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Autore: Diana924    02/04/2010    3 recensioni
Elisabetta Carlotta del Palatinato, bisnonna di maria Antonietta, è sul suo letto di morte, i pensieri, il ricordare la sua vita e le sue antiche passioni ed emozioni
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Epoca moderna (1492/1789)
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- Questa storia fa parte della serie 'Regine ed amanti-Francia'
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Elisabetta Carlotta, Liselotte, von der Platz- Simmermann morì di lì a poco, all’età di settant’anni.

Gran parte delle sue lettere, circa 500, sono ancora disponibili. In esse si può notare una donna forte, che non scese mai a compromessi. Il suo unico sbaglio, forse, fu quello di non divenire mai francese, ovvero di non adattarsi alla nuova corte. Per esempio non smise di mangiare i prodotti tipici della cucina tedesca, crauti e salsicce, che si faceva inviare dalla zia Sofia di Hannover, madre del futuro Giorgio I.

Denigrando nelle sue lettere il marito che la tradiva con i suoi numerosi amanti, tra i più famosi si ricordano il cavaliere di Lorena e il cavaliere d’Effiat, detestando Madame de Maintenon, che chiamava in ogni modo dispregiativo possibile, Liselotte si comportò, secondò lo storico francese Buche come un granatiere prussiano alla corte più raffinata d’Europa.

Essendo stata promessa in sposa al futuro Guglielmo III d’Orange fu sempre legata al ricordo di questi, tanto da non schierarsi con simpatie giacobite quando Giacomo II Stuart cacciato dal trono ad opera del marito della figlia chiese ospitalità al cugino Luigi XIV.

Anzi, morta Maria II, Liselotte meditò di far sposare la figlia Elisabetta Carlotta con Guglielmo, di cui tutta Europa conosceva l’omosessualità. Il progetto fallì per l’opposizione della famiglia reale, che giudicava Guglielmo un usurpatore.

A partire dal 1678, anno di nascita della figlia, Liselotte e Filippo cessarono di comune accordo i rapporti coniugali.

Sappiamo infatti dalle confidenze di lei che Monsieur aveva bisogno dell’ispirazione di rosarii e di medagliette religiose in posti specifici per poter compiere l’atto coniugale.

Ciò fece scrivere a Liselotte questa frase in una delle lettere alla zia: “ Chissà se dopo 18 anni si ritorna vergini? ”. Negli ultimi anni di vita era ingrassata in modo incredibile, e lei stessa si canzonava nelle lettere inviate ai parenti in Germania.

Donna di spirito, nelle sue lettere ci ha lasciato un affresco memorabile di Versailles e della vita di corte.

Suo figlio, Filippo II d’Orleans reggente di Francia, morì a 50 anni, come il padre, colpito da un attacco apoplettico mentre si trovava con l’amante di turno. In punto di morte le raccomandò di pensare a Dio, che lui aveva servito così male in una vita di stravizi. Molti si sono interrogati sul rapporto che legava il Reggente alla prima figlia, Maria Luisa Elisabetta, libertina moglie del duca del Berry, nipote del Re Sole. All’epoca si parlò di un rapporto incestuoso fra i due, e la conferma per molti fu la morte di Maria Luisa Elisabetta nel 1719, che lasciò il padre addolorato e prostrato.

Oggi si è portati a credere che fu un rapporto profondo, morboso, ma non incestuoso. Maria Luisa Elisabetta adorava suo padre, sentimento ricambiato, e alcune volte partecipò ai festini che questi dava durante la Quaresima nel suo castello di Saint Cloud.

Elisabetta Carlotta d’Orleans sposò il duca di Lorena. Uno dei suoi figli fu Francesco Stefano di Lorena, che sposando Maria Teresa d’Asburgo dette origine alla dinastia Asburgo-Lorena.

Tra gli altri partiti ci fu quello del futuro Giuseppe I d’Asburgo, consigliato dal papa per tentare di pacificare le due grandi famiglie, Asburgo e Borbone, ma che fallì per l’opposizione d’entrambe le corti, che non vedevano di buon occhio un matrimonio del genere. Alla fine della Guerra di successione polacca la Lorena fu assegnata al suocero di Luigi XV, Stanislao Leskinzsky. Elisabetta Carlotta fu quindi fatta duchessa del Bar per compensare la perdita del suo ducato.

 

 

Bibliografia:

Guido Gerosa: Luigi XIV, copia venduta con “Il Giornale”, 2008

Max Gallo: Luigi XIV, Mondadori, Milano, 2008

Antonia Fraser: Gli amori del Re Sole, Mondadori collana “Le Scie”, Milano, 2007

 

 

 

   
 
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