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Autore: speranza19    28/04/2010    4 recensioni
I cinque sensi usati come filo conduttore per raccontare un pezzo di Suliet ♥
Genere: Romantico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Juliet, Sawyer
Note: Raccolta, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Suliet *Sawyer/Juliet*'
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Nota
Nella mia testolina bacata *niente spoiler, tranquille, é solo la mia opinione LOL* le cose nella AT stanno così: Jack e Juliet si sono sposati e hanno avuto David, senza ricordarsi niente *ovvio, they aren't meant to be*; non so come non so quando *Darlton stupiteci in questo ihihih*, Jack si inconterà con Kate, si ricorderanno di tutto e si innamoreranno di nuovo come in tutte le loro vite (L); stesso identico discorso per Jim e Jules, che vivranno happily ever after dopo una reunion EPICA . Ergo, David ha una famiglia allargata strampalatissima *aggiungeteci Claire, Aaron e Charlie e avrete il quadro completo della situazione XD*.  Enjoy the fic!



Hearing

Da quando Jessica e Jennifer erano nate, in casa dei coniugi Ford la confusione e l’allegria erano all’ordine del giorno.

Quelle due piccole teste d'oro, con occhi azzurri e fossettine dolcissime come i loro genitori, erano una tentazione irresistibile per chiunque si avvicinasse loro; il loro fratellastro David le adorava, felice di avere finalmente due sorelline da amare e coccolare.

Juliet cercava di stimolare le sue pupattole a parlare, visto che ormai avevano otto mesi ed era giusto che si esprimessero in qualche modo. Ripeteva sempre parole facili, come mamma, papà – indicando ripetutamente James - oppure elencando i termini di ogni oggetto che entrava nel loro campo visivo, ma niente.

Le bimbe insistevano con semplici sillabe, quasi sempre incomprensibili.

Anche James, quando rientrava a casa dal lavoro, si metteva di buona lena in camera con loro a giocare e a fare i versi degli animali di peluche o delle Barbie con cui le sue due bamboline si divertivano, cercando di farle comunicare. Inutilmente.

Un giorno, la famigliola – priva di David, andato a trovare la zia Claire perché Charlie gli aveva promesso che lo avrebbe aiutato ad imparare a suonare la chitarra - andò in un parco di Los Angeles, approfittando del bel tempo e della vivacità delle piccine, che erano assolutamente indomabili.

Mentre vi si stavano recando in macchina, James guardò nella loro direzione dallo specchietto retrovisore. Le birbanti erano sedute sui sedili posteriori e lo osservavano rapite, come se stessero ammirando una divinità in carne ed ossa.

Jess e Jenny adoravano indiscutibilmente il loro papà.

Amore è incredibile come ti fissano tutte e due le bimbe. Sono gelosa sai? Le ho messe io al mondo dopo quattro ore di travaglio e lo ho portate a spasso per gli otto mesi precedenti, che bella riconoscenza mi dimostrano i nostri biscottini – esclamò Juliet ironica.

Jules, ti scrutano nella stessa identica maniera, anche io tante volte sono geloso di come si incantano a contemplarti. Fanno esattamente come me, mi stanno rubando la parte – rise James, così forte che il suo sorriso fece sciogliere le sue bimbe.

Ah, perché tu come mi guardi? – chiese la donna, accarezzandogli la nuca.

Ti guardo ogni volta come se fosse la prima, sempre. Le bambine lo possono testimoniare - affermò il poliziotto con il suo classico tono da guascone.

Cucciole della mamma, che dite, papà ha ragione?- domandò Juliet alle loro figliolette, girandosi verso loro.

Pa-pà- scandì poi nella loro direzione.

A quel punto Jennifer, che tra le due era la più frizzante, fissò le labbra della mamma articolare quella parolina e poi la ripeté.

Paaaa-pà – soffiò tra le labbrucce rosse.

Non appena quella parola raggiunse le loro orecchie, Juliet applaudì la sua bimba per incoraggiarla, felice come se fosse stata la sera di Natale, mentre James si commosse. La prima parola della sua Jenny era stata papà, voleva significare che stava facendo un gran bel lavoro come genitore assieme a sua moglie.

Jessica era colei che seguiva sempre la sorella e, vedendo la reazione di gioia che aveva scatenato, la imitò subito. Paaaaa-pà! – urlò più forte della sua gemella, creando una doppia felicità nell’abitacolo della macchina.

Le bimbe ormai lottavano tra di loro a chi dicesse più energicamente papà, producendo un sottofondo dolcissimo mentre l’automobile si sistemava nel parcheggio del parco.

Jim, ma senti che vocina deliziosa hanno! Ah, non vedo l’ora di sentirmi chiamare mamma da loro. La prima parola di David fu gatto, pensa te. Mai una volta che i miei figli dicano mamma come prima cosa- scherzò Juliet.

Biondina, stai tranquilla, vedrai che andrà meglio con Joshua - dichiarò James mentre spegneva il motore e sfiorava la pancia pronunciata della sua consorte.

Presto ci sarebbe stato un altro bambino ad allietare la loro vita.

***

Questa fic é nata per caso una sera su FanForum LOL. Testimone Sibeluccia, le Suliet girls hanno scelto i nomi dei piccolini awwwwwwww!!!
Alla fine Joshua Ford *cacchio, come suona bene il nome! XD* non era previsto, ma mentre scrivevo mi é spuntato fuori tra le dita e non potevo ignorare questa chiusura così dolce (L).
Detto ciò, anche questa raccolta é andata *sooob*. E mo??? Il mio cervello penso si dedicherà adesso un po' al Jate, ho in mente qualche ideuzza eheheheheh!!! 
Un bacio grande alle mie amiche e alle santissime donne che con pazienza hanno commentato i miei deliri Suliet. Vi lovvo from the bottom of my heart!
Alla prossima 
Iluccia

  
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