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Autore: space_oddity    17/03/2010    3 recensioni
"Avevamo dodici anni quando io, Mary Anne Longbottom e Lilian Cooper, le mie migliori amiche, abbiamo scoperto come nascono i bambini.
Ok, ok, ne avevamo quattordici.".
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come sempre grazie a tutti quelli leggono e commentano e a Candidalametta, la mia sempre fantastica beta:)
Mi scuso umilmente per il ritardo e per il capitolo, che non è molto lungo:(
Sembra quasi inutile specificarlo ma ho avuto problemi con la connessione-.-
Beh, spero che questo capitolo vi piaccia, buona lettura!


Là dove non batte il sole - Naturale e logico





"Dobbiamo cercare cosa?"- chiede Mary Anne sinceramente stupita.
"Un libro su cui sono descritte diverse posizioni per fare sesso."- rispondo io altrettanto sinceramente disgustata rimettendo sullo scaffale "Il piccolo principe".
"Oh.".
"E ha anche le illustrazioni."- specifico tetra, nell'inutile tentativo di scandalizzarla quanto me.
"Ah."- replica annuendo.
Non sembra scandalizzata.
Anzi.

Beh, fantastico.
Louise vestita di borchie e Mary Anne pervertita.
Che altro devo aspettarmi?
Mia madre indosserà un vestito rosso e si metterà a ballare "Cabaret"?
Rabbrividisco involontariamente al pensiero mentre Lily si avvicina a passo di marcia.
"Avete trovato qualcosa?"- domanda con tono spiccio.
"Uhm. Una guida per yoga intensivo e un libro di ricette per il riso pastrami. Lo sapevi che i gamberetti ..."- faccio io con tono sprezzante.
Lily mi fulmina con un'occhiataccia.
"Beh, che c'è?"- replico acida.
"Siamo qui per trovare quel libro non per litigare. Per quello c'è sempre tempo."- spiega Lily annoiata.
"Lily, non stiamo cercando una raccolta sui 'Tre porcellini'! "- esclamo, cercando di non notare l'allusione alla povera ed innocente favoletta -"E' un libro sul sesso, accidenti! E' una cosa porno!"- sibilo sdegnata.
"Ma è legale?"- sussurra Mary Anne improvvisamente ansiosa, guardandosi dietro le spalle.
"Non lo so!"- sbotto con aria truce.
Lily agita una mano come per scacciare una mosca fastidiosa ed ordina autoritaria:"Certo che lo è. E ora cercate un libro intitolato con qualcosa di indiano.".
"Informazioni dettagliate, non c'è che dire."- borbotto ostinata. Ma la seguo tra gli scaffali scorrendo con gli occhi le copertine fino a che..
"Ehi Lily, credo di averlo trovato! Guarda!".
Lily si volta sorridendo:"Fa vedere!".
Lo prendo in mano e lo rigiro.
"Oh, non è questo. Però ci somiglia molto."- mormora Lily con una punta di delusione.
"Già."- rispondo io assorta.
Ed è estremamente irritante il fatto che io sia delusa quasi quanto lei.
Faccio per rimetterlo a posto quando sento una voce sconosciuta e strafottente apostrofarmi:"Tantra? Però, non ti facevo così intraprendente.".
Mi giro.
No, non posso crederci.
Il bulletto in giacca di jeans.
"A proposito di cose estremamente irritanti."- replico gelida.
Apre la bocca per rispondermi, quando Mary Anne sbuca fuori da uno scaffale osservando perplessa un dizionario Indiano-Inglese e chiede:"Questo potrebbe servire?".
La reazione del bulletto è sorprendente. Inghiotte in fretta la replica al veleno che stava per rifilarmi e le sorride angelico.
"Credo di no."- faccio io, accigliata -"Ma prima che il bulletto qui ...".
"Charles."- mi interrompe lui con totale mancanza di educazione.
"..Ci disturbasse, abbiamo trovato un libro molto simile."- continuo ignorandolo.
"Ma tu puoi chiamarmi Charlie."- ribatte lui, come se non avessi nemmeno parlato, fissando Mary Anne negli occhi.
Gli rivolgo un'occhiataccia:"Piantala, tanto non ci esce con te."- sbuffo, irritata.
Mi lancia uno sguardo arcigno, si rigira e domanda con tono di sfida:"Posso accompagnarti a casa?".

E a questo punto, secondo uno schema naturale e logico, Lily e io dovremmo guardarlo indignate, facendo categoricamente segno di no a Mary Anne e lei dovrebbe rispondere con un acido e conciso:"Te lo scordi."- osservandolo sparire all'orizzonte con la coda fra le gambe.

Dovrebbe essere così.
Ma la vita non è naturale e logica.
Beh, IO lo guardo indignata.
Ma Lily, giuliva, fa l'occhiolino a Mary Anne e lei sorride timidamente e risponde con un titubante:"Ok..". E lui s'illumina come una lampadina voltandosi verso di me con un insopportabile ghigno alla:"Dicevi?".
E sono IO ad allontanarmi con la coda fra le gambe.
Sono allibita.

I miei pensieri si riducono essenzialmente ad una considerazione spaventosa.
Louise vestita di borchie, Mary Anne pervertita e Lily petulante. E il bulletto in jeans ha una cotta, ricambiata, per Mary Anne.

Entro in casa come una furia precipitandomi in salotto dove mio padre sta lavorando ad uno dei suoi innumerevoli tentativi di cassetta postale fai-da-te e mia madre sta stirando.
La guardo dritta negli occhi e le sibilo:"E tu. Che non ti venga in mente di metterti a ballare "Cabaret".".
E salgo pesantemente le scale mentre la sento dire in tono preoccupato:"Richard, io devo veramente parlare a quella ragazza.".


  
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