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Autore: miriel67    08/05/2010    0 recensioni
Avete mai pensato come sarebbero gli elfi se ancora vagassero su questa terra...
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Barbara si versò da bere. Seduta sulla poltrona comoda con il plaid sulle ginocchia. Ramandolo e cantucci. Come quella sera di tanti anni fa.

-Nonna! Ci racconti ancora della tua amica dai capelli biondi? È una fata, vero?-

 

Vingilot prese il largo, una luce apparve all’orizzonte. Chiara e luminosa. La porta fra i due mondi era nuovamente aperta e la candida nave virò dolcemente per andarle incontro. Laurel si strinse lo scialle sulle spalle mentre la neve ricominciava a scendere lenta, nonostante il cielo rimanesse stellato. Elladan era salito con il sorriso sulle labbra, abbracciando Galadriel. Nel cuore della Bianca Dama però era scesa un’ombra, la sua antica ancella non sarebbe salita. Celati i pensieri di Laurel, ma non a sufficienza per rimanere invisibili agli occhi di Galadriel di Lorien.

 

- Non avrai un’altra occasione.-

- Lo so.-

- Lui non partirà, se rimango.-

-Perché non vuoi tornare?-

- Senza elfi, nessuno canterà più la bellezza della luna e il mondo perderà per sempre la sua magia.-

 

La Dama di Lorien comprese alfine il cuore della sua ancella e sorrise. Era un sorriso dolcemente amaro.

Galadriel intonò un canto allora, la stessa potente melodia che in Tempi Dimenticati, aveva fatto addormentare Morgoth Bauglir, il canto di Luthien. Elladan si assopì mentre Vingilot entrava nella luce. Laurel guardò la candida nave allontanarsi. La melodia intonata arrivava sempre più fievole, portata dalle onde e dal vento. Decise di tornare in albergo. Leggera. Il tempo ricominciò a scorrere nelle sue vene e non ne ebbe paura. Fra una settimana sarebbe ricominciata la scuola e avrebbe portato i suoi allievi alla maturità.

Elladan avrebbe compreso. La sua mente avrebbe capito e quando si sarebbe svegliato ad Alqualondë, dove il mare si infrange sulle meravigliose spiagge di perla, anche il suo cuore.

Non era triste, solo infinitamente stanca.

Si incamminò verso la pineta, sola.

 

-Allora fata, quando arrivi? Mia nipote muore dalla voglia di vederti, lo sai?-

- il tempo di prendere un taxi, arrivo.-

Barbara mise giù il telefono e si sorprese a pensare come ogni volta il suono della voce di Laurel avesse la capacità di farla sorridere.

 

 

 

 

   
 
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