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Autore: _Bec_    25/02/2010    12 recensioni
New York, Manhattan. David, criminale diciassettenne fuggito da casa e al soldo del più ricercato delinquente della città. Allison, la figlia del capo della polizia, una ragazza con una vita normale. Almeno fino a quando i due non si incontrano. Tra scontri a fuoco e feste danzanti, si snoda la vicenda dei due ragazzi: anche gli opposti si attraggono, no?
(Introduzione a cura di _Panna)
Dalla storia:
"Mi stavo cacciando in un guaio, un guaio da cui non sarei più riuscita ad uscire.
[...]
Una parte di me mi insultava furiosa e mi diceva di denunciarlo alla polizia, l’altra parte, invece, mi diceva di uscirci insieme e di non pensare al resto. Gia, fosse stato facile non pensarci.
L’idea che mio padre potesse venire a saperlo mi terrorizzava, ma allo stesso tempo mi elettrizzava. Il fare qualcosa di proibito, il mettermi in pericolo uscendo con lui che era un tipo tutt’altro che raccomandabile, scatenava in me una serie di emozioni che non avrei mai pensato di provare.
Non ero mai stata un’amante del rischio, né un’adolescente ribelle che si trovava il fidanzato delinquente per esasperare i genitori, eppure quella faccenda mi piaceva da morire."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Capitolo 15: Looking for the perfect boy (Cercando il ragazzo perfetto)

Capitolo 15: Looking for the perfect boy (Cercando il ragazzo perfetto)

 

Allison’s pov

 

 

Quella mattina mi alzai alle 6 in punto. Di solito odiavo alzarmi presto, ma ero troppo agitata per riuscire a stare un solo secondo di più sotto quelle coperte.

Sapevo che probabilmente non l’avrei visto quel giorno, ma non potevo fare a meno di pensare a lui e di sorridere come una scema ogni volta.

Chissà cosa aveva da fare…non volevo essere invadente, per questo non gli avevo chiesto niente anche se morivo dalla curiosità di saperlo. Ero della convinzione che pian piano ogni giorno si sarebbe fidato di più di me e mi avrebbe raccontato cosa gli era successo…o almeno lo speravo…

Mi guardai allo specchio non riconoscendomi quasi: chi era quella ragazza così felice e radiosa che si specchiava? Che ci facevo poi alzata a quell’ora?

Amavo andare a scuola, non l’avevo detto per caso?Amavo alzarmi presto la mattina, amavo sentire il fastidioso russare di mio padre dal piano di sotto, amavo la pioggia che quella mattina scendeva lieve dal cielo. Amavo tutto, sentivo che niente avrebbe potuto togliermi quel sorriso dalla faccia e quella gioia che si espandeva sempre di più nel mio cuore. Niente.

Mi vestii di corsa e scesi le scale saltando gli scalini a tre a tre canticchiando.

Mia madre mi guardò come se avesse visto un mostro. –Tesoro, ti senti bene?- Chiese mostrando sorpresa e scetticismo al tempo stesso.

-Certo mamma, sto benissimo.- Mi imposi di smetterla di canticchiare; non volevo insospettirla.

Presi il latte dal frigo e lo versai nel mio solito bicchiere non riuscendo proprio a togliermi quell’espressione raggiante dal volto.

-Fra una settimana dobbiamo andare ad ordinare il tuo vestito per il ballo.-

Quella frase quasi mi fece sputare tutto il latte. –Cosa?È presto ancora.- Riuscii a dire dopo un paio di colpi di tosse dovuti alla sorpresa iniziale.

Il ballo di fine anno era una tradizione irrinunciabile nella mia scuola, l’anno precedente ci ero andata con…

-Andrai anche quest’anno con quel ragazzo, Mark?- Domandò improvvisamente interessata a qualsiasi espressione sul mio viso.

-Non lo so…- Abbassai lo sguardo, fingendomi pensierosa, mentre con quel briciolo di indifferenza che mi era rimasto ricominciavo a bere il mio latte. –Credo di sì.- Odiavo mentire, ma non potevo mica dirle che io e quel ragazzo che avevo nominato l’anno precedente come mio accompagnatore non ci rivolgevamo più la parola.

-Capisco.- Fece un mezzo sorriso non tanto convinto, prima di andare nella sua camera da letto per svegliare mio padre.

Fissai il frigorifero davanti a me pensierosa. C’era una sola persona con cui sarei voluta andare a quel ballo, ma non avrebbe mai accettato se lo avessi invitato.

Sarebbe stato rischioso per lui esporsi ad una festa in mezzo a tutti quei ragazzi, qualcuno avrebbe potuto vagamente riconoscere in lui quel ragazzino scomparso anni prima. E se qualcuno avesse avuto anche solo il minimo sospetto, sarebbero stati guai.

Eppure non riuscivo proprio a togliermi dalla testa quel malsano pensiero che mi faceva provare delle fitte insistenti allo stomaco. Ballare di nuovo con lui ad un ballo, essere stretta fra le sue braccia…

Mi costrinsi a smetterla di pensarci, quell’idea non contribuiva alla normale e sana riuscita di ragionamento del mio cervello. Lo avrei esposto ad un pericolo inutile.

Sbuffai sciacquando poi il bicchiere nervosa. Chi avrei potuto invitare?Mark era fuori discussione…

-Io vado mamma!- Gridai per la casa ignorando le protesta primitive di mio fratello più addormentato che sveglio, provenienti dal piano di sopra.

 

 

 

Harry Mandwins? Nah, troppo basso. Il suo scarso metro e sessantacinque stonava proprio vicino al mio metro e sessant’otto. Reed Hathwayl?Decisamente troppo alto, sarebbe stato problematico ballare con lui e con i suoi quasi due metri d’altezza. Per me andava bene qualcuno più o meno sul metro e ottanta…come David per esempio…

Sospirai rassegnata, non potevo invitarlo punto e basta.

Lucas Youth?Mmh…non mi convinceva, solo a guardarlo in faccia mi sembrava uno di quei porci viscidi che allungavano le mani.

-Che ne dici di Loris Finnigan?- La voce di Angela mi distrasse dalla mia perlustrazione di maschi nella classe, facendomi girare verso di lei indignata.

-Scherzi?Con quello...sfigato?- Mi sembrava brutto da dire, ma era così. Fosse stato almeno simpatico, si dava un sacco di arie. Snobbava tutti perché lui era più intelligente e si metteva a parlare delle reazioni chimiche di fusioni termonucleari al di fuori dell’ambito scolastico. Pazzesco. Forse nessuno aveva spiegato al caro Loris che parlare di chimica ad un appuntamento con una ragazza non era proprio il massimo.

-Taylor Dadies?- Propose ancora.

-Oddio no. Ha un alito da far paura.- Rabbrividii ripensando all’unica volta in cui gli avevo rivolto la parola e mi aveva asfissiato con un sorriso smagliante.

Lei sbuffò contrariata. –Lily hai già il ragazzo, non devi scegliere mica un Brad Pitt!David sa di questo ballo?Non credo che gli farebbe piacere sapere che oltre ad andarci con un altro, te lo sei scelta pure bene questo “altro”.-

Aveva ragione, come sempre. Il punto era che a me nessuno andava bene, io volevo lui.

Reed era bellissimo, ma alto, anche se in fondo non era davvero quello il problema; lui non era David. E Loris?Avrei potuto resistere ai suoi discorsi senza senso per una sera, ma nemmeno lui era chi volevo io. Stessa cosa per gli altri…

-Hai ragione.- Ammisi abbassando la testa sulle mie braccia conserte appoggiate al banco. –Il fatto è che…io vorrei dirglielo, chiedergli di accompagnarmi, ma…- Rialzai la testa guardandola confusa, incapace di continuare il discorso.

-Hai paura che ti dica di no o che si arrabbi?- Domandò comprensiva.

Scossi la testa facendo una smorfia. –Ma no…- Ci ripensai su. –Cioè sì, in effetti potrebbe arrabbiarsi se gli dicessi che ci vado con un altro, ma non è quello a preoccuparmi…io non voglio esporlo ad un pericolo inutile. Se qualcuno lo riconoscesse, se gli succedesse qualcosa…non me lo perdonerei mai.-

Il solo pensiero di vederlo in manette mi impediva quasi di respirare. Non lo avrei messo nei casini di nuovo, no. Sarei stata attenta perché a lui ci tenevo più di qualsiasi altra cosa al mondo.

-Prova ad affrontare l’argomento con lui…magari chiedigli che ne pensa, se per lui potrebbe essere pericoloso. Se non se la sente lasci perdere, ma almeno ti sei tolta un dubbio.-

Le sorrisi sinceramente grata per le sue parole. Cos’avrei fatto senza la sua saggezza?

-Tu invece con chi ci vai Angie?- Domandai curiosa, facendole distogliere lo sguardo pensierosa.

-Non lo so…non ho più sentito quel ragazzo, il fatto che fosse uno di quei criminali mi ha un po’ spaventata…- Ammise abbassando lo sguardo a disagio.

Spalancai la bocca. –Scherzi?!Devi assolutamente chiamarlo Angie, quel ragazzo è lo stesso che stava con David quel giorno e mi ha aiutato tantissimo.- Confessai facendola girare verso di me sbalordita.

-Cosa?!-

Annuii. –Sì, me ne sono ricordata l’altro giorno- Mentii -Lui ha contribuito a liberarmi Angie, dovresti dargli una possibilità.- Speravo mi ascoltasse perché Kevin era davvero un bravo ragazzo ed ero sicura che con Angela ci sarebbe stato benissimo.

-Ci penserò.- Si morse il labbro nervosa riportando il suo sguardo sul libro.

-Lowell, Scott, ci volete rendere partecipi della vostra conversazione?-

La voce secca della professoressa ci fece sobbalzare. Essere in fondo all’aula era un vantaggio: potevamo parlare quasi sempre senza farci scoprire, ma a volte purtroppo capitava che succedesse.

-Ci scusi prof.- Fu la mia svelta risposta accompagnata da un sorriso smagliante.

La prof ricominciò la sua noiosa lezione, mentre io continuavo a pensare al modo migliore di dire al mio ragazzo –quanto mi piaceva pensarlo!- di quel ballo…Quel giorno aveva detto che non poteva, di sicuro si sarebbe fatto vivo il giorno dopo e mi sarei fatta dare il suo numero di telefono, dato che continuavo a dimenticarmi di chiederglielo.

 

 

 

David’s pov

 

 

Eravamo tutti lì seduti al Broken Glass in una delle piazze più vitali e frequentate della città. Una serata fra amici era proprio quello che mi serviva.

Certo, come no…Ma chi volevo prendere in giro? Sapevo benissimo che non era lì che volevo essere, non era con loro che volevo stare…Chissà cosa stava facendo lei…

Presi la mia birra appoggiata al tavolo e la sorseggiai sorridendo leggermente più per il fatto che pensare a lei mi metteva di buon umore che per le barzellette idiote raccontate da Phin che ormai era completamente andato per tutti i drink che si era scolato. Colin e Paul ridevano come pazzi continuando a dare colpi al tavolo, Kim alzava gli occhi al cielo infastidita per la loro stupidità e ogni due secondi tirava fuori lo specchietto dalla borsa per controllarsi i capelli e il trucco, Kevin invece…beh Kevin era costantemente con il cellulare in mano, a quanto ne sapevo era da più di tre giorni che la ragazza che aveva conosciuto in discoteca non si faceva sentire. Probabilmente era perché aveva visto le sue foto da ricercato, ma ora che le foto erano state tolte, lei ancora non lo aveva chiamato e non rispondeva ai suoi messaggi. Mi dispiaceva tantissimo vederlo così…non avere più sue notizie evidentemente lo stava distruggendo. Mi sentivo quasi in colpa: io avevo una ragazza ed ero al settimo cielo, lui invece stava da schifo.

-Kev cos’è quella faccia, dai!- Lo spronai dandogli una leggera spinta sulla spalla in modo scherzoso.

-Ci sono tante di quelle fighe qui intorno.- Commentai guardandomi in giro fintamente interessato. Nessuna di quelle ragazze, per quanto fossero belle, mi interessava. Non mi fermai neanche a pensare al fatto che per me che in genere cambiavo le tipe a letto una volta alla settimana non fosse normale.

-Non dire cazzate Dave.- La voce strascicata che gli uscì quasi mi spaventò. Ma quanto aveva bevuto? Incominciò a bere un altro po’ del suo drink prima di continuare a parlare socchiudendo gli occhi serio. –Tu riesci a vedere qualcun'altra al di fuori di Allison?-

Stavo portandomi il bicchiere di nuovo alla bocca, ma sentendo quella frase mi bloccai con la mano a mezz’aria.

-Cosa?- Chiesi inizialmente non capendo.

-Non fare il finto tonto. Puoi capire benissimo come mi sento, quando eri arrabbiato con Allison non sei riuscito ad andare a letto con nessuna, cosa che non è di certo da te.-

Ci riflettei un attimo su. Sì, capivo come si sentiva.

Avevo tentato diverse volte dopo la storia di quella festa in barca ad andare a letto con altre ragazze più per rabbia che per desiderio, ma ogni volta che stavo per farlo mi ritornava in mente sempre Allison. Immaginavo che fossero suoi i seni che stringevo fra le mani, che fossero suoi quei gemiti strozzati che tappavo con la mia bocca, che fossero le sue labbra carnose quelle che stavo baciando…

Ed ogni volta finiva sempre con me che respingevo bruscamente la povera mal capitata, insultandola per quello che Allison mi aveva fatto e allo stesso tempo arrabbiandomi perché non fosse lei…Avevo rischiato seriamente di impazzire, era stata tremendamente frustante quella situazione…

Kevin continuò ad ingurgitare la brodaglia contenuta in quel drink senza aspettare una mia risposta e come riflesso automatico gli sfilai il bicchiere dalle mani e lo appoggiai al tavolo contrariato.

-Che fai?- Si lamentò cantilenando come un bambino.

-Kevin tu non reggi l’alcool lo sai. Credo tu abbia bevuto già troppo.- Lo rimproverai con lo sguardo sperando che capisse che stava esagerando e che l’alcool non lo avrebbe di certo fatto sentire meglio.

-Il fegato è mio, posso bere quanto mi pare.- Affermò di nuovo capriccioso, afferrando il bicchiere poggiato sul tavolo e ricominciando a bere.

Sospirai prima di strapparglielo nuovamente dalle mani e di darlo alla cameriera che passava di lì in quel momento. –Lo porti via per favore. E non gliene porti altri.- Indicai Kevin con un cenno e lei annuì sorridendo gentile.

-Perché ti devi sempre fare i cazzi miei?- Protestò lui accasciandosi sul tavolo sfinito.

-Io?Ma se sei tu che rompi sempre i coglioni dicendomi cosa fare con Allison.- Ridacchiai sperando di tirargli su di poco il morale.

-Quello perché tu ti stavi comportando da coglione e stavi sbagliando tutto con lei.- Borbottò con voce strascicata. –Ammettilo che senza i miei consigli saggi non sapresti cosa fare.- Teneva ancora la testa appoggiata al tavolo, ma sentivo dalla voce che aveva disteso le labbra in un sorriso e quello mi tranquillizzò abbastanza.

-Forse un po’ è vero.- Ammisi sghignazzando.

Ignorai le risate di Phin, Colin e Paul che ormai erano completamente ubriachi pure loro, prima di guardare Kim con aria seria.

-Va bene.- Capì subito. –Li accompagno io loro, tu pensa al depresso dal cuore infranto.- E detto quello dopo aver sbuffato si alzò dal tavolo e si trascinò dietro gli altri idioti a suon di ceffoni.

Accompagnai Kevin nella nostra stanza: durante il tragitto non faceva che balbettare frasi senza senso su Vicky e su una certa Angela che a quanto avevo capito era la stessa ragazza di cui mi aveva parlato nei giorni seguenti. Bah, stava proprio delirando…

Mi ritrovai a pensare che l’amore da sempre riduceva a pezzi le persone. Eppure perché io ero così felice?Perchè io non ero mica innamorato…o almeno era quello che cercavo di ripetermi in continuazione.

Una volta messo Kevin a letto ed essermi assicurato che stesse dormendo, ci pensai un po’ su.

Non facevo che pensare a lei, la sognavo di notte, quando la vedevo il cuore mi batteva come quello di un mocciosetto alla sua prima cotta e non c’era nessun’altra ragazza che desiderassi quanto desideravo lei. Anzi, le altre non le desideravo proprio.

Le labbra mi si stesero automaticamente in un sorriso prima che me ne rendessi conto. Ok forse, ma ci tenevo a sottolineare il forse, ero innamorato. Altrimenti per quale altro motivo stavo sorridendo come un coglione al nulla nel buio della mia stanza?

 

 

Allison’s pov

 

Ero seduta sulla mia scrivania per cercare di studiare quel poco di storia che mi mancava per il giorno dopo. Eppure proprio non ci riuscivo…l’ultimo neurone era andato già da un bel po’. Nel mio cervello proprio non c’era spazio per la Rivoluzione Francese, era troppo occupato a formulare altri pensieri su una persona…un ragazzo per la precisione, un bellissimo angelo dai capelli biondi che mi faceva incendiare le guance e battere il cuore all’impazzata ogni volta che lo pensavo…

Un rumore alla mia destra mi fece distrarre.

Mi alzai di scatto fissando la persona che stava bussando alla mia finestra bloccandomi un millesimo prima di lanciare un urlo, non appena riconobbi chi fosse.

Sembrava quasi che i miei pensieri si fossero materializzati. –David!- Esclamai sorpresa indecisa sul da farsi. Non sapevo se incavolarmi con lui per avermi spaventata o se correre ad aprirgli ed abbracciarlo per la gioia che mi aveva fatto provare solo vedendolo.

-Che ci fai qui?- Chiesi aprendogli la finestra e tappandomi subito dopo la bocca con la mano non appena mi resi conto di aver alzato un po’ troppo la voce.

-Secondo te?- Borbottò pungente, scavalcando con la gamba destra la finestra.

-Oddio, entri dalla finestra come Edward Cullen!- Strepitai saltellando sul posto entusiasta.

Si bloccò metà dentro e metà fuori dalla stanza, socchiudendo appena gli occhi e fissandomi innervosito.

-Ancora con questo tipo?-

Ridacchiai della sua espressione. –Che c’è, sei geloso?-  Lo provocai mentre finiva di entrare, richiudendosi poi la finestra alle spalle.

-Certo, come no.- Alzò gli occhi al cielo.

-Non hai motivo di essere geloso idiota.- Non sembrava molto contento di essere insultato. Sorrisi maliziosa. –Primo Edward non esiste e secondo, se anche esistesse, non sarebbe mai neanche vagamente bello e sexy quanto te.- Per quanto sembrassi sicura nel dirlo, non potei evitare di arrossire per l’imbarazzo. Sembrò gradire il mio complimento visto il ghigno che fece.

-Vorrei ben vedere. Nessuno è al mio livello.-

Hn. Presuntuoso.

Si avvicinò a me in un lampo e le sue braccia mi cinsero la vita. Sussultai a quel contatto; le sue mani fredde sfioravano la mia pelle nuda e calda sotto la maglietta del pigiama. Il mio respiro era affannato per il desiderio, esattamente come, lo sentivo, il suo.

-Non credi che adesso tocchi a te fare qualche complimento?- Mormorai con voce roca, trattenendomi dall’impulso di baciare quelle labbra divine.

-Del tipo?- Soffiò stringendomi ancora di più a sé e avvicinandosi con la faccia.

-Del tipo che anche io sono sexy e bella.- Civettai con malizia, allacciandogli il collo con le braccia e provocandomi come una scarica elettrica per tutto il corpo per via di quella  vicinanza.

Ridacchiò, interrompendo un attimo il contatto visivo, cosa che mi diede un fastidio immenso. Mi ero sentita quasi persa non appena aveva distolto lo sguardo.

Pensavo che mi dicesse che non lo ero affatto, invece non smentì la cosa. -È sottointeso che lo sei.- I suoi occhi tornarono a guardare i miei e la sensazione di benessere che sentivo prima ritornò.

-Davvero?- Chiesi ormai completamente fusa. Non riuscivo tanto bene a capire quello che mi stesse dicendo, ormai mi ero totalmente persa nei suoi occhi verdi che sembravano brillare di vita propria.

-Sì, non immagini neanche lontanamente quanto tu lo sia.- Mi sussurrò all’orecchio facendomi chiudere gli occhi per i fremiti di piacere provati nel sentire la sua voce così vicina.

 -Ho rischiato di impazzire oggi senza vederti.- Bisbigliò ancora incominciando a mordicchiarmi il lobo e facendomi di nuovo venire i brividi che arrivarono fino al basso ventre scuotendomi tutta da dentro.

Non risposi, non ci riuscivo, non avevo già più fiato. Mi limitai semplicemente a stringerlo di più a me e a ricambiare il suo bacio non appena posò le sue labbra sulle mie. La mia bocca si schiuse subito consentendo l’accesso alla sua lingua che incominciò un’ennesima lotta con la mia.

Chissà se mio padre fosse entrato in quel momento…Ah, mio padre!

Mi staccai da David lasciandolo un attimo interdetto, correndo in fretta alla porta.

-Che c’è?- Chiese confuso e abbastanza infastidito dopo essersi ripreso.

 Feci scattare la serratura della mia porta prima di tirare un sospiro di sollievo.

-Invece di essere così acido dovresti ringraziarmi, pensa se fosse entrato mio padre!- Sbottai rossa in volto un po’ per il bacio e un po’ per l’imbarazzo che mi avrebbe provocato farmi beccare dai miei con un ragazzo. Non un ragazzo qualsiasi poi, ma David Woldrich.

-E allora?- Incrociò le braccia al petto indifferente. –Mi sarei presentato educatamente da bravo fidanzatino di sua figlia.- Sghignazzò facendomi avvampare ancora di più. Quanto mi piaceva quel suo modo così arrogante di sorridere…

-Divertente.- Commentai senza un minimo di sarcasmo nella voce, sedendomi sul letto seccata. Prendeva sempre tutto alla leggera.

Inarcò il sopracciglio in un gesto tremendamente sensuale. -È un invito?- Chiese non abbandonando quel sorriso spavaldo di prima.

Non afferrai subito il significato di quella domanda, ma quando lo capii mi alzai di scatto con le guance incendiate per l’indignazione.

-Cretino!Esci dalla mia camera, ora!- Cercai di spingerlo appoggiandogli le mani sulle spalle, ma non si mosse di un millimetro.

Scoppiò a ridere. –Dai, scherzavo!Te la prendi sempre per tutto.-

Sbuffai smettendola di spingerlo. –Sei tu che devi sempre rovinare tutto con battutine o domande a doppio senso.-

-Reagisci così solo perché ti imbarazzano, però sono pronto a scommettere che sotto sotto ti piacciono.-

Prima che potessi protestare nuovamente, si avvicinò fulmineo e mi baciò. Opposi resistenza solo per i primi due secondi, poi dischiusi la bocca e mi lasciai andare a quel piacevole supplizio; le sue labbra avevano il potere di annullare completamente la mia volontà.

Lo attirai a me con forza, prima di finire -non più di tanto casualmente- sul letto.

Gli sbottonai in fretta la camicia, continuando a mordicchiargli e a succhiargli le labbra, assaporando il suo sapore completamente drogata da lui.

Infastidita dalla presenza di quell’inutile indumento, glielo feci scivolare sulle spalle togliendoglielo definitivamente. Gli accarezzai il petto scorrendo sui suoi addominali perfetti fino ad arrivare alle sue spalle.

Nello stesso momento lui incominciò a risalire dalla coscia fino alla maglietta, passandoci poi sotto e fermandosi ai miei seni.

Mi lasciai sfuggire un sospiro di piacere non appena incominciò a stuzzicare il capezzolo con la mano, avvinghiandomi ancora di più a lui con le gambe.

Sentivo chiaramente la sua eccitazione premere contro il mio ventre, ma non fui per niente imbarazzata per quel contatto, anzi, lo bramavo ed iniziai a desiderare che quei pantaloni non ci fossero.

Non avevo mai provato niente del genere con nessuno, quando era capitato che qualche ragazzo mi toccasse, mi ritraevo infastidita. Con David era diverso, desideravo il suo tocco più di ogni altra cosa. Erano…nuove per me quelle sensazioni che mi stavano divorando da dentro. Sentivo come una voragine nella pancia, non c’era più niente lì, se non quella sensazione dolorosa e piacevole che solo lui riusciva a farmi provare.

Non appena mi tolse la maglietta, sostituì la sua mano con le sue labbra che cominciarono a leccare quel punto sensibile facendomi letteralmente vedere le stelle. Ero più che sicura che riuscisse a sentire il mio cuore, completamente impazzito ormai, uscire quasi dal petto per la velocità con cui stava battendo.

Non capivo più niente, non vedevo più niente, ero completamente accecata dall’eccitazione che sentivo sempre di più dentro di me.

Mi lasciai scappare un altro gemito, non riuscivo a controllarmi, non riuscivo proprio a chiudere la bocca da cui ormai uscivano solo sospiri di piacere.

L’avrei fatto con lui?Sarebbe stata quella la mia prima volta?Alla seconda domanda non avevo risposta, ma alla prima potevo rispondere tranquillamente di sì. Volevo farlo con lui.

Dai seni incominciò a scendere sfilandomi contemporaneamente i pantaloni.

Stavo bruciando dentro, lo desideravo da morire, per quanto fosse stato imbarazzante anche solo pensarlo, mi piaceva essere accarezzata da lui.

Non persi tempo a fermarmi per chiedermi che cosa stessi facendo, ormai avevo perso ogni traccia di razionalità, avevo perso completamente il controllo di me stessa.

Questa volta non lo fermai mentre mi sfilava i pantaloni, lo aiutai alzando le gambe per semplificargli il gesto, mentre le mani le usai per cercare di aprire la cintura e quel fastidioso bottone dei suoi pantaloni che desideravo solo togliere.

Non appena incominciò ad accarezzare il centro della mia femminilità, mi lasciai sfuggire un altro gemito, questa volta un po’ più rumoroso, che lui tappò dolcemente con le sue labbra.

Il rumore di una maniglia che si abbassava mi fece -ci fece- sobbalzare e quasi il cuore mi arrivò in gola dallo spavento.

-Lily?Lily tesoro, ma ti sei chiusa a chiave?-

Guardai velocemente David allarmata e quello che vidi dovevo ammettere che mi piacque da morire. Il suo sguardo era completamente appannato dal desiderio e sicuramente doveva esserlo anche il mio visto che sorrise compiaciuto.

-Tua madre è un’esperta nel rompere le scatole nel momento meno opportuno.- Distolse lo sguardo continuando a sorridere, nonostante l’espressione irritata che aveva assunto non appena aveva sentito quella voce al di là della porta. Aveva il fiatone e la sua voce rauca mi fece venire da subito la pelle d’oca.

-Lily?- Continuò ancora mia madre bussando. Ma brava, bussava dopo. Dovevo spiegarle che anche io avevo una privacy cavolo!

David scese svelto dal letto dopo aver fatto un respiro profondo, allacciandosi –con mio rammarico- cintura e bottone che dopo minuti di armeggio ero finalmente riuscita a slacciargli. Dovevo dirgli di mettersi pantaloni più facili da slacciare, cos’erano a prova di bambino quelli?

-Sì mamma, aspetta un attimo.- Risposi sorprendendomi della mia voce che era uscita quasi strozzata.

-Tutto bene?- Mi chiese ancora lei insospettendosi. Mannaggia.

-Sì, va tutto bene, arrivo subito.- Cercai di mantenere la voce ferma mentre mi infilavo di nuovo pantaloni e maglietta del pigiama.

-Fuori…- Bisbigliai a David spingendolo verso la finestra.

C’era la tettoia fuori per fortuna, la mia era una casa più o meno in stile Dawson’s Creek, quella dove Joey si arrampicava tutte le sere per entrare nella camera del suo migliore amico; solo che da me non c’era la scala. Mi venne automatico quindi pensare come diavolo aveva fatto David ad arrampicarsi senza scala…certo c’erano gli alberi, ma era da pazzi arrampicarcisi su!

-La mia camicia!- Protestò lui mentre lo buttavo fuori mezzo nudo. Una visione divina di sicuro per la mia vicina di casa…e di certo anche per me.

Presi la sua camicia e gliela buttai addosso in fretta, beccandolo in piena faccia e accennando poi un sorriso di scuse.

-Mi dispiace è per il tuo bene.- Mormorai baciandolo poi a stampo, -Aspetta qui, faccio in fretta.- Aggiunsi prima di richiudere la finestra. Dovevo ancora parlargli di quel cavolo di ballo, lui riusciva sempre a distrarmi!

-Lily!- Esclamò mia madre impaziente da dietro la porta.

-Eccomi scusa!- La aprii guardandola con un finto sorriso innocente. –Che c’è mamma?-

-Che hai fatto?- Spalancò la bocca sorpresa.

Non capendo a cosa si stesse riferendo corsi allo specchio e solo in quel momento capii: avevo i capelli completamente arruffati, la maglietta al contrario, le guance sembravano infiammate da quanto erano rosse, le labbra gonfie per via di tutti quei baci e gli occhi…beh gli occhi erano qualcosa di assolutamente stupendo; brillavano di gioia. Non avevo mai visto i miei occhi così accesi, sia di desiderio che di felicità.

Mi girai verso mia madre arrossendo ancora di più… -Beh, stavo dormendo.- Fu la scusa più plausibile che mi venne in mente. Per i capelli arruffati poteva valere dai…

-Con la luce accesa?- Domandò scettica.

Lanciai un autentico sguardo di panico alla lampadina accesa della scrivania. –Sì ehm…- Brutta cosa l’ehm. –Stavo studiando e mi sono addormentata.- Spiegai annuendo per dare più enfasi alle mie parole.

Sembrò accettare malvolentieri quella spiegazione, non ci credeva più di tanto.

-Come mai ci hai messo così tanto a venire ad aprire?- Mi squadrò attentamente socchiudendo gli occhi.

-La stanza era in disordine.- Mi morsi il labbro in un gesto che doveva sembrare di scuse, ma che invece feci per rimproverarmi quella pessima improvvisazione.

-E tu ti arrabbi sempre quando lo è, l’ho messa un attimo a posto.- Continuai cercando di apparire tranquilla.

-Mi sembrava che stessi parlando con qualcuno però…- Incominciò pensierosa aprendo il mio armadio e guardandoci dentro.

-Sì?- Feci roteare lo sguardo per la stanza ingenua. –Beh avevo la televisione accesa prima, devi aver sentito quella.- Scrollai le spalle. La cosa poteva essere tranquillamente plausibile visto che io un sacco di volte studiavo con la televisione accesa che usavo per farmi compagnia.

Mia madre mi esaminò per un altro periodo di tempo che a me parve infinito prima di aprirsi in un largo sorriso. –Probabile.- Mi baciò sulla guancia affettuosa prima di dirigersi verso la porta. –Mi raccomando adesso dormi tesoro che è tardi. Buonanotte.-

-‘Notte mamma.- Sorrisi anche io sospirando poi di sollievo non appena la porta si richiuse. 

Attesi un altro po’ prima di richiudere la porta a chiave; sempre meglio non rischiare di nuovo.

Mi precipitai alla finestra aprendola di fretta e con il cuore a mille.

David era seduto lì a fianco e si stava fumando tranquillamente una sigaretta. Come mi vide la spense sulle tegole e ridacchiò della mia espressione. –Sei una pessima attrice. Dovevi riordinare la stanza, eh?-

Sfoderai uno dei miei più temibili sguardi d’odio. –Idiota.- Incrociai le braccia al petto offesa. Volevo vedere lui ad improvvisare in così poco tempo!

-Dove pensi di buttarla quella?- Aggiunsi poi infastidita facendo un cenno alla sua sigaretta.

-Non lo so…non hai un cestino in camera tua?- Si alzò e si diresse verso la finestra per entrare.

-Eh no.- Lo bloccai poggiandogli le mani sul petto e provocandomi l’ennesima scarica di piacere per tutto il corpo. –Hai voluto fumare?Ora ti arrangi, non la butti in camera mia.-

Ghignò divertito. –Allora la butto giù.- fece per sporgersi, ma lo bloccai con le mie proteste.

-No!Mio padre non butta mai le sigarette in giardino se ne vedesse una si insospettirebbe!- Senza contare che avrebbe potuto anche pensare che fossi io a fumare.

Inarcò il sopracciglio facendomi cedere. –Va bene, buttala qua.- Sbuffai spostandomi per farlo entrare di nuovo.

Una volta buttata la sua schifosissima sigaretta nel mio cestino, che poi avrei prontamente svuotato il prima possibile, incominciai ad affrontare il discorso “ballo”.

-David c’è una cosa di cui ti vorrei parlare…-

-Parlare?- Soffiò malizioso avvicinandosi.

Alzai gli occhi al cielo. –Sì, parlare. Perciò adesso calma un attimo gli ormoni e ascoltami.-

Se fosse stato per i maschi il verbo “parlare” poteva essere tranquillamente soppresso.

Loro le parole le usavano raramente, o forse era meglio dire mai.

Lui si sedette sul mio letto aggrottando la fronte un po’ contrariato, ma zittendosi per ascoltarmi, cosa che apprezzai.

Vederlo sul mio letto non è che aiutava molto il mio cervello però…in quel momento l’idea di parlare non entusiasmava neanche me…

-Ehm…nella mia scuola, ogni anno, si organizza una specie di ballo.- Ed ecco che ricominciavo a torturarmi le mani, ormai lo aveva capito di sicuro pure lui che ero nervosa. -Il ballo di fine anno: andarci è obbligatorio ed in più fornisce crediti extra.- Precisai incominciando a muovermi sul posto irrequieta. Lui non faceva una piega, come al solito si era dipinto quella maschera di freddezza sul volto che mi impediva di capire a cosa stesse pensando. 

-Mi piacerebbe da morire andarci con te…- Abbassai lo sguardo a disagio. –Nessun altro ragazzo sarebbe perfetto quanto lo sei tu.- Ed era la pura e semplice verità. Perché lui, nonostante i difetti, era perfetto per me. –Però, mi rendo conto che chiederti di accompagnarmi sarebbe…- Non sapevo che parola usare.. –Egoista,- ecco. –Da parte mia…insomma, sarebbe come esporti ad un pericolo inutile, qualcuno potrebbe riconoscerti e…- Mi bloccai alzando finalmente lo sguardo e notando con un certo stupore che stava sorridendo. Non era un ghigno, no. Ma un sorriso. Ed era raro vederlo sorridere in quel modo. Quanto era bello…

-Sei stupenda quando fai tutti questi giri di parole per dire una cosa semplicissima, lo sai?- Il suo sorriso si allargò facendo mancare un battito al mio cuore.

-Non è un rischio per me andare ad un ballo. Certo non sarebbe prudentissimo, ma non c’è da preoccuparsi. Quindi mi farebbe più che piacere accompagnare la mia ragazza.- Piegò di poco le labbra in un gesto tremendamente provocante che mi fece aumentare i battiti all’impazzata. Quanto mi piaceva quando diceva che era la sua ragazza, avrei voluto che lo ripetesse all’infinito.

Le mie labbra si incurvarono da sole in un sorriso ed il mio cuore si gonfiò di gioia.

-Oddio, oddio, grazie!- Esultai saltellando per la felicità come una cretina per la stanza prima di buttarmi addosso a lui per abbracciarlo. Lui rimase abbastanza stupito per quella reazione e non appena lo abbracciai di slancio, cademmo all’indietro sul letto. –Grazie!- Dissi ancora mettendomi quasi a piangere per l’emozione.

-Di niente tesoro, potresti solo togliere il ginocchio da lì?- Chiese con voce strozzata.

Mi alzai di scatto rossa per l’imbarazzo. –Oddio, scusa!- Esaminai la sua espressione preoccupata.

-Tranquilla, lascia stare, è che non ero preparato a tutto questo entusiasmo.- Commentò trattenendo una risata. Sospirai di sollievo non appena capii…sì insomma di non aver compromesso niente.

Lo abbracciai di nuovo con meno slancio di prima. –Oh, grazie davvero!- Non riuscivo a smettere di dirlo, l’idea di andarci con lui a quel ballo mi rendeva troppo felice per poter anche solo pensare di spegnere il sorriso che avevo in viso.

Quanto era bello poi abbracciarlo…sentire il suo profumo che mi arrivava fino all’anima e sentire le sue braccia forti stringermi. –Dovrei assecondarti più spesso se le tue reazioni sono così.- Constatò divertito.

Mi staccai da lui abbozzando un sorriso malizioso. –Ora credo sia meglio che tu vada.-

Piegò il sopracciglio incredulo. –Mi stai cacciando?-

-Devo andare a scuola domani. E tu prima stavi fumando, ricordi cosa ti ho detto l’altra volta?-

Impallidì non appena vide le mie labbra distendersi in un ghigno –avevo imparato da lui a farli- sadico.

-Continua a fumare e andrai in bianco per un bel po’.- Gli sussurrai all’orecchio allontanandomi di scatto prima che lui potesse afferrarmi.

-Non è giusto!- Protestò appoggiando le mani sui fianchi. –Io allora non ti accompagno al ballo.-

Credeva di potermi battere ricattandomi?Mai. Non immaginava quanto poteva diventare perfida una donna, le ragazze con cui era stato lui evidentemente erano solo bamboline prive di volontà.

Il mio sorriso si allargò. –E io ci vado con un altro.- Geloso com’era non lo avrebbe sopportato di certo.

-Ma…sei proprio una stronza!- S’indignò facendo una smorfia.

-Ho imparato da te.- Civettai sbattendo più volte le palpebre. –Ci vediamo domani tesoro mio.- Lo baciai a stampo, sentendo un fuoco bruciare dentro di me. Desideravo ardentemente approfondire quel bacio, ma così gliel’avrei data vinta. Mi staccai subito ridendo dell’espressione di disappunto che gli si era dipinta sul volto. –Buonanotte.- Dissi ancora mentre usciva sbuffando dalla finestra.

Avevo pensato giusto prima, si era davvero arrampicato sull’albero. Guardai ansiosa dalla finestra che non si facesse male e quando lo vidi scavalcare il cancello mi tranquillizzai.

Mi girai ed iniziai a saltare per la stanza come una deficiente. Morivo dalla voglia di urlare dalla gioia, ma i miei sarebbero venuti di sopra a vedere se la loro figlioletta fosse ancora sana di mente.

Mi avrebbe accompagnato al ballo!Oddio, volevo davvero urlarlo. Come una fottutissima e stupidissima adolescente innamorata.

Salii sul letto ed iniziai a saltare anche sopra quello, avevo bisogno di sfogare il mio entusiasmo.

Ero innamorata. Innamorata, innamorata, innamorata. Che bella parola. Sentivo il cuore colmo di gioia e amore. E lui era quel ragazzo, quello che mi faceva battere il cuore all’impazzata solo guardandomi, era il ragazzo perfetto.

 

 

 

*To be continued*

 

Lo so…sono schifosamente in ritardo…non ho proprio parole per dirvi quanto mi dispiace…sarà banale, ma ho davvero avuto tanto da studiare ieri, oggi avevo filosofia, geografia, chimica e storia dell’arte -.- e meno male che di solito il mercoledì non ho da studiare…>.<

Vi chiedo ancora scusa, mi riduco sempre all’ultimo a rispondere alle vostre recensioni, ma questa volta non potevo proprio postare senza rispondervi >.<

Se dovessi tardare ancora (cosa che mi assicurerò non succeda, inizierò a rispondere a mano a mano alle vostre recensioni per non restare indietro), avviserò comunque sul forum =)

Beh che dire del cap? Questo è in assoluto uno di quelli che mi piace di meno, è stupido, banale, sdolcinato, inutile, ripetitivo…proprio brutto -.-

Il prossimo sarà più bello e sono lieta di annunciarvi che nel prossimo conoscerete finalmente la storia di Kevin :D Non la sua storia con Vicky però (quella la racconterà lei), solo la sua storia personale.

Scrivere dal pov di Kevin mi è piaciuto tantissimo, spero che piacerà anche a voi leggerlo :P

In questo capitolo viene nominato il ballo di fine anno…ballo che sarà molto importante, non tanto per i protagonisti, ma per Angie, Vicky e Kevin^^

Beh vi lascio alle vostre meritatissime risposte =)

Un bacione immenso e grazie per la pazienza che avete con me nonostante i miei ritardi >.< Bec :D

Ps: appena posso posterò anche le risposte allo scorso capitolo >.< Non me ne sono dimenticata^^”

 

 

*Spoilerino sul prossimo capitolo*

 

Pov Dave: -Ma se sembravo una suora!- Sbottò incrociando le braccia.

Wow, forse per la prima volta eravamo d’accordo su qualcosa.

-Lo sembravi, ma non lo sei.- E detto quello mi avvicinai velocemente a lei che aveva assunto un’espressione perplessa.

La baciai, spingendola con delicatezza dentro il camerino.

-Ti voglio Allie…Ti voglio da impazzire…-

 

Pov Kevin: Due anni dopo incontrai per la prima volta quello che poi sarebbe diventato il mio migliore amico: David.

Non avevo mai pensato che potesse esistere qualcuno più snob di me, eppure lui era lì, con quell’aria altezzosa e una smorfia di sufficienza disegnata sul volto, come se si fosse sentito superiore a tutti noi.  (Non sapevo che pezzo mettervi del suo pov xD)

 

Pov Allison: -Ti do fastidio?- Chiesi non staccando la bocca di un centimetro dal suo collo perfetto e depositandovi poi un bacio.

Sentii una risata soffocata in risposta. –Scherzi?Mi stai letteralmente facendo impazzire…- 

Si intitolerà: Love, Friendship and Family (Amore, amicizia e famiglia)

 

 

Detto questo, vi ricordo il FORUM che alcune mie amiche fantastiche hanno creato per la mia storia >.<

Iscriversi a forum community è semplicissimo; mi farebbe davvero piacere chiacchierare un po’ con voi lì! Oltretutto se state scrivendo qualcosa anche voi, potrete pubblicizzarlo^^

Sul forum ho postato il primo pezzo del prossimo capitolo, alcuni capitoli di un’altra storia che sto scrivendo e un capitolo in più di Kidnapped by Love dalla parte di Dave che appena avrò il mio portatile posterò anche qui su efp (:

Dimenticavo, per essere abilitati alle sezioni protette bisogna presentarsi nella sezione Welcome =)

 

Altro avviso importantissimo poi non rompo più :P

La mia carissima amica Chiara (fallsofarc) ha avuto l’idea di convertire il suo forum e di farlo diventare un luogo accessibile a tutti gli amanti della scrittura (lettori e autori) e della grafica…o semplicemente…delle chiacchiere xD

Quindi ovviamente tutti sono i benvenuti, vi lascio il link ;)

Our Dreamland - Un rifugio per autori e lettori

 

 

*Risposte recensioni*

 

lucyette: Ciao carissima! =D Ti ringrazio per i complimenti al capitolo, per me è sempre un sollievo sapere che non sono troppo sdolcinata; il romanticismo ci vuole, ma come hai detto tu nella giusta dose ;)

Spero che questo capitolo ti sia piaciuto, soprattutto la scena fra Dave ed Allie, per me scrivere queste scene a rating arancione è sempre un problema, lo confesso xP

Un bacione grande, grazie per il sostegno, Bec =D

 

 

Pinklady1986: Ciao!! =) Ti ringrazio tantissimo per tutti i tuoi complimenti, sei troppo gentile, grazie^^

Spero che continui a piacerti anche con i prossimi capitoli, un bacione, Bec =D

 

 

Ebbi: Ciao carissima!*__* Ormai non so più come ringraziarti per tutti i tuoi complimenti, sei sempre carinissima e un singolo grazie mi sembra davvero troppo poco e banale >.<

Mi fa piacere che il pezzo sulla spiaggia ti sia piaciuto** Perché ce ne sarà un altro più o meno simile fra due capitoli e ti anticipo che Dave dirà qualcosa sul suo passato…;)

Che strano che ti abbiano bloccato l’account! Hai provato a contattare gli amministratori? A me era successo una volta, me lo avevano bloccato perché avevo inserito l’indirizzo e-mail sbagliato e a loro risultava inesistente >.<

Spero che il problema si risolva presto =)

GRAZIE davvero per il sostegno, un bacione grande, Bec^^

 

 

sbrodolina: Ciao carissima!! =D Addirittura ti ho fatto piangere?? Non so se sentirmi lusingata o in colpa :P

Sono davvero contentissima che lo scorso capitolo ti sia piaciuto così tanto^^

Se io riesco a scrivere frasi che ti lasciano basita, tu riesci a scrivere recensioni che mi fanno esattamente lo stesso effetto** Non so davvero cosa dire, sei carinissima, grazie^^

Eh sì, alla fine se lo sono dati a vicenda il loro primo bacio, l’idea ce l’avevo già dall’inizio xD

Cercherò di aggiornare molto più regolarmente da adesso in poi, risponderò alle recensioni subito, così avrò il capitolo già pronto per il prossimo mercoledì ;)

Un bacione grandissimo, grazie per il sostegno, Bec :D

 

 

silvietta_in love 4ever: Ciao tesoro!! =D Sono un mostro spregevole, non sono ancora riuscita a recensire la tua bellissima storia scusa >.< appena posso mi metto in pari e recensisco anche il capitolo che mi sono persa ;)

Eh sì, da adesso in poi cercherò di postare regolarmente…trascurando lo studio anche xD Aahahah, scherzo, purtroppo non si può fare ù_ù Però il prossimo capitolo lo avrete puntualmente mercoledì, promesso ;)

Ti ringrazio sempre per tutti i complimenti, sei gentilissima come sempre^^

Un bacione grandissimo, al prossimo cap, Bec =)

 

 

Sabry87: Ciao tesoro!! =D Eh sì, il fratellino di Allison è proprio uno stronzetto…ù_ù purtroppo per lui ho preso spunto dal mio di fratellino e ti assicuro che è davvero insopportabile xD

Grazie come sempre per i complimenti cara, un bacione grandissimo, Bec ;)

 

 

camii: Ciao Camii!!! =D

Eh sì, Dave ed Allie sembravano proprio due ragazzini de “Il tempo delle mele”, infatti mentre scrivevo mi è venuto in mente proprio quel film xD

Sono contenta di sapere che per te il capitolo non è eccessivamente sdolcinato, temo sempre di essere troppo mielosa e banale :P

Ahahahah, il fratellino di Allison è proprio odioso sì! Sembra che abbia fatto apposta a stare a casa -.- pensa che per lui ho preso spunto dal mio di fratello, quindi sono messa proprio male xD

Se la scena sulla spiaggia ti è piaciuta, sarai contenta di sapere che ce ne sarà un’altra fra due capitoli e sarà lì che Dave accennerà qualcosa sul suo passato ;)
Grazie ancora per i complimenti carissima, un bacione grandissimo, Bec :D

 

 

sonietta: Ciao Manu!! =D Ti ringrazio tantissimo per tutti i complimenti, sono contenta che la scena fra Dave ed Allison ti sia piaciuta**

Lui è troppo orgoglioso per chiedere a lei di essere la sua ragazza, perciò dice quella frase ;) Mentre scrivevo mi ha fatto quasi tenerezza xD

Ti do ragionissima sul fatto che il fratellino di Allie sia odioso, pensa che ho preso spunto dal mio di fratello, quindi sono messa proprio male -.-

Grazie ancora per il sostegno, un bacione grande, Bec =)

 

 

Punk936: Ciao carissima!!! :D Sono contentissima di sapere che anche questo capitolo ti è piaciuto*_* Sei sempre gentilissima con tutti questi complimenti, grazie (:

Dave è troppo orgoglioso per chiederle di essere la sua ragazza, per quello ha usato quella frase ;) Mi ha fatto quasi tenerezza mentre scrivevo :P

Eh già…povera Allison ha un fratellino che è proprio uno stronzino xD Come me del resto -.- ho preso spunto dal mio per Nicolas…purtroppo xD

Spero che questo capitolo ti sia piaciuto, un bacione grandissimo, Bec =D

 

 

piccolinainnamora: Ciao!!! :D Ti ringrazio infinitamente per tutti i complimenti, non immagini quanto sia contenta di sapere che la mia storia ti piaccia così tanto*_*

Grazie per i complimenti, spero che anche questo cap ti sia piaciuto ;) Un bacione grande, Bec =)

 

 

eulalia_17: Beaaaaaa!!!!!! Ma comeee??!? Tu non conoscevi la canzone di Dave ed Allie??Ma è famosa, è la colonna sonora del film Notting Hill!! Tzé, sono senza parole xD Scherzo ovviamente, sono contentissima di sapere che ti stia piacendo**

Oddio oddio oddio, ho poco tempo e sto piangendo dalla gioia tesoro, tu mi fai piangere sì con queste recensioni, mi fai vedere appannato lo schermo!!! Ti odio nel senso amorevole del termine per queste recensioni xD

Forse non ci crederai (perché tu critichi me, ma non sei tanto diversa mia cara ù_ù) ma i complimenti sul mio modo di scrivere valgono tantissimo fatti da te, perché anche tu sei un’autrice BRAVISSIMA e quindi non posso che esserne lusingata :D

A quell’altro capitolo che nomini ne mancano solo 3 ormai ;) tra due Dave accennerà qualcosa del suo passato e spero tantissimo che non ti deluda >.< Perché mi dispiacerebbe davvero tantissimo se succedesse…

Per la risposta all’altra recensione mi dispiace tantissimo davvero ç__ç posso solo dirti che anche se in ritardo la posterò, promesso^^

Tesoro…il tuo modo di considerare Mark mi spaventa non poco, credo che per il bene del personaggio sia meglio tenerlo alla larga da te xD

Solo perché sei tu ti dico che avrai il tuo Dave in smoking a quel ballo…ma succederanno un po’ di casini prima :P

L’accenno al rapimento mi è venuto per puro caso, non ci avevo pensato minimamente se devo essere sincera xD Visto quanto poco curo le mie storie?? -.-

Probabilmente se ci fossi stata tu al posto di Allie Dave avrebbe svelato la sua storia già dal capitolo 2, chissà quanto lo avresti stressato quel poveraccio per farlo parlare!! xD

L’idea del loro primo bacio era l’unica cosa che avevo in mente già dall’inizio, da quando lei aveva detto di aver vomitato dopo che un bambino lo aveva baciato alle elementari nel primo cap xD Sono un po’ malata di mente a pensare a dettagli del genere, lo so xD

Scusa se la risposta fa schifo, ma ho esattamente 4 minuti per postare, mia madre non vuole che usi il portatile -.-

Ringrazia tantissimo la Sara da parte mia e fammi sapere poi che ne pensa del cap!!!

Un bacione grandissimo tesoro, GRAZIE PER TUTTO IL TUO SOSTEGNO, ti voglio benissimo, Bec =)

 

 

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-Tra me e te (Rating rosso)

- Love Penalty di Trappy

- ♥ Our Secret Kiss ♥ di silvietta_in love 4ever

- Mondi Paralleli di Emmetti

- ;;Thoughts at Winchester di eulalia_17

 

Se volete vedere i volti dei personaggi, ho aperto un blog grazie all’aiuto della mia beta, Qui.

Ovviamente la scheda di quella poveraccia della madre di Allie dovrà aspettare ancora, visto che era sul portatile xD Ma va beh, non siete tristi vero?La odiate tutte vero? Ok bene, perfetto xD

Ringrazio infine le 108 meravigliose persone che hanno inserito la storia fra le preferite (non commento neanche più, sono troppo contenta, grazie^^) e le altrettanto magnifiche 103 persone che l’hanno inserita tra le seguite (vi adoro, grazie^^)

 

   
 
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