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Autore: Cicci 12    27/04/2010    2 recensioni
Sarah King, una ragazza semplice, ma piena di vita, che si ritrova catapultata in un mondo sconosciuto (o quasi), travolta da un destino che credeva non potesse mai appartenerle, il destino della prescelta, il destino della cacciatrice; William il Sanguinario, detto Spike, un vampiro, una creatura della notte, l'uccisore delle cacciatrici, ma loro amante impeccabile, alle prese con una di loro. Si incontrano per caso, tra le buie vie di Los Angeles; un incontro del destino, che li porterà sulla stessa strada.
Genere: Azione, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, William Spike
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Cap. 10 Un bacio indesiderato

Le scelte del destino

Cap.10 Un bacio indesiderato

 

Il giorno seguente, quello della vigilia di Natale, i sei amici passarono tutta la mattina preparando l’albero e le decorazioni.

Sarah e Spike passarono il pomeriggio davanti al fuoco scambiandosi baci e paroline dolci, mentre gli altri erano usciti per comprare gli ultimi regali.

Finalmente arrivò il giorno di natale, e le ragazze si alzarono all’alba per correre a scartare i regali, scaraventando i due uomini, ancora mezzi addormentati, giù dal letto.

Tutti erano entusiasti dei doni ricevuti e passarono un buon quarto d’ora a ringraziare gli amici.

Spike aveva regalato a Sarah un bellissimo anello in oro bianco, con una piccola pietra azzurra al centro.

- È dello stesso colore dei tuoi occhi.- le aveva sussurrato all’orecchio dopo che lei lo aveva indossato e regalandogli il più dolce dei baci.

La ragazza invece gli aveva comprato un accendino nuovo di zecca, con incise le loro iniziali, circondate da un cuore, che rese immensamente felice il vampiro, provandolo subito dopo.

Tra un abbraccio e l’altro erano arrivati allora di pranzo, che fu il più delizioso tra quelli che avevano gustato da quando erano arrivati.

Il pomeriggio lo passarono in centro osservando le vetrine ed entrando nei negozio per ammirare i bellissimi souvenir, mentre l’unico che si annoiava era Angel che si voltò per cercare un po’ di supporto dal suo gran childe.

Ma quando si girò, sia lui che Sarah erano spariti.

- Ehi, dove sono finiti quei due?-

- Saranno da qualche parte a sbaciucchiarsi come al solito.- gli rispose Cordelia non curante passando da una vetrina all’altra, mentre Angel si fermava in mezzo al marciapiede.

- Dai, Angel. Di che ti preoccupi? Vedrai che entro sera saranno di ritorno. Muoviti o ti lasciamo qui.- gli urlò Willow dall’altra parte della strada.

Dopo un ultimo sguardo alle sue spalle, Angel si voltò e raggiunse le amiche.

Proprio come aveva detto Cordelia, i due ragazzi si erano allontanati del gruppo per stare un po’ soli, ed avevano raggiunto un boschetto poco fuori del paese.

- Si saranno accorti che siamo spariti?- chiese Sarah al suo compagno ridendo.

- Non credo. Erano troppo occupate a guardare le vetrine.- le rispose Spike baciandola sul collo.

- Hai notato che ultimamente Angel è molto giù?- gli fece notare lei.

- Come al solito. L’eterno musone.- rispose il  vampiro; Sarah rise.

- Comunque sia, gli stati d’animo di Mr Musone non mi interessano. A me basta stare con te.- aggiunse il vampiro facendole appoggiare la schiena ad un albero.

Si avvicinò alle sue labbra e le diede un lungo bacio, di quelli da rimanere senza respiro.

La ragazza dischiuse le labbra per permettere alla lingua del vampiro di entrare nella sua bocca.

Per un tempo lunghissimo le loro lingue duellarono, in una danza dolce e armoniosa, poi Sarah infilò le mani sotto lo spolverino di Spike, accarezzando i suoi muscoli tesi.

Quando finalmente si staccarono, si guardarono negli occhi.

- Ti amo.- le disse improvvisamente il vampiro biondo, appoggiando la sua fronte a quella di lei.

- Anch’io ti amo.- gli rispose la ragazza, per poi riavvicinarsi alle sue labbra e baciarlo.

Tornarono dagli altri che era già buio, e appena entrarono in casa si trovarono davanti Angel, che sembrava parecchio infuriato.

- Era ora. Si può sapere dove siete stati?- li rimproverò.

- Ehi, paparino, cosa fai, ci controlli adesso?- gli rispose Spike oltrepassandolo e tenendo per mano Sarah.

- Non è questione di controllarvi. È questione di responsabilità. Non mi interessa cosa fai tu, ma non voglio che succeda qualcosa a Sarah per colpa tua.- disse il vampiro moro fermandolo per un braccio.

- Stammi bene a sentire. Siamo abbastanza grandi per fare quello che vogliamo. E siamo anche perfettamente in grado di difenderci.- lo aggredì Spike, facendo guizzare le zanne, con il viso a pochi centimetri da quello del gran-sire.

Dopo queste parole si diresse in cucina, senza lasciare la mano della sua ragazza.

- È incredibile. Ora mi controlla anche.- esclamò il vampiro biondo, aprendo il frigorifero ed estraendone un contenitore pieno di liquido rosso.

- Dai, tesoro, si preoccupa solo per noi.- cercò di giustificarlo la bionda.

- No, si intromette nella mia non-vita, è diverso.- rispose infuriato, mettendo una tazza piena di sangue nel microonde.

Quando il timer scattò, si riprese la tazza e se la portò alle labbra per gustare il nettare.

- Ehm … Spike. Ti dispiace.- lo rimproverò Willow sollevando il cucchiaio di legno, facendogli notare che stava preparando la cena.

- Ops, scusa rossa.- si scusò il vampiro, uscendo dalla cucina.

- Che gli prende?- chiese la strega a Sarah voltandosi verso i fornelli.

- Niente. Angel ci ha rimproverato perché siamo rientrati tardi e Spike si è arrabbiato.- le spiegò la bionda.

- Capisco. In effetti ultimamente si comporta in modo piuttosto strano con voi.- commentò Willow.

Sarah alzò le spalle, poi si voltò e raggiunse il suo amato.

Anche quella sera passò tranquilla, senza litigi o altro, anche se i due vampiri non si rivolsero la parola per tutto il tempo.

Purtroppo il natale era finito e nel giro di pochi giorni sarebbero tornati alle loro faccende quotidiane, così passarono insieme anche la mattina del 26.

Il pomeriggio Cordelia voleva a tutti i costi uscire per andare a fare compere.

Tuttavia sembrava che improvvisamente tutti avessero delle faccende importantissime da sbrigare, dal momento che nessuno voleva andare con lei, così appena trovò davanti alla porta Spike e Willow, li trascinò fuori con la forza, contro la loro volontà.

- Ma io non voglio venire.- cercò di opporsi il vampiro biondo.

- Su, non fare i capricci. Non staremo via molto.- disse Cordelia, con parole che terrorizzarono letteralmente l’uomo, che si voltò implorante verso la sua ragazza sulla soglia.

- Divertiti, tesoro.- gli disse invece lei, ridendo e salutandolo con una mano.

Quando i tre ragazzi furono spariti dietro l’angolo, la ragazza rientrò in casa e si accomodò davanti al fuoco, con una tazza di caffè fumante in mano.

Prese il pacchetto di sigarette che si trovava sul tavolino vicino al divano e se ne accese una.

- Fa male, lo sai?- le disse Angel avvicinandosi e sedendosi accanto a lei.

- Lo so. Ma anche io ho i miei vizi… Da quando sto con Spike, poi…- gli rispose sospirando.

- Ti ha lasciato da sola, eh?-

- Chi, Spike? Non è stata colpa sua. Cordy l’ha trascinato via. Nel vero senso della parola.- disse la ragazza sorridendo, spegnendo la sigaretta nel portacenere.

- Lui non è adatto a te.- disse improvvisamente Angel.

- Come scusa?- commentò lei, rischiando di strozzarsi con la bevanda fumante.

- Insomma, guarda anche solo la storia del vizio del fumo. Se non stessi con lui…-

- Fumerei ugualmente.- concluse la frase lei, sollevando un sopracciglio, senza capire dove volesse arrivare.

- Bè, sta di fatto che ti sta portando sulla cattiva strada.-

- Non dire cazzate, Angel. Forse Spike ha ragione. Ultimamente ti stai intromettendo un po’ troppo tra noi due.-

- Io mi preoccupo solo per te.-

- No. Non è per questo. Anche perché non ne vedo il motivo. Ti ho detto anche l’altra sera che sono felice con lui.-

- Anche se sei felice, non è detto che sia quello giusto per te.-

Sarah si alzò in piedi furiosa.

- Basta. Mi sono stancata di ascoltarti. Sono abbastanza grande per decidere della mia vita.-

- Ah, giusto. Quanti anni hai? 22? Lasciati dire una cosa. Io ne ho più di 200, conosco il mondo meglio di te. E so che Spike non ti renderà felice.- disse Angel alzandosi a sua volta.

- No, hai ragione. Non lo farà. Perché lo sta già facendo.-

- Non potrà mai darti una famiglia.-

I livelli della conversazione stavano ormai raggiungendo sonorità molto alte.

- E chi ti dice che io la voglia. E poi non sono affari tuoi.… Vai al diavolo.- gli disse passandogli davanti per andare in camera sua.

Ma il vampiro la fermò per un braccio e la fece voltare.

Ancora prima che la ragazza potesse rendersi conto di ciò che stava accadendo, le labbra di lui erano già posate sulle sue.

- Accidenti, non ne pot…-

Spike si bloccò sulla porta, vedendo i due ragazzi baciarsi.

Finalmente Sarah si staccò, guardando inorridita il suo ragazzo.

- Spike, posso spiegarti…-

Ma lui non le lasciò finire la frase, slanciandosi fuori dalla porta investendo Cordelia che era dietro di lui

- Spike, aspetta.- gli disse la bionda, rincorrendolo.

Finalmente riuscì a raggiungerlo e ad afferrarlo per un braccio.

- Tesoro, ascoltami. Non è come pensi.-

Ma lui si votò ringhiando, indossando il volto della caccia.

La ragazza si ritrasse spaventata; non si era mai rivolto a lei in quello stato, tranne quando si erano conosciuti.

- Invece io credo di aver capito benissimo. Sono entrato in casa e tu stavi baciando Angel.-

- è stato lui a baciare me. Stavamo litigando e…-

- Bè, avete uno strano modo di litigare. E io che pensavo fossi quella giusta. Invece sei come tutte le altre: non faccio in tempo a voltarmi per pochi secondi e già sono tra le braccia di Mr. So-tutto-io.- disse il vampiro voltandosi per andarsene.

- Spike, ascoltami…-

- No. Ho già ascoltato abbastanza. Lasciami in pace.- le urlò, liberandosi dalla sua stretta e correndo via.

Sarah rimase immobile ad osservare il punto in cui era sparito il vampiro.

Rientrò, lo sguardo puntato a terra e le lacrime che premevano per uscire.

- Tesoro, che succede?- le chiese gentilmente Willow.

La ragazza bionda la guardò negli occhi non riuscendo più a trattenere le lacrime.

- Oh, Will.-

Sarah si rifugiò nell’abbraccio della strega, scoppiando a piangere.

La rossa la strinse forte e la fece adagiare sul divano, cercando di calmarla.

Quando finalmente i singhiozzi si acquietarono, Sarah raccontò all’amica del litigio con Angel, del bacio e della reazione di Spike.

La rossa cercò di tranquillizzarla, dicendole che presto sarebbe tornato e tutto si sarebbe risolto.

Ma il vampiro non si fece vedere per tutto il resto del pomeriggio, e nemmeno per cena.

Sarah lo aspettò sveglia fino alle 3, poi si addormentò, consapevole del fatto che Spike non era ancora tornato.

La mattina seguente, quando si svegliò, il posto accanto a lei era vuoto e freddo, facendole capire che il vampiro biondo non era rientrato.

Non si vide nemmeno il giorno seguente, l’ultimo che trascorrevano lì, prima di tornare a casa.

Sarah passò tutto il tempo alla finestra sperando di vederlo arrivare.

- Ehi, tutto ok piccola?- le chiese Willow appoggiando una mano sulla spalla della ragazza.

- Oh, Will. Sono così preoccupata. E se gli fosse successo qualcosa?-

- Stai tranquilla. Spike è il grado di cavarsela. Sono sicura che tornerà. Dai, vieni a mangiare qualcosa.-

- Si, hai ragione.- acconsentì la bionda, voltandosi sorridendo e seguendo la strega in cucina.

Ma non fu così e anche quel giorno Spike non si vide, e la preoccupazione di Sarah era ormai alle stelle.

Anche le cose con Angel non erano migliorate: la ragazza non gli rivolgeva la parola da quando lui l’aveva baciata, e il vampiro non le aveva chiesto scusa, come lei sperava.

La mattina seguente si alzarono tutti molto presto per tornare a casa.

Avevano già caricato tutte le valigie, e si stavano preparando per partire, quando il vampiro biondo tornò.

- Era ora. Se non fossi tornato ti avremmo lasciato qui.- lo rimproverò Cordelia, salendo nel posto a fianco del conducente.

Gli sguardi di Spike e Sarah si incrociarono.

Quest’ultima gli sorrise, ma lui non ricambiò e si sedette negli ultimi sedili vicino a Kennedy.

Sarah si sedette triste accanto a Willow, e finalmente partirono.

Per tutto il tragitto la bionda guardò fuori dal finestrino, senza partecipare a nessuna conversazione.

Quando arrivarono davanti alla casa di Sarah, la ragazza si voltò verso Spike, sperando di ricevere almeno un cenno di saluto, ma il vampiro era voltato dall’altra parte, e non si girò nemmeno quando Sarah salutò il resto del gruppo.

Trascinandosi dietro le valigie, entrò in casa, e quando giunse in camera sua si buttò sul letto, scoppiando in lacrime.

 

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E rieccomi qui!

Scusate tanto x il ritardo, ma tra poco iniziano gli esami, e il tempo è quello ke è. -.-

Vorrei precisare che non ho fatto passare Angel x lo stronzo di turno xkè mi sta antipatico, anzi, proprio xkè nn mi disp ho voluto far avere questo barlume di “passione” tra lui e Sarah. ;)

Ma come potete vedere voi stessi è durato ben poco.

Quindi non disperate; la nostra eroina non ha voltato le spalle al vampiro biondo. J

Vannagio: Bè, come hai potuto vedere i risvolti ci sono stati, anche se non sono stati buoni per nessuno. O.o Vero, la vita passa tranquilla per tutti, o almeno fino ad adesso. ;) presto arriveranno le svolte importanti. Un bacioneeeeeeeee

 

  
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