9° capitolo
(°w° capitolo con i combattimenti!)

- giù!- i due ragazzi si nascosero tra i cespugli di una conca. Quello con i capelli chiari scostò una fronda e osservò l' inseguitore, sogghignando compiaciuto.
- cosa hai da ridere?-
- niente di particolare. Tu resta qui. Devo fare una cosa- il ragazzo uscì dai cespugli e si allontanò. Il moro si limitò a spostare un ramo per tenere sott' occhio il tizio dalla pelle bluastra.
- ma guarda, guarda chi si rivede! Suigetsu Hozuki-
- tsk, non credere che stavolta te ne potrai andare con Pelle di Squalo-
- infatti me ne andrò anche con la tua testa-
i due estrassero le spade dai foderi e iniziarono a combattere. Ai primi colpi sembrava che fossero pari, ma poco dopo Kisame usò la tecnica dell' esplosione acquatica, che costrinse Sai a spostarsi su un albero, e la tecnica della prigione acquatica cosa che non preoccupò molto a Suigetsu che si sentiva a suo agio. A un certo punto, però il ragazzo cominciò a essere messo in difficoltà da tutte le copie che il nukenin aveva creato. Intanto Kisame evocò i suoi squali. Evidentemente aveva fretta di finirlo. Sai facendo queste considerazioni sentiva una morsa che gli stringeva il cuore e si muoveva irrequieto, chiedendosi di cosa potesse trattarsi, osservava Suigetsu che schivava gli attacchi dell' avversario con difficoltà crescente, tenendosi pronto a qualsiasi evenienza.
Poco distante Karin stava arrivando per assicurarsi che i suoi sospetti fossero del tutto infondati. Suigesu era impacciato dalla pesantezza della taglia-gole. Accorgendosi di un ombra alle sue spalle si girò e parò all' ultimo il fendente di Kisame.
- un po' lento, eh?- disse sarcastico
- ma non farmi ridere- rispose l' altro con un aria da spaccone del tutto fuori luogo.
Continuarono a schivare, parare e attaccare con fendenti per pochi minuti ancora. Poi Kisame con un colpo più forte, strappò la taglia-gole dalle mani di Suigetsu. La spada andò a infilzarsi in un a roccia poco distante dal ragazzo. Uno sguardo alla roccia e uno a Kisame che attaccava, e con una rapida acrobazia schivo la spada e atterrò vicino alla roccia. Ma mentre stava per afferrare il manico uno degli squali del nukenin saltò fuori dall' acqua rischiando di mangiargli un braccio. Schivò anche quel' attacco, ma non riuscì ad evitare Pelle di squalo. Si accorse troppo tardi della spada che lo colpi su un braccio provocando un a brutta ferita slabbrata.
- “dannazione! Sono troppo disidratato per diventare d' acqua! Devo raggiungere la mia spada o questo mi accoppa”- Fece l' atto di saltare verso la spada, ma una corda di alghe lo bloccò. Tentò invano di liberarsi strattonando la fune.
-non credere di poteri liberare così facilmente: quella corda è troppo robusta per te-
Kisame alzò la sua spada sogghignando- salutami tuo fratello quando lo vedi-
E calò il fendente su Suigetsu. Il ragazzo chiuse gli occhi aspettando il colpo e il dolore...
Ma il colpo non arrivò. Aprì gli occhi un po' timoroso di vedere cosa era successo... Non riusciva a crederci... Sai si era messo in mezzo tra lui e Kisame e aveva preso il colpo in pieno petto.

Non riusciva a credere di essersi messo in mezzo per quel quel ragazzo, un traditore su cui Orochimaru aveva fatto i suoi esperimenti perversi e degenerati. Mentre pensava quelle cose un fiotto di sangue gli riempì la bocca facendolo tossire. La vista gli si stava offuscando e si sentì venire meno; l' ultima cosa che vide cadendo all' indietro fu il volto del ragazzo che aveva salvato sul quale si era dipinta un' espressione tra lo sgomento e terrore. Poi l' acqua lo sommerse e lui chiuse gli occhi, mentre sprofondava con gli squali che gli giravano intorno minacciosi...

Suigetsu stava ancora guardando inebetito il corpo di Sai inabissarsi, senza accorgersi che Kisame aveva già alzato per la seconda volta la spada.
“Questa volta non c' è nessuno a salvarti... ” pensò con un ghigno.
Giusto in quel momento arrivò Karin, che alla vista dei due urlò per lo spavento che succedesse qualcosa a Suigetsu, facendolo rinsavire.
“se rimaniamo visibili ci uccide” ragionò automaticamente.
-tecnica del velo di nebbia!!- e subito furono avvolti da una densa nebbia. Mentre Karin si occupava di Kisame, Suigetsu si tuffò per recuperare il corpo inerte di Sai, afferrandolo poco prima che uno squalo lo sbranasse.
-forza...-
Karin lo stava aiutando a uscire dall' acqua e si volatilizzarono nel bosco poco distante subito prima che la nebbia si diradasse. Corsero a perdifiato fino a un grosso albero e si nascosero tra le sue radici.
Mentre riprendevano fiato, Suigetsu si occupò del moro. “non respira” constatò e quindi cominciò a dargli delle gran pacche sulla schiena che fece tossire Sai.
Il ragazzo vomitò tutta l' acqua che aveva nei polmoni(non preoccupatevi solo acqua, nulla di schifoso, garantisco io che l' ho sperimentato in prima persona(provate voi a ridere bevendo un succo!!)). Il moro si discostò dal ragazzo e lo guardò cercando di metterlo a fuoco. A Suigetsu parve che non fosse molto sveglio, quindi gli si avvicinò all' orecchio e strillò
-ti arriva l' ossigeno al cervello!?
Sai indietreggiò e si appoggiò a Karin senza accorgersene, portandosi le mani alle tempie.
-vado a fare la guardia...-sospirò Suigetsu.
Mentre si allontanava, notò una vistosa fasciatura macchiata di rosso al braccio del ragazzo; appena si fu allontanato, la rossa cominciò a massaggiare delicatamente le tempie a Sai, che cercò di godersi quei brevi istanti di benessere. Infatti poco dopo cominciarono a farsi sentire le fitte al petto.
Karin, nel sentire come soffriva, provò pietà per lui.
- mordimi- disse posandogli il polso sulle labbra.
-quanto ti indebolirai se lo faccio?-disse flebilmente
-un po'...-
-allora no; aspetterò di arrivare da Sakura.-
- sei sicuro?- Sai annuì
Karin, allora, si alzò, prese il suo zaino da cui strasse un kit medico e aprì la zip della maglia del moro. Esaminò con cura la ferita: tagliava diagonalmente il petto del ragazzo che si alzava e si abbassava al ritmo del suo respiro; aveva i bordi slabbrati il che costrinse la ragazza a tagliarli. Quando tagliò la carne viva Sai emise un gemito soffocato e fece una smorfia di dolore.
- ti hanno insegnato a sopprimere le tue emozioni, ma non il dolore, anche se, a volte, sarebbe utile...- disse con un mezzo sorriso.
- perché ti sei messo in mezzo? Hai rischiato di morire salvandolo...
- per te...voi...credo...o forse è stato solo automatico...-in realtà non lo sapeva nemmeno lui il perché di quel' azione.
- si vede che vi volete bene... ci saresti stata male se gli fosse successo qualcosa...
mentre medicava Sai, ripensò a quando erano entrati nel rifugio si era trovato un angolino tranquillo e si era messo a pensare... a cose tristi... Quando l' aveva trovato stava piangendo...

FLASHBACK

-Suigetsu cosa... ma stai piangendo?!- il ragazzo era seduto al tavolo che era nella stanzetta dove si era rifugiato.
-eh?... nono mi è entrato qualcosa nell' occhio, e...e....-cercando di discolparsi arretrò , tentando di asciugarsi gli occhi con il dorso di una mano, ed evitando lo sguardo di Karin. Aveva un che di tenero in quel suo gesto di asciugarsi il viso e nel suo essere così in quel momento, che ogni cattiveria che Karin avrebbe voluto dirgli evaporò dalla sua mente, mentre il cuore le si scioglieva a quella vista. La ragazza si avvicinò e lo sorprese con un abbraccio; dapprima lui rimase stupito, poi si senti come sommergere da lei e dalla sua gentilezza.
- Suigetsu... se ne hai bisogno.... sfogati.....- e a quel punto il ragazzo ruppe in singhiozzi, nascondendo il viso in seno a Karin e abbracciandola stretta...

FINE FLASHBACK

-beh ho finito... vuoi una mano?-
-si, grazie.-
Sai, appena si era alzato in piedi barcollò un momento e si appoggiò a Karin; essendo più alto di lei sembrava proprio che la stesse abbracciando... in quel momento si accorsero che c'era Suigetsu.
- da quanto tempo sei li?- chiese lei, arrossendo
- da abbastanza per capire che non vi state abbracciando.-
la rossa tirò un sospiro di sollievo – li c'è Itachi che ci porta dagli altri-
- siete pronti o no?- disse l' Uchiha sbucando da dietro un albero.
- si siamo pronti, arriviamo...-
- bene! E con il il solito entusiasmo di sempre andiamo avanti!!\^o^/ - Suigetsu provò a farli sorridere: sarebbe stato sgradevole farsi una passeggiata con dei musoni...
- non lo fare che...-
-ahi! il braccio ç_ç-
-appunto....- disse sconsolata la ragazza.

abcdab

Tra i tre era sceso un silenzio imbarazzante che neppure Naruto riusciva a sciogliere. I minuti passavano lenti e inesorabili senza che nessuno dicesse niente. L' atmosfera che si era creata era soffocante; non si guardavano nemmeno in faccia... finalmente il silenzio fu rotto da una domanda:
- allora, Sasuke, come è stato il ritorno a Konoha?-
- io non ho mai detto che sarei rimasto...-
- ma...-
- ho altro da fare e non posso perdere tempo con voi. Cosa credevate? Che sarei tornato veramente e che vi sarei corso incontro a braccia aperte, urlando i vostri nomi?-
- no, però... perchè sei ancora qui allora?-
- devo uccidere il mandante di Itachi e non devo essere ucciso da lui; quindi il modo più veloce è assassinarlo dall' interno di Konoha...

-voi andate avanti, io vado a depistare Kakuzu-
- perchè quei tre discutono?-

- ma...-
- non mi seccare Naruto. Ti ho già risposto.-
- ma hai pensato a cosa fare dopo che l' avrai ucciso?- la voce che parlava era quella di Sai.
- e a te che importa?-
- francamente niente, anzi: se ti suicidassi mi faresti un favore...
- SAI!!-
- ma a Naruto e a Sakura importa parecchio...-
- non ti imp...-
- bene, ho seminato anche Kakuzu, ora possiamo andare al rifugio... a proposito qual è?-
- quello ai prati dei cent' anni...-
-ottima scelta^/\^; conosco una scorciatoia per arrivarci...-
- com è che lo conosci, nii-san?-
- dove credi che mi sia rifugiato dopo lo sterminio del clan? A eccoci-
avevano corso parecchio per arrivarci abbreviando i tempi in modo significativo.
- io vedo solo un grosso albero- disse Naruto
- che svilente mancanza d' intelligenza, è cavo: basta abbassare questo ramo et voilà! Entrate e andate sempre dritto. Purtroppo dovrete dormire a metà strada, su entrate.-
Uno alla volta entrarono tutti nel passaggio aperto da Itachi, finchè rimasero solo Sasuke e suo fratello. - beh, e tu perchè non sei ancora entrato?-
- dovrei farti la stessa domanda: non vieni con noi?-
Itachi si intristì – no, devo sbrigare delle faccende per conto mio...-
- perchè? È sempre la stessa storia. Non hai mai tempo. Guarda che sono cresciuto...- disse con enfasi, stringendo i pugni.
Itachi gli si avvicinò non per fargli un dekoping*, come credeva Sasuke che gli bloccò la mano che il fratello stava avvicinando al suo viso, che sarebbe stato da lui, ma con sorpresa del fratellino con l' altra mano lo prese dietro la testa e gli schioccò un bacio sulla fronte.
- Sasuke, dispiace anche a me lasciarti ancora da solo, ma sono sicuro che te la caverai benissimo: sei cresciuto molto sia nell' abilità che nel fisico; fai onore al clan Uchiha. Se il mio piano funziona, Konoha ne risulterà rafforzata... abbia pazienza Sasuke, ancora un pochino...- e prima di andarsene lo abbracciò stretto.
All' erede del clan Uchiha non rimaneva altro da fare che seguire gli altri nel tunnel...

Ladytoriale

è tornata l' autrice più pazza di ogni autore, ovvero meeeeee!(molto felice[ e molto pazza]) spero che questo capitolo sia stato all' altezza delle vostre aspettative e che non vi abbia deluso(ovvio che non lo è stato N.d.Tutti). Ora dopo un “brillante” inizio anno scolastico posso ricominciare a dedicarmi alla fic...

note: *-dekoping: trattasi dell' azione del dare un piccolo colpo sulla fronte con un dito.

Forza tesorini recensite numerosi!!^o^