~ Walk like there's no tomorrow.
La spiaggia si srotola sotto il sole come un immenso tappeto e per un attimo, mentre fissa il profilo lontano delle montagne dell’isola, seminascoste dietro una duna, Sayid pensa all'Iraq.
La brezza e la sabbia gli frustano le caviglie come quando era un bambino e correva per le strade polverose di Tikrit – come quando si consumava le piante dei piedi marciando per ore, perché qualcuno dei suoi commilitoni aveva ovviamente dimenticato di allacciarsi gli stivali – come quando gli Americani lo hanno scaricato nel mezzo del nulla, troppi chilometri prima di Baghdad, con niente più che i loro dollari insanguinati in una tasca e sulle spalle lo stesso peso che ora, cent'anni dopo, Sayid spera di riuscire a portare abbastanza lontano dagli altri, un passo alla volta lungo questa spiaggia sconfinata che, senza il mare e i rottami, sarebbe un deserto.