Vi vorrei qui, adesso.
Vorrei il tuo sorriso rassicurante James, vorrei i tuoi occhi furbi Sirius, e vorrei persino te, Peter.
Mi aggrapperei a chiunque adesso.
Anche ad un traditore.
Sono qui, in preda a spasmi e dolori. E’ notte. Sento l’umidità sulla pelle.
Sento lei... La luna, che risveglia la belva dentro di me.
E’ tutto così doloroso. Mi possiede. La sento. Sento la sua luce illuminarmi il viso.
Sento la belva dentro di me risvegliarsi... E vorrei morire.
Vorrei morire piuttosto che lasciarle posto.
Non posso resisterle.... Non ci riesco. E’ più forte di me. Mi schiaccia....
Urlo.
Vi vorrei qui, ragazzi.
Vi vorrei qui, perché con voi sentivo meno dolore.
Vi vorrei qui, perché con voi avevo l’illusione che sarebbe stata una notte migliore.
Perché quando vi guardavo mi sentivo più umano, mi sentivo migliore.
Quando vi guardavo una parte del dolore spariva lasciando il posto alla speranza.
La speranza di avervi per sempre al mio fianco.
Io... Non so come ci riesca. Non so come riesca ad andare senza di voi.
Sento la disperazione prendere il sopra vento...
Mi sento solo. Diverso. Mi sento un mostro.
Sento un dolore fortissimo... Ma non è un dolore superficiale... E’ un dolore profondo... E’ un dolore che viene dal cuore.
Perché ogni notte come questa lo spezza in mille pezzi, e senza di voi ragazzi, è difficile ricostruirlo.
James, Sirius, Peter.
Ramoso, Felpato, Codaliscia.
Io lo so che non sono solo, anche quando sono solo.
Voi sarete sempre con me... Prima di tutto... Prima del nostro destino... Prima di quello che è successo alle nostre vite...
Io so di avervi con me, come alle origini, perché una volte che sei un malandrino, sei sempre un malandrino.