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Autore: velvetmouth    07/04/2010    4 recensioni
Presa dall'ispirazione momentanea( strano o.o) mi sono lanciata in una FF che racconti del rapporto fra John e Cyn. Spero vi piaccia! Bye ;D
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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8 - Non c'è limite al peggio. Mai.

Sono ancora sul divano a torturarmi le unghie, quando realizzo che è venerdì, finalmente!
Al diavolo i problemi e i pazzi psicopatici!
Scacciati gli strani pensieri di John e le sue (pessime) influenze sulla mia salute mentale, decido di chiamare Harry.
Compongo il numero, facendo scorrere la rotellina e lo trovo libero, per fortuna.
-Pronto?-
-Harry!!!-
-Cyn, tesoro! Quanto manchi! Ti ho chiamato ieri, ma non ti ho trovata a casa...Dov'eri?-
Ieri pomeriggio?!
Inizio a sudare freddo, non so perchè...E' come se avessi la sensazione che Harry sappia e ho il terrore di mentirgli.
Sospiro impercettibilmente.
''No, niente, amore! Sono stata a fare lezione ad un decerebrato che per poco non mi ha baciata, cosa che non mi sarebbe dispiaciuta nemmeno un pò.''
-Niente, amore! Ero uscita a fare due passi...-
La butto sul vago, attorcigliando il cordone del telefono attorno al dito.
E se mia madre gli avesse detto che invece ero a casa di un mio compagno??
Rimango col fiato sospeso e i piedi impuntati sul pavimento.
''Sto per avere un collasso!''
-Oh, bene!-
Risponde con voce allegra.
Sbuffo di sollievo.
-Io ieri ho avuto una noiosissima conferenza con degli amici di papà...Sai per quel lavoro di cui ti avevo accennato dopo il college...-
-Uhmm...Ah sì! Nella società di tuo padre...Allora oggi ci vediamo?-
Chiedo sperando che non debba partecipare a nessuna partita di polo.
-Certo, tesoro! Vengo a prenderti alle 16.30...Non vedo l'ora di riabbracciarti! Ti amo!-
Sorrido e schiocco un bacio alla cornetta, provocando le risate di Harry.
-Ti amo anche io, Harry.-
Quando riaggancio la cornetta mi accorgo con infinito terrore di ciò che ho fatto.
''Sai che la prima forma di tradimento è la menzogna? Stai diventando una bugiarda! Dovresti vergognarti, prendere in giro così un bravo ragazzo come Harry! Iniziano tutti così...Qualche bugia qui, qualche bugia là e poi....succede tutto il resto!''
Socchiudo gli occhi, immaginando di fare quel ''tutto il resto'' con Lennon.
Per poco non vomito.
''Ah, no! Stai pur certa che quell'essere non mi sfiorerà mai più! E poi dovevo mentire ad Harry, è stato per il suo bene! Ma di sicuro non mi faccio strane idee su Lennon, questo MAI!''
Ribatte l'altra vocina nel mio cervello.
''OOOOh, state zitte!''
Intimo, stizzita.
Convivere con duplici personalità non porta a niente di buono e lo sto scoprendo a mie spese!


Sono circa due settimane che non vedo Harry e la distanza si sta inesorabilmente frapponendo tra noi due, sta diventando veramente un grosso, insormontabile problema.
Non mi era mai successo di trovarmi così in sintonia con un ragazzo...Quando sto con lui riesco a non pensare a nient'altro che al momento che sto vivendo...E' come se fossi catapultata in un mondo privo di problemi e composto solamente da noi due.
Posso dire di amarlo, sì...
Lo amo molto.
Passo davanti allo specchio di cucina e mi accorgo di non essere propriamente presentabile.
''Oh mio Dio!''
Osservo disgustata quelle borse megagalattiche che si sono amorevolmente posizionate sotto gli occhi (e sembrano non avere intenzione di sparire), mi accorgo con orrore che potrei benissimo mimetizzarmi in un branco di panda.
I capelli non sono da meno: assomigliano ad un vespaio impazzito.
-Bhe, direi che è l'ora di prepararsi!-
Dico sconsolata avviandomi per le scale.
''Ci vorrebbe un miracolo, qui!''
Rifletto davanti allo specchio del bagno, iniziando a spalmarmi una crema che (dovrebbe) aiutarmi.
Mentre la strana sostanza verdognola fa effetto, inizio a spazzolarmi la criniera tentando inutilmente di appiattire questi capelli selvaggi.
Una spazzolata qui, un'altra di qua e ottengo (quasi) il risultato sperato.
Corro in camera per cercare qualcosa di decente da indossare.
Non trovo niente, come al solito...
Dopo infinite prove e scarsi risultati, opto per la gonna color rosa pastello, il cardigan nero della mamma e sotto una maglia chiara con un paio di ballerine e la borsetta.
Tolgo dal viso la poltiglia verde,mi metto un velo di trucco e sono pronta.
''Bhe che speravi? Non è che puoi pretendere di cambiare così, dal giorno alla notte!''
Sospiro e inizio a scendere le scale.
E' strano...Ormai sto con Harry da un pò...Eppure ogni volta sento una specie di crampo allo stomaco, quando sto per vederlo.
Sono agitatissima.
Inizio a camminare in su e in giù per il salotto.
''Sono le 16.32...Ti ha dato palo! D'altronde, te lo meriti! BUGIARDA!''
Inarco le sopracciglia fin quasi a farle toccare.
''Devo smetterla con queste vocine o diventerò seriamente matta!''
Il suono del campanello mi risveglia, mi precipito ad aprirla con un sorriso da cretina.
Appena lo vedo vorrei piangere dalla felicità, gli getto le braccia al collo e lui mi fa fare un mezzo giro sul posto, tenendomi stretta alla vita.
Sento che ride, facendo traballare il torace.
Lo guardo.
Dio! Non me lo ricordavo così bello!
-Cyn sei uno schianto!-
Esclama lui, prendendomi per una mano e voltandomi a destra e a sinistra.
Sorrido e inizio a baciarlo sulle guance.
-Usciamo?-
Propone lui, circondandomi le spalle con un braccio.
-Macchina?-
Chiede Harry, indicando la sua Triumph TR3 verde smeraldo.
-Preferirei fare quattro passi...Sai, per parlare...-
Dico io, prendendogli la mano libera.
Lui sorride e iniziamo a camminare, spingendoci verso il centro di Liverpool.
Parliamo molto, raccontandoci a vicenda ciò che ci è successo nell'ultimo periodo.
Gli racconto della scuola, della famiglia, di quanto mi sia mancato, dei nuovi locali a Liverpool, di Kate e la sua operazione alle tonsille...
Harry mi parla delle sue gite in barca, dell'estate che spera di passare con me, dei party noiosissimi a casa dei suoi, delle partite a polo e del college...
-A scuola, come va?-
Mi chiede improvvisamente, passando davanti ad un negozio di scarpe.
A quel pensiero rabbrividisco...
Scuola---> Lennon ---> Incubo.
-B-bene...-
Balbetto, cercando di sviare il discorso.
Lennon, ora come ora, è l'ultimo argomento che vorrei affrontare con il mio ragazzo:
1) Meno parlo di lui, meno lo penso e di conseguenza, meglio sto!
2) Non voglio far preoccupare Harry, ma sopratutto, non voglio perderlo per qualcosa che non è nemmeno successo, ma che continua comunque a tormentarmi!
3) Non vorrei che venissero ad Harry strane idee di vendetta che prevedono botte, calci e pugni...Sono sicura che contro Lennon ne uscirebbe messo male!
''Dannazione, appena penso a Lennon e guardo negli occhi Harry, mi verrebbe da piangere! Sono stata una cretina! Mio Dio!''
''Non pensarci, Cyn, cacchio! NON E' SUCCESSO NIENTE, D'ACCORDO????!''
''Oh, non sarà successo niente ma lei continua a pensarci!''
Alzo gli occhi al cielo, conscia che se le mie ormai triplici personalità non si danno una regolata, sarà peggio per la sottoscritta.
Continuiamo a passeggiare abbracciati, parlando mano nella mano.
Lui mi racconta dell'università, dei libri che sta leggendo, della partite a cricket e polo...
Ad ogni sua parola rimango sempre più incantata, come se tutto quello che dicesse e facesse fosse una meraviglia.
E lo è.
Non avrei mai potuto immaginare di trovarmi a fianco ad un ragazzo così bello e allo stesso modo intelligente e dolce, unico nel suo genere.
Non posso fare a meno di baciarlo, ancora e ancora.
E' il mio uomo ideale, ne sono certa! Lo amo, lo amo, lo amo! Avevo aspettato così tanto per vederlo e adesso che l'avevo accanto, mi sembrava che non potesse finire mai.
-Che ne dici se andassimo al cinema?-
Propone Harry accostandosi alla porta d'entrata del multisala.
Annuisco stringendo il suo braccio muscoloso.
Lo guardo mentre prende i biglietti.
Mi toglie il fiato!
Ha due occhi verde brillante, capelli scuri e ricci, un fisico statuario e scolpito e una tenerezza spettacolare.
''Lennon in confronto è un lobotomizzato da quattro soldi!''
Commenta pungente la mia vocina acida.
-Già!-
Bisbiglio, compiacendomi della mia fortuna e gongolando come una bimbetta.
-Hai detto qualcosa, tesoro?-
Chiede Harry, porgendomi un grosso contenitore di carta colmo di pop-corn al burro.
-Io? No!-
Rispondo affiancandomi a lui e ficcandomi un pop-corn in bocca, riprendendo la sua mano.
Entriamo nella sala 4, dove proiettano un film d'azione western, non il mio genere...Ma non mi importa, alla fine l'importante è stare accanto ad Harry.
Troviamo i nostri posti e ci sediamo.
Proprio mentre le luci del cinema si stanno lievemente abbassando, sento una voce, o meglio un grido a me tristemente familiare.
Sbarro gli occhi, tentando di gettarmi sotto la fila di poltroncine ed evitare il peggio, ma so che è troppo tardi...
''E' inevitabile, sei una calamita per eventi infausti, questa è la realtà, Cynthia Powell!''
Harry mi osserva stranito.
-Cyn, qualcosa non va?-
Respiro affannosamente, inginocchiata sul pavimento del cinema, nascosta dai sedili.
Tiro su la testa quel tanto che basta per guardare Harry.
-No, è che...-
Deglutisco.
-Credo di...ehmm...Aver perso un orecchino!-
Mentre Harry si getta a capofitto nella disperata ricerca di un oggetto che non esiste, io alzo impercettibilmente la testa e lo vedo!
Lennon in tutto il suo ''splendore'', impiantato sulla porta d'entrata della sala 4 scruta attentamente i presenti in sala e dopo, discende rumorosamente gli scalini, cercando il suo posto.
Sguscio di nuovo sotto i sedili.
''Maledizione, maledizione, maledizione!''
''Suvvia, Cyn, fai la superiore, ignoralo!''
''Macchè! Affrontalo, Cyn, affrontalo!!!''
Sto per impazzire!!!
-Ehyyyyyyy! Guarda chi c'è! Miss Powell!-
Quella è la goccia, un minuto dopo mi sento mancare e... svengo.


-Cyn?Cyn, stai bene?-
Sento una mano lisciarmi la fronte.
Sono su una panchina di legno, di fronte al cinema.
Mi sento strana, faccio per alzarmi ma mi gira la testa, torno giù.
Chiudo gli occhi.
Quando li riapro, due visi sono chini sopra di me.
Lennon ed Harry.
-Ma questo chi è?-
Chiede Harry osservando dall'alto in basso Lennon.
John lo trapassa con uno sguardo di fuoco della serie ''Come osi stupido figlio di papà d'altro bordo'', io li fermo prima che arrivino alle mani.
-E' John, un mio compagno di classe, lì dentro al cinema faceva caldo e mi sono sentita mancare...-
Lancio a Lennon un'occhiataccia.
Vorrei strangolarlo, ucciderlo e farlo a pezzetti gettandolo nel fiume.
Ma non posso, non adesso, almeno.
Lennon sfodera il suo ghigno da idiota e si offre di aiutarmi ad alzarmi, ma io declino l'offerta con un grugnito.
''Hai già rovinato fin troppo la mia giornata, grazie!''
''Ma quale giornata, ti sta rovinando una vita intera!!!''
Sbuffo, tenendomi al braccio di Harry che osserva Lennon  tra il sorpreso/disgustato.
Odia i teddy boy come lui, li definisce ''feccia'' e non ha tutti i torti.
-Bhe, grazie dell'aiuto, ciao!-
Mi rivolgo verso John muovendo la mano da destra verso sinistra.
Lui non sembra ancora intenzionato a lasciarmi stare e rimane impalato lì davanti come un'allocco.
''ODDIO! LO UCCIDO, GIURO CHE APPENA RITROVO LE FORZE NECESSARIE, LO UCCIDO!''
-Ha detto CIAO, Lennon...Vuoi farla svenire di nuovo?-
La punta del naso di Harry quasi sfiora quella di John.
Credo che se potessi leggere nella mente, in questo momento sentirei discorsi non troppo piacevoli.
Ho il terrore che si prendano a pugni, così mi alzo e poggio una mano sulla spalla di Lennon(ok, questo gesto mi costa caro, dato che ho ancora l'irrefrenabile impulso di omicidio, ma mi trattengo).
-John, tranquillo...Puoi andare adesso, Harry si prenderà cura di me!-
Sbatto gli occhi 3 o 4 volte in stile ''cerbiatto'' ferito e il gioco è fatto.
Lennon si allontana squadrando Harry e rivolge a me un sorrisetto mellifluo.
''Che schifo!''
-Credo sia meglio se ti riporto a casa...-
Borbotta Harry, stranamente scontroso, cammina velocemente e in un minuto siamo di fronte al mio cancello.
-Ci sentiamo, ok?-
Mi schiocca un bacio sulla fronte e sale in macchina, partendo.
''Grazie,Lennon!!!!!!''
Penso, digrignando i denti.
Io rimango ferma davanti alla porta di casa...Mi verrebbe tanto da piangere per la rabbia, ma non ce la faccio!
Non c'è limite al peggio.Mai!

  
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