Capitolo
11
Sono
ancora qui sul tetto dell’ospedale. Ma ora non sono solo.
C’è qualcuno con me.
E questo qualcuno si stringe forte a me e la cingo con le mie braccia
come per
tenerla sempre vicino.
Mi
bacia. E poi mi bacia di nuovo e poi ancora, finché non la
stringo ancora più
forte e le bacio la fronte.
Ma
tutto sembra svanire nella mia mente.
E
se questo fosse ancora una mia illusione? Se fosse solo
un’altra allucinazione?
“Dimmi che questo
è vero?”
Mi guarda perplessa, sembra non capire. Ma io ho bisogno di sapere.
“Dimmelo
ti prego”
Allunga le sua braccia verso il mio viso e mi prende tra le sue mani.
Avvicina
le sue labbra e sussurra.
“Sono
qui. Sei qui…Siamo qui”
“Siamo qui…”
“Già, siamo qui”
“Non eri tu quella che diceva che non ci sarebbe mai stato un noi?”
“Tutti mentono”
Tutti mentono. Già. Ho avuto troppi incontri ravvicinati con
le bugie negli
ultimi giorni.
“Tutti
mentono quindi. Chi ti dice che io poco fa non abbia mentito?”
“I tuoi occhi”
“I miei occhi?”
“Sì. Quando menti sono
quasi…spenti”
“Quindi i miei occhi non erano…spenti poco
fa?”
“No.”
Si stringe ancora a me e continuamo a guadare Princeton.
“Forse
dovremmo scendere”
“No, si sta così bene qui”
“Hai paura che ci vedano insieme?”
“No”
“E allora perché non vuoi scendere?”
“Dovrei sistemare un po’ di cose. E ora non ne ho
voglia.”
“Voglia?”
“Sento il bisogno di starmene lontano per un
po’”
“E dove vorresti andare?”
“Lontano da qui. Solo per un paio di giorni”
“Con Rachel?”
“Sì.”
“E Lucas?”
“E’ questo il problema. Non voglio farlo
soffrire”
“Cuddy, se è per
me…io…”
“No. Cioè sì. Ma devo sistemare le cose
con lui”
“Cosa facciamo allora?”
“Stiamo qui ancora un po’”
“Come vuoi raggio di sole”
Sorride
a qual nomignolo.
Il rumore di un ambulanza in arrivo taglia l’aria, mentre
continuiamo a fissare
la città ai loro piedi.
WILSON
POV
Sono
un idiota. Un emerito idiota! Ora quei due staranno urlando sul tetto.
E tutto
per colpa mia che non riesco mai a tenere la bocca chiusa.
Entro
nel mio ufficio, prendo qualche documento e ritorno al piano terra,
nell’ufficio di Cuddy.
“Buongiorno
James”
“Buongiorno Julia. Dormito in albergo?”
“No, siamo state a casa di Lisa. Ci sembrava più
opportuno per la piccola.”
“Hai ragione. Già fatto colazione?”
“No, ti va di andare a prendere qualcosa insieme?”
“Certo.”
“Grazie James”
“Non c’è di che. Allora è da
un po’ di tempo che non ci si vede”
“Già, saranno anni. Ci voleva un fatto del genere
per farci rincontrare tutti”
“E tuo marito?”
“E’ a casa con le bambine.”
“E il lavoro?”
“Tutto bene. Ma non sono qui per parlare della nostra vita
privata. Voglio
parlare di mia sorella e del tuo migliore amico”
“Ah”
“Tu li vedi ogni giorno. Si comportano come hanno sempre
fatto?”
“Beh, tua sorella da quando sta con Lucas è molto
distaccata da House. Quasi
non si parlano, specialmente dopo al conferenza. Immagino che tua
sorella ti
abbia detto qualcosa”
“Sì, e Lucas?”
“A mio parere Lucas non è poi così
gentile. Dovresti vedere gi scherzi che ha
fatto a me e ad House quando ha scoperto che avevamo comprato il
loft”
“Si è vendicato?”
“Sì, ha fatto cadere anche House in caffetteria. E
io pensavo che House si
sarebbe vendicato, invece mi ha trattenuto da questo. Si è
astenuto dal mio
piano.”
“Ma Lisa lo sa?”
“Sa che Lucas si è vendicato, ma non credo sappia
in che modo. E credo anche
che non conosca la reazione di House.”
“Lisa sembra felice però”
“Già. Dovevi essere qui l’anno scorso
però, prima che House entrasse a
Mayfield. I due si rincorrevano per l’ospedale,
c’è stato anche un periodo in
cui si facevano scherzi a vicenda. E poi hanno anche condiviso
l’ufficio per
una settimana. E’ stato divertente vedere le loro
schermaglie”
“Immagino. Lisa è alquanto subdola quando
vuole”
“Già. Ti ho mai detto di quando siamo usciti
insieme e alla fine House lo ha
scoperto?”
“Sei uscito con mia sorella?”
“Sì, all’inizio pensavo che volesse una
visita. Ero terrorizzato, pensavo
avesse il cancro. Allora io e House gli abbiamo fatto degli esami e
alla fine
abbiamo scoperto che voleva che io fossi il suo, diciamo,
donatore”
“Oh mio dio! Sul serio?”
“Già…”
“Mi sarebbe piaciuto vedere la faccia di House.”
“Era geloso…”
“Già. Quei due dovrebbero provarci”
“Beh, ci provano nel loro strano modo.”
“Già, peccato che gli ci siano voluti 20 anni per
baciarsi. E chissà quanto
dovremo ancora aspettare prima che li troviamo avvinghiati
l’uno all’altro. A
proposito dove sono quei due?”
“Sul tetto.”
“Che ci fanno sul tetto?”
“Colpa
mia. E’ uno dei nascondigli di House e lo ho detto a Cuddy
che ora starà
urlando a squarcia gola probabilmente insultandolo per le per di
clinica.”
Le porte della caffetteria si spalancano mentre Tredici corre nel
corridoio
verso di me.
“Dottoressa
Hadley, cosa è successo?”
“Dov’è la Cuddy?”
“Stava aspettando Lucas per essere dimessa”
“Lucas è in pronto soccorso. Ha avuto un
incidente”
Julia mi guarda preoccupata.
“Vai
a chiamarli”
JULIA POV
Il
mio sguardo passa dalla dottoressa del team di House e Wilson.
“Vai
a chiamarli”
Immediatamente esco dalla caffetteria, ma sono ancora in tempo ad
ascoltare la
loro conversazione.
“E’
stato ricoverato 5 minuti fa con danni minori. Qualche costola rotta e
il polso
destro fratturato. Non presenta danni neurologici, ma in meno di 20
minuti
saremo in grado di fare una TAC.”
Come la prenderà Lisa?
Corro
su per le scale. Non sono mai stata sul tetto prima d’ora, ma
non è difficile
raggiungerlo. Salgo gli scalini a due a due, scorrendo la maniglia con
la mano.
Dopo l’ennesima rampa di scale mi fermo davanti
all’uscita.
Rimango
immobile per pochi secondi. Niente urla. Prego che mia sorella non
l’abbia
ucciso.
Apro
la porta lentamente e
rimango sorpresa
dalla scena davanti ai miei occhi.