Ci vuole un mese per arrivare a Parigi, la capitale del mio nuovo regno. L’entrata è un trionfo, applausi, fiori, sarà tra le giornate più belle.

Dopo questa tappa la corte si sposta a Fointembleau. Lì mi sento sola, mio marito ha rimandato a Madrid le mie dame e mi ha circondato di francesi, e in aggiunta a ciò io non conosco questa lingua. Dopo solo tre mesi di matrimonio sono incinta, aspetto un figlio dal Re mio marito. Dovrei essere al settimo cielo, ma mi sento distrutta ed infelice. Mio marito non mi guarda più, passa tutto il suo tempo con la moglie di suo fratello, la frivola Enrichetta Anna Stuart, e con le sue dame.

Sarà una di loro a infliggermi il colpo più devastante della mia vita. Per diversi mesi non so niente, o meglio le notizie che mi giungono sono errate: credo che sia mia cognata l’amante di mio marito, ma non è così.

Il 1 novembre del 1661 compio il mio dovere di regina di Francia: partorisco un figlio maschio, il Delfino.

Due giorni dopo vengo a sapere che il mio fratellastro, l’Infante Felipe Prospero è morto, e l’erede al trono, in Spagna la legge salica è stata abolita, sono io, o mio figlio appena nato. Ma pochi giorni dopo la mia matrigna da alla luce un altro figlio, che viene chiamato Carlo.

Poi, grazie ad un complotto scopro chi è l’amante di mio marito. Si tratta di una giovinetta, bionda, molto dolce, che si chiama Luise de la Valliére. Non conosco molte parole della mia nuova lingua, tuttavia una la so con precisione: è pute, ovvero puttana, la uso perchè è così che designerò le amanti di mio marito.

La poverina è giovane, ingenua e devota, e io so che non durerà. E poi mio marito mi ha promesso che a 30 anni smetterà con la sua vita scandalosa e mi sarà fedele. Vane speranze!

E’ vero, ha dato alla piccola de la Valliére un ducato, che è un regalo d’addio, ma ha legittimato i figli della colpa e si è preso una nuova amante. La nuova favorita si chiama Athenais de Montespan, e pur di essere l’amante del Re si mormora che abbia partecipato a delle messe nere. Nel 1665 muore mio padre, una delle notizie peggiori della mia vita. Mio marito mi è vicino e mi aiuta a superare questa perdita atroce. Mio padre lascia il suo trono ad un bimbo di 4 anni, il mio fratellastro Carlo ed è la mia matrigna ad assumere la reggenza.

Due anni dopo, non avendo ricevuto ancora tutta la mia dote, la Francia muove guerra alla Spagna, precisamente nei Paesi Bassi. Mio marito decide che io ed il Delfino dobbiamo partire con lui e tutta la Corte. Ma porta con se anche la piccola la Valliére e la frivola Montespan. Dobbiamo fare il viaggio insieme, nella stessa carrozza. non riesco a credere a questa vergogna. il popolo, sempre beffardo, dice che nella carrozza viaggiano le tre regine, ovvero la moglie, l’amante e la favorita del Re. Mio Dio, la vergogna, il disonore!

Terminata la campagna militare si torna a Parigi, o meglio nel nostro nuovo castello, Versailles, dopo tuttora risiede la Corte.