Cap.10 Un bacio indesiderato
Il giorno seguente,
quello della vigilia di Natale, i sei amici passarono tutta la mattina
preparando l’albero e le decorazioni.
Sarah e Spike
passarono il pomeriggio davanti al fuoco scambiandosi baci e paroline dolci,
mentre gli altri erano usciti per comprare gli ultimi regali.
Finalmente
arrivò il giorno di natale, e le ragazze si alzarono
all’alba per correre a scartare i regali, scaraventando i due uomini, ancora
mezzi addormentati, giù dal letto.
Tutti erano
entusiasti dei doni ricevuti e passarono un buon quarto d’ora a ringraziare gli
amici.
Spike aveva
regalato a Sarah un bellissimo anello in oro bianco, con una piccola pietra
azzurra al centro.
- È dello
stesso colore dei tuoi occhi.- le aveva sussurrato all’orecchio dopo che lei lo
aveva indossato e regalandogli il più dolce dei baci.
La ragazza
invece gli aveva comprato un accendino nuovo di zecca, con incise le loro
iniziali, circondate da un cuore, che rese immensamente felice
il vampiro, provandolo subito dopo.
Tra un
abbraccio e l’altro erano arrivati allora di pranzo, che fu il più delizioso
tra quelli che avevano gustato da quando erano arrivati.
Il pomeriggio
lo passarono in centro osservando le vetrine ed
entrando nei negozio per ammirare i bellissimi souvenir, mentre l’unico che si annoiava
era Angel che si voltò per cercare un po’ di supporto dal suo gran childe.
Ma quando si girò, sia lui che Sarah erano spariti.
- Ehi, dove
sono finiti quei due?-
- Saranno da
qualche parte a sbaciucchiarsi come al solito.- gli
rispose Cordelia non curante passando da una vetrina all’altra, mentre Angel si
fermava in mezzo al marciapiede.
- Dai, Angel. Di che ti preoccupi? Vedrai che entro sera saranno di ritorno. Muoviti o ti lasciamo qui.- gli urlò
Willow dall’altra parte della strada.
Dopo un ultimo
sguardo alle sue spalle, Angel si voltò e raggiunse le amiche.
Proprio come
aveva detto Cordelia, i due ragazzi si erano allontanati del gruppo per stare
un po’ soli, ed avevano raggiunto un boschetto poco
fuori del paese.
- Si saranno
accorti che siamo spariti?- chiese Sarah al suo compagno ridendo.
- Non credo.
Erano troppo occupate a guardare le vetrine.- le rispose Spike baciandola sul
collo.
- Hai notato
che ultimamente Angel è molto giù?- gli fece notare lei.
- Come al solito. L’eterno musone.- rispose il vampiro; Sarah rise.
- Comunque
sia, gli stati d’animo di Mr Musone non mi interessano.
A me basta stare con te.- aggiunse il vampiro facendole appoggiare la schiena ad un albero.
Si avvicinò
alle sue labbra e le diede un lungo bacio, di quelli da rimanere senza respiro.
La
ragazza dischiuse le labbra per permettere alla lingua del vampiro di entrare
nella sua bocca.
Per un tempo
lunghissimo le loro lingue duellarono, in una danza dolce e armoniosa, poi Sarah
infilò le mani sotto lo spolverino di Spike, accarezzando i suoi muscoli tesi.
Quando
finalmente si staccarono, si guardarono negli occhi.
- Ti amo.- le disse improvvisamente il vampiro biondo,
appoggiando la sua fronte a quella di lei.
- Anch’io ti amo.- gli rispose la ragazza, per poi riavvicinarsi alle
sue labbra e baciarlo.
Tornarono
dagli altri che era già buio, e appena entrarono in casa si trovarono
davanti Angel, che sembrava parecchio infuriato.
- Era ora. Si
può sapere dove siete stati?- li rimproverò.
- Ehi, paparino,
cosa fai, ci controlli adesso?- gli rispose Spike oltrepassandolo e tenendo per
mano Sarah.
- Non è
questione di controllarvi. È questione di responsabilità. Non mi interessa cosa fai tu, ma non voglio che succeda qualcosa
a Sarah per colpa tua.- disse il vampiro moro fermandolo per un braccio.
- Stammi bene
a sentire. Siamo abbastanza grandi per fare quello che
vogliamo. E siamo anche perfettamente in grado di difenderci.- lo aggredì
Spike, facendo guizzare le zanne, con il viso a pochi centimetri da quello del
gran-sire.
Dopo queste
parole si diresse in cucina, senza lasciare la mano della sua ragazza.
- È incredibile.
Ora mi controlla anche.- esclamò il vampiro biondo,
aprendo il frigorifero ed estraendone un contenitore pieno di liquido rosso.
- Dai, tesoro, si preoccupa solo per noi.- cercò di
giustificarlo la bionda.
- No, si intromette nella mia non-vita, è diverso.- rispose
infuriato, mettendo una tazza piena di sangue nel
microonde.
Quando il
timer scattò, si riprese la tazza e se la portò alle labbra per gustare il
nettare.
- Ehm … Spike. Ti
dispiace.- lo rimproverò Willow sollevando il cucchiaio di legno, facendogli
notare che stava preparando la cena.
- Ops, scusa
rossa.- si scusò il vampiro, uscendo dalla cucina.
- Che gli
prende?- chiese la strega a Sarah voltandosi verso i fornelli.
- Niente.
Angel ci ha rimproverato perché siamo rientrati tardi e Spike si è arrabbiato.-
le spiegò la bionda.
- Capisco. In effetti ultimamente si comporta in modo piuttosto strano
con voi.- commentò Willow.
Sarah alzò le
spalle, poi si voltò e raggiunse il suo amato.
Anche quella
sera passò tranquilla, senza litigi o altro, anche se i due vampiri non si rivolsero
la parola per tutto il tempo.
Purtroppo il natale era finito e nel giro di pochi giorni sarebbero
tornati alle loro faccende quotidiane, così passarono insieme anche la mattina
del 26.
Il pomeriggio
Cordelia voleva a tutti i costi uscire per andare a fare compere.
Tuttavia
sembrava che improvvisamente tutti avessero delle faccende importantissime da sbrigare,
dal momento che nessuno voleva andare con lei, così appena
trovò davanti alla porta Spike e Willow, li trascinò fuori con la forza, contro
la loro volontà.
- Ma io non voglio venire.- cercò di opporsi il vampiro
biondo.
- Su, non fare
i capricci. Non staremo via molto.- disse Cordelia, con parole che terrorizzarono
letteralmente l’uomo, che si voltò implorante verso la sua ragazza sulla
soglia.
- Divertiti,
tesoro.- gli disse invece lei, ridendo e salutandolo con una mano.
Quando i tre
ragazzi furono spariti dietro l’angolo, la ragazza rientrò in casa e si
accomodò davanti al fuoco, con una tazza di caffè fumante in mano.
Prese il
pacchetto di sigarette che si trovava sul tavolino vicino al divano e se ne
accese una.
- Fa male, lo
sai?- le disse Angel avvicinandosi e sedendosi accanto a lei.
- Lo so. Ma anche io ho i miei vizi… Da quando sto con Spike, poi…- gli
rispose sospirando.
- Ti ha
lasciato da sola, eh?-
- Chi, Spike? Non
è stata colpa sua. Cordy l’ha trascinato via. Nel vero senso
della parola.- disse la ragazza sorridendo, spegnendo la sigaretta nel
portacenere.
- Lui non è
adatto a te.- disse improvvisamente Angel.
- Come scusa?-
commentò lei, rischiando di strozzarsi con la bevanda fumante.
- Insomma,
guarda anche solo la storia del vizio del fumo. Se non stessi con lui…-
- Fumerei
ugualmente.- concluse la frase lei, sollevando un
sopracciglio, senza capire dove volesse arrivare.
- Bè, sta di
fatto che ti sta portando sulla cattiva strada.-
- Non dire
cazzate, Angel. Forse Spike ha ragione. Ultimamente ti stai intromettendo un
po’ troppo tra noi due.-
- Io mi
preoccupo solo per te.-
- No. Non è
per questo. Anche perché non ne vedo il motivo. Ti ho detto anche l’altra sera
che sono felice con lui.-
- Anche se sei
felice, non è detto che sia quello giusto per te.-
Sarah si alzò
in piedi furiosa.
- Basta. Mi
sono stancata di ascoltarti. Sono abbastanza grande per
decidere della mia vita.-
- Ah, giusto.
Quanti anni hai? 22? Lasciati dire una cosa. Io ne ho più di 200, conosco il
mondo meglio di te. E so che Spike non ti renderà
felice.- disse Angel alzandosi a sua volta.
- No, hai
ragione. Non lo farà. Perché lo sta già facendo.-
- Non potrà
mai darti una famiglia.-
I livelli
della conversazione stavano ormai raggiungendo sonorità molto alte.
- E chi ti
dice che io la voglia. E poi non sono affari tuoi.… Vai al diavolo.- gli disse
passandogli davanti per andare in camera sua.
Ma il vampiro la fermò per un braccio e
la fece voltare.
Ancora prima
che la ragazza potesse rendersi conto di ciò che stava accadendo, le labbra di lui erano già posate sulle sue.
- Accidenti,
non ne pot…-
Spike si
bloccò sulla porta, vedendo i due ragazzi baciarsi.
Finalmente
Sarah si staccò, guardando inorridita il suo ragazzo.
- Spike, posso
spiegarti…-
Ma lui non le
lasciò finire la frase, slanciandosi fuori dalla porta investendo Cordelia che
era dietro di lui
- Spike,
aspetta.- gli disse la bionda, rincorrendolo.
Finalmente
riuscì a raggiungerlo e ad afferrarlo per un braccio.
- Tesoro,
ascoltami. Non è come pensi.-
Ma lui si votò ringhiando, indossando il
volto della caccia.
La ragazza si
ritrasse spaventata; non si era mai rivolto a lei in quello stato, tranne
quando si erano conosciuti.
- Invece io
credo di aver capito benissimo. Sono entrato in casa e tu stavi baciando Angel.-
- è stato lui
a baciare me. Stavamo litigando e…-
- Bè, avete
uno strano modo di litigare. E io che pensavo fossi
quella giusta. Invece sei come tutte le altre: non faccio in tempo a voltarmi
per pochi secondi e già sono tra le braccia di Mr. So-tutto-io.-
disse il vampiro voltandosi per andarsene.
- Spike,
ascoltami…-
- No. Ho già
ascoltato abbastanza. Lasciami in pace.- le urlò,
liberandosi dalla sua stretta e correndo via.
Sarah rimase
immobile ad osservare il punto in cui era sparito il
vampiro.
Rientrò, lo
sguardo puntato a terra e le lacrime che premevano per uscire.
- Tesoro, che
succede?- le chiese gentilmente Willow.
La ragazza
bionda la guardò negli occhi non riuscendo più a trattenere le lacrime.
- Oh, Will.-
Sarah si
rifugiò nell’abbraccio della strega, scoppiando a piangere.
La rossa la
strinse forte e la fece adagiare sul divano, cercando di calmarla.
Quando
finalmente i singhiozzi si acquietarono, Sarah raccontò all’amica del litigio
con Angel, del bacio e della reazione di Spike.
La rossa cercò
di tranquillizzarla, dicendole che presto sarebbe tornato e tutto si sarebbe
risolto.
Ma il vampiro non si fece vedere per
tutto il resto del pomeriggio, e nemmeno per cena.
Sarah lo
aspettò sveglia fino alle 3, poi si addormentò,
consapevole del fatto che Spike non era ancora tornato.
La mattina
seguente, quando si svegliò, il posto accanto a lei era vuoto e freddo,
facendole capire che il vampiro biondo non era rientrato.
Non si vide
nemmeno il giorno seguente, l’ultimo che trascorrevano
lì, prima di tornare a casa.
Sarah passò
tutto il tempo alla finestra sperando di vederlo arrivare.
- Ehi, tutto ok piccola?- le chiese Willow appoggiando una mano
sulla spalla della ragazza.
- Oh, Will.
Sono così preoccupata. E se gli fosse successo qualcosa?-
- Stai
tranquilla. Spike è il grado di cavarsela. Sono sicura che tornerà. Dai, vieni
a mangiare qualcosa.-
- Si, hai ragione.- acconsentì la bionda, voltandosi
sorridendo e seguendo la strega in cucina.
Ma non fu così e anche quel giorno Spike
non si vide, e la preoccupazione di Sarah era ormai alle stelle.
Anche le cose
con Angel non erano migliorate: la ragazza non gli rivolgeva la parola da
quando lui l’aveva baciata, e il vampiro non le aveva chiesto scusa, come lei
sperava.
La mattina
seguente si alzarono tutti molto presto per tornare a casa.
Avevano già
caricato tutte le valigie, e si stavano preparando per partire, quando il
vampiro biondo tornò.
- Era ora. Se
non fossi tornato ti avremmo lasciato qui.- lo
rimproverò Cordelia, salendo nel posto a fianco del conducente.
Gli sguardi di
Spike e Sarah si incrociarono.
Quest’ultima gli sorrise, ma lui non ricambiò e si sedette negli ultimi
sedili vicino a Kennedy.
Sarah si
sedette triste accanto a Willow, e finalmente partirono.
Per tutto il tragitto la bionda guardò fuori dal finestrino, senza
partecipare a nessuna conversazione.
Quando
arrivarono davanti alla casa di Sarah, la ragazza si voltò verso Spike,
sperando di ricevere almeno un cenno di saluto, ma il vampiro era voltato
dall’altra parte, e non si girò nemmeno quando Sarah salutò il resto del
gruppo.
Trascinandosi
dietro le valigie, entrò in casa, e quando giunse in camera sua
si buttò sul letto, scoppiando in lacrime.
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E rieccomi
qui!
Scusate tanto
x il ritardo, ma tra poco iniziano gli esami, e il tempo è quello
ke è. -.-
Vorrei
precisare che non ho fatto passare Angel x lo stronzo di turno xkè mi sta
antipatico, anzi, proprio xkè nn mi disp ho voluto far
avere questo barlume di “passione” tra lui e Sarah. ;)
Ma come potete
vedere voi stessi è durato ben poco.
Quindi non disperate; la nostra eroina non ha
voltato le spalle al vampiro biondo. J
Vannagio: Bè, come hai potuto vedere i risvolti ci sono stati, anche se non sono stati buoni per
nessuno. O.o Vero, la vita passa tranquilla per tutti,
o almeno fino ad adesso. ;) presto arriveranno le
svolte importanti. Un bacioneeeeeeeee