“Etchù!”
“Salute!”
“Grazieeeeehtchù! Cazzo!”
Sbuffò
scostando di scatto il piumone del suo letto.
“Che
mal di testa! Che diamine ho bevuto?”
“Scema!
Ti sei addormentata sul marmo in terrazzo…”
“Ah
già….”
Spostò
il ciuffo bianco dietro la testa con una mano stropicciandosi gli occhi.
“Mi
hai portata in camera tu?”
“Mhn…”
“Grazie
Logan…”
“….”
“Che
fame…”
Fece
per alzarsi ma la sua schiena e la sua testa erano di tutt’altro avviso.
“Ma
che diavolo ho?”
“40
di febbre oltre che un bel raffreddore….”
“Porca
putta- ahio!”
Logan
si sedette sul letto prendendole le spalle e facendola abbassare sul materasso
indugiando sul calore che la sua pelle emanava, a come fosse liscia, al profumo
che la caratterizzava.
Avesse
potuto l’avrebbe divorata di baci e morsi e si sarebbe perso in quei suoi
immensi occhi nocciola screziati di verde…
“Logan?”
…ma si costrinse a chiudere gli
occhi e respirare profondamente prima di interrompere quel leggero contatto e
trovare una scusa per lasciare la stanza.
“…meglio che vada, Hank ha detto che devi riposare…”
“Ma…”
“Hai
detto che hai fame no? Ti faccio un po’ di brodo o qualcosa che faccia
bene ai malati…”
Si
alzò in piedi prendendo a guardare ovunque e gli occhi gli caddero sulla
parte di parete alla quale erano attaccate decine di foto, e precisamente su
quella che avevano fatto l’estate prima al Central
Park di New York in uno dei pic-nic che spesso organizzavano Ororo ed Hank per
gli studenti che rimanevano alla scuola durante le vacanze.
“Mi
ero messa in testa di imparare a pattinare…”
Si
voltò sorridendole, stupito del fatto che fra la moltitudine di foto
presenti lei avesse capito quale stesse guardando.
“Ti
ci è voluto tutto il pomeriggio per capire che quell’attività
non faceva per te…”
“Figuriamoci,
era il mio cosiddetto maestro che
lasciava molto a desiderare…”
Rise
guardando con la coda dell’occhio l’espressione sarcastica che
aveva assunto mentre parlava sfogliando distratta una rivista.
“Lo
conosco per caso?!?”
“Può
essere…è un nanetto dagli occhi verdi
che ringhia e si incazza di continuo…”
Alzò
un sopracciglio guardandola torvo…nanetto a
lui? Tuttavia rise nel vederla fare di tutto per non scoppiare a ridergli in
faccia.
Quella
creatura era adorabile, fortissima ma estremamente fragile, tremendamente dolce
con le persone che amava e…la sua unica luce
nella vita, l’unica che non lo aveva mai abbandonato. Fino ad ora.
Sospirò
tornando a guardare la foto di prima, presto lei sarebbe andata a stare
stabilmente a New York, avrebbe dovuto impegnarsi nello studio e non avrebbe
avuto più tempo per lui.
“…e a volte si intristisce senza motivo…”
“…scusa…è che…”
“Etchù…etchu….chu…”
“….è che…”
“Etchu…etchu…chu etchu…”
“Stai
cercando di battere il record di starnuti di Kitty?”
“Simpatico!
Et…”
“Lei
è allergica al pelo degli animali non puoi competere…”
“…chu!…beh, io
sarò allergica ai nanetti
suscettibili! Passami i fazzoletti va…”
“Dove
sono?”
“Sulla
mensola sopra la scrivania…eh…”
“Non
ci arrivo…”
“…tchu! Scemo dalla coda di paglia…vabbè
mi arrangio…”
Tirò
su col naso alzandosi barcollando verso la scrivania.
“Rimbomba
tutto qui….ehh…cazzo!”
“Forza
che sei una roccia!”
“Se
non vuoi fare il galantuomo taci almeno…”
“Guarda
che…”
“Ssht zitto! Ahio la testa…”
La
guardò levarsi sulle punte per raggiungere il suo pacchetto di
fazzoletti godendosi la scena di lei in camicia da notte con le sue forme di
donna, la sua bellezza di ragazzina e il contrasto che creava la sua figura in controluce
alla finestra.
La
sua Marie era bella da togliere il fiato.
“…cambiando discorso, non hai lezioni oggi?”
“…è domenica Marie…”
“Perfetto!
Una delle ultime prima dell’università…e
la passo a letto malata…ethcu! Che palle!!! Ahio!”
“…già…peccato…”
“Gli
altri sono usciti?”
“Si,
sono andati a vedere una partita di hokey…”
“Oh…mi diapiace…so che
è il tuo sport preferito…di sicuro Ororo
ti avrà detto di…”
“Ho
fatto cambio io, lei voleva rimanere con te ma ho preferito lasciarle il grande
divertimento…sai, non mi trovo molto a mio agio
nel tenere a bada 20 marmocchi su di giri…”
“Grazie
James…”
S’incantò
vedendola sorridere così serena, e si che non aveva fatto nulla di
particolare.
“Pre…James?”
“Logan!
Vo-volevo dire Logan…”
“Ma
hai detto James…chi è? Non sarà
mica quello del secondo anno?”
“No
cioè si è lui ma non centra ora…oddio
sto delirando…”
“Ti
piace quello li?”
“Che
dici? È che il suo nome è simile al tuo, mi sono confusa!”
“Dov’è
di preciso che James e Logan si somigliano?”
“La
mia testa!”
Cazzo!
Si era incasinata da sola, ma si poteva essere più deficienti? Maledetta
febbre…cazzo!
“Ahio”
“Rimettiti
a letto…vado a prenderti qualcosa da
mangiare”
“Perché
adesso ti arrabbi?”
“Non
sono arrabbiato!”
“Si
che lo sei!”
“No
che non lo sono! Per me può piacerti chiunque non mi in…”
“Ma
non mi piace quel James! Insomma non…oh ma di
che diavolo stiamo parlando? Ahi la testa…”
“Rimettiti
a letto…”
“Ma…”
“Rogue!”
Si bloccò….erano mesi che non la chiamava
più così…da quando aveva preso la
cura e non era più…una di loro.
Indietreggiò
appoggiandosi alla scrivania chinando lo sguardo ferita, non poteva vederlo, ma
era sicura che anche lui era dispiaciuto.
“Ascolta
Marie…”
“No,
non fa niente…in effetti è vero…”
“Nh?”
“A
me piace…un James…non capisco
perché lo devo negare…sei mio amico
infondo nanetto isterico!”
“Hey!
Io non…”
“Il
migliore amico che si possa mai desiderare, l’unico che mi rimane accanto
sempre….”
“Marie…”
“Fila
in cucina che ho fame! Rauss, scattare!”
Si
lasciò spingere fin sulla porta, non ci capiva più niente, se non
era quel James, che James era?
“E
lascia perdere il brodo, voglio un sandwich mega farcito!”
“…ok…”
Appena
chiuse la porta vi si appoggio tremante.
Glielo
aveva detto!
Sorrise
ridacchiando dirigendosi poi alla bacheca delle foto.
“È
così…ti amo James Howlett…da
impazzire!”
Schioccò
un bacio sulla foto di loro due al parco, sospirando soddisfatta.
Glielo
aveva detto in faccia che lo amava.
E
poco le importava se lui non aveva capito.
James
Howlett, l’aveva sentita sussurrare quel nome
allora è così si chiamava quel pivello che piaceva a Marie,
chissà che tipo era, se somigliava all’uomo ghiaccio o a qualcuno
dei suoi cantanti preferiti…
Strinse
i pugni scendendo le scale.
Perfetto,
fra poche settimane, appena finiti gli esami di ammissione sarebbe partita,
aveva un ragazzo che le piaceva e lui se ne stava li, a fare l’amico…i sandwich…il
coglione.
“James
Howlett…che nome da checca!”
TH
Uh uhh uhhu! Quanto sono bastarda!!!!
^w^
Pluma:
^w^
grazie del bel commento! Lo so che son bastarda, ma non posso metterli assieme
subito,
devono
patire prima, cioè, lui deve patire,
tanto
quanto ha fatto patire lei, come minimo!
Grazie
di cuore, spero di risentirti!!
Ro90:
Grazie
Ro…sono contenta che il capitolo ti sia
piaciuto,
mi
auguro che ti piaccia anche questo, e che troverai due minuti per dirmi che ne
pensi.
Un abbraccio!!
Ginsan89:
Lieta di aver letto le tue parole, ma soprattutto
d’aver trasmesso qualcosa…
Fammi sapere che ne pensi di questo eh?
Ciauz!!
Dada88:
Ciao a te Dada!
Non preoccuparti, mi fa piacere ricevere
recensioni, ma ancor di più sapere che
La mia storia vien letta perciò non preoccuparti…
Certo però, che se mi fai sapere come
la pensi son felice!!!
Ciao e grazie mille del fischio!
Soniacristina1989:
Hey!, ma ciao!!
Lo so, posso sembrare impazzita, ma non lo
sono affatto, solo mi diverto a torturare Logan, ora che ha
Capito d’amare Marie deve tribolare un po’
non credi?
…eccome se tribolerà, sarà geloso di sé
stesso…hih hih hih!
Bacio!!!!!
Marmar:
Crudelissimo direi….
Ma che ci vuoi fare? Son Bassssstarda!!!
Cchih hih hih!
Alla prossima, grazie del commento!
…e grazie ai preferiti:
billina_93
Devildragon
Lu
Ca
marmar
…e alle seguite:
alechan_96
andrea83_2007
CELTICgirl
Dada88
daffodil
genesis
ginsan89
mangafun1
marmar
Pluma
purepura
Ro90
Rue Meridian
shedar86
soniacristina1989