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Autore: Diana924    22/03/2010    1 recensioni
Nel convento dove si è rifugiata suor Luisa de la NMisericordia, un tempo Luise de la Valliére riceva una visita inaspettata
2° racconto del "Ciclo regine ed amanti", la bibliografia è la stessa, tranne che per 1 libro
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Epoca moderna (1492/1789)
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- Questa storia fa parte della serie 'Regine ed amanti-Francia'
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In quegli anni ho avuto tre figli dal Re, tutti affidati a Madame Colbert, la moglie del ministro. Tutti morti in tenera età . Ammetto di non aver sofferto, non dovevo, i miei figli erano i figli della colpa, figli di un uomo sposato.

Poi venne lei. All’iniziò mi parve una buona amica, capace di intrattenere Sua maestà quando mi veniva a visitare. Spiritosa e solare aveva quello che a me mancava: dello spirito. Si chiamava Athenais de Montespan.

Come potevo pensare che mi avrebbe rubato il Re, che lei sarebbe divenuta la sua amante?

La Messa è finita e per un secondo abbandono i miei ricordi, vorrei poter dimenticare, ma non mi è concesso, a causa del peccato in cui mi sono crogiolata per anni.

Athenais in appena tre anni mi rubò il Re, che non mi guardava più. Ed io avevo avuto altri due figli da lui: una bambina, Maria Anna, che ha sposato il Principe di Conti, almeno credo, ho pochi contatti con la Corte adesso; ed un figlio, Luigi di Borbone, conte di Vermandois ed Ammiraglio di Francia. Ho provato a fuggire, lo ammetto. Almeno tre volte sono fuggita dalla Corte per andare a rifugiarmi nel convento di Chaillott. Per due volte il Sovrano mi è venuto a riprendere: la prima per amore, la seconda per rispetto alle convenzioni. Infatti Athenais era sposata e i figli che avuto dal Re, sei a quanto ho saputo, sono frutto di un doppio adulterio. La terza volta non sono più tornata. Da anni non riuscivo più a sopportare il mio ruolo di donna-schermo, prima come facciata per Madame, poi per Athenais. Povera Madame, morta a soli ventisette anni, uccisa o morta di dolore. La nuova Madame è molto buona, si sta prendendo cura dei miei figli. In quei tristi anni ho scritto un libro, aiutata da Bousset, “Riflessioni sulla Misericordia di Dio”. E’ stato in quei momenti che ho preso la mia decisione di ritirarmi in convento. Ricordo ancora quando lo dissi a sua Maestà il Re Luigi XIV: non ebbe reazioni, mi disse se era questo che volevo, gli risposi di si. Fu l’ultima volta che lo vidi. Poi mi dissero che piangeva, forse un tempo mi aveva davvero amata. Cenai per l’ultima volta a Corte con Athenais, amica e rivale. C’erano tutte: la Regina Maria Teresa, di cui avevo implorato il perdono per le offese che le avevo arrecato, Madame con Maria Anna, la cugina del Re e molte altre. Tutte venute a vedermi mentre prendevo il velo. Avevo solo trent’anni.

   
 
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