Barbara si versò da bere. Seduta sulla poltrona comoda con il plaid sulle ginocchia. Ramandolo e cantucci. Come quella sera di tanti anni fa.
-Nonna! Ci racconti ancora della tua amica dai capelli biondi? È una fata, vero?-
Vingilot prese il
largo, una luce apparve all’orizzonte. Chiara e luminosa. La porta fra i due
mondi era nuovamente aperta e la candida nave virò dolcemente per andarle
incontro. Laurel si strinse lo scialle sulle spalle mentre la neve ricominciava
a scendere lenta, nonostante il cielo rimanesse stellato. Elladan era salito
con il sorriso sulle labbra, abbracciando Galadriel. Nel cuore della Bianca
Dama però era scesa un’ombra, la sua antica ancella non sarebbe salita. Celati
i pensieri di Laurel, ma non a sufficienza per rimanere invisibili agli occhi
di Galadriel di Lorien.
- Non avrai un’altra
occasione.-
- Lo so.-
- Lui non partirà, se
rimango.-
-Perché non vuoi
tornare?-
- Senza elfi, nessuno
canterà più la bellezza della luna e il mondo perderà per sempre la sua magia.-
La Dama di Lorien
comprese alfine il cuore della sua ancella e sorrise. Era un sorriso dolcemente
amaro.
Galadriel intonò un
canto allora, la stessa potente melodia che in Tempi Dimenticati, aveva fatto
addormentare Morgoth Bauglir, il canto di Luthien. Elladan si assopì mentre
Vingilot entrava nella luce. Laurel guardò la candida nave allontanarsi. La
melodia intonata arrivava sempre più fievole, portata dalle onde e dal vento.
Decise di tornare in albergo. Leggera. Il tempo ricominciò a scorrere nelle sue
vene e non ne ebbe paura. Fra una settimana sarebbe ricominciata la scuola e
avrebbe portato i suoi allievi alla maturità.
Elladan avrebbe
compreso. La sua mente avrebbe capito e quando si sarebbe svegliato ad Alqualondë,
dove il mare si infrange sulle meravigliose spiagge di perla, anche il suo
cuore.
Non era triste, solo
infinitamente stanca.
Si incamminò verso la
pineta, sola.
-Allora fata, quando arrivi? Mia nipote muore dalla voglia di vederti, lo sai?-
- il tempo di prendere un taxi, arrivo.-
Barbara mise giù il telefono e si sorprese a pensare come ogni volta il suono della voce di Laurel avesse la capacità di farla sorridere.