vestiti, e giungere primo al meritato ristoro. D’altronde, l’ultimo che arriva male alloggia e poco mangia.
Milly si distese sul suo trono, inspirando a fondo.
Presto sarebbe giunto il momento di deporre la corona di cartapesta e lasciare lo scettro alle sue mansioni da cucchiaio in legno.
Ma fino a quel momento, tanto valeva crogiolarsi ancora un po’ nell’auto-celebrazione di sé, in vista del prossimo evento.
All Hail Milly!