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Autore: luxu2    02/04/2010    3 recensioni
Dopo tanti ripensamenti da parte mia, mi decido a pubblicare questa fic che e' il seeguito di "Sos Tata". L'ambientazione e' di circa 18 anni avanti rispetto alla precedente. I protagonisti sono i figli dei nostri beneamati ed i loro amici. Ovviamente non conosco i personaggi e non scrivo a scopo di lucro.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Laura'
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La bellissima vacanza a casa degli zii e' terminata. Ho ripreso la scuola da circa due mesi e, la scorsa settimana, ho dato l'esame di guida e sono ufficialmente patentata.
Con JC abbiamo capito che, l'attrazione che provavamo, non era niente di speciale e siamo rimasti i buoni amici che siamo sempre stati. Io mi sono messa con Francesco alla festa dei suoi 18 anni: le nostre nonne stanno gia' praticamente pensando al matrimonio.
Henry Farrel e' entrato a far parte della band di mio cugino ed ora sono in tour con i 30 Seconds to Mars come gruppo di supporto. La prossima settimana cominciano con il tour europeo e finiranno a Milano giusto il giorno del compleanno di JC. Poi, prima di ripartire per gli USA, si fermeranno qui per tutto dicembre a casa dei nonni per passare il Natale con noi.
La zia ci ha gia' fatto avere i biglietti per Milano e verranno anche i nonni ed il padre di Cristina.
Arrivo nel parcheggio della scuola e spengo il motore della mia auto. E' di seconda mano, ma sono orgogliosa di essermela potuta comprare con i soldi che guadagno per i servizi fotografici. Clarissa non ha perso occasione di convincere i miei genitori, cosi' sono sotto contratto con la sua agenzia e, spesso e volentieri, al sabato pomeriggio, vado a Milano.
Apparte Francesco, nessuno dei miei compagni di classe sa che faccio la fotomodella, ed io mi guardo bene dal far trapelare la notizia.
Arrivo in classe, con qualche minuto di anticipo sul suono della campanella, e mi siedo al mio posto attendendo l'arrivo di Francesco che e' perennemente in ritardo.
Il gruppo delle mie compagne di classe e' concentrato su un articolo di un giornale femminile.
"Mio Dio quanto e' bono!" esclama Rebecca.
"Ma e' piu' vecchio di tuo padre! Il cantante del gruppo di supporto, quello si' che e' figo!" gli da risposta Sara.
Mi avvicino curiosa e noto che stanno leggendo un'intervista a zio Jared.
"Magari avessi un padre cosi'! Sarebbe l'invidia di tutte le mie amiche." dice nuovamente Rebecca.
"Ma dai! Ha 50 anni!" gli fa eco Sara.
"Ne ha 55 veramente." mi lascio scappare io. Rebecca e Sara si girano a guardarmi con aria interrogativa. Io mi affretto a risolvere la gaffe in cui mi sono cacciata. "Li' c'e' scritto che e' nato il 26 dicembre del 1971. Quindi ha 55 anni ma ne deve compiere 56." Ora sono piu' tranquille e non mi guardano piu' cosi' male. In effetti hanno usato delle foto di archivio per l'articolo, perche' sono di un paio di anni fa. C'e' anche una foto in cui e' assieme alla zia Laura ad una premiazione.
Rebecca sospira guardando la foto degli zii assieme "Sua moglie si' che e' una donna fortunata. Ho anche scoperto che e' italiana e delle nostre parti."
Sara mi guarda perplessa "Linda, non e' per caso tua parente? Ha il tuo stesso cognome e giurerei che vi somigliate molto."
"No, assolutamente." mi affretto a rispondere.
"Ma tu non hai una zia che vive in America?" domanda poi Rebecca. Mi sento messa alle strette.
"Certo! E con questo?" le guardo male.
"No, niente. Se fosse tua zia ti chiederei di presentarmela, cosi' potrei conoscere i miei idoli." sospira Rebecca.
"Ed io vorrei conoscere quel gran figone che canta nel gruppo di supporto." dichiara Sara.
"Potreste andare al concerto di Milano, a dicembre, e cercare di incontrarli dopo lo spettacolo. Di solito si fa cosi'." dico con un'alzatina di spalle ritornando al mio posto.
Rebecca si gira verso di me "Tu ci vai? Ti piacciono?"
"Certo che mi piacciono! Li adoro da sempre." rispondo sorridendo. Ho anche tutti i loro album, che mi mandano in anteprima, con tanto di autografi e dediche personali di tutta la band, ma questo non glielo dico.
"Allora vieni con noi! Domani vado a cercare i biglietti." esordisce Sara.
"Ehm, veramente, io ho gia' i biglietti e ci vado con Francesco." dico brontolando a bassa voce.
"Uffa! Ma con quella piattola del tuo ragazzo in mezzo ai piedi, non ci possiamo divertire e non possiamo andare ad importunare la band di supporto." Sara e' veramente sconsolata. Se solo sapesse che conosco anche il "figone" perche' e' mio cugino, non mi si staccherebbe piu' da dosso.
Per fortuna arriva il mio bello addormentato a salvare la situazione, assieme alla campanella ed al prof di elettrotecnica pronto per interrogare.

(JC Pov)
Wow! Il primo concerto in Europa e' andato benissimo. Devo ammettere che ero molto nervoso quando sono salito sul palco e mi sono trovato davanti quella folla di Echelon in delirio. Avevo il terrore di cantare male e di far inferocire la folla, ma e' andata piuttosto bene. Henry e Tanya hanno evitato di limonare sul palco e sono stati molto professionali, Silvy non ha neppure fatto cadere un tamburo della batteria: insomma e' stato un successo su tutti i fronti. L'unica cosa che non mi aspettavo proprio, e' stato l'assalto delle ragazze all'uscita del concerto. Papa' deve essersela presa un pochino per non essere lui al centro dell'attenzione delle fans. C'e' persino stata una signora, Monica credo che si chiami, che mi ha dato una torta fatta da lei. Mi ha detto che era per mio padre, ma lui sono anni che le mangia ed ora tocca a me. Si e' stupita moltissimo quando l'ho ringraziata nel mio perfetto italiano e le ho chiesto come poterla contattare per farle sapere se mi era piaciuta la torta. Solo piu' tardi ho scoperto che era uno dei tanti contatti di Facebook e di Twitter di mia mamma. Domani mattina le scrivo e la invito a venire nel backstage al concerto di Milano: magari le fa piacere.
Abbiamo bisogno di un logo ufficiale per la nostra band e mamma ha contattato una sua amica di Padova che fa la designer. Non vedo l'ora di vedere il risultato del lavoro di Cristina.
Questa sera suoniamo a Praga. Mi sono fatto un bellissimo giro assieme a mia madre. Lei c'era stata, per la prima volta, quando aveva 18 anni in gita scolastica. Mi ha trascinato ovunque e mi ha trasmesso la stessa sensazione che ha provato lei la prima volta: Praga e' magica! Ma nel senso che e' circondata da un'aura di magia, come dice mamma.
Finito il giro turistico, siamo andati a fare il soundcheck, mentre papa' e gli altri erano impegnati in un'intervista alla radio. Io ne ho approfittato per fare un sonnellino pomeridiano prima di studiare con l'insegnante che ci segue. E gia'! Questa e' stata la clausola principale per farci fare da band di supporto: abbiamo un insegnante privato che ci segue per tenerci al passo con lo studio. Io che speravo di poter saltare la scuola!
Sono sul mio letto con la chitarra in mano a studiarmi una canzone degli U2 da fare stasera, quando sento bussare alla porta. Appoggio la chitarra sbuffando e mi alzo per andare ad aprire al mio compagno di stanza. Henry entra come un razzo ed apre la finestra che da sul terrazzino della camera.
"Farrel! Ma sei pazzo? Vuoi farmi prendere un accidenti e farmi rimanere senza voce?" dico incazzato.
"Vieni fuori e affacciati al balcone." mi dice sorridendo. Guardo giu', senza avvicinarmi troppo alla balaustra (soffro di vertigini come mia madre), e vedo un gruppo di ragazzine che... gridano il mio nome?! Guardo Henry un po' perplesso.
"E' da un paio di ore che sono qui sotto che aspettano di vederti. Avanti! Saluta e fanne felici un paio. Potresti persino rimediare una scopata per stasera." mi dice agitando la mano verso il gruppetto sotto al balcone.
"Eh gia'! Come se fosse facile. Sono l'unica rock star accompagnata in tour da mamma e papa'." dico un po' sconsolato. In effetti ne ho addocchiate un paio niente male.
"Ti sbagli amico." mi dice dandomi una pacca sulla schiena "Non sei l'unico. Tanya e Silvy non sono messe meglio, ed io ho tuo padre e tutto il resto della band alle costole tutto il giorno."
"Si', pero' tu e Tanya riuscite a vedervi di nascosto, ogni tanto." non si sa come facciano a farla in barba a Tomo, ma, se non si danno una calmata, il povero chitarrista si ritrova nonno prima della fine del tour.
"Perche' non scendiamo e le invitiamo a bere qualcosa di caldo al bar di fronte? Sono li sotto da ore." propone Henry.
"Ok, pero' portiamo anche le due cozze.. ehm Tanya e Silvy." propongo. Non voglio rimanere solo con un branco di ragazze e, se vogliono conoscere me, devono conoscere anche il resto della band.
"Va bene. Vado subito a chiamarle." e se ne esce di corsa.
Mi infilo una felpa sopra alla maglietta e prendo la giacca a vento e la sciarpa. Esco dalla camera ed entro in ascensore. Nella hall trovo mia madre.
"Amore? Dove vai? Credevo che fossi in camera tua a riposare?" domanda.
"Vado al bar qui di fronte con Henry e le ragazze. Voglio fare amicizia con quel gruppo di ragazze li' fuori."
Mamma guarda il gruppo di ragazze infreddolite "Sono Echelon?" domanda.
"Puo' darsi. Pero' stavano aspettando che mi affacciassi io alla finestra, non papa'." mamma sorride.
"Va bene. Andate pure, ma state attenti. Io vado a consolare tuo padre. Sara' distrutto sapendo che le fans non erano qui per lui ma per te."
Sorrido anch'io "Vai vai. Tu sai come tirarlo su." e poi bisbiglio un "in tutti i sensi." mentre se ne va verso l'ascensore.
Gli altri mi raggiungono ed usciamo assieme. Le ragazze sono un po' stupite quando ci vedono andare verso di loro.
"Buon giorno ragazze. Io sono JC e loro sono Henry, Tanya e Silvy. Siamo i Sons of Mars." sfodero il mio sorriso migliore.
Una biondina molto carina si fa portavoce del gruppo "Ciao. Io sono Irina. Noi volevamo conoscerti. Abbiamo visto i video delle vostre performance su internet e... siamo un po' tutte innamorate di te." dice arrossendo. E' veramente incantevole.
"Perche' non andiamo al bar a bere qualcosa di caldo? Qui fuori fa freddo e non vorrei perdere la voce: mio padre mi potrebbe uccidere." dico sfregandomi le braccia intirizzite.
Le ragazze accettano volentieri e ci seguono dentro.
Passiamo un paio di ore molto piacevoli in loro compagnia. Sono tutte ragazze della nostra eta' e, dopo l'imbarazzo iniziale, facciamo subito amicizia.
"Ma allora siete i figli dei 30 Seconds to Mars?" domanda Irina incredula.
"Quasi. Io sono il figlio di Jared Leto, lei e' mia cugina Silvy Leto, figlia di Shannon e lei e' Tanya Milicevic, la figlia di Tomo. Solo Henry non e' imparentato con nessuno dei Mars. Anche se ha buone possibilita' di diventare il genero di Tomo." spiego sorridendo mentre il mio amico e Tanya arrossiscono.
Le ragazze ridono divertite. Non credevo di essere cosi' brillante e di fare battute cosi' divertenti. Adesso comincio a capire mio padre. E' esaltante essere conosciuto!
Salutiamo le ragazze e ci diamo appuntamento per il concerto della sera. Mentre stiamo uscendo, Irina mi ferma e mi sussurra qualcosa in un orecchio passandomi un bigliettino "Se vuoi compagnia per stanotte, chiamami."
Arrossisco imbarazzato "Sei molto gentile, ma non ho mai fatto queste cose."
Mi sorride comprensiva "C'e' sempre una prima volta."
Meglio che me ne vada prima che mi saltino addosso sul serio.

(Linda POV)
Siamo arrivati davanti al Forum ad Assago. Mancano circa un paio di ore all'inizio del concerto. Mio padre ed il nonno parcheggiano le auto e scendiamo tutti assieme. Faccio uno squillo alla zia Laura che ci viene incontro assieme a Cristina. La nonna si e' portata una grossa borsa termica con 'qualcosa di sostanzioso per quei poveri ragazzi', come definisce lei le due torte salate e le crostate, per far fare uno spuntino allo zio e a JC che, secondo lei, non mangiano abbastanza e sono troppo magri. Il nonno, invece, si e' nascosto addosso un paio di bottiglie di vino da poter spartire assieme a Shannon ed al padre di Cristina, che e' venuto con loro.
"Ciao! Ben arrivati!" la zia ci abbraccia tutti a turno e poi ci guida dentro, verso i camerini. Guarda un momento la borsa della nonna con aria curiosa.
"Mamma, ma che cos'hai li' dentro?" domanda alla nonna.
"Oh niente, solo una merendina per mio nipote e mio genero. Mi sono sembrati un po' troppo dimagriti nelle ultime foto che ho visto." dice lei con noncuranza.
La zia alza gli occhi al cielo rassegnata. "Va bene. Puoi mettere tutto sul tavolo del buffet. Adesso si stanno scaldando per il concerto. Se volete potete andare a salutarli."
Mia nonna non se lo fa dire due volte e si fionda verso il camerino dei Sons. Io, con Francesco e mio fratello Filippo, la seguiamo.
Bussiamo alla porta e Silvy viene ad aprirci "Ciao! Siete arrivati finalmente!" poi si guarda intorno "C'e' anche mio nonno?" domanda a mia nonna.
"Certo!" poi si gira verso di lui "Riccardo! Tua nipote ti cerca!" Silvy molla le bacchette con cui stava tamburellando sul muro, e ci supera tutti per andare ad abbracciare suo nonno.
Entriamo ed il sorriso di JC ci accoglie. "Ciao nonnina!" dice abbracciando e baciando la nonna. Poi guarda la borsa "Cosa mi hai portato di buono?"
"Ti ho fatto la crostata con la marmellata di fichi e la torta salata con gli spinaci e la ricotta." e gli molla sul tavolo i due involti con le torte.
JC guarda di nuovo nella borsa e nota che non e' vuota . "E l'altra roba?"
"Per tuo padre. Siete cosi' sciupati da quando siete in tour." dice carezzandogli una guancia. Poi si guarda intorno "Anche Tanya e' troppo magra. E anche il ragazzo nuovo."
"Ah! E' vero! Non ti ho ancora presentato il nostro bassista. Lui e' Henry Farrell, figlio di un amico di papa' e futuro genero di Tomo." Henry, capendo che parlano di lui, fa un cenno di saluto alla nonna.
"Ma che bello! Tanya ha il fidanzato! E tu? Niente ragazze? Eppure sei cosi' un bel ragazzo. Pero' taiat i cavei." (la nonna ci tiene sempre a fargli notare quanto ha i capelli lunghi).
E' il caso che intervengo per salvare mio cugino, quando mio fratello apre bocca "Cos'e' cugino? Sei frocio, per caso?". Francesco, che detesta JC, ridacchia alla battuta di mio fratello. Solo Filippo non riesce a ridere della sua uscita, perche' gli arrivano due sberloni simultanei, da me e dalla nonna, che gli rimescolano quei pochi neuroni solitari che ha nel cervello.
"Certino!" "Stupido!" diciamo in coro io e nonna.
Filippo, sconfitto, cerca l'attenzione del suo alleato numero 1. "Vieni Francesco, andiamo a cercare i nostri posti."
"Va bene. Linda, mi raccomando." e se ne va baciandomi davanti a JC.
"Bene. Vado anch'io a portare la torta a tuo padre e a cercare tuo nonno." la nonna lascia un bacio a JC e se ne va.
"Allora?" domando al mio cuginetto preferito che sta guardando  Francesco che esce dal camerino.
"Il nonno ha ragione: ha veramente la faccia da scimmia come sua madre." osserva. Gli do' una pacca sul braccio. "Ahio!" dice massaggiandosi la parte lesa.
"Cosi' impari a prendere in giro il mio ragazzo." dico arricciando il naso in una smorfia arrabbiata.
"Te l'ho gia' detto che non mi piace, vero?" domanda sorridendo.
"Si', ma non sono affari tuoi biscottino." dico calcando pesantemente sul suo soprannome.
"Va bene! Cambiamo discorso che e' meglio."
"Ok puffo quattrocchi. Com'e' fare da band di supporto ai Mars? Rimorchi abbastanza?" domando sorridendo.
JC apre un'agenda e mi mostra un sacco di bigliettini con numeri di telefono. "Tutte mie fans." dice orgoglioso.
Sorrido felice per lui "E quante te ne sei portate a letto finora, grande rockstar?"
"Non mi piace approfittarmi cosi', pero' ho avuto parecchie proposte del genere." prende la macchina fotografica e mi mostra alcune foto. "Lei e' Irina. Eravamo a Praga il mese scorso. E' li' che hanno iniziato a farmi la posta sotto l'hotel. Dovevi vedere che espressione abbacchiata aveva papa' quando ha scoperto che non erano li' per lui, ma per me."
Scoppiamo a ridere tutti e due. "Scommetto che si e' proposta come passatempo notturno." azzardo.
"E' stata la prima che si e' proposta. Io ho rifiutato e le ho proposto di diventare amici. Ci scriviamo quasi ogni giorno su Twitter. C'e' un sacco di gente che mi segue."
"L'avevo notato. Il numero dei tuoi followers e' cresciuto a dismisura in questi ultimi due mesi. Tutte ragazze." osservo divertita.
"Gia'! Sono un gran figo e se ne sono accorte tutte." dice orgoglioso. I geni Leto si sono impossessati di lui in tutto e per tutto.
Io scoppio a ridere "Sembri tuo padre! Per fortuna Herny e Tanya non capiscono cosa stiamo dicendo, se no non ti saresti salvato da una sicura presa in giro." In effetti Henry e Tanya alle nostra spalle, hanno ripreso la loro preparazione pre-concerto, che consiste nel cercare di soffocarsi a vicenda a furia di baciarsi.
JC si gira a guardarli e sorride "Se continuano cosi', per la fine del tour, Tomo e Colin si ritrovano nonni. Tu non ti puoi neppure immaginare quante notti ho dormito in corridoio per colpa di questi due."
"Dividi sempre la stanza con Henry?" domando.
"Si', ma la prossima volta ne voglio una per conto mio. Io sono il cantante ed il frontman di questa band disgraziata. Non posso proprio permettermi di dividere la stanza con il re del sesso, come ama definirsi lui." non posso non ridere, mentre JC guarda con odio il suo bassista. Veniamo interrotti dal suono del mio cellulare. Lo tiro fuori dalla borsa e guardo il display: merda! E' Sara, la mia compagna di classe. Impreco a bassa voce.
"Perche' non rispondi?" mi domanda JC.
"E' una mia compagna di classe che ha una cotta per te. Spera di incontrarti dopo il concerto." dico sbuffando.
"Dai rispondi e poi me la passi, cosi' la posso conoscere." dice tranquillo.
"Ma lei non sa che sei mio cugino. Non l'ho mica detto a nessuno!" rispondo agitata. Mi sorride e mi prende il telefono che continua a squillare impazzito.
"Pronto?" dice sorridendo. Sento la voce di Sara che arriva, ovattata dal telefono, ma non capisco cosa dice. "Si', e' qui. Chi sono? Sono suo cugino, quello americano. Si', il figlio della sorella di suo padre. Mi chiamo Joseph. Anche per me e' un piacere conoscerti. Si', siamo gia' dentro al Forum. No, Francesco e' andato a sedersi assieme a Filippo. Si', ci sono anche i miei zii e i nonni. Se ci mettiamo davanti? Direi che siamo, praticamente, sul palco con i 30 Seconds to Mars. Se sono un Echelon? Certo! Da quando sono nato! Ok. Cercate di venire il piu' possibile vicino al palco. Certo, quando suonano i Mars, vi raggiungo anch'io. Prima non posso, mi spiace. Ok, ciao. A dopo." e riattacca.
Lo guardo incredula mentre mi porge il telefono. "Non potevi passarmela?" domando acida.
Lui fa spallucce "E che male c'e' se ci ho parlato io? Tu non volevi neppure rispondere." dice con lo sguardo da cucciolo.
"Si', ma potevi risparmiarti di dire che ci sono anche i miei genitori ed i nonni. Diventero' lo zimbello della scuola!"
JC sorride "Non te la prendere! Puoi sempre portarle nel backstage e le fai conoscere la band. Diventerai il loro idolo!"
"Si', come no! Quelle non ti propongono di passare una notte con loro, ti saltano addosso proprio e ti violentano sul posto."
JC sorride "Non farne una tragedia, cuginetta!"
Sto per ribattere quando Silvy rientra assieme ad Emma "Preparatevi che fra 15 minuti tocca a voi."
"Io allora vado a prendere posto sotto al palco. Mi raccomando: fatemi sognare!" dico dando un bacio sulla guancia a JC.
"Contaci!" e me ne vado a raggiungere Francesco che e' davanti alle transenne assieme a Filippo, Sara e Rebecca.
"Ciao! Dove ti eri cacciata?" mi domanda Rebecca.
"Dov'e' tuo cugino?" domanda Sara. "Ha una voce molto sexy."
"Arriva piu' tardi." dico. Per fortuna Filippo e Francesco non hanno detto niente.
Le luci si abbassano lentamente e la folla va in delirio. Il concerto comincia. Il palco e' completamente al buio e vedo le ombre dei Sons che si mettono in posizione. JC e' abbastanza visibile sul bordo del palco con la chitarra in mano. Le luci si accendono di botto, la musica comincia ed il pubblico si infiamma.

(JC Pov)
Stiamo per cominciare. L'emozione e' sempre presente, ma stasera in modo particolare. Attacchiamo Magnificent degli U2, come sempre. Non si nota proprio che in scaletta ci ho messo tutte le canzoni preferite di mia madre. Facciamo subito la seconda canzone che e' un omaggio ai Queen ed alla mia amica Monica (che mi ha mandato una buonissima torta al cioccolato) Princess of the universe.
Faccio una piccola pausa per presentare la band. Stasera si gioca quasi in casa e cosi' parlo in italiano.
"Buonasera Milano! Noi siamo i Sons of Mars!" scoppia un boato dalla folla. "Io sono JC Leto. Alla batteria mia cugina Silvy Leto. Alla chitarra Tanya Milicevic ed il cretino al basso e' Henry Farrell." altro boato ed un applauso. Guardo le facce incredule delle ragazze in prima fila ed i volti sorridenti di Linda e Filippo. Una bella ragazza mora vicino a Linda, la guarda incredula e le dice qualcosa. Lei sorride e l'altra sembra avere un mezzo mancamento. Io continuo a parlare, imbracciando la mia chitarra acustica nuova (quella che mi sono comprato con i soldi del servizio fotografico). "Stasera ho messo in scaletta un paio di omaggi ad un grande rocker italiano. La prima la voglio dedicare ai miei zii, ai miei nonni ed a mia madre che me lo ha fatto conoscere." attacco Sogni di rock 'n roll di Ligabue.
Finisco la prima canzone e comincio con la seconda "Questa e' per mia cugina Linda. La mia Piccola Stella Senza Cielo."

Cosa ci fai
In mezzo a tutta
Questa gente
Sei tu che vuoi
O in fin dei conti non ti frega niente
Tanti ti cercano
Spiazzati da una luce senza futuro.
Altri si allungano
Vorrebbero tenerti nel loro buio
Ti brucerai
Piccola stella senza cielo.
Ti mostrerai
Ci incanteremo mentre scoppi in volo
Ti scioglierai
Dietro a una scia un soffio, un velo
Ti staccherai
Perche' ti tiene su soltanto un filo, sai
Tieniti su le altre stelle son disposte
Solo che tu a volte credi non ti basti
Forse capitera' che ti si chiuderanno gli occhi ancora
O soltanto sara' una parentesi di una mezz'ora
Ti brucerai
Piccola stella senza cielo.
Ti mostrerai
Ci incanteremo mentre scoppi in volo
Ti scioglierai
Dietro a una scia un soffio, un velo
Ti staccherai
Perche' ti tiene su soltanto un filo, sai

Il pubblico e' in delirio completamente. Continuiamo con le solite canzoni in scaletta e termino con Hurricane. Salutiamo il pubblico e lasciamo il palcoscenico ai veri protagonisti della serata.
Papa', lo zio Shan, Tomo e Tim salgono sul palco e noi ci spostiamo sulle gradinate ai lati. La visuale e' buona e possiamo stare tranquilli a goderci lo spettacolo. Silvy si avvicina sorridendo assieme a ... "Ciao Massimo!" dico stupito.
"Ciao JC. Siete stati veramente bravi." mi stringe la mano in modo caloroso.
Sorrido "Grazie. E' merito anche della mia band."
"La tua band?" Silvy mi guarda con le mani sui fianchi in segno di sfida.
"La nostra band." mi correggo subito.
Massimo abbraccia Silvy "Dai piccola, non te la prendere. Sei comunque la migliore batterista che io abbia mai ascoltato." dice lasciando un bacio sulla guancia di Silvy.
Li guardo un momento passando lo sguardo dall'uno all'altra "Mi dovete dire qualcosa?"
Silvy sorride "Ci siamo messi assieme." dice radiosa.
Mi alzo e metto una mano sulla spalla di Massimo con aria comprensiva "Amico ti stimo! Sei veramente un uomo coraggioso."
Silvy mi guarda male. Per fortuna, in mio soccorso, arrivano Linda e Filippo con Francesco e le due amiche di Linda.
"Cugino?" cinguetta Linda. Mi giro e sorrido verso di loro. Linda mi guarda con aria strana come a dire "Mi tocca." e mi presenta le sue due amiche.
"JC loro sono Rebecca e Sara, quella con cui hai parlato prima al telefono." le due ragazze si avvicinano sorridendo come due ebeti, specialmente Sara. E' proprio una gran bella ragazza: mora, occhi chiari ed un bel sorriso.
"Ciao, Joseph." dice Sara calcando pesantemente sul mio nome. Sorrido.
"Linda non voleva che sapeste che sono suo cugino, cosi' ti ho detto solo il mio primo nome. Credo proprio che si vergogni di me." dico guardando mia cugina.
"Io non mi vergogno di te! Scemo!" dice lei piuttosto imbarazzata.
"E allora perche' ci hai tenuto nascosto questo schianto?" domanda di nuovo Sara.
"Volevo solo rimanere tranquilla." si difende lei.
"Beh, ormai non ci sono piu' problemi. Possiamo conoscerci meglio, se ti va. Tanto rimarro' qui dai nonni per tutto il mese di dicembre. Potreste venire alla mia festa di compleanno."
Sara mi guarda con gli occhi luminosi. "Va bene. Sara' un piacere per noi."
I Mars stanno finendo il loro concerto e salutano il pubblico con The Fantasy. Guardo verso il palco. Papa' e zio Shan hanno ancora un'energia impressionante quando sono con il loro pubblico. Voglio proprio diventare come lui.

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E anche questa storia finisce qui. Penso proprio di avere scritto abbastanza sui 30STM. Ringrazio tutti quelli che hanno letto e recensito. Mi spiace di aver deluso talita e Rituccia993 per la scelta di Linda di vivere la sua vita come ha sempre fatto e di voler rimanere in Italia. Io non credo che si sarebbe sentita a suo agio se fosse diventata la ragazza di Knox o se avesse intrapreso una torbida storia con suo cugino JC. Comunque mi sono impegnata e ho messo le foto di come mi immagino io i personaggi. Per JC, Henry e Knox, non mi pare ci siano da dare spiegazioni sulla scelta. Massimo io ce lo vedo molto bene come Zack Efron, infondo, il mio personaggio, fa il fotomodello e non puo' che essere un gran bel ragazzo. Taylor Lautner e' perfetto per Francesco, moro e con gli occhi scuri come l'ho descritto (anche se Laura e JC pensano che abbia la faccia da scimmia come sua madre). Per ultimo ho voluto inserire anche Filippo, il fratello di Linda. La foto che ho scelto e' quella del moro dei Sohnora che a me sembra abbastanza carino (molto meglio del fratello).
Per le ragazze devo ammettere che la scelta e' stata dura ed ho vagliato diverse opzioni (la scelta poi l'ha fatta la mia beta). Lauren Graham e' perfetta per la mia Linda. Pauley Perrette, in versione bionda, l'ho scelta per il taglio degli occhi che mi ricorda molto quello di Shannon, e poi ha molto della rockstar. Per Tanya ho scelto una foto di Ivana Milicevic, la sorella di Tomo (piu' facile di cosi'.)
Grazie ancora a tutti ed in special modo a magica_cricchia che ha sopportato tutte le mie indecisioni su questa storia.
   
 
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