Title: Harry
Potter and Here there be Dragons
Author: Clell65619
Summary: Cosa sarebbe successo se, alla prima prova del Torneo Tremaghi, la Firebolt non avesse fatto la sua apparizione?
DISCLAIMER:
Harry Potter e tutti i personaggi della
saga sono di proprietà di JK Rowling e di chiunque ne
possieda i diritti.
Questa storia non ha alcun fine di lucro, né intende
infrangere alcuna legge su
diritti di pubblicazione e copyright.
ATTENZIONE: tutti i personaggi di questa storia sono
immaginari e non
hanno alcun legame con la realtà. Qualsiasi nome e
riferimento a fatti o
persone reali è da ritenersi ASSOLUTAMENTE casuale.
Potete trovare la storia originale qui.
Here
there be Dragons
C’erano
centinaia e centinaia di
facce che lo fissavano dalle tribune che erano state erette per magia
dall’ultima volta che era stato lì. E
c’era lo Spinato, all’altro capo del
recinto, accoccolato sulla sua covata, le ali ripiegate a
metà, i malvagi occhi
gialli fissi su di lui, un mostruoso lucertolone dalle squame nere che
agitava
la coda irta di punte, scavando solchi lunghi un metro nel terreno
duro. La
folla faceva un gran frastuono, ma Harry non sapeva né si
curò di scoprire se fosse
amichevole o meno. Era ora di fare ciò che doveva
fare… di concentrare la
mente, totalmente e assolutamente, sulla cosa che era la sua sola
possibilità...
Levò
la bacchetta.
“Accio
Firebolt!” urlò.
Harry attese,
ogni fibra del suo
corpo che sperava, pregava… se non avesse
funzionato… Sembrava che vedesse ogni
cosa intorno attraverso una sorta di barriera trasparente e luccicante,
come
una foschia di calore, che faceva fluttuare in modo strano il recinto e
le
centinaia di facce attorno a lui…(1)
***
Beh questo
è sgradevole.
Harry lottò per trattenersi dal vomitare. Ok Ragazzo che sta per essere fritto, pensa
a qualcosa.
Niente.
Merda. Quali erano le probabilità che Silente
avesse acconsentito ad una competizione che avrebbe ucciso il
gareggiante?
Sembrava spiacevole. Un pensiero gli venne in mente. I draghi erano
più o meno
dei rettili. Possibile che sia
così
semplice? Nel peggiore dei casi si sarebbe fatto
veramente male, e quindi
avrebbe trovato (si spera) un’elegante via d’uscita
da questa pazzia.
Lo Spinato mantenne il
contatto
visivo, mentre ancora sorvegliava la sua covata.
Ok, facciamola
finita. Esitante,
avanzò a grandi passi verso il
Drago.
Aveva coperto quasi la
metà della
distanza tra l’entrata della tenda e l’Ungaro
Spinato, quando vide il Drago
prendere un lungo respiro. Si stava preparando a sputare fuoco? Oh Dio.
Si chinò
profondamente verso il
Drago, mantenendo il contatto visivo. Poi sibilò in
serpentese.
“Per
favore non uccidere un essere così insignificante.”
“Che
inganno è questo?” Lo
Spinato sbatté le palpebre “Come
può uno dei piccoli molestatori parlare la
Nobile Lingua? Parli con il dialetto dei serpenti.”
“Molto
pochi della mia specie sono nati con una minima padronanza della
tua magnificente lingua, Donatore di Vita”
“Qual è il
significato di tutto ciò? Perché io e altre razze
inferiori
siamo stati portati in questo luogo con i nostri nascituri?”
“È
una gara per provare la superiorità della nostra scuola”
spiegò Harry. “Sono stato
costretto a prenderne parte
perché un nemico sconosciuto mi ha iscritto.”
Gli occhi dello Spinato
lampeggiarono furiosamente. “Il mio
compito è recuperare l’uovo falso dalla tua covata
senza permetterti di
ucciderti e senza danneggiare nessuno dei tuoi nascituri.”
“E come riuscirai tu,
così piccolo, debole, ed insignificante a fare solo
una di queste cose?”
“Avevo
pensato di richiamare la mia scopa, montarci sopra e agguantare
l’uovo falso il
più velocemente possibile, per poi allontanarmi dal tuo
recinto prima che
potessi uccidermi.” Notò lo sguardo sul volto improvvisamente
espressivo del Drago. “Lo so, lo
so. Un
piano folle, ma questa è una gara folle alla quale sono
stato costretto a
partecipare.”
Lo Spinato lo
fissò. Harry era
sicuro che il Drago stesse guardando nella sua anima. Lo Spinato si
voltò verso
la sua covata, e prese l’uovo dorato in bocca; poi lo
posò a terra davanti a
Harry.
“Prendilo
e vai. Dì ai nostri
guardiani che la nostra pazienza sta per finire, e che non vogliamo
più far
parte dei vostri giochi folli. Desideriamo fare ritorno alla nostra
terra natia.”
Harry
afferrò l’uovo, e si inchinò
di nuovo profondamente. “Grazie per
l’aiuto che hai dato a questo essere insignificante, Donatore
di Vita.”
“Vai!”
Harry girò i
tacchi e cominciò a
dirigersi verso l’entrata più vicina, dove Madama
Chips e gli altri Campioni lo
stavano guardando a bocca aperta. Le tribune erano completamente
silenziose.
“Cosa?”
chiese.
Poi sentì un
sibilo, si voltò e vide
cosa lo stava raggiungendo. Si allungò ed afferrò
la sua Firebolt.
Merda. La
prossima volta userò l’accio
faster!
Fine.
(1)
Testo
preso da Harry Potter e Il Calice di Fuoco.