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Autore: veggylink94    11/03/2010    5 recensioni
Un alternative universe nel quale Bulma e Vegeta , un tempo fidanzati si separano a causa della gravidanza inaspettata della ragazza. La fic è ambientata undici anni dopo, quando Trunks, che non ha mai conosciuto suo padre, sarà costretto ad andare da quest'ultimo, durante un viaggio di lavoro di Bulma. Questo cambiamento avvicinerà o allontanerà i due?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Trunks, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Ciao ragazzi!- Salutò la ragazza dai capelli turchini. Vegeta per poco non svenne. L’oca sarebbe uscita con loro? Se era uno scherzo non era affatto divertente. Si girò furibondo verso Goku.
-Razza di idiota! Che cavolo è questa storia? Perché non mi hai detto che veniva anche la gallina?- Urlò in preda alla collera. Goku si portò una mano dietro la testa:- Ma Veggy pensavo che non ti avrebbe dato fastidio!- Disse. Il moro ci pensò un attimo, poi si girò verso Bulma, stava per dirle qualcosa ma la ragazza lo precedette.
-Ehi cretino! Come ti permetti! Se qui c’è qualcuno di troppo quello sei tu!- Vegeta rimase impietrito. Gli aveva dato del cretino? Ok… questo era davvero troppo.

-Stammi a sentire razza di gallina strozzata! Non osare parlarmi in quel modo, non sai con chi hai a che fare!- Urlò fuori di sé.

La ragazza sorrise malignamente :- Ah si? Perché chi sei? Il principe degli scimmioni? Anzi no, il re degli stupidi!- Rispose.
-Stupida oca starnazzante!- Ribatté il ragazzo. La conversazione era in procinto di continuare, quando intervenne Crilin : -Dai ragazzi basta litigare! Vogliamo avviarci si o no?- I due si voltarono. Vegeta sbuffò e incominciò a camminare verso la sala giochi seguito dagli altri “amici” e da una irritatissima Bulma.

La turchina si avvicinò a Chichi e le sussurrò all’orecchio:- ma perché quello scimmione ce l’ha tanto con me, qual è il suo problema?- La mora rise: - Ihih… Vegeta è fatto così, anche a me non sta per niente simpatico, però per certi versi è un bravo ragazzo, credo che però tenda troppo ad allentare le persone, da quando è piccolo non ama molto la compagnia.- Dissi Chichi restando sul vago. Bulma si fece pensierosa, se era il suo carattere poteva per lo meno darsi una regolata, come osava parlargli in quel modo? Lei era sempre rispettata da tutti, specialmente dai ragazzi.


Giunti nella grande sala giochi il gruppo si sparpagliò in giro: Goku andò a mangiare qualcosa con Chichi, Crilin e C18 andarono a provare un gioco, Vegeta…beh lui si dileguò in giro per la sala.
In quanto a Bulma , lei se ne stava a provare un nuovo gioco: “Dance Dance Pro-Revolution” , la solita pedana luminosa sulla quale bisognava muoversi a ritmo di musica. Accanto alla ragazza c’era una fila di uomini incantati dalla bellezza della giovane, tra questi c’era anche Yamcha che non lasciava la ragazza in pace un solo secondo.

Vegeta stava facendo una partita a “Bubbole Fight: the last challeng” (avete presente il gioco dei draghetti che sparano le bolle? Beh quello xD NdMe), quando sentì una notevole confusione provenire dal nuovo gioco. Non si stupì più di tanto nel vedere Yamcha in tutto il suo splendore danzare con assai poca grazia nel tappeto elettrico di “Dance Dance Pro-Revolution”, sudato e affaticato, tentando di fare bella figura su Bulma , che al contrario, se la stava ridendo di gusto. In effetti i movimenti di Yamcha sembravano quelli di una scimmia ubriaca, anzi, a dirla tutta una scimmia ubriaca avrebbe avuto più stile.
Il moro si avvicinò al gioco spintonando la marea di gente che vi era davanti e si posizionò a qualche passo dall’azzurra che non si era accorta della sua presenza.
-Che spettacolo raccapricciante! Il tuo ragazzo è proprio patetico, come te del resto!- Commentò Vegeta rivolgendosi alla ragazza, che si girò di soprassalto, assumendo un espressione assai irritata:- Ancora tu? Primo quello non è il mio ragazzo, lo conosco da oggi, secondo qual è il tuo problema? Che cavolo vuoi da me?- Urlò Bulma attirando l’attenzione dei presenti.
-Che cavolo avete da guardare cretini? Fuori dai piedi!- Intimorì Vegeta, facendo allontanare tutti quanti, ad eccezione di Yamcha che rimase in piedi sulla pedana a guardare il moro, il quale riprese a parlare: - Io non voglio niente da te, semplicemente guardo la stupidaggine della gente in questo posto, e dato che ora fai parte del gruppo degli idioti, e quindi dovrò vederti per parecchio tempo pensavo di mettere le cose in chiaro una volta per tutte.- Bulma ascoltava piuttosto incuriosita. Yamcha scese dalla pedana e si avvicinò con fare minaccioso a Vegeta.
-Ehi idiota! Lascia in pace Bulma hai capito?- Disse digrignando i denti.
-Non rompere!- Ribatté l’altro, che venne per la prima volta sostenuto dall’azzurra:
-Yamcha, lo scimmione ha ragione, questa faccenda non ti riguarda quindi ti sarei grata se sparissi.- Il giovane obbedì e se ne andò con la coda fra le gambe.
-Dunque… come dicevi, mi sembra giusto mettere le cose in chiaro. Non mi sei simpatico quindi facciamo un patto: io non rompo a te, e tu non rompi a me! Vedrai che andremo d’amore e d’accordo!- Propose Bulma incrociando le braccia. Vegeta ci pensò su.
-D’accordo non voglio avere niente a che fare con te sappilo!-
-Nemmeno io!- Disse Bulma.
-Bene!-
-Bene!- Detto questo i due si allontanarono. Vegeta finalmente si sentiva più rilassato:non avrebbe più avuto quell’oca fra i piedi, ma non sapeva che un giorno avrebbe fatto di tutto pur di starle affianco.


Passarono due mesi, le cose cambiarono notevolmente, Bulma si ambientò subito con i suoi nuovi amici, aveva legato in particolare con Goku e soprattutto con Chichi, erano ormai inseparabili.
Inoltre con il tempo aveva incominciato ad apprezzare Yamcha, e lo trovava decisamente carino e simpatico, un po’ tonto, ma simpatico. I due infatti stavano per mettersi insieme, erano usciti diverse volte, e fra loro c’era una certa affinità.
In quanto a Vegeta, beh, il loro patto non durò a lungo, i due continuavano a scambiarsi ogni giorno frecciatine e prese in giro: ormai era nella loro quotidianità.
Nonostante tutto Bulma si era affezionata al ragazzo, anche se continuava a considerarlo uno scimmione rincitrullito.


La ragazza dai capelli azzurri se ne stava ad aspettare sul muretto vicino ad un bar.
In ritardo, come sempre, quell’idiota era in ritardo!
Guardò l’orologio : le quattro e quaranta. Basta, avrebbe aspettato altri cinque minuti e poi se ne sarebbe andata, così imparava a farla aspettare! E poi gliene avrebbe dette quattro! Oh si…
-Ciao Bulmettina!- Una voce la portò alla realtà, ma ciò che vide la fece infuriare ancora di più:
-Yamcha! Cavolo è mezzora che ti aspetto! E non chiamarmi in quel modo ridicolo!- Disse Bulma al giovane, che imbarazzato si portò una mano dietro la testa:- Scusa micina! Ho avuto un contrattempo! Allora andiamo?- La ragazza ignorò l’ennesimo soprannome sdolcinato datole da Yamcha e si avviò con lui verso il centro cittadino.
- Allora è tutto ok tesoro?- Chiese il giovane. La ragazza gli rivolse un broncio:- Si Yamcha! Ma ormai è un mese che usciamo insieme, e io… sono stanca di aspettare! Ormai possiamo considerarci una vera coppia o sbaglio?-
Il ragazzo ci pensò su, poi sorridendo rispose:-Certo baby! Quindi possiamo metterci insieme vero?- L’azzurra sorrise in segno affermativo. Yamcha le prese la mano e continuarono a camminare a lungo.


Tic tac. Tic tac. Tic tac. Noia. Lui odiava la noia. Solitamente era molto attivo, ma quel giorno non ne poteva più. Niente da studiare, l’allenamento di box non c’era, cosa si sarebbe inventato?
Si alzò svogliatamente dal letto e guardò l’ora: le cinque.
-Che palle!- Sbottò il giovane dai capelli neri. –Vado a fare due passi, sempre meglio che stare chiuso qui dentro!- Vegeta scese le scale e uscì di casa con le mani nelle tasche passeggiando tranquillamente.
In quei giorni era molto strano, e sapeva di chi era la colpa: Bulma. Da quando l’aveva incontrata non riusciva a levarsela dalla testa, era come un’ossessione, egli stesso non accettava di essere così soggetto ad una ragazza, e anche se odiava ammetterlo si era affezionato, cosa che per lui era risultata fatale.
Era petulante, racchia, non faceva altro che blaterale di cose assurde, era testarda, sciocca, fuori di testa, era una seccatura, una terribile seccatura che però in un certo senso lo faceva sentire completo. Ormai non riusciva ad immaginarsi una giornata senza quegli insulti che si scambiavano ogni due minuti, senza quei piccoli litigi che lo divertivano, senza il volto arrabbiato di lei.
Odiava ammetterlo, ma quella ragazza lo attirava. Era bella. Dannatamente bella, ed era determinata, forte , scontrosa, permalosa, asfissiante… avrebbe trovato migliaia di aggettivi che la caratterizzavano, ma non trovava nemmeno un aggettivo per descrivere il suo stato d’animo.
Da quando la ragazza incominciava ad uscire con Yamcha sentiva un fastidio al petto, ogni volta che li vedeva parlare si irritava, e non capiva perché.
Non aveva mai avuto una ragazza prima d’ora, non che non avesse delle pretendenti, ma semplicemente le detestava tutte.
Bulma. Lei era diversa, sentiva una forte attrazione verso di lei, un sentimento che mai aveva provato, non riusciva a capire se voleva starle accanto o semplicemente evitarla, non capiva se le voleva bene o se la detestava. Era confuso, e il pensiero di non riuscire a darsi delle risposte lo irritava e lo rendeva inquieto.

Preso dai suoi pensieri si rese conto di essere arrivato in un parco, era molto grande e ben illuminato, di solito era frequentato dalle coppiette innamorate, e il pensiero di trovarci Chichi e Goku mano nella mano abbracciati, lo fece rabbrividire.
Entrò nel fantomatico parco e cominciò a fare un giro. Era un posto molto bello, tranquillo e con poca gente, come piaceva a lui. Odiava la confusione, lo irritava moltissimo.
Stava per andarsene quando sentì delle voci familiari provenire alle sue spalle. Istintivamente si voltò e ciò che vide lo lasciò di sasso.
C’erano Bulma e Yamcha … si stavano baciando. Una scossa percosse il corpo di Vegeta che aveva gli occhi piantati sui due. “ Che cavolo stai facendo? Vattene idiota!” Disse fra sé e sé, trovando la forza di spostare lo sguardo e di allontanarsi da lì più confuso di prima.
Uscì dal parco e si sedette su una panchina a pensare. “Yamcha e Bulma si stavano baciando, quindi si sono messi insieme!” Pensò il giovane, per poi stupirsi di quel suo atteggiamento. “ Che cavolo mi prende? Cosa me ne frega a me di quei due! Possono fare ciò che vogliono! Eppure… perché sento questo fastidio, perché sono così agitato? No… è sicuramente una mia impressione, mi ha fatto strano vederli insieme, tutto qui! Nient’altro! Ma perché non riesco a calmarmi? Perché ho voglia di spaccare la faccia a Yamcha? O meglio… perché ho voglia di pestare il mollusco più del solito?”. Tutti questi pensieri non trovavano risposta, quindi seccato, Vegeta decise di smettere di pensare a quell’assurda storia e tornò sui suoi passi.
Forse non se ne era accorto, non lo aveva capito nemmeno lui, che quel bacio gli aveva dato fastidio, che quella ragazza contava più di quanto immaginasse. Un pensiero attraversò la mente del giovane come un fulmine a ciel sereno e tutto si fece più chiaro e allo stesso tempo più inaccettabile per lui. E se si fosse preso una cotta per Bulma?




Salve a tutti! Rieccomi con un nuovo capitolo! Spero vi piaccia. Grazie a tutti coloro che leggono e che recensiscono:

Luna_07
BulmaMiky
Vegeta4e
Ka93

Scusate la fretta, vi ringrazierò tutti per bene il prossimo capitolo ;). Ciao ciao!
Veggylink94
  
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