Capitolo 15: Looking for the perfect boy
(Cercando il ragazzo perfetto)
Allison’s pov
Quella mattina mi alzai alle 6 in punto.
Di solito odiavo alzarmi presto, ma ero troppo agitata per riuscire a stare un
solo secondo di più sotto quelle coperte.
Sapevo che probabilmente non l’avrei
visto quel giorno, ma non potevo fare a meno di pensare a lui e di sorridere
come una scema ogni volta.
Chissà cosa aveva da fare…non
volevo essere invadente, per questo non gli avevo chiesto niente anche se
morivo dalla curiosità di saperlo. Ero della convinzione che pian piano
ogni giorno si sarebbe fidato di più di me e mi avrebbe raccontato cosa
gli era successo…o almeno lo speravo…
Mi guardai allo specchio non
riconoscendomi quasi: chi era quella ragazza così felice e
radiosa che si specchiava? Che ci facevo poi alzata a quell’ora?
Amavo andare
a scuola, non l’avevo detto per caso?Amavo alzarmi presto la
mattina, amavo sentire il fastidioso russare di mio padre dal piano di
sotto, amavo la pioggia che quella mattina scendeva lieve dal cielo.
Amavo tutto, sentivo che niente avrebbe potuto togliermi quel sorriso dalla
faccia e quella gioia che si espandeva sempre di più nel mio cuore.
Niente.
Mi vestii di corsa e scesi le scale
saltando gli scalini a tre a tre canticchiando.
Mia madre mi guardò come se avesse
visto un mostro. –Tesoro, ti senti bene?- Chiese mostrando sorpresa e
scetticismo al tempo stesso.
-Certo mamma, sto benissimo.- Mi imposi di
smetterla di canticchiare; non volevo insospettirla.
Presi il latte dal frigo e lo versai nel
mio solito bicchiere non riuscendo proprio a togliermi quell’espressione
raggiante dal volto.
-Fra una settimana dobbiamo andare ad
ordinare il tuo vestito per il ballo.-
Quella frase quasi mi fece sputare tutto
il latte. –Cosa?È presto ancora.- Riuscii a dire dopo un paio di
colpi di tosse dovuti alla sorpresa iniziale.
Il ballo di fine anno era una tradizione
irrinunciabile nella mia scuola, l’anno precedente ci ero andata
con…
-Andrai anche quest’anno con quel
ragazzo, Mark?- Domandò improvvisamente interessata a qualsiasi
espressione sul mio viso.
-Non lo so…- Abbassai lo sguardo,
fingendomi pensierosa, mentre con quel briciolo di indifferenza che mi era
rimasto ricominciavo a bere il mio latte. –Credo di sì.- Odiavo
mentire, ma non potevo mica dirle che io e quel ragazzo che avevo nominato
l’anno precedente come mio accompagnatore non ci rivolgevamo più
la parola.
-Capisco.- Fece un mezzo sorriso non tanto
convinto, prima di andare nella sua camera da letto per svegliare mio padre.
Fissai il frigorifero davanti a me
pensierosa. C’era una sola persona con cui sarei voluta andare a quel
ballo, ma non avrebbe mai accettato se lo avessi invitato.
Sarebbe stato rischioso per lui esporsi ad
una festa in mezzo a tutti quei ragazzi, qualcuno avrebbe potuto vagamente
riconoscere in lui quel ragazzino scomparso anni prima. E se qualcuno avesse
avuto anche solo il minimo sospetto, sarebbero stati guai.
Eppure non riuscivo proprio a togliermi
dalla testa quel malsano pensiero che mi faceva provare delle fitte insistenti
allo stomaco. Ballare di nuovo con lui ad un ballo, essere stretta fra le sue
braccia…
Mi costrinsi a smetterla di pensarci,
quell’idea non contribuiva alla normale e sana riuscita di ragionamento del
mio cervello. Lo avrei esposto ad un pericolo inutile.
Sbuffai sciacquando poi il bicchiere
nervosa. Chi avrei potuto invitare?Mark era fuori discussione…
-Io vado mamma!- Gridai per la casa
ignorando le protesta primitive di mio fratello più addormentato che
sveglio, provenienti dal piano di sopra.
Harry Mandwins?
Nah, troppo basso. Il suo scarso metro e sessantacinque
stonava proprio vicino al mio metro e sessant’otto. Reed
Hathwayl?Decisamente troppo alto, sarebbe stato problematico ballare con lui e
con i suoi quasi due metri d’altezza. Per me andava bene qualcuno
più o meno sul metro e ottanta…come David per esempio…
Sospirai rassegnata, non potevo invitarlo
punto e basta.
Lucas Youth?Mmh…non mi convinceva,
solo a guardarlo in faccia mi sembrava uno di quei porci viscidi che
allungavano le mani.
-Che ne dici di Loris Finnigan?- La voce
di Angela mi distrasse dalla mia perlustrazione di maschi nella classe, facendomi
girare verso di lei indignata.
-Scherzi?Con quello...sfigato?- Mi
sembrava brutto da dire, ma era così. Fosse stato almeno simpatico, si
dava un sacco di arie. Snobbava tutti perché lui era più
intelligente e si metteva a parlare delle reazioni chimiche di fusioni
termonucleari al di fuori dell’ambito scolastico. Pazzesco. Forse nessuno
aveva spiegato al caro Loris che parlare di chimica ad un appuntamento con una
ragazza non era proprio il massimo.
-Taylor Dadies?- Propose ancora.
-Oddio no. Ha un alito da far paura.-
Rabbrividii ripensando all’unica volta in cui gli avevo rivolto la parola
e mi aveva asfissiato con un sorriso smagliante.
Lei sbuffò contrariata. –Lily
hai già il ragazzo, non devi scegliere mica un Brad Pitt!David sa di
questo ballo?Non credo che gli farebbe piacere sapere che oltre ad andarci con
un altro, te lo sei scelta pure bene questo “altro”.-
Aveva ragione, come sempre. Il punto era
che a me nessuno andava bene, io volevo lui.
Reed era bellissimo, ma alto, anche se in
fondo non era davvero quello il problema; lui non era David. E Loris?Avrei
potuto resistere ai suoi discorsi senza senso per una sera, ma nemmeno lui era
chi volevo io. Stessa cosa per gli altri…
-Hai ragione.- Ammisi abbassando la testa
sulle mie braccia conserte appoggiate al banco. –Il fatto è
che…io vorrei dirglielo, chiedergli di accompagnarmi, ma…- Rialzai
la testa guardandola confusa, incapace di continuare il discorso.
-Hai paura che ti dica di no o che si
arrabbi?- Domandò comprensiva.
Scossi la testa facendo una smorfia.
–Ma no…- Ci ripensai su. –Cioè sì, in effetti
potrebbe arrabbiarsi se gli dicessi che ci vado con un altro, ma non è
quello a preoccuparmi…io non voglio esporlo ad un pericolo inutile. Se
qualcuno lo riconoscesse, se gli succedesse qualcosa…non me lo perdonerei
mai.-
Il solo pensiero di vederlo in manette mi
impediva quasi di respirare. Non lo avrei messo nei casini di nuovo, no. Sarei
stata attenta perché a lui ci tenevo più di qualsiasi altra cosa
al mondo.
-Prova ad affrontare l’argomento con
lui…magari chiedigli che ne pensa, se per lui potrebbe essere pericoloso.
Se non se la sente lasci perdere, ma almeno ti sei tolta un dubbio.-
Le sorrisi sinceramente grata per le sue
parole. Cos’avrei fatto senza la sua saggezza?
-Tu invece con chi ci vai Angie?- Domandai
curiosa, facendole distogliere lo sguardo pensierosa.
-Non lo so…non ho più sentito
quel ragazzo, il fatto che fosse uno di quei criminali mi ha un po’
spaventata…- Ammise abbassando lo sguardo a disagio.
Spalancai la bocca. –Scherzi?!Devi
assolutamente chiamarlo Angie, quel ragazzo è lo stesso che stava con
David quel giorno e mi ha aiutato tantissimo.- Confessai facendola girare verso
di me sbalordita.
-Cosa?!-
Annuii. –Sì, me ne sono
ricordata l’altro giorno- Mentii -Lui ha contribuito a liberarmi Angie,
dovresti dargli una possibilità.- Speravo mi ascoltasse perché
Kevin era davvero un bravo ragazzo ed ero sicura che con Angela ci sarebbe
stato benissimo.
-Ci penserò.- Si morse il labbro
nervosa riportando il suo sguardo sul libro.
-Lowell, Scott, ci volete rendere
partecipi della vostra conversazione?-
La voce secca della professoressa ci fece
sobbalzare. Essere in fondo all’aula era un vantaggio: potevamo parlare
quasi sempre senza farci scoprire, ma a volte purtroppo capitava che
succedesse.
-Ci scusi prof.- Fu la mia svelta risposta
accompagnata da un sorriso smagliante.
La prof ricominciò la sua noiosa
lezione, mentre io continuavo a pensare al modo migliore di dire al mio ragazzo
–quanto mi piaceva pensarlo!- di quel ballo…Quel giorno aveva detto
che non poteva, di sicuro si sarebbe fatto vivo il giorno dopo e mi sarei fatta
dare il suo numero di telefono, dato che continuavo a dimenticarmi di
chiederglielo.
David’s pov
Eravamo tutti lì seduti al Broken
Glass in una delle piazze più vitali e frequentate della
città. Una serata fra amici era proprio quello che mi serviva.
Certo, come no…Ma chi volevo
prendere in giro? Sapevo benissimo che non era lì che volevo essere, non
era con loro che volevo stare…Chissà cosa stava facendo lei…
Presi la mia birra appoggiata al tavolo e
la sorseggiai sorridendo leggermente più per il fatto che pensare a lei
mi metteva di buon umore che per le barzellette idiote raccontate da Phin che
ormai era completamente andato per tutti i drink che si era scolato. Colin e
Paul ridevano come pazzi continuando a dare colpi al tavolo, Kim alzava gli
occhi al cielo infastidita per la loro stupidità e ogni due secondi
tirava fuori lo specchietto dalla borsa per controllarsi i capelli e il trucco,
Kevin invece…beh Kevin era costantemente con il cellulare in mano, a
quanto ne sapevo era da più di tre giorni che la ragazza che aveva
conosciuto in discoteca non si faceva sentire. Probabilmente era perché
aveva visto le sue foto da ricercato, ma ora che le foto erano state tolte, lei
ancora non lo aveva chiamato e non rispondeva ai suoi messaggi. Mi dispiaceva
tantissimo vederlo così…non avere più sue notizie
evidentemente lo stava distruggendo. Mi sentivo quasi in colpa: io avevo una
ragazza ed ero al settimo cielo, lui invece stava da schifo.
-Kev cos’è quella faccia,
dai!- Lo spronai dandogli una leggera spinta sulla spalla in modo scherzoso.
-Ci sono tante di quelle fighe qui
intorno.- Commentai guardandomi in giro fintamente interessato. Nessuna di
quelle ragazze, per quanto fossero belle, mi interessava. Non mi fermai neanche
a pensare al fatto che per me che in genere cambiavo le tipe a letto una volta
alla settimana non fosse normale.
-Non dire cazzate Dave.- La voce
strascicata che gli uscì quasi mi spaventò. Ma quanto aveva
bevuto? Incominciò a bere un altro po’ del suo drink prima di
continuare a parlare socchiudendo gli occhi serio. –Tu riesci a vedere
qualcun'altra al di fuori di Allison?-
Stavo portandomi il bicchiere di nuovo
alla bocca, ma sentendo quella frase mi bloccai con la mano a mezz’aria.
-Cosa?- Chiesi inizialmente non capendo.
-Non fare il finto tonto. Puoi capire
benissimo come mi sento, quando eri arrabbiato con Allison non sei riuscito ad
andare a letto con nessuna, cosa che non è di certo da te.-
Ci riflettei un attimo su. Sì,
capivo come si sentiva.
Avevo tentato diverse volte dopo la storia
di quella festa in barca ad andare a letto con altre ragazze più per
rabbia che per desiderio, ma ogni volta che stavo per farlo mi ritornava in
mente sempre Allison. Immaginavo che fossero suoi i seni che stringevo fra le
mani, che fossero suoi quei gemiti strozzati che tappavo con la mia bocca, che
fossero le sue labbra carnose quelle che stavo baciando…
Ed ogni volta finiva sempre con me che
respingevo bruscamente la povera mal capitata, insultandola per quello che
Allison mi aveva fatto e allo stesso tempo arrabbiandomi perché non
fosse lei…Avevo rischiato seriamente di impazzire, era stata tremendamente
frustante quella situazione…
Kevin continuò ad ingurgitare la
brodaglia contenuta in quel drink senza aspettare una mia risposta e come
riflesso automatico gli sfilai il bicchiere dalle mani e lo appoggiai al tavolo
contrariato.
-Che fai?- Si lamentò cantilenando
come un bambino.
-Kevin tu non reggi l’alcool lo sai.
Credo tu abbia bevuto già troppo.- Lo rimproverai con lo sguardo
sperando che capisse che stava esagerando e che l’alcool non lo avrebbe
di certo fatto sentire meglio.
-Il fegato è mio, posso bere quanto
mi pare.- Affermò di nuovo capriccioso, afferrando il bicchiere poggiato
sul tavolo e ricominciando a bere.
Sospirai prima di strapparglielo
nuovamente dalle mani e di darlo alla cameriera che passava di lì in
quel momento. –Lo porti via per favore. E non gliene porti altri.-
Indicai Kevin con un cenno e lei annuì sorridendo gentile.
-Perché ti devi sempre fare i cazzi
miei?- Protestò lui accasciandosi sul tavolo sfinito.
-Io?Ma se sei tu che rompi sempre i
coglioni dicendomi cosa fare con Allison.- Ridacchiai sperando di tirargli su
di poco il morale.
-Quello perché tu ti stavi
comportando da coglione e stavi sbagliando tutto con lei.- Borbottò con
voce strascicata. –Ammettilo che senza i miei consigli saggi non sapresti
cosa fare.- Teneva ancora la testa appoggiata al tavolo, ma sentivo dalla voce
che aveva disteso le labbra in un sorriso e quello mi tranquillizzò
abbastanza.
-Forse un po’ è vero.- Ammisi
sghignazzando.
Ignorai le risate di Phin, Colin e Paul
che ormai erano completamente ubriachi pure loro, prima di guardare Kim con
aria seria.
-Va bene.- Capì subito. –Li
accompagno io loro, tu pensa al depresso dal cuore infranto.- E detto quello
dopo aver sbuffato si alzò dal tavolo e si trascinò dietro gli
altri idioti a suon di ceffoni.
Accompagnai Kevin nella nostra stanza:
durante il tragitto non faceva che balbettare frasi senza senso su Vicky e su
una certa Angela che a quanto avevo capito era la stessa ragazza di cui mi
aveva parlato nei giorni seguenti. Bah, stava proprio delirando…
Mi ritrovai a pensare che l’amore da
sempre riduceva a pezzi le persone. Eppure perché io ero così
felice?Perchè io non ero mica innamorato…o almeno era quello che
cercavo di ripetermi in continuazione.
Una volta messo Kevin a letto ed essermi
assicurato che stesse dormendo, ci pensai un po’ su.
Non facevo che pensare a lei, la sognavo
di notte, quando la vedevo il cuore mi batteva come quello di un mocciosetto
alla sua prima cotta e non c’era nessun’altra ragazza che
desiderassi quanto desideravo lei. Anzi, le altre non le desideravo proprio.
Le labbra mi si stesero automaticamente in
un sorriso prima che me ne rendessi conto. Ok forse, ma ci tenevo a
sottolineare il forse, ero innamorato. Altrimenti per quale altro motivo
stavo sorridendo come un coglione al nulla nel buio della mia stanza?
Allison’s pov
Ero seduta sulla mia scrivania per cercare
di studiare quel poco di storia che mi mancava per il giorno dopo. Eppure proprio
non ci riuscivo…l’ultimo neurone era andato già da un bel
po’. Nel mio cervello proprio non c’era spazio per la Rivoluzione
Francese, era troppo occupato a formulare altri pensieri su una
persona…un ragazzo per la precisione, un bellissimo angelo dai capelli
biondi che mi faceva incendiare le guance e battere il cuore
all’impazzata ogni volta che lo pensavo…
Un rumore alla mia destra mi fece
distrarre.
Mi alzai di scatto fissando la persona che
stava bussando alla mia finestra bloccandomi un millesimo prima di lanciare un
urlo, non appena riconobbi chi fosse.
Sembrava quasi che i miei pensieri si
fossero materializzati. –David!- Esclamai sorpresa indecisa sul da farsi.
Non sapevo se incavolarmi con lui per avermi spaventata o se correre ad
aprirgli ed abbracciarlo per la gioia che mi aveva fatto provare solo
vedendolo.
-Che ci fai qui?- Chiesi aprendogli la
finestra e tappandomi subito dopo la bocca con la mano non appena mi resi conto
di aver alzato un po’ troppo la voce.
-Secondo te?- Borbottò pungente,
scavalcando con la gamba destra la finestra.
-Oddio, entri dalla finestra come Edward
Cullen!- Strepitai saltellando sul posto entusiasta.
Si bloccò metà dentro e
metà fuori dalla stanza, socchiudendo appena gli occhi e fissandomi
innervosito.
-Ancora con questo tipo?-
Ridacchiai della sua espressione.
–Che c’è, sei geloso?-
Lo provocai mentre finiva di entrare, richiudendosi poi la finestra alle
spalle.
-Certo, come no.- Alzò gli occhi al
cielo.
-Non hai motivo di essere geloso idiota.-
Non sembrava molto contento di essere insultato. Sorrisi maliziosa.
–Primo Edward non esiste e secondo, se anche esistesse, non sarebbe mai
neanche vagamente bello e sexy quanto te.- Per quanto sembrassi sicura nel
dirlo, non potei evitare di arrossire per l’imbarazzo. Sembrò
gradire il mio complimento visto il ghigno che fece.
-Vorrei ben vedere. Nessuno è al
mio livello.-
Hn. Presuntuoso.
Si avvicinò a me in un lampo e le
sue braccia mi cinsero la vita. Sussultai a quel contatto; le sue mani fredde
sfioravano la mia pelle nuda e calda sotto la maglietta del pigiama. Il mio
respiro era affannato per il desiderio, esattamente come, lo sentivo, il suo.
-Non credi che adesso tocchi a te fare
qualche complimento?- Mormorai con voce roca, trattenendomi dall’impulso di
baciare quelle labbra divine.
-Del tipo?- Soffiò stringendomi
ancora di più a sé e avvicinandosi con la faccia.
-Del tipo che anche io sono sexy e bella.-
Civettai con malizia, allacciandogli il collo con le braccia e provocandomi
come una scarica elettrica per tutto il corpo per via di quella vicinanza.
Ridacchiò, interrompendo un attimo
il contatto visivo, cosa che mi diede un fastidio immenso. Mi ero sentita quasi
persa non appena aveva distolto lo sguardo.
Pensavo che mi dicesse che non lo ero affatto,
invece non smentì la cosa. -È sottointeso che lo sei.- I suoi
occhi tornarono a guardare i miei e la sensazione di benessere che sentivo
prima ritornò.
-Davvero?- Chiesi ormai completamente
fusa. Non riuscivo tanto bene a capire quello che mi stesse dicendo, ormai mi
ero totalmente persa nei suoi occhi verdi che sembravano brillare di vita
propria.
-Sì, non immagini neanche
lontanamente quanto tu lo sia.- Mi sussurrò all’orecchio facendomi
chiudere gli occhi per i fremiti di piacere provati nel sentire la sua voce
così vicina.
-Ho rischiato di impazzire oggi senza
vederti.- Bisbigliò ancora incominciando a mordicchiarmi il lobo e
facendomi di nuovo venire i brividi che arrivarono fino al basso ventre
scuotendomi tutta da dentro.
Non risposi, non ci riuscivo, non avevo
già più fiato. Mi limitai semplicemente a stringerlo di
più a me e a ricambiare il suo bacio non appena posò le sue
labbra sulle mie. La mia bocca si schiuse subito consentendo l’accesso
alla sua lingua che incominciò un’ennesima lotta con la mia.
Chissà se mio padre fosse entrato
in quel momento…Ah, mio padre!
Mi staccai da David lasciandolo un attimo
interdetto, correndo in fretta alla porta.
-Che c’è?- Chiese confuso e
abbastanza infastidito dopo essersi ripreso.
Feci scattare la serratura della mia
porta prima di tirare un sospiro di sollievo.
-Invece di essere così acido
dovresti ringraziarmi, pensa se fosse entrato mio padre!- Sbottai rossa in
volto un po’ per il bacio e un po’ per l’imbarazzo che mi
avrebbe provocato farmi beccare dai miei con un ragazzo. Non un ragazzo
qualsiasi poi, ma David Woldrich.
-E allora?- Incrociò le braccia al
petto indifferente. –Mi sarei presentato educatamente da bravo
fidanzatino di sua figlia.- Sghignazzò facendomi avvampare ancora di
più. Quanto mi piaceva quel suo modo così arrogante di
sorridere…
-Divertente.- Commentai senza un minimo di
sarcasmo nella voce, sedendomi sul letto seccata. Prendeva sempre tutto alla
leggera.
Inarcò il sopracciglio in un gesto
tremendamente sensuale. -È un invito?- Chiese non abbandonando quel
sorriso spavaldo di prima.
Non afferrai subito il significato di
quella domanda, ma quando lo capii mi alzai di scatto con le guance incendiate
per l’indignazione.
-Cretino!Esci dalla mia camera, ora!- Cercai
di spingerlo appoggiandogli le mani sulle spalle, ma non si mosse di un
millimetro.
Scoppiò a ridere. –Dai,
scherzavo!Te la prendi sempre per tutto.-
Sbuffai smettendola di spingerlo.
–Sei tu che devi sempre rovinare tutto con battutine o domande a doppio
senso.-
-Reagisci così solo perché
ti imbarazzano, però sono pronto a scommettere che sotto sotto ti
piacciono.-
Prima che potessi protestare nuovamente,
si avvicinò fulmineo e mi baciò. Opposi resistenza solo per i
primi due secondi, poi dischiusi la bocca e mi lasciai andare a quel piacevole
supplizio; le sue labbra avevano il potere di annullare completamente la mia
volontà.
Lo attirai a me con forza, prima di finire
-non più di tanto casualmente- sul letto.
Gli sbottonai in fretta la camicia, continuando
a mordicchiargli e a succhiargli le labbra, assaporando il suo sapore
completamente drogata da lui.
Infastidita dalla presenza di
quell’inutile indumento, glielo feci scivolare sulle spalle
togliendoglielo definitivamente. Gli accarezzai il petto scorrendo sui suoi
addominali perfetti fino ad arrivare alle sue spalle.
Nello stesso momento lui incominciò
a risalire dalla coscia fino alla maglietta, passandoci poi sotto e fermandosi
ai miei seni.
Mi lasciai sfuggire un sospiro di piacere
non appena incominciò a stuzzicare il capezzolo con la mano,
avvinghiandomi ancora di più a lui con le gambe.
Sentivo chiaramente la sua eccitazione
premere contro il mio ventre, ma non fui per niente imbarazzata per quel
contatto, anzi, lo bramavo ed iniziai a desiderare che quei pantaloni non ci
fossero.
Non avevo mai provato niente del genere
con nessuno, quando era capitato che qualche ragazzo mi toccasse, mi ritraevo
infastidita. Con David era diverso, desideravo il suo tocco più di ogni
altra cosa. Erano…nuove per me quelle sensazioni che mi stavano divorando
da dentro. Sentivo come una voragine nella pancia, non c’era più
niente lì, se non quella sensazione dolorosa e piacevole che solo lui
riusciva a farmi provare.
Non appena mi tolse la maglietta,
sostituì la sua mano con le sue labbra che cominciarono a leccare quel
punto sensibile facendomi letteralmente vedere le stelle. Ero più che
sicura che riuscisse a sentire il mio cuore, completamente impazzito ormai,
uscire quasi dal petto per la velocità con cui stava battendo.
Non capivo più niente, non vedevo
più niente, ero completamente accecata dall’eccitazione che
sentivo sempre di più dentro di me.
Mi lasciai scappare un altro gemito, non
riuscivo a controllarmi, non riuscivo proprio a chiudere la bocca da cui ormai
uscivano solo sospiri di piacere.
L’avrei fatto con lui?Sarebbe stata
quella la mia prima volta?Alla seconda domanda non avevo risposta, ma alla
prima potevo rispondere tranquillamente di sì. Volevo farlo con lui.
Dai seni incominciò a scendere
sfilandomi contemporaneamente i pantaloni.
Stavo bruciando dentro, lo
desideravo da morire, per quanto fosse stato imbarazzante anche solo pensarlo,
mi piaceva essere accarezzata da lui.
Non persi tempo a fermarmi per chiedermi
che cosa stessi facendo, ormai avevo perso ogni traccia di razionalità,
avevo perso completamente il controllo di me stessa.
Questa volta non lo fermai mentre mi
sfilava i pantaloni, lo aiutai alzando le gambe per semplificargli il gesto,
mentre le mani le usai per cercare di aprire la cintura e quel fastidioso
bottone dei suoi pantaloni che desideravo solo togliere.
Non appena incominciò ad
accarezzare il centro della mia femminilità, mi lasciai sfuggire un
altro gemito, questa volta un po’ più rumoroso, che lui
tappò dolcemente con le sue labbra.
Il rumore di una maniglia che si abbassava
mi fece -ci fece- sobbalzare e quasi il cuore mi arrivò in gola
dallo spavento.
-Lily?Lily tesoro, ma ti sei chiusa a
chiave?-
Guardai velocemente David allarmata e
quello che vidi dovevo ammettere che mi piacque da morire. Il suo sguardo era
completamente appannato dal desiderio e sicuramente doveva esserlo anche il mio
visto che sorrise compiaciuto.
-Tua madre è un’esperta nel
rompere le scatole nel momento meno opportuno.- Distolse lo sguardo continuando
a sorridere, nonostante l’espressione irritata che aveva assunto non
appena aveva sentito quella voce al di là della porta. Aveva il fiatone
e la sua voce rauca mi fece venire da subito la pelle d’oca.
-Lily?- Continuò ancora mia madre
bussando. Ma brava, bussava dopo. Dovevo spiegarle che anche io avevo una
privacy cavolo!
David scese svelto dal letto dopo aver
fatto un respiro profondo, allacciandosi –con mio rammarico- cintura e
bottone che dopo minuti di armeggio ero finalmente riuscita a slacciargli.
Dovevo dirgli di mettersi pantaloni più facili da slacciare,
cos’erano a prova di bambino quelli?
-Sì mamma, aspetta un attimo.-
Risposi sorprendendomi della mia voce che era uscita quasi strozzata.
-Tutto bene?- Mi chiese ancora lei
insospettendosi. Mannaggia.
-Sì, va tutto bene, arrivo subito.-
Cercai di mantenere la voce ferma mentre mi infilavo di nuovo pantaloni e
maglietta del pigiama.
-Fuori…- Bisbigliai a David
spingendolo verso la finestra.
C’era la tettoia fuori per fortuna,
la mia era una casa più o meno in stile Dawson’s Creek, quella
dove Joey si arrampicava tutte le sere per entrare nella camera del suo
migliore amico; solo che da me non c’era la scala. Mi venne automatico
quindi pensare come diavolo aveva fatto David ad arrampicarsi senza
scala…certo c’erano gli alberi, ma era da pazzi arrampicarcisi su!
-La mia camicia!- Protestò lui
mentre lo buttavo fuori mezzo nudo. Una visione divina di sicuro per la mia
vicina di casa…e di certo anche per me.
Presi la sua camicia e gliela buttai
addosso in fretta, beccandolo in piena faccia e accennando poi un sorriso di
scuse.
-Mi dispiace è per il tuo bene.-
Mormorai baciandolo poi a stampo, -Aspetta qui, faccio in fretta.- Aggiunsi
prima di richiudere la finestra. Dovevo ancora parlargli di quel cavolo di
ballo, lui riusciva sempre a distrarmi!
-Lily!- Esclamò mia madre
impaziente da dietro la porta.
-Eccomi scusa!- La aprii guardandola con
un finto sorriso innocente. –Che c’è mamma?-
-Che hai fatto?- Spalancò la bocca
sorpresa.
Non capendo a cosa si stesse riferendo
corsi allo specchio e solo in quel momento capii: avevo i capelli completamente
arruffati, la maglietta al contrario, le guance sembravano infiammate da quanto
erano rosse, le labbra gonfie per via di tutti quei baci e gli occhi…beh
gli occhi erano qualcosa di assolutamente stupendo; brillavano di gioia. Non
avevo mai visto i miei occhi così accesi, sia di desiderio che di
felicità.
Mi girai verso mia madre arrossendo ancora
di più… -Beh, stavo dormendo.- Fu la scusa più plausibile
che mi venne in mente. Per i capelli arruffati poteva valere dai…
-Con la luce accesa?- Domandò
scettica.
Lanciai un autentico sguardo di panico
alla lampadina accesa della scrivania. –Sì ehm…- Brutta cosa
l’ehm. –Stavo studiando e mi sono addormentata.- Spiegai
annuendo per dare più enfasi alle mie parole.
Sembrò accettare malvolentieri
quella spiegazione, non ci credeva più di tanto.
-Come mai ci hai messo così tanto a
venire ad aprire?- Mi squadrò attentamente socchiudendo gli occhi.
-La stanza era in disordine.- Mi morsi il
labbro in un gesto che doveva sembrare di scuse, ma che invece feci per
rimproverarmi quella pessima improvvisazione.
-E tu ti arrabbi sempre quando lo
è, l’ho messa un attimo a posto.- Continuai cercando di apparire
tranquilla.
-Mi sembrava che stessi parlando con
qualcuno però…- Incominciò pensierosa aprendo il mio
armadio e guardandoci dentro.
-Sì?- Feci roteare lo sguardo per
la stanza ingenua. –Beh avevo la televisione accesa prima, devi aver
sentito quella.- Scrollai le spalle. La cosa poteva essere tranquillamente
plausibile visto che io un sacco di volte studiavo con la televisione accesa
che usavo per farmi compagnia.
Mia madre mi esaminò per un altro
periodo di tempo che a me parve infinito prima di aprirsi in un largo sorriso.
–Probabile.- Mi baciò sulla guancia affettuosa prima di dirigersi
verso la porta. –Mi raccomando adesso dormi tesoro che è tardi.
Buonanotte.-
-‘Notte mamma.- Sorrisi anche io
sospirando poi di sollievo non appena la porta si richiuse.
Attesi un altro po’ prima di
richiudere la porta a chiave; sempre meglio non rischiare di nuovo.
Mi precipitai alla finestra aprendola di
fretta e con il cuore a mille.
David era seduto lì a fianco e si
stava fumando tranquillamente una sigaretta. Come mi vide la spense sulle
tegole e ridacchiò della mia espressione. –Sei una pessima
attrice. Dovevi riordinare la stanza, eh?-
Sfoderai uno dei miei più temibili
sguardi d’odio. –Idiota.- Incrociai le braccia al petto offesa.
Volevo vedere lui ad improvvisare in così poco tempo!
-Dove pensi di buttarla quella?- Aggiunsi
poi infastidita facendo un cenno alla sua sigaretta.
-Non lo so…non hai un cestino in
camera tua?- Si alzò e si diresse verso la finestra per entrare.
-Eh no.- Lo bloccai poggiandogli le mani
sul petto e provocandomi l’ennesima scarica di piacere per tutto il
corpo. –Hai voluto fumare?Ora ti arrangi, non la butti in camera mia.-
Ghignò divertito. –Allora la
butto giù.- fece per sporgersi, ma lo bloccai con le mie proteste.
-No!Mio padre non butta mai le sigarette
in giardino se ne vedesse una si insospettirebbe!- Senza contare che avrebbe
potuto anche pensare che fossi io a fumare.
Inarcò il sopracciglio facendomi
cedere. –Va bene, buttala qua.- Sbuffai spostandomi per farlo entrare di
nuovo.
Una volta buttata la sua schifosissima
sigaretta nel mio cestino, che poi avrei prontamente svuotato il prima
possibile, incominciai ad affrontare il discorso “ballo”.
-David c’è una cosa di cui ti
vorrei parlare…-
-Parlare?- Soffiò malizioso
avvicinandosi.
Alzai gli occhi al cielo.
–Sì, parlare. Perciò adesso calma un attimo gli ormoni e
ascoltami.-
Se fosse stato per i maschi il verbo
“parlare” poteva essere tranquillamente soppresso.
Loro le parole le usavano raramente, o
forse era meglio dire mai.
Lui si sedette sul mio letto aggrottando
la fronte un po’ contrariato, ma zittendosi per ascoltarmi, cosa che
apprezzai.
Vederlo sul mio letto non è che
aiutava molto il mio cervello però…in quel momento l’idea di
parlare non entusiasmava neanche me…
-Ehm…nella mia scuola, ogni anno, si
organizza una specie di ballo.- Ed ecco che ricominciavo a torturarmi le mani,
ormai lo aveva capito di sicuro pure lui che ero nervosa. -Il ballo di fine
anno: andarci è obbligatorio ed in più fornisce crediti extra.-
Precisai incominciando a muovermi sul posto irrequieta. Lui non faceva una
piega, come al solito si era dipinto quella maschera di freddezza sul volto che
mi impediva di capire a cosa stesse pensando.
-Mi piacerebbe da morire andarci con
te…- Abbassai lo sguardo a disagio. –Nessun altro ragazzo sarebbe
perfetto quanto lo sei tu.- Ed era la pura e semplice verità.
Perché lui, nonostante i difetti, era perfetto per me.
–Però, mi rendo conto che chiederti di accompagnarmi
sarebbe…- Non sapevo che parola usare.. –Egoista,- ecco. –Da
parte mia…insomma, sarebbe come esporti ad un pericolo inutile, qualcuno
potrebbe riconoscerti e…- Mi bloccai alzando finalmente lo sguardo e
notando con un certo stupore che stava sorridendo. Non era un ghigno, no. Ma un
sorriso. Ed era raro vederlo sorridere in quel modo. Quanto era
bello…
-Sei stupenda quando fai tutti questi giri
di parole per dire una cosa semplicissima, lo sai?- Il suo sorriso si
allargò facendo mancare un battito al mio cuore.
-Non è un rischio per me andare ad
un ballo. Certo non sarebbe prudentissimo, ma non c’è da
preoccuparsi. Quindi mi farebbe più che piacere accompagnare la mia
ragazza.- Piegò di poco le labbra in un gesto tremendamente provocante
che mi fece aumentare i battiti all’impazzata. Quanto mi piaceva quando
diceva che era la sua ragazza, avrei voluto che lo ripetesse
all’infinito.
Le mie labbra si incurvarono da sole in un
sorriso ed il mio cuore si gonfiò di gioia.
-Oddio, oddio, grazie!- Esultai
saltellando per la felicità come una cretina per la stanza prima di
buttarmi addosso a lui per abbracciarlo. Lui rimase abbastanza stupito per
quella reazione e non appena lo abbracciai di slancio, cademmo all’indietro
sul letto. –Grazie!- Dissi ancora mettendomi quasi a piangere per
l’emozione.
-Di niente tesoro, potresti solo togliere
il ginocchio da lì?- Chiese con voce strozzata.
Mi alzai di scatto rossa per
l’imbarazzo. –Oddio, scusa!- Esaminai la sua espressione
preoccupata.
-Tranquilla, lascia stare, è che
non ero preparato a tutto questo entusiasmo.- Commentò trattenendo una
risata. Sospirai di sollievo non appena capii…sì insomma di non
aver compromesso niente.
Lo abbracciai di nuovo con meno slancio di
prima. –Oh, grazie davvero!- Non riuscivo a smettere di dirlo,
l’idea di andarci con lui a quel ballo mi rendeva troppo felice per poter
anche solo pensare di spegnere il sorriso che avevo in viso.
Quanto era bello poi abbracciarlo…sentire
il suo profumo che mi arrivava fino all’anima e sentire le sue braccia
forti stringermi. –Dovrei assecondarti più spesso se le tue
reazioni sono così.- Constatò divertito.
Mi staccai da lui abbozzando un sorriso
malizioso. –Ora credo sia meglio che tu vada.-
Piegò il sopracciglio incredulo.
–Mi stai cacciando?-
-Devo andare a scuola domani. E tu prima
stavi fumando, ricordi cosa ti ho detto l’altra volta?-
Impallidì non appena vide le mie
labbra distendersi in un ghigno –avevo imparato da lui a farli- sadico.
-Continua a fumare e andrai in bianco per
un bel po’.- Gli sussurrai all’orecchio allontanandomi di scatto
prima che lui potesse afferrarmi.
-Non è giusto!- Protestò
appoggiando le mani sui fianchi. –Io allora non ti accompagno al ballo.-
Credeva di potermi battere
ricattandomi?Mai. Non immaginava quanto poteva diventare perfida una donna, le
ragazze con cui era stato lui evidentemente erano solo bamboline prive di
volontà.
Il mio sorriso si allargò. –E
io ci vado con un altro.- Geloso com’era non lo avrebbe sopportato di
certo.
-Ma…sei proprio una stronza!-
S’indignò facendo una smorfia.
-Ho imparato da te.- Civettai sbattendo
più volte le palpebre. –Ci vediamo domani tesoro mio.- Lo baciai a
stampo, sentendo un fuoco bruciare dentro di me. Desideravo ardentemente
approfondire quel bacio, ma così gliel’avrei data vinta. Mi
staccai subito ridendo dell’espressione di disappunto che gli si era
dipinta sul volto. –Buonanotte.- Dissi ancora mentre usciva sbuffando dalla
finestra.
Avevo pensato giusto prima, si era davvero
arrampicato sull’albero. Guardai ansiosa dalla finestra che non si
facesse male e quando lo vidi scavalcare il cancello mi tranquillizzai.
Mi girai ed iniziai a saltare per la
stanza come una deficiente. Morivo dalla voglia di urlare dalla gioia, ma i
miei sarebbero venuti di sopra a vedere se la loro figlioletta fosse ancora
sana di mente.
Mi avrebbe accompagnato al ballo!Oddio,
volevo davvero urlarlo. Come una fottutissima e stupidissima adolescente
innamorata.
Salii sul letto ed iniziai a saltare anche
sopra quello, avevo bisogno di sfogare il mio entusiasmo.
Ero innamorata. Innamorata, innamorata,
innamorata. Che bella parola. Sentivo il cuore colmo di gioia e amore. E lui
era quel ragazzo, quello che mi faceva battere il cuore
all’impazzata solo guardandomi, era il ragazzo perfetto.
*To be continued*
Lo so…sono schifosamente in
ritardo…non ho proprio parole per dirvi quanto mi
dispiace…sarà banale, ma ho davvero avuto tanto da studiare ieri,
oggi avevo filosofia, geografia, chimica e storia dell’arte -.- e meno
male che di solito il mercoledì non ho da studiare…>.<
Vi chiedo ancora scusa, mi riduco sempre
all’ultimo a rispondere alle vostre recensioni, ma questa volta non
potevo proprio postare senza rispondervi >.<
Se dovessi tardare ancora (cosa che mi
assicurerò non succeda, inizierò a rispondere a mano a mano alle
vostre recensioni per non restare indietro), avviserò comunque sul forum
=)
Beh che dire del cap? Questo è in
assoluto uno di quelli che mi piace di meno, è stupido, banale,
sdolcinato, inutile, ripetitivo…proprio brutto -.-
Il prossimo sarà più bello e
sono lieta di annunciarvi che nel prossimo conoscerete finalmente la storia di
Kevin :D Non la sua storia con Vicky però (quella la racconterà
lei), solo la sua storia personale.
Scrivere dal pov di Kevin mi è
piaciuto tantissimo, spero che piacerà anche a voi leggerlo :P
In questo capitolo viene nominato il ballo
di fine anno…ballo che sarà molto importante, non tanto per i
protagonisti, ma per Angie, Vicky e Kevin^^
Beh vi lascio alle vostre meritatissime
risposte =)
Un bacione immenso e grazie per la
pazienza che avete con me nonostante i miei ritardi >.< Bec :D
Ps: appena posso posterò anche le
risposte allo scorso capitolo >.< Non me ne sono dimenticata^^”
*Spoilerino sul prossimo capitolo*
Pov Dave: -Ma se sembravo una suora!-
Sbottò incrociando le braccia.
Wow, forse per la prima volta eravamo
d’accordo su qualcosa.
-Lo sembravi, ma non lo sei.- E detto
quello mi avvicinai velocemente a lei che aveva assunto un’espressione
perplessa.
La baciai, spingendola con delicatezza
dentro il camerino.
-Ti voglio Allie…Ti voglio da
impazzire…-
Pov Kevin: Due anni dopo incontrai per la prima
volta quello che poi sarebbe diventato il mio migliore amico: David.
Non avevo mai pensato che potesse esistere
qualcuno più snob di me, eppure lui era lì, con quell’aria
altezzosa e una smorfia di sufficienza disegnata sul volto, come se si fosse sentito
superiore a tutti noi. (Non
sapevo che pezzo mettervi del suo pov xD)
Pov Allison:
-Ti do fastidio?- Chiesi non staccando la bocca di un centimetro dal suo
collo perfetto e depositandovi poi un bacio.
Sentii una risata soffocata in risposta.
–Scherzi?Mi stai letteralmente facendo impazzire…-
Si intitolerà: Love, Friendship and
Family (Amore, amicizia e famiglia)
Detto questo, vi ricordo il FORUM che alcune mie amiche fantastiche hanno creato per la mia storia
>.<
Iscriversi a forum community
è semplicissimo; mi farebbe davvero piacere chiacchierare un po’
con voi lì! Oltretutto se state scrivendo qualcosa anche voi, potrete
pubblicizzarlo^^
Sul forum ho postato il primo
pezzo del prossimo capitolo, alcuni capitoli di un’altra storia che sto
scrivendo e un capitolo in più di Kidnapped by Love dalla parte di Dave
che appena avrò il mio portatile posterò anche qui su efp (:
Dimenticavo, per essere
abilitati alle sezioni protette bisogna presentarsi nella sezione Welcome =)
Altro avviso importantissimo
poi non rompo più :P
La mia carissima amica Chiara
(fallsofarc) ha avuto l’idea di convertire il suo forum e di farlo
diventare un luogo accessibile a tutti gli amanti della scrittura (lettori e
autori) e della grafica…o semplicemente…delle chiacchiere xD
Quindi ovviamente tutti sono i
benvenuti, vi lascio il link ;)
Our Dreamland - Un rifugio per autori e lettori
*Risposte recensioni*
lucyette: Ciao
carissima! =D Ti ringrazio per i complimenti al capitolo, per me è
sempre un sollievo sapere che non sono troppo sdolcinata; il romanticismo ci
vuole, ma come hai detto tu nella giusta dose ;)
Spero che questo capitolo ti sia piaciuto,
soprattutto la scena fra Dave ed Allie, per me scrivere queste scene a rating
arancione è sempre un problema, lo confesso xP
Un bacione grande, grazie per il sostegno,
Bec =D
Pinklady1986: Ciao!!
=) Ti ringrazio tantissimo per tutti i tuoi complimenti, sei troppo gentile,
grazie^^
Spero che continui a piacerti anche con i
prossimi capitoli, un bacione, Bec =D
Ebbi: Ciao
carissima!*__* Ormai non so più come ringraziarti per tutti i tuoi
complimenti, sei sempre carinissima e un singolo grazie mi sembra davvero troppo
poco e banale >.<
Mi fa piacere che il pezzo sulla spiaggia
ti sia piaciuto** Perché ce ne sarà un altro più o meno
simile fra due capitoli e ti anticipo che Dave dirà qualcosa sul suo
passato…;)
Che strano che ti abbiano bloccato
l’account! Hai provato a contattare gli amministratori? A me era successo
una volta, me lo avevano bloccato perché avevo inserito
l’indirizzo e-mail sbagliato e a loro risultava inesistente >.<
Spero che il problema si risolva presto =)
GRAZIE davvero per il sostegno, un bacione
grande, Bec^^
sbrodolina: Ciao
carissima!! =D Addirittura ti ho fatto piangere?? Non so se sentirmi lusingata
o in colpa :P
Sono davvero contentissima che lo scorso
capitolo ti sia piaciuto così tanto^^
Se io riesco a scrivere frasi che ti
lasciano basita, tu riesci a scrivere recensioni che mi fanno esattamente lo
stesso effetto** Non so davvero cosa dire, sei carinissima, grazie^^
Eh sì, alla fine se lo sono dati a
vicenda il loro primo bacio, l’idea ce l’avevo già
dall’inizio xD
Cercherò di aggiornare molto
più regolarmente da adesso in poi, risponderò alle recensioni
subito, così avrò il capitolo già pronto per il prossimo
mercoledì ;)
Un bacione grandissimo, grazie per il
sostegno, Bec :D
silvietta_in love 4ever: Ciao
tesoro!! =D Sono un mostro spregevole, non sono ancora riuscita a recensire la
tua bellissima storia scusa >.< appena posso mi metto in pari e
recensisco anche il capitolo che mi sono persa ;)
Eh sì, da adesso in poi
cercherò di postare regolarmente…trascurando lo studio anche xD
Aahahah, scherzo, purtroppo non si può fare ù_ù
Però il prossimo capitolo lo avrete puntualmente mercoledì,
promesso ;)
Ti ringrazio sempre per tutti i
complimenti, sei gentilissima come sempre^^
Un bacione grandissimo, al prossimo cap,
Bec =)
Sabry87: Ciao
tesoro!! =D Eh sì, il fratellino di Allison è proprio uno
stronzetto…ù_ù purtroppo per lui ho preso spunto dal mio di
fratellino e ti assicuro che è davvero insopportabile xD
Grazie come sempre per i complimenti cara,
un bacione grandissimo, Bec ;)
camii: Ciao
Camii!!! =D
Eh sì, Dave ed Allie sembravano
proprio due ragazzini de “Il tempo delle mele”, infatti mentre
scrivevo mi è venuto in mente proprio quel film xD
Sono contenta di sapere che per te il
capitolo non è eccessivamente sdolcinato, temo sempre di essere troppo
mielosa e banale :P
Ahahahah, il fratellino di Allison
è proprio odioso sì! Sembra che abbia fatto apposta a stare a
casa -.- pensa che per lui ho preso spunto dal mio di fratello, quindi sono
messa proprio male xD
Se la scena sulla spiaggia ti è
piaciuta, sarai contenta di sapere che ce ne sarà un’altra fra due
capitoli e sarà lì che Dave accennerà qualcosa sul suo
passato ;)
Grazie ancora per i complimenti carissima, un bacione grandissimo, Bec :D
sonietta: Ciao
Manu!! =D Ti ringrazio tantissimo per tutti i complimenti, sono contenta che la
scena fra Dave ed Allison ti sia piaciuta**
Lui è troppo orgoglioso per
chiedere a lei di essere la sua ragazza, perciò dice quella frase ;)
Mentre scrivevo mi ha fatto quasi tenerezza xD
Ti do ragionissima sul fatto che il
fratellino di Allie sia odioso, pensa che ho preso spunto dal mio di fratello,
quindi sono messa proprio male -.-
Grazie ancora per il sostegno, un bacione
grande, Bec =)
Punk936: Ciao
carissima!!! :D Sono contentissima di sapere che anche questo capitolo ti
è piaciuto*_* Sei sempre gentilissima con tutti questi complimenti, grazie
(:
Dave è troppo orgoglioso per
chiederle di essere la sua ragazza, per quello ha usato quella frase ;) Mi ha
fatto quasi tenerezza mentre scrivevo :P
Eh già…povera Allison ha un
fratellino che è proprio uno stronzino xD Come me del resto -.- ho preso
spunto dal mio per Nicolas…purtroppo xD
Spero che questo capitolo ti sia piaciuto,
un bacione grandissimo, Bec =D
piccolinainnamora: Ciao!!!
:D Ti ringrazio infinitamente per tutti i complimenti, non immagini quanto sia
contenta di sapere che la mia storia ti piaccia così tanto*_*
Grazie per i complimenti, spero che anche
questo cap ti sia piaciuto ;) Un bacione grande, Bec =)
eulalia_17: Beaaaaaa!!!!!!
Ma comeee??!? Tu non conoscevi la canzone di Dave ed Allie??Ma è famosa,
è la colonna sonora del film Notting Hill!! Tzé, sono senza
parole xD Scherzo ovviamente, sono contentissima di sapere che ti stia
piacendo**
Oddio oddio oddio, ho poco tempo e sto
piangendo dalla gioia tesoro, tu mi fai piangere sì con queste
recensioni, mi fai vedere appannato lo schermo!!! Ti odio nel senso amorevole
del termine per queste recensioni xD
Forse non ci crederai (perché tu
critichi me, ma non sei tanto diversa mia cara ù_ù) ma i
complimenti sul mio modo di scrivere valgono tantissimo fatti da te,
perché anche tu sei un’autrice BRAVISSIMA e quindi non posso che
esserne lusingata :D
A quell’altro capitolo che nomini ne
mancano solo 3 ormai ;) tra due Dave accennerà qualcosa del suo passato
e spero tantissimo che non ti deluda >.< Perché mi dispiacerebbe
davvero tantissimo se succedesse…
Per la risposta all’altra recensione
mi dispiace tantissimo davvero ç__ç posso solo dirti che anche se
in ritardo la posterò, promesso^^
Tesoro…il tuo modo di considerare
Mark mi spaventa non poco, credo che per il bene del personaggio sia meglio
tenerlo alla larga da te xD
Solo perché sei tu ti dico che
avrai il tuo Dave in smoking a quel ballo…ma succederanno un po’ di
casini prima :P
L’accenno al rapimento mi è
venuto per puro caso, non ci avevo pensato minimamente se devo essere sincera
xD Visto quanto poco curo le mie storie?? -.-
Probabilmente se ci fossi stata tu al
posto di Allie Dave avrebbe svelato la sua storia già dal capitolo 2,
chissà quanto lo avresti stressato quel poveraccio per farlo parlare!!
xD
L’idea del loro primo bacio era
l’unica cosa che avevo in mente già dall’inizio, da quando
lei aveva detto di aver vomitato dopo che un bambino lo aveva baciato alle
elementari nel primo cap xD Sono un po’ malata di mente a pensare a
dettagli del genere, lo so xD
Scusa se la risposta fa schifo, ma ho
esattamente 4 minuti per postare, mia madre non vuole che usi il portatile -.-
Ringrazia tantissimo la Sara da parte mia
e fammi sapere poi che ne pensa del cap!!!
Un bacione grandissimo tesoro, GRAZIE PER
TUTTO IL TUO SOSTEGNO, ti voglio benissimo, Bec =)
Spazio pubblicità:
-Tra me e te
(Rating rosso)
- Love Penalty di
Trappy
- ♥ Our Secret Kiss ♥ di silvietta_in love 4ever
- Mondi Paralleli di
Emmetti
- ;;Thoughts at Winchester di eulalia_17
Se volete vedere i volti dei personaggi, ho aperto
un blog grazie all’aiuto della mia beta, Qui.
Ovviamente la scheda di quella poveraccia della
madre di Allie dovrà aspettare ancora, visto che era sul portatile xD Ma
va beh, non siete tristi vero?La odiate tutte vero? Ok bene, perfetto xD
Ringrazio infine le 108 meravigliose persone che
hanno inserito la storia fra le preferite (non commento neanche più,
sono troppo contenta, grazie^^) e le altrettanto magnifiche 103 persone che l’hanno
inserita tra le seguite (vi adoro, grazie^^)