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Autore: laguerriera    05/04/2010    9 recensioni
questa storia e ambientata agli inizi del settecento. Rose una contessa di diciassette anni dal carattere molto testardo, che a causa di un incendio perde i genitori e i suoi averi, si ritroverà a fare da serva ad una famiglia nobile e, qui incontrerà Luck il figlio del conte, misterioso, freddo e bellissimo. Tra i due nasce un rapporto di puro odio ma, questo rapporto può trasformarsi in amore?...” maledetto conte dei miei stivali! Avete voluto la guerra? Bene e guerra sia!” dissi a denti stretti con tutta la rabbia che avevo dentro. Lui mi guardò con quei suoi occhi viola bellissimi e magnetici e, con un sorriso sghembo sulle labbra disse “non aspettavo altro...”
Genere: Romantico, Triste, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il freddo vento dell'inverno mi colpì in pieno viso e mi costrinse a stringermi nel mantello. Il cielo era coperto da nuvole che non lasciavano intravedere i raggi del sole.
"Marie prendiamo la carrozza?" lei sorrise e disse "No Rose, il paese è qui vicino. Basta seguire quel sentiero" .
Con la mano m'indico fuori al cancello del palazzo dove notai una stretta stradina, Marie si strinse nel mantello e cominciò a camminare.
"Manca poco al Natale, non sentite quest'atmosfera nell'aria?" disse Alyssa "Sinceramente io sento freddo" lei mi lanciò un'occhiata e poi disse "Guasta feste, tu non hai idea di quello che c'è a Natale qui nel palazzo... è tutto illuminato e nella sala da ballo addobbiamo l'albero e poi alla festa vengono invitati tutti gli aristocratici è fantastico" "SI divertiranno soltanto loro, invece noi dovremmo servire come delle matte".
Alyssa mi diede una gomitata e disse "Dai ci divertiremo anche noi, non essere così pessimista" "Sono sicura che a Natale mi annoierò a morte" "Dai come puoi annoiarti con me?" sorrisi e dissi "Mi annoierò proprio per questo" "Vipera!" "Dai sto scherzando" "Fai come vuoi forse a Natale accadrà qualche cosa d'inaspettato" "Si hai ragione... ucciderò Luck" tutte e due scoppiammo a ridere e ricominciammo a camminare.
Impiegammo venti minuti per arrivare al paese e devo dire che per essere pieno inverno la strada era molto movimentata, ai lati c'erano bancarelle di ogni tipo, negozi di vestiti e taverne dove si riunivano gli uomini.
Al centro della piazza c'era una grande fontana e alcuni bambini ci giocavano attorno.
"Ragazze è meglio che ci dividiamo, io andrò a comprare il pesce voi andate a comprare la frutta e il pane, ci vediamo vicino alla fontana tra un'ora" e detto questo Marie sparì tra la folla del mercato.
"Se Marie lo vuole, sa essere veloce come un fulmine" "E' una donna fantastica, per me è come una mamma... dai facciamo in fretta ti voglio mostrare una cosa" "Che cosa?" "Lo vedrai...".
Alyssa mi trascinò da una bancarella all'altra comprando tutto quello che stava scritto sulla lista, conosceva tutti, dal fruttivendolo all'uomo che vendeva il pesce. E vedevo con quanta facilità parlava con le persone.
Io invece ero la sua ombra, per tutto il tempo sono stata zitta dietro di lei e non capivo il motivo del mio comportamento, non ero mai stata così.
Solo in quel momento mi rendevo conto che per tutto questo tempo ero stata rinchiusa nel mio palazzo, non ero mai uscita dalla mia dimora, le uniche volte sono state per andare a delle feste noiose e avevo fatto male... facendo così avevo perso il contatto con le altre persone. Appena finita la spesa io e Alyssa ci sedemmo sul bordo della fontana, ero esausta non avevo mai camminato così. "Allora Rose vuoi sapere che cosa fa il nostro conte, quando crede che nessuno lo vede? Ti sei domandata del perchè ha quei lividi?" "Dimmi" dissi ansiosa.
Alyssa sorrise e disse "Ascoltami bene, vedi dietro a quel vicoletto?" Con la mano me lo indicò "Il conte si trova in una taverna frequentata dagli uomini più malfamati del villaggio. Di giorno gioca a carte con loro, di notte invece fanno delle lotte per vincere dei soldi...".
Sgranai gli occhi e dissi "Stai scherzando?" "No" "Come fai a sapere queste cose?" "Quando stavamo insieme... io a volte lo aspettavo fino a tarda notte e lui non veniva però, una sera mi stufai di questa situazione e uscii di nascoto per cercarlo e lo trovai in quella taverna" " Lo dicevo io che il nostro amato conte aveva una doppia vita... lo voglio vedere".
Mi alzai e feci un passo, ma sentii le mani di Alyssa che mi stringevano il braccio "Ma sei impazzita? Se scopre che tu l'hai visto sarà capace di ucciderti" "Dai Alyssa sono troppo curiosa vieni con me..." "No, io non ci vengo" "Va bene, ci andrò da sola" e detto questo mi liberai dalla stretta di Alyssa. Mi girai verso di lei e dissi "Aspettami qui tornerò subito" "Stai attenta Rose!" senza girarmi mi diressi verso il vicoletto. Ero molto buio nonostante fosse giorno. Fù molto facile individuare la taverna, c'erano molti uomini che uscivano da quel luogo completamente ubriachi, non riuscivano a reggersi in piedi, infatti il più delle volte cadevano e facevano fatica a rialzarsi. La taverna era un luogo semplice, con due finestre alle entrate e una porta di legno. All'interno c'era un gran numero di uomini e si sentiva puzza di birra e fumo, mi alzai il cappuccio sulla testa ed entrai. Tutti dentro erano ubriachi alla mia destra c'erano uomini che si stavano picchiando invece alla mia sinistra altri uomini che giocavano a carte, donne che indossavano vestiti poco decorosi che portavano da bere agli uomini con un sorriso stampato in faccia. "Hei bella! Sei venuta per lavorare?" mi girai verso la donna, doveva avere sicuramente quarant'anni, aveva i capelli legati in un crocchio alla bella e meglio, un corpetto che gli stringeva la vita e lasciava intravedere il seno e una gonna di veli. "Allora?" "No non sono venuta per lavorare, sto cercando una persona" "Di chi si tratta?" mi avvicinai a lei e dissi "Il conte Luck" la donna scoppiò a ridere e disse "Bella quello ti ha tradito da un pezzo, lascialo perdere" "Non stiamo insieme!" dissi abbastanza irritata "Capisco... comunque lo troverai li" con la mano indicò un gruppo di uomini che era fermo vicino ad un tavolo.
"Quel ragazzo è davvero strano, tutti qui lo odiano per i suoi modi di fare. Un giorno di questi non tornerà più nella sua bella dimora" "Questo lo penso anche io" e detto questo mi diressi verso a quel gruppetto di uomini.
Non riuscivo a vedere niente, erano troppo alti per me, provai a saltare ma niente così cominciai a spingere per passare.
Finalmente riuscii a vederlo, lui stava seduto a destra e guardava l'uomo di fronte a lui con occhi freddi e impassibili -come sempre!- guardai l'uomo a sinistra e mi spaventai, quello non era un uomo, era un animale. Era completamente calvo e una barba nera gli copriva il mento. Aveva occhi piccoli e neri, un naso schiacciato ed era gigantesco, il doppio di Luck.
Notai che sul volto di Luck comparve un sorriso e due fossette si formarono ai lati della bocca, il conte buttò delle carte sul tavolo, l'uomo che stava alla sinistra buttò le carte addosso al e disse "Non è possibile tu bari! È la terza volta che vinci" "Queste sono le parole di un perdente!" mi morsi subito la lingua, perchè mi resi conto di aver detto quelle parole ad alta voce.
L'animale (solo così potevo definirlo) si alzò dalla sedia e disse "Chi è stato a parlare?!" gli uomini si spostarono in due lati e rimasi solo io al centro -codardi!- pensai furiosa, questa volta ero davvera nei guai.
Sapevo che Luck mi stava guardando, sentivo i suoi occhi freddi su di me, "Allora?! Ripeti quello che hai detto!" improvvisamente mi sentii strattonare per un braccio e mi ritrovai Luck al mio fianco "Messere non le date retta, lei è mia sorella è una donna stupida non sa quello che dice" "Che cosa?!" dissi scandalizzata guardai Luck con rabbia e lui rimandò lo stesso sguardo, poi disse "Non è vero sorellina? Non recherà più disturbo"
- allora... hai paura di lui vero? Ti faccio vedere io-incrociai le braccia e dissi "Non è colpa mia se quest'animale... volevo dire uomo è così stupido e poi un' altra cosa ha bisogno di farsi un bagno, perchè puzza peggio di un maiale".
La faccia dell'uomo divenne rossa dalla rabbia e con un solo colpo rovesciò il tavolo e disse "Vi ucciderò entrambi!" dalla tasca estrasse un pugnale e cominciò a camminare minaccioso nella nostra direzione.
Luck mi stringeva ancora il braccio e a ogni passo del gorilla noi indietreggiavamo "Sei contenta? Se non fosse stato per la tua linguaccia a quest'ora avrei vinto la partita e avrei incassato i soldi, ma ti prometto una cosa... se questo gorilla non ci uccide, ti ucciderò io quando torneremo nel palazzo" poi rivolgendosi all'animale disse "Messere, possiamo parlarne. Punirò io mia sorella quando torneremo a casa lo prometto" "vi ucciderò entrambi e vi getterò nel fiume!" "Non prova pietà per una povera pazza? No?" l'uomo non rispose e continuò a camminare così, improvvisamente, Luck prese una sedia e rapido come un fulmine gliela buttò addosso, mi prese per una mano e disse "Corri!".
Cominciammo a correre e ad ogni uomo che incontravamo Luck lo spostava facendolo cadere a terra.
Uscimmo dalla taverna mi girai e vidi cinque uomini che ci stavano inseguendo e intesta al gruppo c'era il gorilla. "Ci stanno dietro!" Luck senza dare una risposta accellerò la corsa, improvvisamente si fermò accanto ad un tavolo della frutta, "Ma si può sapere che cosa fate?" "sta a vedere" prese il cesto delle mele e le gettò a terra e ricominciammo a correre , vidi che gli uomini dietro di me caddero al suolo a causa della frutta.
Improvvisamente girammo un angolo e Luck mi schiacciò ad una porta, mi stringeva a lui e senza volerlo le mie guancie si colorarono di rosso, riuscivo a sentire il battito del suo cuore e ne rimasi ipnotizzata. Quando il conte vide che il gruppetto aveva superato il vicoletto, si staccò di colpo da me e poggiò le mani sulle ginocchia per riprendere fiato.
Tutto d'un tratto scoppiò in una fragorosa risata e, tra le risa disse "Giuro che questa volta ti uccido microbo, l'hai fatta grossa! Per poco non ci facevi ammazzare... hai sempre questi atti di suicidio?" non risposi, così lui aggiunse "Chi tace acconsente" quella risposta m'irritò ben poco e dissi "Questi atti mi vengono solo quando sto accanto ad una persona non desiderata!" "Farò finta di non aver sentito!" incrociai le braccia e lo guardai.
"Che ci facevi nella taverna?" "Non conoscevo il luogo e mi sono persa, pensavo di trovare qualcuno che m'indicasse la strada e sono entrata nella taverna e li vi ho incontrato" "Si certo..." improvvisamente mi ricordai di Alyssa e Marie che sicuramente mi stavano aspettando, feci per andarmene ma Luck mi schiacciò di nuovo alla porta e disse "Sai mi piaceva molto questa posizione... scommetto che sei ancora vergine" "Voi siete un porco!" feci per dargli uno schiaffo ma, lui mi bloccò la mano a mezz'aria, avvicinò le sue labbra alle mie, così tanto che si sfioravano, il conte sorrise e disse "Puoi schiaffeggiarmi solo una volta, alla seconda non te la faccio franca" "Mi lasci!" inaspettatamente il conte mi lasciò e con un sorriso sghembo disse "Devi ancora imparare ad obbedire? Pensavo che con quel patto avessi capito ma, hai molto tempo per apprendere... non vado di fretta" e detto questo se ne andò lasciandomi da sola in quel vicoletto.

Ringraziamenti:

aurelia94
 Vickydutch
luis
giolla
lady_free
vi ringrazio per i commenti e spero che questo capitolo vi piaccia un bacio ciao!! ecco l'attore che potrebbe reincarnare Luck: Ian SomerhalderIan Somerhalder

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Ian Somerhalder Pictures

  
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