Quella sensazione di abbandono più
totale, come se il corpo non ti appartenesse più, persino i muscoli dell’ano si
rilassano del tutto. Senti le farfalle nello stomaco e ti viene da scuotere la
testa per ogni pensiero felice.
E’ quell’emozione fortissima
scaturita da un qualche avvenimento particolare…una dichiarazione, un incontro
speciale, uno sguardo intrigante…Oppure un omicidio.
Devit sorrise, le vittime
giacevano ai suoi piedi, ancora imbavagliate con il cranio sfondato. Il fratello
lo guardò sognante, seduto sul pavimento con le gambe sporche di sangue e dei
resti del cervello del capofamiglia.
-Dici che ci siamo fatti notare
abbastanza?- chiese Jasdero infilando la canna della pistola nella bocca del
cane riverso sul pavimento. L’animale ansimava rumorosamente, negli occhi gli si
poteva leggere una disperazione e un dolore così intenso da diventare
palpabile.
-Mi auguro di sì…togli la pistola,
ci penso io!- con un sospiro il moro si diresse verso una cassetta degli
attrezzi, appoggiata accanto alla porta, ne trasse un martello.
Dopo qualche passo fu vicino al
cane, si abbassò all’altezza del fratello e colpì l’animale alla testa. Uno
schizzo di sangue gli finì direttamente nell’occhio.
[…]
Indossava solo gli stivali. Entrò
nella vasca da bagno, Jasdero vi entrò a sua volta.
-Pensi che il vampiro sarà davvero
interessato a quello che abbiamo fatto oggi? Insomma…potrebbero anche mandarci
un altro esorcista, e allora ci saremmo sforzati inutilmente!- Sussurrò il
biondo, con una spugna iniziò a tamponare la vistosa cicatrice che devastava il
volto del fratello.
Debitto fece lo stesso con lo
sfregio sul volto di Jasdero. Era come se la parte destra delle loro facce fosse
stata corrosa dall’acido, difatti la pelle era grinzosa e gli occhi erano
completamente invasi dal sangue dei capillari esplosi.
Il fratello minore teneva coperto
lo sfregio grazie ai lunghi capelli biondi, mentre il maggiore sfoggiava la
cicatrice con orgoglio, ignorando gli sguardi disgustati delle persone al loro
passaggio.
Debitto schioccò la lingua –anche
se venisse un altro esorcista non sarebbe comunque uno spreco di tempo…la nostra
vendetta non è riservata solo allo schifoso vampiro, ma anche ai suoi compagni e
alle loro armi nauseabonde…- Detto questo si grattò velocemente il braccio
destro su cui un intreccio di vene varicose e tagli andava a disegnare la parola
“innocence” come un marchio indelebile.
-Sì, ma io voglio uccidere il
vampiro! Lo voglio fare a pezzi, squartare, spellare, gli voglio strappare gli
occhi e i capelli…dopodichè con i brandelli del suo corpo ci farò una deliziosa
bambola!- Jasdero sogghignò scuotendosi tutto. Il fratello scostò lo sguardo
cercando di riflettere.
Erano più o meno tre mesi che
vagavano per
Il conte riuscì a ritrovarli solo
dopo qualche tempo, probabilmente grazie ai numerosi omicidi perpetrati da
Debitto a scapito di tutte le donne bionde della zona. Grazie alla frenetica
ricerca dei capelli per Jasdero il conte riuscì a creare più di un centinaio di
Akuma nell’arco di un solo mese.
Cerco di far ritornare i gemelli
con gli altri Noah, ma non ci fu verso. Non appena furono tornati alla villa i
due Noah assunsero un atteggiamento così insofferente da far decidere al conte
di lasciarli in pace con i loro pensieri.
Erano folli anche prima, ma
l’Innocence aveva irrimediabilmente danneggiato quelle menti già disturbate.
L’unica che avesse ancora la voglia di avvicinarsi a loro era Road, la quale
traeva un gusto malsano nel trovarsi in contatto con quei due pazzi furiosi, nel
leggere i loro pensieri contorti e carichi di odio.
Ovunque andassero erano circondati
da un’aura di risentimento così forte da risultare velenosa, nel loro cervello
si era incrostata l’idea di uccidere il vampiro che li aveva infettati con la
sua lurida innocence.
Dovevano eliminare il bastardo
miscredente che li aveva resi impuri. Le ferite sul loro corpo non potevano
essere cancellate, neanche il ricordo del loro copro perfetto riuscì a
sovrastare l’infezione provocata da quell’arma maledetta da
dio.
Jasdebi era stato
contaminato.
E quella non era una bella
cosa.
Il vampiro Arystar Krory doveva
essere eliminato.
Ecco, quella sarebbe stata una
vendetta adeguata.
Solo allora il rancore si sarebbe
dissolto e la loro meravigliosa essenza sarebbe stata libera di riprendere la
forma originaria, in tutta la sua perfezione e potenza.
Dunque, per far sì che l’esorcista
si facesse vivo…c’era bisogno di compiere gesti eclatanti. Dovevano richiamare
l’attenzione, e non c’erano dubbi sul fatto che i gemelli fossero i migliori su
quel versante.
Anche solo nel ricercare i capelli
per Jasdero sterminarono intere famiglie, e prima ancora, nel recuperare un paio
di pistole simili a quelle possedute precedentemente distrussero un’armeria
utilizzando solo i loro pensieri materializzati nel mondo
reale.
Non si erano ancora resi conto del
fatto che la loro più grande debolezza era l’eccessiva sicurezza in loro stessi.
Ma erano diventati così perseveranti da rasentare
l’autolesionismo.
In quell’ultimo periodo avevano
iniziato ad attaccare diverse case isolate, intrappolavano gli inquilini nelle
loro stesse abitazioni e nell’arco di molte ore li torturavano e uccidevano
nelle maniere più disparate.
Dopo aver completato il lavoro si
concedevano qualche giorno di relax nella casa delle vittime, attendendo con
ansia l’arrivo degli esorcisti, quando si rendevano conto di non aver attirato
l’attenzione si dileguavano lasciando numerosi messaggi nella zona dove avevano
colpito.
La famiglia sterminata quel giorno
gli aveva portato via dieci ore.
Quel giorno Jasdero decise di
aggiungere un dettaglio in più all’eccidio.
Cucì gli arti del cane al corpo di
uno dei bambini. Il cadavere del figlio minore adesso poteva vantare zampe
canine al posto delle mani e diversi lembi di pelle in comune con
l’animale.
Aveva cucito la bocca a tutti i
membri della famiglia e aveva disseminato le mura di “cinque” scritti con il
sangue.
Debitto assistette a tutta la
scena, tutt’altro che turbato, piuttosto in preda ad una fortissima
emozione.
Una volta terminato il lavoro
decisero di andare a lavarsi, non per ripulirsi dai resti umani disseminati sui
vestiti e sul corpo, piuttosto per far scivolare via lo stress. Per sgomberare
la mente e passare del tempo in armonia con loro stessi.
Perché nonostante l’infezione
dell’innocence e gli sfregi sul corpo, loro si trovavano ancora bellissimi. Non
solo per la narcisistica sensualità che sentivano emanare dai loro corpi, ma
specialmente per il senso di soddisfazione e orgoglio che gli dava il provare un
sentimento così assurdo come l’attrazione per il proprio
fratello.
In quel momento più che mai erano
diventati incapaci di vedersi come una persona sola. Erano in due, sadici e
desiderosi di vendetta allo stesso modo, uguali e
complementari.
Amanti e fratelli meravigliosi.
Trasgressivi in qualunque aspetto della loro persona e del loro comportamento.
E con la loro trasgressione
avrebbero eclissato l’esorcista che aveva tentato di
distruggerli.
Il giorno dopo, e quello dopo
ancora, fino a che non sarebbe passata una settimana, poi un mese e infine un
anno, fin quando il vampiro non si sarebbe fatto vivo avrebbero continuato ad
uccidere.
Ignari di essere rimasti soli,
abbandonati persino da quella che una volta era la loro
famiglia.
Il legame avrebbe finito per
distruggere qualunque altra forma di relazione a causa del suo bruciante
rancore.
Jasdebi non sarebbe mai
rinato.
Perché quell’insieme di
avvenimenti sarebbe rimasto solo una visione prima della loro morte, un
desiderio espresso durante la loro caduta nell’arca. Una fantasia covata
nell’anima del Noah.
Almeno…fino alla reincarnazione
successiva…
…perché il legame non può
morire…
…può solo migliorare…
…e
diventare la creatura più perfetta in
assoluto…
“Perché noi siamo i Noah, i
seguaci del vero dio…e io so che nella nostra nascita non c’è niente di male, ed
è per questo che Jasdebi sarà la creatura più bella e più forte al mondo! Perché
noi siamo orgogliosi di quello che siamo, siamo uno e siamo
due.
Jasdero e Debitto. Siamo stati
contaminati da un veleno consacrato, il nostro corpo marcirà, ma non il nostro
pensiero.”
“E continueremo ad urlare questa
nostra convinzione al mondo, e ci dovranno ascoltare! Perché il legame
continuerà a crearsi e a ricrearsi e nulla potrà
impedirlo…”
“Io mi amo allo stesso modo in cui
disprezzo voi…esorcisti!”
Owari
Tobichan
dice:
Ho ricevuto diverse email da parte
di fan di Jasdero e Debitto.
Grazie ragazze (ragazzi?) per il
vostro sostegno, siete molto gentili…questa shot è per tutti voi che amate
questi splendidi personaggi e che, penso proprio, desideriate come me vederli
ritornare in scena.
La shot è per certi versi
collegata ad “Equilibrio” in cui però gli avvenimenti narrati avvengono
“realmente” e non sono solo una simulazione! ^^’
Comunque, la shot è piuttosto
visionaria lo so, ma se si analizza il modo in cui sono scomparsi non è del
tutto impossibile che si trovino ancora nell’Arca a morire lentamente, sognando
la vendetta, consapevoli della loro reincarnazione (per chi non se lo ricorda i
Noah si reincarnano dopo un tot di anni, probabilmente in seguito alla loro
“morte”, Road è l’unico Noah a non essersi mai reincarnato, difatti è la più
vecchia a discapito del suo aspetto.
Penso che Katsura Hoshino abbia
lasciato un po’ troppe cose in sospeso…mi auguro che queste lacune vengano
presto colmate…e che continui questo splendido manga seguendo la stessa piega
che ha preso negli ultimi capitoli…sta diventando più truce, con elementi
maggiormente gotici e alquanto grotteschi, per certi versi mi ricorda Chevalier
D’Eon…
Ma adesso basta con le mie
congetture. Spero che abbiate gradito questa cretinata
immonda.
Un saluto
da
Tobichan!
P.S La cosa è comica...Ho postato questa fanfic ieri e solo oggi mi sono rimessa a scaricare le scan (in quanto, essendo rimasta senza internet, non ho potuto scaricare roba per molto tempo rimanendo quindi costretta a leggere solo i tankobon) comunque...Bene, Jasdero e Debitto sono vivi! La cosa strana è che sembrano molto più maturi, ma penso sia dovuto al cambiamento stilistico nel disegno di Katsura Hoshino...comunque...beh, la fanfic rimane una What If, quindi direi che se viene letta in chiave di semplice supposizione potrebbe andare anche bene! ^^
Adesso non mi resta che riprendere a scaricare i capitoli e anche le puntate dell'anime, sono rimasta fin troppo indietro! *tobichan osserva risoluta lo schermo*
Con questo Ho concluso sul serio! Alla prossima!
*tobichan torna a guardare Hetalia*