Libri > Blue Bloods
Segui la storia  |       
Autore: Angel TR    03/04/2010    2 recensioni
Mimi Force è in dolce attesa. Incredibile a dirsi, ma è così.
L'intera famiglia Force è in visibilio: Charles è a dir poco su di giri, Trinity ha già contattato i migliori negozi e prenotato centinaia di migliaia di vestitini per la bambina.
Nessuno però sembra accorgersi del crescente esaurimento della mamma.
Una nuova esperienza, scoperte terrificanti sul parto, biberon e il girovita che aumenta, Mimi trova anche il tempo di indagare sul gemello, perchè, in fondo, sono passati solo due anni dal legame e non tutti i contatti sono andati persi...
«Il seguito di "My Wedding Day"»
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'The Force Legacy'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~The Yummy Mummy Drama_♥

34

Nicole fa ruotare il calice, abbandonandosi contro lo schienale del divanetto in pelle. Mi lancia un'occhiata ammirata, prima di rivolgersi al maître, impalato davanti al tavolo come un palo della luce.
<< Cosa prendi, Mimi? >> Mi chiede, quasi si sentisse in dovere di darmi la precedenza. Scruto il menù, poco convinta. La dieta che sto seguendo m'impone di non mangiare carboidrati...
<< L'insalata di patate. >> Dico, colta da una rivelazione. E'buffo: due o tre annetti fa, la stessa insalata di patate allo stesso ristorante, il Pe Ser. E'sera tardi e dall'enorme vetrata di fianco al nostro tavolo si scorge una magnifica vista notturna di Manhattan.
Io amo questa città.
<< Anch'io! >> Trilla Nicole, contenta. Le lancio un'occhiataccia: come si permette di ordinare il mio stesso piatto? Va bhe, in fondo se ordina le stesse cose, significa che mi vuole emulare.
<< Mimi, ho saputo che ti sei fidanzata con Kingsley Martin! >> M'irrigidisco. Tasto dolente. << Ma...il tuo gemello? >>
Jack. Mi ero imposta di non pensare a lui, nemmeno per rievocare il lampo del suo sorriso lucente. Starà in un'albergo stringendo la sgorbia della Van Alen tra le sue braccia, ma, in realtà, alle prese con un'assenza a forma di gemella?
Ma che me ne importa a me?
E poi, perchè ci penso tanto? Sbuffo, infastidita dal solo fatto che Nicole l'abbia menzionato. Farsi i fatti suoi no, eh? Nicole indietreggia, come se avesse paura di un mio scatto, stile cobra.
Mi sforzo di sorridere. << E'acqua passata. >> Lei spalanca gli occhioni blu. Per una brava Sangue Blu non è concepibile lasciarsi con il proprio gemello. Ma è facile quando il proprio gemello è fedele e ti ama per davvero.
<< Come va con il tuo, invece, di gemello? >>
Le chiedo, cercando di cambiare in fretta argomento, agitata dalla piega dolorosa che ha preso la conversazione. Nicole osserva l'estremità delle mie labbra piegarsi dall'insù all'ingiù, incuriosita. Strizzo gli occhi, come se potessi utilizzare la malia su di lei. Dimenticalo! Dimenticalo!
<< Mmh, bene, certo. >> Sembra poco convinta. Inarco un sopracciglio. Cosa c'è? Non sono l'unica ad aver problemi con il proprio amore paradisiaco? E'forse diventato di moda separarsi dal proprio gemello?
O è sempre successo, ma è stato sempre mascherato dalla Commissione, troppo paurosa per accettare, come un segreto sporco, tipo la sala del Block 122 dove venivano portati gli adolescenti svenuti per i troppi alcolici ingurgitati.
Nicole beve lentamente l'ultimo sorso del drink, con gli occhi annebbiati, persa nei suoi pensieri oscuri. Interessante. E poi dicono che sono un'arrampicatrice sociale!
Ma guardatele, tutte queste Sangue Blu. Hanno tutte dei segretucci sporchi. Nicole avrà già un pargoletto? O ha aspettato, consapevole della falsità del suo amore eterno e incapace di mettere al mondo un bambino solo per la continuità della specie?
In fondo, non sono nostri. I bambini, intendo.
All'età di quindici anni il loro sangue si rivelerà, e loro scopriranno la loro vera identità. Sangue Blu. Vampiri. Angeli reincarnati.
Chiamateci come volete.
E, davanti ai nostri occhi ormai indifferenti, smetteranno di chiamarci "mamma" o "papà".
Anche Maggie un giorno farà la stessa cosa? Anche lei mi volterà le spalle, incurante di tutto l'affetto che le ho dato durante l'infanzia? E a me mancherà? Forse sarò come tutti i non-genitori?
La farò studiare alla Duchesne, la farò diventare una patita di trucco, vestiti e moda, la invoglierò a cercare il proprio gemello? Il mio compito sarà poi finito lì, giusto?
<< Hai un bambino? >> Nicole emette un sussulto, soffocandosi quasi con il sorso di drink. Riflette bene prima di aprire bocca.
<< Sì. Si chiama Jamie. >> Un maschio, quindi. Mi sforzo di sembrare cordiale.
<< E...quanti anni ha? >> Tentenna. I suoi occhi scappano dai miei, quasi avesse paura di rivelare qualche cosa poco ortodossa. Fa per schioccare le dita, voltando la testa, ma io la fermo. << Dai. >> La invoglio.
Lei si ferma, fa un profondo respiro e poi sputa: << Cinque. >> Gesù! Adesso Nicole ne ha diciannove come me, questo vuol dire che cinque anni fa ne aveva quattordici, ovvero prima della scoperta della sua vera identità...
<< Con chi l'hai fatto? >> Nicole sembra sul punto di piangere.
<< Non con il mio gemello. >> Pazzesco! Sta più rovinata di me. Cioè, non precisamente. Almeno, il suo gemello la ama, vero? Vero?
<< E...lui? >> Chiedo, cercando di non sembrare affamata di pettegolezzi sulla vita privata. Possibile che sia tanto arrabbiata con Jack da trovare soddisfazione -quasi sollievo- nel vedere che gli altri hanno problemi simili?
<< E'sempre un po'stranito, ma si è abituato abbastanza bene. Stiamo cercando di averne un altro di bambino...sai, in modo da bilanciare la situazione. >> No, non capisco.
Non si bilancia la situazione in questo modo. Io ho lasciato Jack ma non ho intenzione di avere un figlio con Kingsley. Sarebbe sciocco e patetico. Nicole si stiracchia, e la maglietta si alza di qualche centimetro, rivelando la pelle ambrata.
<< E Margaret? >> Chiede ma non c'è interesse nei suoi occhi. Sì, è solo per rivolgere la piaga verso di me. Alzo lo sguardo: tieni fuori Maggie da questa storia. Vuole lo scoop? Bene, lo avrà.
<< Jack è un brutto stronzo traditore di merda. >>
Svuoto, tutto d'un fiato. Ho la testa alleggerita per via del troppo liquido ingurgitato. Non mi fa effetto l'alcol, ma se ne prendo troppi, la mia lingua diventa più sciolta e tagliente del solito.
Nicole spalanca gli occhi, che schizzano fuori dalle orbite come palline da tennis. Non credo che si aspettasse che la famosa Mimi Force, l'indomabile Lady Force, rivolgesse certe parole all'amore della sua vita.
Trovo improvvisamente molto interessante il calzino colorato che spunta dall'orlo alzato dei pantaloni di Nicole. Sento il suo sguardo indagatore su di me. Mi sta studiando, vuole cogliere qualche segno, qualche incertezza.
Mi raddrizzo.
Non ho nessuna incertezza. Non voglio Jack. Non voglio più uccidermi per lui. Nicole si schiarisce la gola, sa che il discorso su Jack è concluso. Si agita nel suo pantalone a coste da vera ex-alunna della Duchesne.
<< Un altro drink? >> Dice, con un sorriso dolente, sollevando gli zigomi poco alti. La studio. In fondo, siamo due Sangue Blu traditrici del nostro stesso amore. Abbiamo qualcosa in comune. Ma sì. Credo che diventeremo amiche.
Sorrido. << Certo che sì. >>
Quando finisco l'ultimo alcolico -che se stessi ancora allattando, la dottoressa Pat mi ucciderebbe- Nicole si alza dal divanetto.
<< Devo vedermi con Gregory. >> Gregory. E'il nome che hanno i banchieri, gli impiegati, un nome che appiopperesti ad una persona noiosa, di quelli che si vestono con blazer beige e cravatta azzurro cielo.
Non è esattamente il tipo che ho immaginato per Nicole.
La imito. Anch'io ho un'appuntamento: con mia figlia Maggie.
<< E'stato bello uscire con te, Mimi! >> Dice, con un tono troppo entusiasta. Riecco la Nicole fanatica di inizio uscita. Mmh. Che sia imbarazzata per i troppi segreti buttati al vento? Che abbia paura degli sguardi degli altri clienti, oramai consapevoli del suo imperdonabile tradimento?
<< Anche per me è stato bello. >> Dico, ricambiando il suo stesso tono.
Ci separiamo ad un certo punto della strada, io diretta a casa, lei chissà dove. Mi stringo nel giubbotto di jeans, sentendo già la mancanza di Maggie. Possibile che sia diventata talmente borghese?
Il classico tipo di donna che ho sempre disprezzato? Non ero io quella che diceva, rivolta ai non-amici: << Anche quando avrò un figlio, verrò sempre qui! >>, no? Era un'altra Mimi Force, quella? In tre anni sono invecchiata di venti.
Il rumore del club è incredibile.
La musica assordante si riversa sui marciapiedi, dove un flusso incredibile di adolescenti griffati si stanno riversando dentro, con le loro tessere firmate e gli assegni da quattro cifre.
Li guardo, colta da un'incredibile nostalgia. Anch'io ho fatto parte di quel flusso di adolescenti. Anch'io scuotevo la chioma, ed entravo, guardando tutti dall'alto in basso. Anch'io ero una piccola ma grande regina. Chissà a chi ho passato la corona. Spero sia almeno un degno successore.
<< Ma quella è...Mimi Force! >> Improvvisamente, un mormorio si riversa per tutto il flusso, come uno sciame d'api. Alzo lo sguardo. Saranno sicuramente attratti da me per via dell'articolo sul giornale.
Sicuramente qualcuno dei miei vecchi amici va ancora al club. Si ricorderanno di me...oppure no?
<< Mimi! Mimi! >> Un'orda di sedicenni impazziti, come davanti al loro cantante preferito, avanza verso di me, agitando le braccia, estasiati. Mi sento in delirio. Un'ondata di orgoglio si riversa dentro di me.
Allora si ricordano ancora di Mimi Force!
Li guardo tutti; si aspettano qualcosa. Ma, incredibilmente, contro ogni logica, non so cosa dire. Non so come comportarmi. Cosa diceva la vecchia Mimi Force a tutti i suoi fans? Non lo ricordo.
Chiamo le memorie: non li pensavo nemmeno.
Adesso, però, non pensarli sarebbe stupido e da pazzi: ormai non appartengo più a questo mondo, sono solo una vecchia veterana, come gli ex del Wrestling, acclamati come eroi e leggende, ma fuori uso.
Prendo spunto da loro; tiro su col naso. Il mio vecchio gesto preferito! Mi sento riportata indietro di tre anni. Vorrei entrare dentro e ricominciare a ballare, riprendere da dove mi ero fermata e non finire più.
Ma il dovere mi chiama.
<< E'stato bello rivedere il vecchio club. >> Dico, sperando che sia una frase da Mimi Force. Ho indovinato: gli adolescenti si agitano, reclamano un'autografo. << Ci rivediamo! >>
Saluto come una bambina, chiudendo le dita sul palmo.
Quando mi volto, i ragazzi hanno lo sguardo eccitato di un cane che ha appena visto il padrone entrare dalla vecchia porta, come se la vecchia Mimi Force, in realtà, non avesse mai lasciato il palcoscenico del Dante Inn.


Angolo Autrice
Yatta!*_*
Non so quando finirò questa storia: ma sono contenta di starla continuando. Ringrazio Didyme *ò* adoro essere seguita da una ragazza entusiasta delle boiate che scrivo come te*_* xD Kiss kiss*_*
By Angel ù.ù

  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Blue Bloods / Vai alla pagina dell'autore: Angel TR