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Autore: speranza19    13/04/2010    2 recensioni
Sei colori, i colori preferiti delle mie adorate amiche Lostiane, usati come prompt per sei flash/one shot su Sawyer e Juliet. Enjoy them! ^_^
Genere: Romantico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Juliet, Sawyer
Note: Raccolta, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Suliet *Sawyer/Juliet*'
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Pick you up on our very first date

Mentre stava preparando tutto per la colazione, Juliet sentì battere.

Erano le sette e un quarto di mattina e si domandò un po’ impensierita chi potesse mai essere a quell’ora.

Non appena aprì l’uscio, comprese che era tutta opera del suo vicino di casa: James.

James, che ci fai qui? – chiese pronta.  Nonostante l’orario mattutino, Juliet era vispa come sempre.

Sono venuto a portarti la colazione, biondina. O è un reato? –scherzò James.

Le sue mani stringevano due tazze di cartone e una scatola rigida provenienti dal bar della mensa del Progetto Dharma, ma i suoi occhi caddero sull’abbigliamento notturno della sua bella dirimpettaia, una camicia da notte in seta rosa, squadrando ogni centimetro di pelle scoperto.

Bella la tua camicia da notte, mia zia ne portava una uguale… Per carità, non che tu assomigli a mia zia vestita così… e poi era più lunga la sua camicia, sembrava una tunica… però era sempre rosa… Oddio, ma che diavolo sto blaterando? - disse un po’ confuso. Se avesse avuto le mani libere, si sarebbe schiaffeggiato da solo per la figura da idiota colossale appena fatta davanti a lei.

Non aveva mai visto Juliet in una veste del genere e stava parlando a sproposito per quello.

Tranquillo James, ho afferrato il concetto - rispose Juliet, soffocando i risolini e facendolo entrare dentro, cercando di coprire alla meglio con la vestaglia la scollatura e le cosce che tanto lo avevano sconvolto. Dove vuoi sistemarti, in cucina o sul divano?

Sul divano andrà bene- precisò James, recuperando la sua sanità mentale. Sembrava davvero in imbarazzo e Juliet non se ne capacitava fino in fondo, visto che di certo non era la prima donna che trovava con quella mise.

Sul tavolino del salotto James iniziò a sistemare i due cartoni, racchiudenti cappuccino fumante, e aprì il contenitore, scoprendo il loro contenuto favoloso: ciambelle.

A cosa devo questo onore? Per te sto rinunciando al mio solito tè con biscotti – bofonchiò Juliet prima di mordere uno dei dolci e innaffiarlo col cappuccino bollente.

Non posso fare una sorpresa galante alla mia vicina? – dichiarò James, mostrando il suo sorriso da spaccone e agitando le mani in aria per sottolineare il concetto, come era solito fare quando era in panico totale.

Potrei crederti se non ti conoscessi bene, caro LaFleur. La tecnica della colazione a sorpresa l’hai già usata con Miles quando gli hai chiesto di diventare il tuo vice e l’hai affinata con Jin per pregarlo di imparare l’inglese, così avresti potuto metterlo in squadra con te- espose chiara Juliet mentre masticava con lentezza un boccone.

Conosceva davvero bene James e i suoi metodi persuasivi, non c’era che dire.

Mi aspettavo prima o poi una tua visita a sorpresa a colazione. Dai, sputa il rospo e dimmi di cosa hai bisogno- continuò precisa, lasciandolo senza fiato per l’esattezza con cui aveva compreso i suoi scopi.

Ok, Miss Sapientona, touché - ammise James, alzando le braccia in segno di resa.

 Automaticamente le labbra della bionda si arricciarono trionfanti.  A Juliet Burke piaceva fin troppo avere sempre ragione, specialmente se ciò aveva a che fare con il suo affascinante vicino.

Dimmi tutto, vedrò se posso accontentarti- lo prese in giro ingoiando l’ultimo pezzo di ciambella e pulendosi con le dita le briciole sulle labbra.

Non immaginava minimamente quale sarebbe stata la richiesta che avrebbe di lì a poco dovuto vagliare.

Ehm… stasera c’è la Festa di primavera… sai, quella organizzata da Horace ed Amy a casa loro con montagne di cibo e la birra– pronunciò sottovoce, quasi come se si stesse strozzando dall’agitazione, senza guardarla.

Si, lo so, sono stata invitata come tutti quanti. E’ una bella iniziativa per far socializzare e amalgamare nuovi e vecchi componenti del Progetto, ma non vedo cosa possa avere a che fare con me… - annunciò Juliet dubbiosa. Anche se conosceva James come le sue tasche, non aveva la minima idea di dove volesse andare a parare.

E così calò un silenzio pesantissimo tra loro due, carico di imbarazzo da una parte e curiosità dall’altra.

Biondina, ti andrebbe di andarci con me? Io e te, soli intendo –confessò da ultimo James.

Le stava chiedendo un appuntamento.

 Juliet non poteva crederci.

Era incredula mentre sentiva puntato addosso lo sguardo di James che la scrutava un po’ supplicante in cerca di una risposta.

Lo stato d’animo di Juliet era sorpreso non perché non se l’aspettasse, visto che tutti si erano accorti dell’evidentissima attrazione reciproca tra loro di cui lei era tra l’altro conscia da tempo, ma perché non pensava che la proposta le sarebbe giunta mai in quel modo così tenero, inaspettato.

James aveva finalmente fatto la prima mossa; adesso toccava a lei.

Ma Juliet sapeva già cosa gli avrebbe detto.

Si, certo che ci vengo con te stasera da Horace ed Amy. Non vedo l’ora James – gli sorrise felice, osservando la gioia che ridisegnava la sua mascella marcata fino a poco prima tesa nell’attesa.

Juliet non poteva dire di no a quella dolcezza così semplice da far sembrare tutto che quello che stava accadendo tra loro naturale e straordinario allo stesso tempo.

 Non come se avessero avuto già altre esperienze o altre storie, ma come se fosse la prima volta davvero.

***

 

Awwwww, ma che tenerezza questi due!!! (L)
Li amo fin troppo, e non è sano!!! LOL. Grazie Darlton per avermeli messi assieme, grazie a nome di tutte quante noi fangirls pazze per le ship adorabili come questa! * e lo Jate, of course ù_ù*
Mi sono divertita a scriverla, io li vedo perfetti assieme, complementari in tutto e per tutto. 
Il titolo della shot è tratto da una canzone dei mitici Blink 182, First Date *che titolo fantasioso nè???^^*.

  
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