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Autore: hermana    25/05/2010    1 recensioni
è l'amore che vince su tutto? può esso essere superiore alla classe sociale, alla diversità, all'ipocrisia? si può cambiare vita? ecco cosa si chiedono da sempre shin e alex, due giovani di razza, cultura e stato sociale differente..accomunati dal solo dolore, da una vita passata a lottare..posso due anime appesantite dalla vita trovare sostegno l'una nell'altra?
regni fantastici, corti in lotta, intrighi, amori, una corsa contro il tempo per la vita di chi si ama...
se vi ho incuriositi leggete :)
Genere: Commedia, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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“spazio autrice”

Scusate se l’ho postato e poi ritirato ma c’è stato qualche problema e non si erano spostati gran parte dei dialoghi quindi leggerlo era impossibile! Scusate!!    

                

                                 L’arrivo

Guardavo il soffitto da più di mezz’ora, speravo quasi di veder apparire tutte le risposte che cercavo..

Inutile dire che non vi trovai nulla..niente di niente, ero proprio inutile

Non sapevo come aiutare Asya

non sapevo come evitare di portare in giro i due principini

non sapevo come rendermi indipendente da lady Violet

in somma..non sapevo un emerito niente.

Gettai un’occhiata veloce all’orologio 6:30, era ora di alzarsi; quasi fui sollevato di poter smettere di pensare, un’altra notte era passata quasi insonne e ora accoglievo l’alba con gioia.

Dopo poco fui pronto, andai in serra e presi direttamente la pozione rossa che avevo preparato il giorno prima, ne versai una parte in un bel bicchiere di vetro, e un’altra la conservai in delle fiaschette che porto sempre con me per ogni evenienza..chiamatemi pure paranoico..

Andai verso la camera i Asya e per strada iniziai a preparare il mio miglior sorriso..non volevo che mi vedesse demoralizzato, lei si appoggiava a me e io dovevo rimanere forte.

Bussai delicato, e senza aspettare risposta entrai.

La mia piccolina era distesa sull’enorme letto che faceva sembrare il suo corpicino ancora più fragile e piccolo, non dormiva si limitava a guardare le tende del baldacchino, e muoveva appena le labbra..stava canticchiando qualcosa.

Sorrisi alla scena..

- Bonjour, ma cousin, comment allez-vous aujourd'hui?- le chiesi

Girò la testa verso di me e sorrise

-bene! Neanche una linea di febbre! Puoi pure controllare se non mi credi!- si era seduta sul materasso a gambe incrociate, con le lenzuola tutte arruffate in torno

Mi avvicinai e le sedetti accanto, poi le poggiai una mano sulla fronte

36 e qualcosa circa, ringrazia la dea per questo immenso dono, era davvero un bene che stesse guarendo o perlomeno che si stesse rimettendo in forze dopo l’ennesimo periodo cagionevole, perché così trascorreva la sua vita, periodi di salute apparente e periodi di febbre e la dea solo sa quant’altro!

ma quel giorno era diverso, io ero impegnato e non avrei potuto darle assistenza..

ma come già detto Nyx era stata buona con me.

Sorrisi -Asya..anche se stai meglio lo sai che devi…- e indicai con un cenno il bicchiere Dal contenuto vermiglio che tenevo con  la sinistra.

Sbuffo sonoramente..era proprio una bimba quando faceva così

-dai Shin..ti prego, ti prego, ti prego..odio quel maledetto intruglio..- a fine frase aveva stretto i pugni e gonfiato appena le guance..

Trattenei a stento le risate

-Asya..- la richiamai bonario e le lancia una delle mie “occhiate ammalianti” come le chiama lei.

Prese il bicchiere dalla mia mano e lentamente lo portò alle labbra, poi quasi come avesse prese coraggio, lo bevve tutto d’un fiato, una volta finito lasciò cadere il bicchiere sul materasso e fece un faccia schifata..

Che la dea mi perdoni ma una risata era inevitabile.

Di fatto risi così tanto da lasciarmi cadere sul letto, e lei per tutto risposta afferrò agguerrita un cuscino e iniziò a picchiarmi senza pietà

-uffa stupido! Stupido, stupido!!- e calcava ogni parola con un cuscinata

Io continuavo a ridere come un ebete, finchè non l’afferrai e iniziai a farle il solletico.

Continuammo per un buon quarto d’ora finchè, esausta, si lasciò cadere accanto a me..non era la nostra prima “lotta” quando stava bene scoppiava questa mini-guerra quasi ogni mattina.

Dopo poco si rivolse verso me e disse

-oggi vengono vero?- mi limitai ad annuire

-mancherai tutto il giorno?-

-no..mostro loro il palazzo, e chiacchiero un po’..sempre ammesso che si possa definire chiacchiera un continuo ascoltare due carciofetti- rise di gusto

-dai Shin! Dai! Allora noi siamo due melanzane- rise di cuore, poi guardò la finestra chiusa..e io capii all’istante, mossi le braccia per prenderla in braccio ma alzò la mano e con l’altro braccio si aggrappò al materasso

Un volta entrambi in piedi le passai un braccio in torno alla vita e ci dirigemmo verso la finestra, il paesaggio era splendido come al solito.

Dopo poco Asya si alzò

-vado a prepararmi, poi voglio andare al tempio- sospirai..Asya.. al contrario mio era molto devota alla dea Nyx..la dea della notte..adorata dalle creature oscure e in minor parte dalle altre creature come gli elfi bianchi, le ninfe..e tutti gli altri dannati spiritelli benefici!

Io..non ero tanto sicuro..ogni tanto andavo a far visita al piccolo tempio posto all’interno dei vasti terreni del palazzo..e spesso la invocavo..ma non ero devoto quanto la mia piccola cuginetta..avevo troppi dubbi.

Ci salutammo e alla fine presi il coraggio a quattro mani e uscì.

Erano circa le 9:30 e quei dannati carciofi sarebbero arrivati a momenti..così rassegnato andai nel soggiorno “degli arrivi” dove venivano condotti tutti i nuovi ospiti illustri.

Presi un libro e iniziai a leggere.

Non molto tempo dopo la grande porta si aprì e fecero il loro ingresso..loro

Dovevano avere all’incirca una ventina d’anni i due principini..

Lei..era..era..la dea sola troverebbe le parole per spiegare e descrivere colei che mi apparve davanti agl’occhi in quel momento

I capelli lucenti come platino e lisci come una coperta di seta che accarezzava delicatamente la sua schiena

Occhi di oro fuso..così profondi che avrei potuto annegarci in quei pozzi di mistero

La corporatura fragile e delicata

Stupenda..

Certo, decisamente meno stupendo fu lo sguardo che mi lanciò il fratello.

Non era per come avevo guardato la sorella, dato che sono bravo a celare ciò che penso, era pura antipatia..

Antipatia a prima vista..o forse ancor peggio odio verso la mia razza..

Educatamente chinai il capo in un inchino non troppo pomposo -vostre altezze, è un onore avervi qui-

Mi avvicinai e come di norma lady Alexia mi porse la mano

Come fosse fatta di porcellana con strema delicatezza baciai il palmo, per poi rialzare il capo verso entrambi.

-siamo..lieti..di essere qui- disse re Anthony con una chiara nota di sarcasmo nella voce..fosse stato un lord minore avrei risposto a tono..ma era un re importante e per tanto poteva permettersi certi atteggiamenti

Così non risposi come avrei voluto

-lady Asya re Gavriel, vi riceveranno per cena..nel frattempo sarò io a mostravi il palazzo-

Dissi mentre iniziavamo ad incamminarci verso  i corridoi

-tzs! Fantastico..non si degna..ahi!- re Anthony stava probabilmente iniziando ad insultare i reali..ma era stato abilmente zittito da un calcio ben assestato da parte della sorella

-scusalo..fa così con tutti quando è di cattivo umore- disse questa guardandolo storto

-ti sembra il caso di rendermi zoppo?!- esclamò il biondo -non basta già il braccio?!!- effettivamente notai in quel momento che il re aveva il braccio sinistro fasciato..

Il giro continuò tranquillo fra qualche battutina e i miei nervi che erano lì per l’ per saltare..

Calma Shin fra poco potrai tornare da Asya..

Mi andava ripetendo una vocina rassicurante dentro la mia testa

Oppure

Fra poco tornerai alla pace della tua serra

Bhè quella vocina funzionava perché arrivammo ai giardini verso le 11:00 e non era ancora morto nessuno.

Ci accomodammo sotto uno dei gazebo e subito una cameriera portò  del te e qualcosa da mangiare.

-allora..non ci hai ancora detto qual è il tuo nome- disse lady Alexia

Sorrisi per cortesia e risposi -Shinici..ma tutti mi chiamano solo Shin-  

Parve rifletterci un attimo -non è un nome comune..- sorrise -ai tuoi dovevano piacere i nomi bizzarri-

Mi incupii senza darlo tropo a vedere

-allora Shin..di cosa ti occupi a palazzo-

-bhè..sono uno studente di alchimia..assisto la principessa Asya- rimasero un po’ sorpresi dalla risposta.. Asya era famosa solo di nome..nessuno sapeva altro di lei a parte la sua scandalosa nascita.

Solo in pochi conoscevano la sua malattia..ufficialmente era tenuta “nascosta” solo per via della malizie della gente..per evitare scandali.

Quei due non avevano la minima idea di cosa provasse Asya..di quanto soffrisse..avevano aguzzato lo sguardo solo al sentirla nominare..

E ciò scatenò un ira immotivata dentro la mia anima.

Stavo per dire qualcosa..non so cosa

Quando in lontananza iniziai a sentire chiamare il mio nome da una figura affannata

Era una cameriera e appena vidi il suo sguardo terrorizzato iniziai a preoccuparmi -Shin!-

Scattai in piedi -Shin!..- annaspò riprendendo fiato sufficiente per parlare                -la..dy..lady Asya..io no..non so cosa le sia preso..era tranquilla ed in un attimo ha iniziato a star..-

Non le diedi il tempo di finire la frase che già correvo come un disperato a traverso i più che noti corridoi

La paura mi rendeva incurante di chi mi stava seguendo..

Fa che non arrivi tardi..fa che non arrivi tardi

Urlavo dentro di me.

Dopo quello che mi sembrò un tempo infinito raggiunsi la stanza di Asya che aveva la porta ancora aperta.

Entrai e la vidi.. era a terra che annaspava cercando aria il viso arrossato, era per terra e teneva il viso in basso, con una mano si reggeva il petto quasi a voler liberare i polmoni..con l’altra si reggeva al marmo nero del pavimento..intorno a lei c’erano alcune serve terrorizzate che non avevano la minima idea di cosa fare.

Scattai in automatico scivolai accanto a lei le misi la testa sulle ginocchia, le liberai il viso dai capelli.

Con scatto felino presi e stappai la pozione, e con maestria intinsi il fazzoletto che portavo sempre con me e gliela feci inalare..

Non portartela via..ti prego

Con lentezza il respiro divenne regolare e le pupila prima perse a fissare il soffitto ora cercavano me, voleva dirmi che stava meglio..

Sempre tenendo il fazzoletto sulla sua bocca iniziai ad accarezzarle i capelli mormorando frasi di conforto e nel frattempo mi guardavo in torno per cercare ciò che aveva provocatola sua reazione allergica..

Finchè non trovai un piccolo mazzo di fiori sul comodino..mimose..i miei occhi si accesero di rabbia

-fatele sparire!- Dissi risoluto e con voce infuriata!

-ma Shin..- stava per protestare una

-ho detto FATELE SPARIRE!- non osò replicare prese il piccolo mazzo di fiori e si diresse fuori

-e aprite le finestre- senza commentare o ribellarsi ubbidirono.

La ragazza che prima era uscita tornò senza i fiori -sia ben chiaro a tutte d’ora in poi..non ammetto che nessun fiore, profumo o pozione varia etri in questa stanza senza il MIO diretto consenso!- tutte abbassarono lo sguardo e mormorarono un “si”

-bene..ora sparite! E che non si ripeta- con passo svelto..probabilmente per la paura sparirono tutte,

fu allora che mi  voltai verso la porta.

I due principini avevano assistito allo spettacolo..ora si che ero furioso.

Senza che nessuno dicesse loro niente entrarono e mi si fecero vicini..ma non troppo.

Sollevai Asya piano togliendole il fazzoletto dalla bocca e lasciandolo cadere a terra, la poggiai nel letto

-Shin..- mormorò..era spaventata

-shiii..buona tesoro non è successo nulla..va tutto bene-

La coprì col lenzuolo e lei chiuse un attimo gli occhi, mi allontanai appena. E lei subito aprì gli occhi di scatto

-no! No! Ti prego non mi lasciare sola..- non era la voce di una ragazza..era la tristezza di una bambina

Tornai accanto a lei e mi piegai sui polpacci per avvicinarmi al suo viso.

-buona..buona- alternai ad ogni parola dolce una carezza

-torno presto..tu dormi e non ti accorgerai della mia assenza..ok?- annuì, e chiuse gli occhi.

Mi premetti le mani sulle tempie presi un bel respiro e alzandomi mi girai verso quei due..

Erano palesemente shoccati.

-venite..- spirai e chiudendomi la porta alle spalle li condussi verso uno studio.

Camminando pensai al gran casino  che era venuto fuori..sapevano il segreto di Asya..e ora?

Che avrei fatto..

Violet mi ammazza

Giungemmo allo studio.

-accomodatevi- e  indicai due delle quattro lussuose poltrone che occupavano lo studio..

Sospirai.

-forza chiedete pure..ma non vi garantisco di rispondere a tutto-

E cosi iniziarono le domande

 

 

  
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