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Autore: Lady Kid 1412    29/03/2010    2 recensioni
“S-shinichi” “Sì, dovevi dirmi qualcosa?” “Ecco... volevo sapere che stai facendo” rispose Ran, pentendosi subito di quella richiesta. “Sto lavorando a un caso difficile” mentì prontamente lui “Ora non posso parlare Ran... dovevi dirmi qualcosa?” “Beh... Voglio vederti” disse lei con la voce velata dal dolore “Per favore, torna a Tokyo almeno per qualche ora... c’è una cosa che devo dirti assolutamente” Che cosa succederebbe se per una volta, Shinichi decidesse di seguire il suo cuore? Riuscirebbe a confessare i suoi sentimenti o si farebbe scoprire dell'organizzazione?
Genere: Romantico, Azione, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2  - Vite Parallele
“Ai, credi che Shinichi stia bene?” domandò Agasa guardando il ragazzo steso sul divano privo di sensi
“Non lo so... aspettiamo che sia lui a dirci come va” rispose Ai sfogliando una rivista
“Però forse dovremmo provare a svegliarlo...” Agasa guardò l’orologio con insistenza “sono quasi le due...”
“No, meglio non forzarlo o rischiamo che abbia una ricaduta... si sveglierà da solo”
“Ma non avevi detto che quest’antidoto non avrebbe avuto nessun problema?”
“Sì, l’ho detto” replicò la ragazzina piuttosto irritata dall’insistenza di quelle domande “ma evidentemente qualcosa nel suo corpo ha provocato questa reazione... forse è stato l’eccessivo uso di antidoti”
“E quali danni può aver provocato quest’ultimo farmaco?”
“Come ho già detto, non avrebbe dovuto avere nessun danno, quindi nel peggiore dei casi... tornerà bambino prima che siano trascorse dodici ore” e lanciando un’occhiata verso Shinichi continuò “ma direi che ora può chiedergli di persona come sta”
“Ran...” balbettò il ragazzo iniziando a riprendere conoscenza
“Ehi Shinichi!” esclamò Agasa “Come stai? Ci siamo spaventati molto quando ti abbiamo trovato svenuto”
“Sono svenuto?” Shinichi aprì gli occhi di scatto “Che ore sono?!” domandò guardandosi intorno.
“Mancano tre minuti alle due” rispose Ai senza spostare lo sguardo dal giornale
“Che cosa?!” disperato Shinichi guardo l’orologio da muro “Non posso farla aspettare!”
“Posso darti un passaggio in macchina” disse Agasa prendendo le chiavi “Sbrigati, vedrai che arriveremo in tempo”
Shinichi prese velocemente la giacca, ma voltandosi incontrò per un secondo lo sguardo preoccupato di Ai, riuscendo a leggerle nel pensiero “Non rischio di tornare Conan davanti a Ran, vero?”
“Sinceramente non lo so... di sicuro non mi aspettavo simili conseguenze” disse lei freddamente
“Muoviti Shinichi!” gridò il dottor Agasa facendo partire l’auto
“Arrivo!” replicò subito il ragazzo avviandosi verso l’uscita
“Buona fortuna” disse dolcemente la ragazzina sperando di non essere stata sentita, ma vedendo il sorriso che le regalò Shinichi arrossì lievemente in volto e si sbrigò ad aggiungere “vedi di non farti scoprire”
Annuendo con la testa Shinichi salutò la ragazzina e subito corse verso la macchina di Agasa che partì veloce lungo il vialetto della casa.
Sospirando Ai posò la rivista e con uno sguardo preoccupato si voltò verso la finestra “Buona fortuna... Shinichi”
La macchina gialla correva velocemente per le strade della città “Dottor Agasa non possiamo andare più veloci?!” esclamò il ragazzo fissando l’orologio.
“Stai tranquillo, per fortuna le hai detto di vedervi in un posto qui vicino... altrimenti non avremmo fatto in tempo”
Percorsero ancora tre isolati prima di arrivare nella piazza del quartiere di Shibuya, che a quell’ora era pieno di ragazzi che uscivano dalle varie scuole del quartiere.
“Dottore si fermi li” esclamò Shinichi indicando un parcheggio libero proprio vicino al marciapiede.
“Shinichi sono le due passate” disse Agasa una volta parcheggiata l’auto “Devi sbrigarti!”
“Grazie mille dottore! Non sarei mai arrivato in tempo se non mi avesse dato un passaggio” sorrise il ragazzo aprendo di scatto la portiera della macchina senza preoccuparsi di urtare qualcosa o... qualcuno.
“Ahia!”
“Mamma mia che botta...” disse l’unica ragazza del gruppo abbassandosi ad aiutare l’amico che era finito a terra, mentre Shinichi uscì subito dalla macchina guardando i tre ragazzi di fronte a lui.
“Solo tu potevi essere così stupido da farti colpire in pieno” sorrise il secondo ragazzo sistemandosi un ciuffo di capelli biondi che gli copriva il volto
“Dannazione che male!” continuò a lamentarsi il ragazzo steso a terra portandosi una mano sul volto.
“Mi... mi dispiace tantissimo” disse Shinichi preoccupato “Ho aperto la portiera senza guardare”
“Ah, nessun problema... questo stupido ha la testa dura” disse di nuovo il ragazzo biondo “Ehi... ma tu per caso sei Shinichi Kudo?”
 “Shinichi Kudo?” esclamò la ragazza spostando lo sguardo verso il detective che si stupì nel vedere quanto la ragazza assomigliasse alla sua Ran
“Sì, sono proprio io...” annuì Shinichi visibilmente imbarazzato, quando di colpo si ricordo dell’appuntamento “Accidenti! Sapete che ore sono?”
“Sono esattamente le 14 e 08 minuti di pomeriggio, e sono appena passati altri 13.05 secondi ”
“Ah... grazie” disse leggermente sorpreso Shinichi e voltandosi verso il ragazzo seduto a terra “Scusami ancora, ma ora devo proprio scappare, arrivederci” detto questo iniziò a correre senza nemmeno aspettare una risposta.
“Doveva avere molta fretta”disse infine la ragazza guardandolo allontanarsi
“Ehi Hakuba, dovresti farti dare lezioni da lui su come lavora un vero detective” disse sorridendo il ragazzo a terra lanciando uno sguardo di sfida al giovane dai capelli biondi
“Non mi faccio offendere da un ladruncolo come te, Kuroba” rispose prontamente Saguru.
“Si sì...” disse Kaito alzandosi “Vieni Aoko, ti accompagno a casa”
“Sicuro di non esserti fatto male?” domandò preoccupata la ragazza
“Ma lo sai con chi stai parlando?” rispose seccato lui riprendendo a camminare “Sono un duro io”
“Ti devo ricordare che poco fa eri steso a terra che ti lamentavi per il dolore?” sorrise lei
“A quanto pare stasera ci sarà da divertirsi” disse Hakuba raggiungendo i due amici
“Che vuoi dire?” domandò Aoko confusa da quell’affermazione
“Stasera Kaito Kid cercherà di rubare una famosa pietra preziosa, e ovviamente io sarò li, e se quel ragazzo è un vero detective... dubito che rinuncerà a una simile occasione” sorrise il biondo
“Finché i detective sono del tuo calibro o come quel Kudo... dubito che Kid abbia qualche problema” rispose subito Kaito senza perdere la calma
“Perché non vieni anche tu Kaito? Ci sarà da divertirsi, se è come dici tu” disse Hakuba guardando il ragazzo vicino a lui
“Bah... io preferisco passare le sere in maniera diversa” replicò Kuroba ricambiando lo sguardo di sfida del detective “però chissà... magari potremmo incontrarci”
 
Shinichi si era messo a correre per la piazza facendosi largo tra le persone sperando di trovare il posto dove Ran la stava aspettando.
“Dannazione”pensò ad un certo punto guardandosi intorno “dove sarà Ran?”
In quel momento una donna si avvicinò al ragazzo e posandogli una mano sulla spalla iniziò a chiedere“Sorry boy, can I ask you an information?”
Shinichi si voltò subito ad osservare la donna che teneva i lunghi capelli legati dietro e indossava una camicia bianca e una minigonna nera che gli sorrideva “Can you help me?”
“Oh yes!” rispose il detective “What do you need?”
“Have you seen a man with black clothes and brushy mustache?”
“Ehm, no sorry” disse il ragazzo guardandosi intorno
“Oh... what time is it?”
“It's ten past two” disse Shinichi guardando l’orologio sul cellulare accorgendosi che sul monitor era apparso il segnale di un messaggio in arrivo.
“Thanks cool guy” replicò la donna svanendo nella folla mentre Shinichi, senza dare troppo importanza alle parole della donna, aprì il messaggio sul cellulare
“Questo si che è un colpo di fortuna!” esultò Shinichi rimettendo il cellulare in tasca “Per un attimo pensavo di essere arrivato in ritardo”
“Ciao Shinichi...”
Il ragazzo si voltò di scatto nel sentire quella voce tanto familiare pronunciare il suo nome dopo tanto tempo e prontamente le regalò un sorriso “Ehi Ran... che bello rivederti” per un attimo il famoso detective smise di respirare guardando la ragazza indossare un vestito con varie sfumature di rosso che le arrivava sopra il ginocchio “Lo sai che sei davvero stupenda con questo vestito”
Ran diventò della stessa tonalità del vestito e pronta mentente spostò lo sguardo imbarazzata “è colpa di Sonoko... è stata lei a comprarmi questo vestito e poi ha insistito per farmelo indossare”
Shinichi alzò lo sguardo al cielo “Grazie mille Sonoko” pensò stupendosi subito di aver ringraziato la compagna di classe.
Ran intanto, rimase in silenzio per qualche secondo e facendosi coraggio continuò “Shinichi... c’è una cosa molto importante che devo dirti da tanto tempo e non posso più aspettare...”
  
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