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Autore: __World_Of_Dreams__    18/03/2010    0 recensioni
[500 views!!!! Grazieeee XD] Cosa succederebbe se si venisse cataplutati all'improvviso dalla sorte più nera alla speranza più pura di Spira? Se si devesse far fronte ad un proprio alterego ('seconda identità'), con un passato oscuro e forse orribile? E qual è la potenza delle cinque Arti Proibite, tra cui il segretissimo Sacrificio, tenuto nascosto dal clero per evitare il panico e il caos tra la gente? Entra nei panni di una ragazza orfana di diciassette anni, di nome Noemi, e rivivi speciali avventure in tutto il magico continente, ed un lungo viaggio con tutti i tuoi personaggi preferiti, tra nuovi amici e bizzarri antagonisti, e tanti segreti misteri da svelare ed inseguire... Capitolo per capitolo, trova la chiave per capire come tornare a Metropolis e cambiare il destino infelice della ragazza, di Tidus e di tutti gli altri. Per cambiare il proprio futuro, molti pericoli si devono affrontare... [Aggiornamento ad ogni mese o meno^^]
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Le copie di Seymour venivano continuamente falciate dai colpi del guardiano in rosso, senza sparire: le immagini di dividevano a metà, per poi ricomporsi come nulla. Fortunatamente, restavano nelle loro posizioni, senza restringere la cerchia già stretta. Wakka e Kyle erano gli unici fuori da essa, ma, mentre il primo girava a casaccio come effetto della magia scagliatasi su di lui, il secondo passò all’azione seguendo i consigli di Auron. Corse come meglio poté verso Yuna, passando attraverso una di quegli ologrammi semiviventi, e dopo aver recuperato da terra e sistemato il suo shuriken, prese in braccio il suo corpo senza sensi, e lo portò dall’altra parte della cerchia, verso il Gran Ponte, un po’ più lontano per trovare le sfere. Lo sposo se ne accorse, e per poterlo fermare, bloccò la sua magia stordente verso gli altri. ‘Cosa…hai…intenzione…di fare…??!!...Credi…davvero…che…delle…stupide..sfere…possano…fermarmi?’.

Auron strigliò gli altri guardiani, che stavano per riprendere i sensi lentamente. Il galante posò l’invocatrice dolcemente a terra, e da una tasca trovò delle sfere.

‘Dovrebbero essere queste…’—e alzò la testa verso la cerchia—‘…Lulu!!!! Prendi!!!!’ e lanciò le pietre magiche verso di lei, che non riuscì però a prenderle al volo, per la vista era ancora un po’ offuscata. Dovevano approfittare del momento, dato che la magia Doppioteam non permetteva allo sposo di cambiare posizione. Il Ronso fu il primo a riprendersi completamente, ed aiutò l’altro guardiano a scovare la “copia” più vera. La maga subito riprese le sfere cadute a terra, e si mise a guardare Kyle, con un ginocchio a terra, vicino all’invocatrice. ‘Usa le sfere!!! Presto!!! Stai attenta!!!’.

‘Ahah…State…sprecando…tempo…a…cercarmi…tra…queste…copie??...Lo sapete…che…ogni…secondo…mi…nascondo…in…un’immagine…diversa?? Non…lo avete…capito??’.

Il galante non staccava gli occhi di dosso dalla maga nera. Lei prese in mano subito la sfera più vicina, quella di Kilika, e cercò di ricordare una formula abbastanza potente da uscire da quella trappola. I due guardiani continuavano a cercare lo sposo, ma quelle copie erano solo fantasmi, ologrammi ed immagini innocue.

‘Basta…mi…avete…scocciato!!...Le…sfere…saranno…mie!!!’ e la dozzina di paia di mani si diressero verso Lulu, lanciando la magia Necrosis, e una scarica verde, che si mosse a chiocciola attorno all’asse della sua direzione, si avvicinò a lei molto lentamente. Il galante si alzò di colpo e corse sparato verso la cerchia. ‘Nooooo!!! Spostati!!!!!!!’. La maga restò a bocca aperta quando vide il loro nuovo compagno esser colpito in pieno da quella magia, facendolo cadere a terra, ai suoi piedi, con violente convulsioni verso tutte le parti del corpo. A guardarlo faceva più pena dell’ex-blitzer.

‘Posa…immediatamente…quelle…sfere!!...Se…non…vuoi…fare…la…sua…fine!!!’.

Lulu si mise ginocchioni davanti al principe, che si muoveva inconsciamente, come un pazzo agitato.

K...Kyle… Solo…solo Chappu…mi aveva protetto in quel modo…’ sussurrò, ma lo sposo era già pronto per attaccare di nuovo. ‘Spazzerò…via…tutti…quelli…che…non…mi hanno…mai…rispettato!!!’.

‘Idiota!!! E tu saresti un Maestro?? Il clero è ormai cieco come la notte senza luna…’ disse il guardiano professionista, continuando a squarciare copie per tenere a bada Seymour.

‘Stai…zitto!!...Perché…non…racconti la…verità…su di…te??...Ancora…non…lo sanno…chi…sei???’ rispose lui, quando iniziò a girargli la testa. Si mise le mani ai lati della fronte, e si chinò leggermente in avanti, iniziando a gridare di dolore. Le copie scomparvero, e rivelarono il vero sposo, dolente quanto mai. Auron si girò verso la maga. ‘ *AAAAAAAAAAAHHHHH* ORA!!! Attacca!!!!’ le urlò, chiedendosi cosa gli stava provocando tanta sofferenza.

 

Hypnel stava per perdere la pazienza. Aveva aspettato davvero fin troppo, ma nonostante ciò sentiva la ragazza in pugno. Lei non sapeva che cosa fare. Non si fidava per niente di lui, ma l’eccessivo stress, e il desiderio di tranquillità la spingevano a liberarsi di quella magia. Rikku capì subito la stoffa dell’ipnotizzatore, e si mise tra loro due, con le braccia tese e aperte ai lati.

‘TU!!! Chi sei???!!! Chi ti credi di essere??? Che arte oscura è la tua??’ il sole non era più visibile all’orizzonte.

‘Ahahah…siete solo degli illusi e sciocchi… l’ipnosi è un’arte nera che proviene dagli occhi… ho studiato ben dieci anni per esso dopo il Sacrificio… ora quasi proibita, ed appresa prima senza capriccio… e ora è molto utile per levare qualsiasi impiccio…’. Poi, improvvisamente, cambiò tono, abbandonandosi ai ricordi. Pensò che forse potevano frenare la sua famelica ansia. ‘Eheh…quel potere che quel biondo acquisì all’interno… iniziai ad invidiarlo, scopertone il privilegio eterno… e il grande e connesso errore paterno…!’.

‘I…invidiarlo?? Ma…tu…lo conoscevi??’ chiese Rikku, sperando che l’amica avesse capito che aveva bisogno anche del suo aiuto.

‘Lo conosco fin dalla più piccola ed innocente infanzia… eravamo tutt’e due a Zanarkand, io con idee di forza, lui di giustizia… ho sempre desiderato di avere il potere su tutto… e da quel momento in cui sparì ho sempre aspettato sotto sotto… venendo nel futuro seguendo Auron, e lui, che tornò vivo di fatto…’.

Noemi sentì il sangue fermarsi nelle sue vene. ‘To…tornare vivo?? Tu…ci hai…inseguito????!!!’.

Una risata dell’ipnotizzatore fece rizzare quasi i capelli. ‘Sciocca!! Un ipnotizzatore deve essere… oltre che esperto ed abile nel mestiere… anche capace di nascondersi, per il potere…!’.

‘Tu ci hai seguito e sei venuto con noi nel futuro…tu…brutto bastardo…’ continuò la ragazza, che iniziava a non vederci più. L’Albhed si girò qua e là, senza capire molto.

‘…e io, dopo il mio lungo e ferreo studio… non volevo rimanere in quella città con fastidio… e di questo terribile desiderio trovarne rimedio…!!’ continuò l’uomo dagli stivali vellutati, mostrando un perfido sorrisino, come dire: “Bei tempi…che sciocco che ero”. L’orfana si avvicinò fino a pochi centimetri da lui, spingendo pesantemente di lato l’amica con un braccio, tanto che i loro volti distavano solo pochi centimetri.

‘Tu… tu hai finto di aiutarci… e mi hai spinto anche a…puah!!’—e si pulì le labbra—‘…baciarti quei tuoi sporchi stivali…[cap.20] e spinto il chakra contro i miei unici amici…’ balbettò con un tono basso. La bionda restò davvero sorpresa. Era la prima volta che una “non-Albhed” l’aveva chiamata “amica”. O almeno sperava che la includesse, visto che non capiva ancora bene di cosa stava parlando. Ma iniziava seriamente a preoccuparsi. ‘Vi prego… non…’.

Hypnel vide con la coda dell’occhio già le prime scie azzurre illuminare i lati della piazzetta del Palazzo, mentre stava per calare la notte. ‘Ahahah… che cosa vorresti fare ora orfanella??... Come l’altro tuo amico, cioè piangere come una fontanella??... E allora avanti, dammi ragione di questa novella!!!’.

Rikku prese al volo entrambe le braccia della sua compagna da dietro, cercando di fermarla.

‘LASCIAMI!!! Ti farò vedere!!! MALEDETTO!!!’ la sentì gridare, mentre rilevò uno strano calore sulle sue mani, come se quelle braccia che tratteneva avessero la febbre. Iniziò ad avere paura, e a temere quello che l’aveva resa tanto triste. L’ipnotizzatore rideva di cuore, ringraziando nella sua mente l’Albhed, dandogli tutto il tempo per realizzare il suo desiderio. Alzò gli occhi verso il cielo, riempito già di numerose stelle lucenti, riprese in mano la pietra gialla, la mostrò ad esse e si mise a dire ad alta voce: ‘Sotto il cielo blu luminoso di Bevelle… sotto la luce brillante delle grandi stelle… che il chakra si trasferisca in gran scintille belle!!’.

La sfera iniziò a splendere sempre più intensamente, fino a quando essa non fu in grado di investire l’ipnotizzatore e l’orfana, respingendo però Rikku, che cadde all’indietro. Ella sentì un grido, forte, della sua compagna, soffocate dalle risate dell’altro. ‘Noooooo…!! Aspettaaaa!!!’.

 

La maga restò fissa a guardare per diversi secondi il povero galante agitare mani, braccia, testa a casaccio, senza calmarsi. Tutto per proteggerla. E si erano appena conosciuti. Si alzò lentamente, con la pietra in mano, che iniziò a lanciare raggi, e con un calore che faceva vibrare le sue sagome vivacemente. Lanciò uno sguardo di ghiaccio verso il Maestro, piegato sofferente. Quando questo cacciò un altro forte grido, la manica destra del suo poderoso vestito si ruppe in mille pezzi.

Fu uno spettacolo orrendo. Il suo non sembrava nemmeno un braccio umano. Era di colore rossastro, con le grosse arterie ben scoperte e di colore rosso vivo, culminante con una mano grande almeno il triplo dell’altra, e dotata di artigli lunghi quanto quelle di Kimahri, ma più nere ed appuntite. I muscoli erano visibili ad occhio nudo, come se non esistesse alcuna pelle, ma la cosa che più sconvolgeva era la sua “spalla”. Non era propriamente una cosa simile, ma era un enorme occhio, grande due volte la testa del soggetto, di colore arancione, con altre vene violacee attorno. I guardiani ne furono impressionati e schifati da che tipo di mostro stava diventando quell’ex-Maestro, ma Lulu non perse tempo e rabbia, rivolse davanti a sé a braccio teso la sfera di fuoco, recitò Pyrokinesis, e sulla sua mano si concentrò dell’energia rossa, creando tre sferette di fuoco consecutive che colpirono Seymour, bruciando il suo bel vestito, ed ustionandolo specie nel petto. Egli così cadde a terra, a pancia in su, con l’aura blu scura che si estinse, come una fiamma che si estingue.

Wakka riprese pieno possesso dei suoi sensi, ma Kyle rimase ancora a terra con le convulsioni. Sì, lo scontro era finalmente finito.

La maga si mise ginocchioni e prese tra le sue braccia il galante. ‘K...Kyle…tu…mi hai salvata!!’. Wakka la vide quasi disperata e le si affiancò. ‘Eheh…g…grazie… avete salvato anche me…!! Non sapete quanto è brutto non poter sentire e dire nulla…!’. Poi si fermò, vedendo il compagno senza sensi. ‘Stai tranquilla…si riprenderà!!! Se sono guarito io!!!!...’.

Auron e Kimahri aiutarono Yuna a rialzarsi. Era ancora un po’ tramortita. ‘Non sapete quanto sono felice di rivedervi…ho fatto un terribile incubo…!!!’.

‘No preoccupare… noi siamo qui!!!’ le disse il leone, prima che ella si destò. Le sfere vennero riprese e risistemate per bene, ma Kyle era ancora lì a terra. Senza convulsioni… ma ancora vivo.

‘Si riprenderà...! L’arte dello Schmelzend è sparito…’ commentò il guardiano professionista, mentre bevve con avidità dalla sua borraccia. Curioso. Era da tanto che non lo faceva. Si avvicinò poi a quello che rimaneva di quel “Maestro”, affiancato subito da Wakka, che cacciò un forte urlo quando vide quel mostruoso affare.

‘AAAAAAAAAAAAHHHHHHH!!! Che…CHE COS’E’??????’.

‘Il prezzo da pagare per l’Arte della Forma… la perdita dell’umanità.’. L’altro rabbrividì.

‘Oooohhh… E…ehm… e…e…per l’Arte della Presenza?’.

Auron restò a vedere quel “coso” con occhi di ghiaccio. ‘Perderà alcuni dei sensi che tanto considerava futili…’. Wakka si girò dall’altra parte, non sopportando più quegli argomenti agghiaccianti.

‘…ora si accorgerà se erano davvero tali…’ continuò il guardiano in rosso.

 

La luce gialla si affievolì lentamente, fino a sparire. Che cos’era successo?? Hypnel riaprì gli occhi con fierezza e guardò la sfera davanti a sé. Dopo, la ragazza. Era a terra, a pancia in giù, tramortita ma non svenuta. Cosa…cosa mi ha fatto?? Cosa…è stato quella specie di risucchio??!!

‘Ora che sono riuscito a fare l’incantesimo… che uno sia mago o invocatore, sarà per me solo pessimo… vedremo di chi la gente avrà timore fortissimo…!!!’ e sghignazzò ancora, mentre si incamminava verso la piazzetta antecedente, superando la ragazza. Lei cercò di riprendersi, senza capire nulla. La testa sembrava girarle come una campana. Quello che sentì era solo una voce rimbombante da dietro.

‘Hai fatto la scelta giusta cara mia orfanella Noemi… ora sei libera e lontana finalmente da enigmi scemi… distante dalla situazione ove tu vagavi come barca senza remi…’. Dopo una bella risatina riprese. ‘Hai ottenuto la tranquillità tanto desiderata… proprio quella che questa società non ti ha concesso, ingrata… goditela, lontano da quella forte pressione in cui eri bloccata…!!’.

L’Albhed gli si mise davanti, con il guanto affilato in bella mostra, mentre i Sacromagilite sui muretti attorno iniziarono a brillare. Erano forse sensibili alla scarsa luce, o si “accendevano” come lampadine?? ‘Dove credi di andare??!! Non ti lascerò fuggire con la sfera!!! Cos’hai fatto alla mia amica????’.

Hypnel rise di nuovo con gusto. ‘Non avete ancora capito la grande faccenda?... Il potente chakra che ella ha avuto in ogni vicenda… ora è divenuto mio, dopo uno scambio sul fondo… se non vorrai finire tra le anime dell’Oltremondo… ti consiglio di levarti immediatamente dai piedi… mi basta solo un tocco di mani se nell’idea procedi… e quello diverrà il tuo biglietto di sola andata…non ci credi??’.

Rikku non riusciva a credere alle sue parole. Era possibile un trasferimento simile?? ‘Co…come..??’ balbettò, scettica, mentre ogni tanto si scostava per vedere come stava la sua compagna. La vide rialzarsi supina e guardarsi intorno, come spaesata. In realtà era immersa nei suoi pensieri. Di…diventato suo…?? Ma…ma… significa che ora… Potrò ancora tornare a casa?? Era quello che avevo sempre desiderato, ma… Ma?? Ma come?? Non era quello che volevi?? Tornare tranquilla, senza misteri ed enigmi?? Non sei ora contenta?? Ma…io…non volevo… insomma… non ho mai avuto amici finora…e mi sono trovata tanto bene… Cosa??!! Non vuoi più tornare nella tua cara Metropolis che ti aspetta?? Perché? Ti sei affezionata a questo posto piena di magia ed anche minacciata da quell’essere deforme?? Io… gli avevo promesso…di aiutarlo… Tu?? Aiutare?? Ma se hai sempre fatto danni in vita tua!!! Ma qualcosa era riuscita a battere la sua ferrea razionalità. Si era affezionata davvero?? Era, piuttosto, in debito per tutte le volte che l’ha salvata??

L’Albhed si spostò un’altra volta. Si era rialzata, un po’ barcollando. Era curiosamente triste e crucciata, come se si sentisse…in colpa per qualcosa.

‘Scansati all’istante bionda coraggiosa… sarai carina, sarai brava e deliziosa… ma guai mettersi contro la magia dorata e favolosa!!’. Lei capì che doveva prendere tempo. Qualcosa le diceva che non era successo assolutamente nulla. Solo un bagliore innocuo. Fine. ‘Non mi sposto!! Dammi subito la sfera!!!!’.

L’altone rise a crepapelle. ‘Certo…così magari rifarete la magia che avete visto di nuovo!!... Credete che il maestro di furbizia diventi fragile come un uovo??... Che tu insista o il clero agisca…tanto dall’intenzione non mi muovo…’. La bionda non mollò il gioco di sguardi, continuando ad avere quella strana certezza che non fosse accaduto nulla. Eppure l’aveva sentita gridare….

Hypnel scoprì la sua mano inguantata destra, e si concentrò per evocare il nuovo chakra acquisito. La castana si era appena messa in piedi, con una mano sulla fronte, sentendosi quasi la febbre. Ma poi, curiosamente, sentì di nuovo quella voce. Sì, proprio quella che forse aveva voluto sentire in quel momento.

Che idiota!! Rubare una sfera e usarla solo per fare casino…

‘Co…cosa??’ balbettò lei, mentre guardava davanti a sé il bel santuario illuminato dai vari Sacromagilite di diverse forme. Hypnel non la guardava, perché era voltato di spalle. Continuò a concentrarsi, pensando che, d’altronde, ci volesse tempo: era la prima volta che faceva una cosa simile…

Mi ha scocciato anche fin troppo!! Ora mi ricordo di lui… che brutto tipo…

La ragazza sorrise debolmente.

Hypnel si avvicinò ancora di più alla bionda, tanto da bloccarle lo sguardo. ‘Sognatela la bella sfera gialla… guarda come risplende come una stella… dopo aver messo la sua potenza a galla…!’. ed Rikku iniziò a spaventarsi. Infatti, nel buio che era calato, scorse una luce azzurra illuminarne le sue sagome, specialmente nella parte superiore. Era intensa, e questo la spinse a socchiudere gli occhi, senza vedere bene. Quello che riuscì a notare fu un improvviso sguardo perplesso dell’uomo. Lo vide girandosi lentamente dietro di sé, alla sua sinistra, fino a quando non ricevette un potente destro sulla guancia, che lo fece girare di novanta gradi, prima di cadere a terra svenuto a pancia in giù. Una pietra di forma sferica rotolò per pochi secondi da una sua tasca, seguito dagli occhi a spirale dell’Albhed sedicenne. La luce davanti a sé sparì lentamente. Riaprì bene gli occhi. Alzò lentamente la testa. Ecco che sorrise di nuovo…

 

Uno, due, tre ecco che subito passava qualcuno. Sì, era proprio lei. Doveva ritornare. Piuttosto era ansiosa per le nozze. Si chiedeva, ad esempio, come era stato, dato che si tennero in gran segreto… con la delusione di tutti, costretti a festeggiare per conto loro alla Piana della Bonaccia. A quell’ora la cerimonia sarebbe finita, e quindi, poteva tornare. Forse no… aveva visto un gruppo piuttosto compatto là di fronte. Che era successo?? Corse come una pazza, nonostante il lungo abito canonico che portava, e quando si fermò davanti a loro, ricevette solo occhiatacce e facce sbiancate, specialmente da uno che aveva già visto molte volte negli stadi ed incontrato nei pellegrinaggi.

‘Wakka!!! Ma…ma…cosa è successo??’.

L’ex-capitano si voltò debolmente verso la maga e l’invocatrice. La prima aveva chiesto un aiuto per trasportare Kyle, la seconda, invece, guardò la nuova arrivata, Shelinda, con sguardo preoccupato, ed anche, un poco deluso.

‘Oh… vi prego… Dovete crederci…!!’ e fece un segno di riverenza. La sacerdotessa continuava a non capire. Poi ricordò. Quei guardiani non erano mica i traditori sconosciuti di cui si parlava? Alcune strane voci erano sgusciate dai segreti del clero. Anche lei impallidì, e prese dolcemente le mani di Yuna. ‘Credere?? Che cosa è successo?? Io…vi posso aiutare….fidatevi…!! Qualsiasi cosa per lei…!!’.

L’altra fece un lungo sospiro, pensando anche a dove erano andate a finire Noemi e Rikku. ‘Seymour…è…è un traditore… ha ucciso suo padre, Jyscal…per ottenere il potere… E noi abbiamo dovuto fermarlo!! Voleva sposarmi per acquistare la fiducia di tutta questa gente che voleva ingannare…!! Ha usato già due Arti Proibite…e ne userà anche altre per arrivare al suo scopo!!!’.

Shelinda si mise le mani sul volto, credendo ferramente alle parole della Speranza di Spira. Si avvicinò a gambe tremanti verso l’unico corpo a terra. Quando lo vide svenne di colpo, e se non fosse stato per Auron, avrebbe sbattuto la testa sul marmo, non di certo morbido. ‘Dobbiamo andarcene..subito!!’ balbettò lui, fino a quando, adagiando delicatamente la svenuta per terra, chiamo subito l’ex-blitzer. ‘Porta Kyle e Yuna fuori da questo dannato posto… io e Kimahri penseremo a liberarvi la strada…’—poi notò lo scetticismo di Wakka, come dire “perché”?—‘...stanno già arrivando…’.

In poco tempo arrivò la cugina Isabelle, affiancata da Kinoc e il maestro Mika. Dietro, una folla di Templari, armati fino ai denti, con qualche macchina volante sparacannoni. L’ex-capitano aveva già preso in braccio il galante di cui era geloso, quando si bloccò alla vista di quelle orrende armi e ferraglie. Ma quelle, appunto, non erano proibite?? E il clero le usava comunque??

‘TRADITORI!!!’ strillò la graziosa.

‘Signor Auron… ‘—iniziò a dire il “capo” pelato—‘…vedo che ora tocchi a lei la “ritirata celere” [cap.16]…’.

‘Tsk… vedo che vi piace usare quello che voi stessi proibite…’.

Poi fece alcuni passi avanti il grande Maestro anziano. Tra loro e il gruppo c’erano almeno cento metri di distanza. Bastavano. ‘Questo non vi riguarda… Sarete tutti mandati alla Corte Suprema di Yevon…e confesserete le vostre colpe!’. Quelle parole distrussero il cuore di Wakka. Era finita. Era un uomo finito. ‘Be…bene… ora…espieremo le nostre colpe…’.

Il guardiano professionista, affiancato dal Ronso, lanciò un altro secco “Tsk”, e tirò subito fuori la sua lucente katana, che si incrociò con la lancia tagliente del leone. La maga guardò di nuovo quella specie di Maestro che c’era a terra. Se voleva che almeno Yuna si salvasse, assieme al suo primo salvatore dopo Chappu, doveva andare contro il credo. Prese una delle sfere dall’invocatrice, aprì inesorabilmente il libro, e mantenne gli occhi rosso sangue fissi verso quei maledetti Templari. Il guardiano in rosso bevve un altro goccetto. Cadde un profondo silenzio. Loro aspettavano che i guardiani posavano le armi, specialmente dopo che i Templari fecero caricare tutti quei fucili, ed abbassare le canne verso di loro. Niente. L’unica cosa che si sentiva era il cigolio del tappo di quella borraccia. Nient’altro. Poi Auron si girò verso il leone, che lo vide con la coda del suo occhio giallastro. Si misero a correre con le armi impuntate, e la maga partecipò con la sfera di Macalania in mano, brillante. Mika e Kinoc rimasero impassibili, mentre Isabelle gridava. Bastò un’alzata di mano del capo dei Templari per far partire tutti quei colpi.

‘ANDATE…presto!!’ gridò Auron, e l’invocatrice, con Wakka e Kyle svenuto, corsero a rifugiarsi nel tempio. Già, nel cuore di Yevon. Proprio quello che stava dando a loro la caccia.

  
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