“spazio autrice”
Scusate se l’ho
postato e poi ritirato ma c’è stato qualche problema e non si erano spostati
gran parte dei dialoghi quindi leggerlo era impossibile! Scusate!!
L’arrivo
Guardavo il soffitto da più di mezz’ora, speravo quasi di veder
apparire tutte le risposte che cercavo..
Inutile dire che non vi trovai nulla..niente di niente, ero
proprio inutile
Non sapevo come aiutare Asya
non sapevo come evitare di portare in giro i due principini
non sapevo come rendermi indipendente da lady Violet
in somma..non sapevo un emerito niente.
Gettai un’occhiata veloce all’orologio 6:30, era ora di alzarsi;
quasi fui sollevato di poter smettere di pensare, un’altra notte era passata
quasi insonne e ora accoglievo l’alba con gioia.
Dopo poco fui pronto, andai in serra e presi direttamente la
pozione rossa che avevo preparato il giorno prima, ne versai una parte in un
bel bicchiere di vetro, e un’altra la conservai in delle fiaschette che porto
sempre con me per ogni evenienza..chiamatemi pure paranoico..
Andai verso la camera i Asya e per strada iniziai a preparare il
mio miglior sorriso..non volevo che mi vedesse demoralizzato, lei si appoggiava
a me e io dovevo rimanere forte.
Bussai delicato, e senza aspettare risposta entrai.
La mia piccolina era distesa sull’enorme letto che faceva
sembrare il suo corpicino ancora più fragile e piccolo, non dormiva si limitava
a guardare le tende del baldacchino, e muoveva appena le labbra..stava
canticchiando qualcosa.
Sorrisi alla scena..
- Bonjour, ma cousin,
comment allez-vous aujourd'hui?- le chiesi
Girò la testa verso di me e sorrise
-bene! Neanche una linea di febbre!
Puoi pure controllare se non mi credi!- si era seduta sul materasso a gambe
incrociate, con le lenzuola tutte arruffate in torno
Mi avvicinai e le sedetti accanto,
poi le poggiai una mano sulla fronte
36 e qualcosa circa, ringrazia la
dea per questo immenso dono, era davvero un bene che stesse guarendo o
perlomeno che si stesse rimettendo in forze dopo l’ennesimo periodo
cagionevole, perché così trascorreva la sua vita, periodi di salute apparente e
periodi di febbre e la dea solo sa quant’altro!
ma quel giorno era diverso, io ero
impegnato e non avrei potuto darle assistenza..
ma come già detto Nyx era stata buona con me.
Sorrisi -Asya..anche
se stai meglio lo sai che devi…- e indicai con un
cenno il bicchiere Dal contenuto vermiglio che tenevo con la sinistra.
Sbuffo sonoramente..era proprio una
bimba quando faceva così
-dai Shin..ti
prego, ti prego, ti prego..odio quel maledetto intruglio..- a fine frase aveva
stretto i pugni e gonfiato appena le guance..
Trattenei a stento le risate
-Asya..- la richiamai bonario e le
lancia una delle mie “occhiate ammalianti” come le chiama lei.
Prese il bicchiere dalla mia mano e
lentamente lo portò alle labbra, poi quasi come avesse prese coraggio, lo bevve
tutto d’un fiato, una volta finito lasciò cadere il bicchiere sul materasso e
fece un faccia schifata..
Che la dea mi perdoni ma una risata
era inevitabile.
Di fatto risi così tanto da
lasciarmi cadere sul letto, e lei per tutto risposta afferrò agguerrita un
cuscino e iniziò a picchiarmi senza pietà
-uffa stupido! Stupido, stupido!!-
e calcava ogni parola con un cuscinata
Io continuavo a ridere come un
ebete, finchè non l’afferrai e iniziai a farle il
solletico.
Continuammo per un buon quarto
d’ora finchè, esausta, si lasciò cadere accanto a
me..non era la nostra prima “lotta” quando stava bene scoppiava questa
mini-guerra quasi ogni mattina.
Dopo poco si rivolse verso me e
disse
-oggi vengono vero?- mi limitai ad
annuire
-mancherai tutto il giorno?-
-no..mostro loro il palazzo, e
chiacchiero un po’..sempre ammesso che si possa definire chiacchiera un continuo
ascoltare due carciofetti- rise di gusto
-dai Shin!
Dai! Allora noi siamo due melanzane- rise di cuore, poi guardò la finestra
chiusa..e io capii all’istante, mossi le braccia per prenderla in braccio ma
alzò la mano e con l’altro braccio si aggrappò al materasso
Un volta entrambi in piedi le
passai un braccio in torno alla vita e ci dirigemmo verso la finestra, il
paesaggio era splendido come al solito.
Dopo poco Asya si alzò
-vado a prepararmi, poi voglio
andare al tempio- sospirai..Asya.. al contrario mio era molto devota alla dea Nyx..la dea della notte..adorata dalle creature oscure e in
minor parte dalle altre creature come gli elfi bianchi, le ninfe..e tutti gli
altri dannati spiritelli benefici!
Io..non ero tanto sicuro..ogni
tanto andavo a far visita al piccolo tempio posto all’interno dei vasti terreni
del palazzo..e spesso la invocavo..ma non ero devoto quanto la mia piccola
cuginetta..avevo troppi dubbi.
Ci salutammo e alla fine presi il
coraggio a quattro mani e uscì.
Erano circa le 9:30 e quei dannati
carciofi sarebbero arrivati a momenti..così rassegnato andai nel soggiorno
“degli arrivi” dove venivano condotti tutti i nuovi ospiti illustri.
Presi un libro e iniziai a leggere.
Non molto tempo dopo la grande porta
si aprì e fecero il loro ingresso..loro
Dovevano avere all’incirca una
ventina d’anni i due principini..
Lei..era..era..la dea sola
troverebbe le parole per spiegare e descrivere colei che mi apparve davanti
agl’occhi in quel momento
I capelli lucenti come platino e
lisci come una coperta di seta che accarezzava delicatamente la sua schiena
Occhi di oro fuso..così profondi
che avrei potuto annegarci in quei pozzi di mistero
La corporatura fragile e delicata
Stupenda..
Certo, decisamente meno stupendo fu
lo sguardo che mi lanciò il fratello.
Non era per come avevo guardato la
sorella, dato che sono bravo a celare ciò che penso, era pura antipatia..
Antipatia a prima vista..o forse
ancor peggio odio verso la mia razza..
Educatamente chinai il capo in un
inchino non troppo pomposo -vostre altezze, è un onore avervi qui-
Mi avvicinai e come di norma lady
Alexia mi porse la mano
Come fosse fatta di porcellana con
strema delicatezza baciai il palmo, per poi rialzare il capo verso entrambi.
-siamo..lieti..di essere qui-
disse re Anthony con una chiara nota di sarcasmo nella voce..fosse stato un
lord minore avrei risposto a tono..ma era un re importante e per tanto poteva
permettersi certi atteggiamenti
Così non risposi come avrei voluto
-lady Asya re Gavriel, vi
riceveranno per cena..nel frattempo sarò io a mostravi il palazzo-
Dissi mentre iniziavamo ad
incamminarci verso i corridoi
-tzs! Fantastico..non si degna..ahi!-
re Anthony stava probabilmente iniziando ad insultare i reali..ma era stato
abilmente zittito da un calcio ben assestato da parte della sorella
-scusalo..fa così con tutti quando
è di cattivo umore- disse questa guardandolo storto
-ti sembra il caso di rendermi
zoppo?!- esclamò il biondo -non basta già il braccio?!!- effettivamente notai
in quel momento che il re aveva il braccio sinistro fasciato..
Il giro continuò tranquillo fra
qualche battutina e i miei nervi che erano lì per l’ per saltare..
Calma Shin
fra poco potrai tornare da Asya..
Mi andava ripetendo una vocina
rassicurante dentro la mia testa
Oppure
Fra poco tornerai alla pace della
tua serra
Bhè quella vocina funzionava perché
arrivammo ai giardini verso le 11:00 e non era ancora morto nessuno.
Ci accomodammo sotto uno dei gazebo
e subito una cameriera portò del te e qualcosa da mangiare.
-allora..non ci hai ancora detto
qual è il tuo nome- disse lady Alexia
Sorrisi per cortesia e risposi -Shinici..ma tutti mi chiamano solo Shin-
Parve rifletterci un attimo -non è
un nome comune..- sorrise -ai tuoi dovevano piacere i nomi bizzarri-
Mi incupii senza darlo tropo a
vedere
-allora Shin..di
cosa ti occupi a palazzo-
-bhè..sono uno studente di alchimia..assisto
la principessa Asya- rimasero un po’ sorpresi dalla
risposta.. Asya era famosa solo di nome..nessuno sapeva altro di lei a parte la
sua scandalosa nascita.
Solo in pochi conoscevano la sua
malattia..ufficialmente era tenuta “nascosta” solo per via della malizie della
gente..per evitare scandali.
Quei due non avevano la minima idea
di cosa provasse Asya..di quanto soffrisse..avevano aguzzato lo sguardo solo al
sentirla nominare..
E ciò scatenò un ira immotivata
dentro la mia anima.
Stavo per dire qualcosa..non so
cosa
Quando in lontananza iniziai a
sentire chiamare il mio nome da una figura affannata
Era una cameriera e appena vidi il
suo sguardo terrorizzato iniziai a preoccuparmi -Shin!-
Scattai in piedi -Shin!..- annaspò riprendendo fiato sufficiente per
parlare -la..dy..lady
Asya..io no..non so cosa le sia preso..era tranquilla ed in un attimo ha
iniziato a star..-
Non le diedi il tempo di finire la
frase che già correvo come un disperato a traverso i più che noti corridoi
La paura mi rendeva incurante di
chi mi stava seguendo..
Fa che non arrivi tardi..fa che non
arrivi tardi
Urlavo dentro di me.
Dopo quello che mi sembrò un tempo
infinito raggiunsi la stanza di Asya che aveva la porta ancora aperta.
Entrai e la vidi.. era a terra che
annaspava cercando aria il viso arrossato, era per terra e teneva il viso in
basso, con una mano si reggeva il petto quasi a voler liberare i polmoni..con
l’altra si reggeva al marmo nero del pavimento..intorno a lei c’erano alcune
serve terrorizzate che non avevano la minima idea di cosa fare.
Scattai in automatico scivolai
accanto a lei le misi la testa sulle ginocchia, le liberai il viso dai capelli.
Con scatto felino presi e stappai
la pozione, e con maestria intinsi il fazzoletto che portavo sempre con me e
gliela feci inalare..
Non portartela via..ti prego
Con lentezza il respiro divenne
regolare e le pupila prima perse a fissare il soffitto ora cercavano me, voleva
dirmi che stava meglio..
Sempre tenendo il fazzoletto sulla
sua bocca iniziai ad accarezzarle i capelli mormorando frasi di conforto e nel
frattempo mi guardavo in torno per cercare ciò che aveva provocatola sua
reazione allergica..
Finchè non trovai un piccolo mazzo di
fiori sul comodino..mimose..i miei occhi si accesero di rabbia
-fatele sparire!- Dissi risoluto e
con voce infuriata!
-ma Shin..-
stava per protestare una
-ho detto FATELE SPARIRE!- non osò
replicare prese il piccolo mazzo di fiori e si diresse fuori
-e aprite le finestre- senza
commentare o ribellarsi ubbidirono.
La ragazza che prima era uscita
tornò senza i fiori -sia ben chiaro a tutte d’ora in poi..non ammetto che
nessun fiore, profumo o pozione varia etri in questa stanza senza il MIO
diretto consenso!- tutte abbassarono lo sguardo e mormorarono un “si”
-bene..ora sparite! E che non si
ripeta- con passo svelto..probabilmente per la paura sparirono tutte,
fu allora che mi voltai verso
la porta.
I due principini avevano assistito
allo spettacolo..ora si che ero furioso.
Senza che nessuno dicesse loro
niente entrarono e mi si fecero vicini..ma non troppo.
Sollevai Asya piano togliendole il
fazzoletto dalla bocca e lasciandolo cadere a terra, la poggiai nel letto
-Shin..- mormorò..era spaventata
-shiii..buona tesoro non è successo
nulla..va tutto bene-
La coprì col lenzuolo e lei chiuse un
attimo gli occhi, mi allontanai appena. E lei subito aprì gli occhi di scatto
-no! No! Ti prego non mi lasciare
sola..- non era la voce di una ragazza..era la tristezza di una bambina
Tornai accanto a lei e mi piegai
sui polpacci per avvicinarmi al suo viso.
-buona..buona- alternai ad ogni
parola dolce una carezza
-torno presto..tu dormi e non ti
accorgerai della mia assenza..ok?- annuì, e chiuse gli occhi.
Mi premetti le mani sulle tempie
presi un bel respiro e alzandomi mi girai verso quei due..
Erano palesemente shoccati.
-venite..- spirai e chiudendomi la
porta alle spalle li condussi verso uno studio.
Camminando pensai al gran
casino che era venuto fuori..sapevano il segreto di Asya..e ora?
Che avrei fatto..
Violet mi ammazza
Giungemmo allo studio.
-accomodatevi- e indicai due
delle quattro lussuose poltrone che occupavano lo studio..
Sospirai.
-forza chiedete pure..ma non vi
garantisco di rispondere a tutto-
E cosi iniziarono le domande