Sparirò…
Freddo..
Non lo sento ma
mi assale,
non lo sento ma ne sono comunque vittima..
Vittima
inconsapevole..vittima innocente..vittima fino
all’ultimo di me stesso.
Osservando
lentamente la gente che, intorno a me, si stringe nei lunghi e scuri cappotti,
cercando in vano un calore ormai perso, ti penso.
E’ proprio
scrutando i loro occhi , le loro labbra viola e ruvide
per quel gelo inatteso ed improvviso, i loro volti serrati e stanchi , che mi
accorgo di quanto mi manchi..
Loro infatti, seppur infreddoliti , hanno una casa dove tornare,
corrono l’un l’altro per queste strade affollate,aspettando il tanto agognato
ritorno, quel ritorno verso di un luogo confortevole ove oltre cibo caldo li aspetterà
anche un sorriso, e forse la loro dolce metà.
Io invece,ancora ho una notte dinnanzi a me da affrontare..
Quanti volti da
offuscare, quante lacrime da frenare..quanti esseri da
straziare..
I miei colpi
affonderanno nei loro corpi mentre mi sentirò soffocare dalle loro grida, e le
mie mani intrise del loro sangue mi porteranno più volte alla fuga..una fuga cercata ma serrata,e nonostante tutto rimarrò
fermo ed imperturbabile davanti al mio dovere e al mio destino.
Un destino da cui
non sono mai fuggito, ma che infondo non ho mai neanche affrontato.
E’difficile tenerti ancora qui
Sei un fardello troppo grande da portare
E io giuro che non posso farne a meno
Il mio cuore ora no, non ce la fa
Cosa starai facendo adesso?
Non so se immaginarti con il naso gonfio e rosso,stirata
accanto ad un caminetto,magari in dolce compagnia, sorseggiando una dolce
cioccolata calda,sapore non del tutto dimenticato,o a scherzare al telefono con
qualche vecchio amico,oppure sola, fuori,scoperta nel gelo di questa notte,
oscura e buia, possibile preda di un qualsiasi pericolo,che poi in fondo è
rappresentato dalla tua stessa presenza per coloro che credono di poterti avere
o soltanto sfiorare, mentre imperterrita quasi meccanicamente compi il tuo dovere…cacciare.
Cacciare per gli
altri, cacciare per il mondo…cacciare per te stessa.
E’ difficile tenerti ancora qui con me,immensamente
pura e falsamente mia come non sei più..
Come d'altronde non
sei stata mai.
Non dovrei, ma ti penso ancora, ti cerco ancora, ti ho dentro….ancora.
Non so fino a quando e non so per quanto tempo, ma devo ammetterlo:oramai è impossibile andare avanti così.
Sei quasi un fardello che incombe incessantemente su di me,troppo pesante anche per un mostro, troppo dure anche per
un massacratore, troppo forte anche per un vampiro, troppo vero...anche per me.
Eppure..come fare?
Girerò il
capo e proseguirò in questa corsa,ove non ci sono tregue ed il cammino è un
muto andare avanti verso un orizzonte non definito ed infondo quasi inesistente?
So bene
che comunque una fine non ci sarà mai,
ed io potrò correre per l’eternità ed oltre, ma quello che cerco infinitamente,
quella pace a cui tanto aspiro non la raggiungerò mai.
Nonostante tutto non posso farne a meno,pensarti
è l’unico modo per sentirmi vivo, per sentirmi quello che non sono :umano.
Cosa che non merito d’essere e che , come so
bene, non avrò mai insieme a te, che sei la mia pace ed il mio stesso inferno,
poiché guardarti ed averti accanto sapendo bene di non poterti nemmeno sfiorare
per non accendere fuochi in fondo mai placati è una condanna assai peggiore di
mille e mille anni in un profondo oblio, ove
l’unica compagnia è solo una sofferenza pacata, che si, ti tortura e
divora, ma almeno non ti annienta.
E
non dico che hai sbagliato in qualche cosa
Perché tu mi hai dato tutto quel che hai
E già so che piangerai, che piangerò
Ma che poi ti cercherò ovunque andrai
Quando,
socchiudendo gli occhi e stringendomi ai ricordi, ho lasciato la “tua” città,
nulla se non forse la mia ragione, mi ha trattenuto dal fuggire via e ritornare
da te.
Guardandoti oltre
quella nebbia,era come se alle tue iride ormai
consapevoli ma speranzose, confidavo i segreti di un destino mai compiuto, e le
decisioni di un povero essere che, infondo ,voleva solo amarti, ma non poteva.
E sai
perfettamente che questo non è stato possibile non per colpa tua, tu non centri ,poiché mi hai dato tutto..tutto quel che ho.
Se adesso posso
ancora combattere e salvare chi mi sta accanto, è grazie a te.
Se adesso posso ancora parlare e
muovere le mie mani,per un qualsiasi fine che poi in fondo è sempre lo stesso,
è grazie a te.
Se adesso posso ancora
rivolgere il mio pensiero ai tuoi occhi e alle tue labbra, così piccole e
invitanti,così soffici e dolci,semplici,a volte velate
da un leggero colore appena tinto di quel rosa pastello che al tramonto tu
amavi osservare e che io non posso più guardare, è merito tuo.
Se adesso io
posso ancora amarti costantemente, infinitamente, seppur dannatamente
appartenendoti..è solo merito tuo.
Tutto quel che
sono diventato ed ogni piccola azione che compio è una conseguenza del nostro
incontro, attimo in cui mi è stato permesso accedere al paradiso, luogo ove
danzavano solo i nostri corpi, l’uno stretto all’altro, senza alcun vincolo fra di noi, se non quel nastro dorato che univa i nostri
sguardi, come legati da una forza immane che mai si sarebbe potuta sciogliere e
che mai nessuno avrebbe potuto slegare.
Nel momento in
cui ti ho voltato le spalle l’ho sentito sai..?
Il tuo cuore
cedere e spezzarsi..
Ma come potevo
voltarmi e correrti incontro sapendo che poi avrei dovuto,
comunque, andare via?
E
non stringermi così
Chiudi gli occhi e pensaci
Io non voglio farlo per poi perderti.
Se poi mi avessi
stretto..come sarei fuggito?
Chi mi avrebbe
dato la forza di sciogliermi da quell’ abbraccio e
voltarti le spalle?
Sai che il debole
fra di noi non eri mai stata tu.. bensì io.
E so che se
adesso chiuderai gli occhi mi vedrai, e mi troverai qui, immobile, in un freddo
non tangibile ai miei acuti sensi da essere ignoto,a
fissare immobile queste vie quasi innevate che, affollandosi e al contempo
essendo abbandonate dai passi veloci di chi , come me, cerca un riparo
migliore,mi riconducono a noi.
E non voglio
smettere di pensarti, anche se è sbagliato, perché è l’unico modo per averti
qui e per non perderti in fondo del tutto..come forse
ho già fatto.
Sparirò,
contaci
Non saprai più dove sono
E capirai che con me
Non potevi andar lontano
Da quando me ne sono andato ogni notte popolavo i tuoi sogni, gridandoti
dimentica amore, dimentica!
Sparirò e non mi vedrai più, non saprai più dove i miei piedi staranno
calpestando questa nuda terra, e non conoscerai il luogo ove riposeranno le mie
stanche membra.
Ignorerai ogni piccolo segno di noi e con il tempo scorderai il nostro
amore,sopprimendolo con le lacrime e il dolore.
Ma , sentendo le mie false parole, è forse poi cambiato
qualcosa?
Come avrei potuto convincerti di qualcosa in cui non credevo nemmeno io?
Volevo riuscire a
farti capire che avrei
potuto darti solo il nulla, un nulla che tu non meritavi affatto,e
non avresti potuto avere ciò che avevi sempre desiderato :un amore alla luce
del sole.
Dove ci avrebbe
portato?
Ove ci avrebbe
condotto questo infame sentimento, se alimentato perpetuamente e senza
interruzione?Se piuttosto che affondarlo in mare l’avessimo ancorato su di uno
scoglio..ci sarebbe potuta essere una via d’uscita?
Avremmo trovato
un modo?Un modo per salvarci, un modo per amarci?
C’è l’avremmo
fatta o saremmo solo state vittime di noi stessi e del nostro amare?
Se non ci avrebbe condotto
a nulla poi..come avrei potuto continuare a guardarti negli occhi e a non
sentirmi morto dentro?
E saprai dar di più
Trova un uomo che sia buono
E che ti ami più di me
Anche se io credo sia impossibile.
Gridandoti di
andare avanti,insieme ad un uomo vero e non solo ad un
fantoccio con l’anima ,pur sempre mostro,sono stato un falso?Un ipocrita?
Il primo a
invogliarti ad un amore in fondo falso poiché mai puro e reale come il nostro?
Nelle notti ti urlavo di andare avanti e proseguire per la tua strada, una
strada già tracciata e più volte frantumata sotto passi troppo pesanti ed
incidenti troppo crudi,che l’avevano già ridotta ad un
ammasso di macerie e asfalto putrefatto, che nulla o quasi avrebbe potuto
ricomporre alla perfezione.
Ma si sa, si può
sempre ricoprire con del calcestruzzo, ed è stato quello che tu hai fatto.
Ignorando le
crepe formatesi sotto lo strato di cemento hai ricoperto tutto , ridipinto
accuratamente ogni sfumatura iniziale e con massima serietà hai fatto
finta che tutto fosse uguale a prima.
Sola con un altro
compagno, sola con un altro amore, solamente sola,sola
come forse mai…eri stata.
Poiché niente è
più atroce di una solitudine
all’apparenza inesistente che invece alberga proprio nei nostri
occhi e nel nostro cuore.
Invogliandoti a
cercare un altro e ad amare di nuovo, era come se credessi, sperassi che
qualcun altro avrebbe potuto darti la felicità e
regalarti quel pezzetto di cielo che in fondo era stato solo nostro, ma mi
illudevo solamente..chi mai avrebbe potuto amarti come facevo io?
Chi mai potrà
amarti come t’amo io?
E’ difficile tenerti ancora qui
Sei un tesoro che non posso governare
E sai di donna, sai d’amore, sai di mare
Tutto quello a cui non posso rinunciare
E
adesso non è affatto giusto che stia di nuovo, ancora qui a pensarti..
Perché
non è più un mio diritto e forse non lo è stato mai.
E’
difficile tenerti ancora legata a me, poiché i nostri sguardi non si incrociano
da un tempo quasi indefinito e le nostre labbra non si sfiorano da infiniti anni..
Le
nostre mani non si stringono e i nostri corpi agognano un contatto a loro negato,
riusciremmo a trattenerci in un possibile incontro?
Riuscirei
a frenarmi e a non
sollevarti in aria ed abbracciarti?
Stringerti?Baciarti…ed
amarti?
E allora dove ci porterebbe tutto questo?
Ad
un unico punto più volte ripetuto e che purtroppo ha solamente uno ed un solo
tragico epilogo?
Un
rito malamente eseguito e una spada che non affonda nel cuore, ma nell’animo?
E
come?Chi avrebbe la forza?
E
come?Io non so davvero più…
Sei
un tesoro che non potrò mai avere e a cui, mai, potrò davvero rinunciare.
Ora
devi andare via
Dì che è tutta colpa mia
Ma dì al mondo che ti ho amata alla follia.
Wesley mi ha accennato che sei ritornata a Sunnideil..Roma ti aveva stancato,dicono,
la normalità ti aveva stancato, dicono..
Dicono chi?A chi si sarà riferito, io non so più..
Con chi adesso passi le notti e trascorri le
giornate?Quali persone che tu reputi amiche ora ti
circondano?
E sei davvero riuscita a dimenticare?
Cancellare?Estirpare ogni minima briciola da te?
Se ti rivedessi, mi urleresti di andare via e di
sparire…o di restare e riassaporare un amore passato e forse mai del tutto vissuto?
O
forse sarei io a dirti di andare via e scappare,poiché
troppo il dolore, troppa la rabbia, troppo l’amore da sopportare altre verità e
d altri volti, ora come ora a me sconosciuti, ma che sicuramente avranno
popolato i tuoi sogni e ti avranno stretta a se come io non faccio da
tanto..troppo tempo??
Chissà
come narrerai agli altri di noi..a coloro che non
conoscono né il mio né il tuo passato, come racconterai del tuo primo amore?
Con
che parole esprimerai tutto quello che è accaduto, che ci ha
cambiato, tutti i sentimenti che hanno percosso i nostri animi e che ci
hanno portati a chiederci se fosse giusto o no tutto questo?
La
lontananza e il dolore,le grida e lo stesso amore, che
noi abbiamo calpestato ed ucciso incuranti del latente bisogno che noi
nutrivano nei confronti di esso?
Come
mai potrai descrivere tutto questo?E chi mai sarà in grado di riuscire a capire
tutto quanto il nostro mondo?
Quale
essere riuscirà mai a cogliere la reale essenza del nostro sentimento?
Chi
mai potrà comprendere il dolore che ci è stato inflitto da un destino ingordo e
dalle nostre stesse mani che ,cercando disperatamente
una via d’uscita al dolore, hanno dato vita ad atti volti solo a distruggere
chi, lontano da noi, soffriva e ci pensava continuamente andando alla ricerca
di un modo per porre fine a questo
straziante dolore che poi, in fondo, era l’unica ancora ad una realtà ormai
priva di un qualsiasi senso logico e scopo??
E…dirai
che ti ho amato alla follia?
Con
che parole descriverai il sentimento che, tormentandomi e al contempo
portandomi all’estasi, ho provato per te?
Un
mare immenso indescrivibile e irraggiungibile..
Sparirò,
contaci
Non saprai più dove sono
E capirai che con me
Non potevi andar lontano
Ma
a cosa penso?
Dovrei
iniziare a muovermi da qua e a smettere di stare qui a pensarti, non mi porterà
a nulla se non a perpetuo e infinito dolore.
Per
cui risparirò?
Di
nuovo..nessuna notizia di me?
Ma
cosa saprai poi adesso di me?Cosa mai avrai colto fra le righe che ogni tanto
vi manda Wesley e fra le parole che Giles ti porgerà dopo i nostri brevi e coincisi
dialoghi?
Avrai
mai capito che non avrei potuto darti nulla?
Che è stata la scelta migliore?
Che
dovrai continuare a cercare, se ancora non l’hai trovato, qualcuno che potrà
amarti come ti amo io adesso?
Come
ti ho amato io fino a ieri e come ti amerò io fino all’eternità?
E
saprai dar di più,
Trova un uomo che sia buono
E che ti ami più di me
Anche se io credo sia
Dovrai
dare di più, più di quanto hai dato a me.
E
fingere sempre e comunque, e affondare il dolore in qualche paletto che in ogni
caso non lo potrà mai contenere?
Riuscirai
mai in tutto questo..?
IMPOSSIBILE
Impossibile..
Non lo so più
cosa sia impossibile, credevo impossibile vivere senza di te, l’ho fatto.
Credevo
impossibile sopportare il mondo senza di te, l’ho fatto.
Credevo
impossibile provare affetto e in un certo senso amare qualcun altro ma..l’ho fatto.
E lo sai bene, e
non fingerò che non sia stato così.
Adesso sarebbe
inutile tutto questo, fingere?
Fare finta che
nulla di quello che è accaduto sia realmente successo?
Se bene che se
mai incrocerò ancora i tuoi occhi saprai già tutto..
Prima ancora che
le mie nivee labbra pronunceranno ogni sorda parola, tu conoscerai già ogni singola mia verità ed io conoscerò nel medesimo istante
tutto.
Quel tutto che ti
ha resa quella che adesso sei, che ti ha spinto ad andare avanti, un tutto che
mi distruggerà e mi schiaccerà ma che comunque fa parte di te e che in ogni
modo io non potrò mai cancellare.
Per adesso vado
via, e sparirò di nuovo.
Sparirò per poco, o all’infinito?
So comunque che le nostre strade non si separeranno mai, perché..
Si può separare
il cielo dalla propria terra?
No, esso infatti la riterrà sempre parte di lei e non la abbandonerà
mai, nonostante non potrà mai sfiorarla.