Cap.13 E’ FINITA..

Quando il concerto finisce credo di essere veramente la ragazza più felice e radiosa si tutta la serata.. prendo per mano Daf e Joe e insieme ci dirigiamo ‘dietro le quinte’, all’entrata delle quali ci scontriamo con una bodyguard che ci guarda strafottente ripetendo meccanicamente e con aria annoiata..

B- Dove credete di andare, eh??

Corrugo la fronte contrariata, ma ora questo idiota che vuole?? Ho assolutamente bisogno di entrare e fare un chiarimento dei miei sentimenti, quindi non mi farò bloccare da uno scimmione del genere..

C- Senti, conosco bene, quei quattro ed ho assolutamente bisogno di parlarci…su e dai, non essere cattivo!

Insisto per 10 minuti buoni con questa tiritera e proprio quando scoraggiata sento l’impulso di andarmene e mandare tutti al diavolo, inaspettatamente sento la voce di Lee dire..

L- George, falle entrare, sono con noi!

Sorrido alla guardia, che sembra quasi scocciata di farci passare e una volta nel camerino corro incontro a Lee e gli salto al collo tenendolo stretto.

C- Devo parlarti!

Sussurro all’orecchio del biondino che annuisce e prendendomi per mano mi porta in un angoletto riparato..

L- Senti, lo so che mi vuoi dire, è stato solo un errore, scorda quello che è successo, io sono la ragazza di Dunk e..

Ovviamente, non ha capito assolutamente nulla, è partito in quarta e non la smette più di blaterare quelle scemenze che ormai conosco a memoria, così a metà discorso, decido di interromperlo.

C- E basta! Non è questo quello di cui ti dovevo parlare…

Si zittisce sorpreso ed io inizio il discorso che mi era molto più chiaro prima di incontrare i suoi occhi azzurri e che ora è solo un mucchio di parole sparse qua e là…

C- Beh, vedi ieri..

Abbasso lo sguardo intimandomi l’autocontrollo..

C- ieri, io ho capito che voglio un mondo di bene a Dunk…ma, non lo amo, non più almeno, non so come è successo…io non ci volevo credere, ma sta sera ne ho avuto la conferma, c***o il mio ragazzo è sul palco a cantare e io…guardo per tutto il tempo solo…il mio migliore amico!

Alzo nuovamente lo sguardo su Lee e mi ritrovo la sua faccia sorridente.

L- Lo avevo notato! Claudia io… ti amo, ecco l’ho detto, oddio è una strana sensazione!

Poi, senza darmi tempo di riflettere mi bacia intensamente e ci abbracciamo allungo, quando le mie attività celebrali interrompono lo sciopero indetto qualche minuto prima, mi ritrovo a dire.

C- Devo parlare con Dunk!

L- Sì…

Mi lascia andare tristemente e mi indica la strada per arrivare al camerino di Duncan..

***dentro***

DK- Hei! E’ tantissimo che ti cerco… allora, dimmi ti siamo piaciuti?? Però abbiamo deciso, sotto le insistenze del nostro manager di cambiare nome, che ne dici di… ‘blue’ eh? Fa scena no?

Mi si avvicina pronto a ricevere il solito bacio a fior di labbra, ma riceve solo uno smack sonoro sulla guancia destra..

DK- Cosa significa?

Tento di sorridere e soppeso attentamente le parole prima di parlare.

C- Vedi Dunk..

Noncelafacciononcelafaccciononcelafaccio.. ho una paura incredibile di come potrebbe prenderla e non so neanche bene che motivazioni dare! ‘sai Duncan, mentre ero fidanzata con te, Lee mi ha baciato due volte e io ho capito di amarlo ancora dopo tutto questo tempo’ ma figurati..

DK- Mi stai lasciando?

Lo guardo inizialmente sorpresa e poi, mortificata annuisco.

DK- Ma perché, per quella storia del volantino, giuro che da adesso in poi ti racconterò tutto io…

Si ferma un attimo e scruta attentamente la mia faccia imbarazzata.

DK- Non è per il volantino vero? Oddio, c’è un altro?? Rispondimi sinceramente..

E ora?? Se gli dico che è Lee, questo molla il gruppo e tutti i progetti, poi sarebbe ancora più duro da digerire e ci rimarrebbe ancora peggio.. ci rifletto e alla fine decido di mentire.

C- No!

Poi, per mettere in chiaro le cose esclamo il più freddamente possibile..

C- Dunk… è finita!

Sospira, forse rendendosi conto di non avere più speranze, forse rincuorato di non essere stato tradito, poi si allontana tristemente e lo lascio andare così, risparmiandomi le solite cazzate del tipo, rimaniamo amici oppure è stato bello e roba varia…

Alleggerita dal peso che mi portavo dentro sorrido leggermente rendendomi conto che comunque a me e a Lee ci si prospetta un futuro insieme all’oscuro di tutto e di tutti, poi facendo spallucce ritorno dalle mie amiche che pazienti mi hanno aspettato tutto il tempo sedute su un divanetto striminzito e poco accogliente..

J- Abbiamo visto Dunk uscire dal camerino con una faccia sbattuta…! Poverino!

D- L’hai lasciato vero?

C- Sì..

D&J- Hai fatto la cosa giusta!

Mi sdraio imbraccio ad entrambe, mentre una lacrima sfugge al mio controllo.

C- Però gli volevo bene davvero!

***tre anni e parecchi concerti dopo***

Anche quest’oggi il loro concerto è stato fantastico e come sempre, quasi fosse un rito, George fa un sacco di storie prima di farci raggiungere il gruppo dentro i camerini..

C- Dai zietto, facci passare!

Dico alla bodyguard ormai di famiglia, che dopo numerose insistenze si fa da parte permettendoci di entrare. Neanche siamo arrivate, che Joe corre incontro a Duncan per abbracciarlo e i due passano 5 minuti buoni a sussurrarsi frasi dolci e smielate che farebbero venire il voltastomaco a chiunque, poi, notando la mancanza di Lee sbotto..

C- Dov’è?? Giuro che se si trova infrattato da qualche parte con quella ballerina che gli girava sempre intorno, io lo ammazzo!

Faccio scoppiare a ridere tutto il gruppo e anche i piccioncini smettono di baciarsi per un attimo, divertiti dalla mia frase.

DK- Vai a vedere nel camerino no?

Gli sorrido sospettosa e spalanco la porta bianca con su disegnata una stella..

C- Lee..

Il ragazzo è di spalle e sentendosi chiamare si gira sorridendomi sornione, tiene una mano dietro la schiena e si è stampato in faccia un’espressione angelica che non me la racconta giusta..

L- Oh, ciao Claudia!

Poi alzandosi sulle punte e guardando alle mie spalle si rivolge a Dunk..

L- Ma non ti avevo detto di tenermela lontana per un po’!

Duncan sorride furbescamente, mentre io inizio a battere il piede in terra innervosita e divorata dalla curiosità.

Dopo aver fulminato nuovamente l’amico con lo sguardo, Lee torna a guardarmi e arrossendo deliziosamente esclama..

L- ora te le prendi così..

Poi mi porge un mazzo di rose mezzo incartato, che io prendo a bocca aperta.

C- Cosa festeggiamo?

Annuso i fiori che sembra quasi mi sorridano e lo sento dire.

L- E’… più che altro, una proposta…

Lo guardo nuovamente, senza capire.

C- Di che tipo?

Sospira probabilmente deluso dal fatto che da sola non ho capito dove voleva arrivare, poi, raccogliendo più coraggio possibile dice tutto di un fiato.

L- Di quelle del tipo, finche morte non ci separi…!

Ci penso su un attimo e quando connetto la sua frase ai fischi di ammirazione del gruppo, scoppio in una risata nervosa e mi avvicino per abbracciarlo..

L- Dovresti dire, sì…

Sorrido appoggiando la mia testa sulla sua spalla e sussurro.

C- Ma la risposta era scontata no?

THE END

Già, finalmente è finita, mio Dio questa fic è orribile, rileggendola mi sono resa conto che la rec. di ‘acida’ era vera, è davvero terribile… però in un certo senso ho sentito il bisogno di terminarla, anche se ero ad un passo dal cancellarla, poi ho deciso che come prima fic mi si può ancora perdonare no???? Vabbè, un bacione a voi tuttei amanti dei BLUE, CCCCCCCIIIIIIIIIIAAAAAAAAAUUUUUUUUZZZZZZZZZ! ^___________^